00 13/05/2010 21:38
Caro Daniele
tu scrivi

"Pertanto,molto meglio di qualche oscuro cànone del Lateranense IV,sovverra' alla tua curiosita' l'ispsissimum Verbi verbum:Nessuno va al Padre se non per me,Chi credera' sara' salvo,chi non eccetera eccetera"



Qto l'ho sempre pensato!
Lo auspico per tutti i miei fratelli ( in umanita',creature di uno stesso Dio) di fede diversa che possano giungere a conoscere Gesu' e riconoscerlo loro Dio.
Io ho sempre pensato che ognuno di noi ha i suoi tempi e il suo grado di consapevolezza,nn e' che sia un qualcosa di magico che avviene all'improvviso ,ma è una maturazione personale.
E' un fatto di coscienza.
Qdi nn mi permetto di giudicare una persona di fede diversa .Semmai sara' Dio a valutare tutto l'insieme. Ma certamente il nostro compito e' annunciare il Vangelo. Del resto tu stesso hai scritto o riportato queste parole.....che sono anche un mio pensiero.
"Cosa differente(Vat.I,DEI FILIUS)e' non conoscere Dio,ma,con l'aiuto della coscienza e con l'ausilio della retta ragione,farsi un'idea della "Deita'",che non e' Dio rivelato,ma desiderio di conoscenza di Dio.In questo senso si puo' ipotizzare,se senza colpa(rifiuto del Dio rivelato e proposto),la possibilita' della salvezza(S.Uffizio,contro le posizioni dell'Arcivescovo di Boston,1915,o giu' di li'). ""