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SINODO AFRICANO: PAPA, FAMIGLIA E BAMBINI RICCHEZZE DA TUTELARE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 4 ott.

La famiglia e i bambini sono le "ricchezze" dell'Africa che andrebbero maggiormante tutelate.
Lo afferma Benedetto XVI nell'omelia
di apertura del Sinodo Africano. "Quando si parla di tesori dell'Africa - sottolinea il Papa - il pensiero va subito alle risorse di cui e' ricco il suo territorio e che purtroppo sono diventate e talora continuano ad essere motivo di sfruttamento, di conflitti e di corruzione. Invece la Parola di Dio ci fa guardare a un altro patrimonio: quello spirituale e culturale, di cui l'umanita' ha bisogno ancor piu' che delle materie prime".
"In Africa - rileva Ratzinger - vi sono molteplici e diverse culture, ma sembrano tutte concordare su questo punto: Dio e' il Creatore e la fonte della vita. Ora la vita, lo sappiamo bene, si manifesta primariamente nell'unione tra l'uomo e la donna e nella nascita dei figli; la legge divina, scritta nella natura, e' pertanto piu' forte e preminente rispetto a ogni legge umana, secondo l'affermazione netta e concisa di Gesu': 'L'uomo non divida quello che Dio ha congiunto'.
La prospettiva non e' anzitutto morale: essa, prima del dovere, riguarda l'essere, l'ordine inscritto nella creazione".
"La vita coniugale tra l'uomo e la donna, e quindi della famiglia che ne deriva, e' inscritta - ricorda il Pontefice - nella comunione con Dio e, alla luce del Nuovo Testamento, diventa icona dell'Amore trinitario e sacramento dell'unione di Cristo con la Chiesa.
Nella misura in cui custodisce e sviluppa la sua fede, l'Africa potra' trovare risorse immense da donare a vantaggio della famiglia fondata sul matrimonio".
L'altro "tesoro" sono i bambini. "La liturgia - continua il Papa teologo - ci invita a tenere presente fin d'ora, nella nostra sollecitudine pastorale, la realta' dell'infanzia, che costituisce una parte grande e purtroppo sofferente della popolazione africana.
Nella scena di Gesu' che accoglie i bambini, opponendosi con sdegno agli stessi discepoli che volevano allontanarli, vediamo l'immagine della Chiesa che in Africa, e in ogni altra parte della terra, manifesta la propria maternita' soprattutto nei confronti dei piu' piccoli, anche quando non sono ancora nati. Come il Signore Gesu', la Chiesa non vede in essi primariamente dei destinatari di assistenza, meno che mai di pietismo o di strumentalizzazione, ma delle persone a pieno titolo, che con il loro stesso modo di essere mostrano la via maestra per entrare nel regno di Dio, quella cioe' di affidarsi senza condizioni al suo amore".

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