E si canta l'Isodikòn:
Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, ammirabile nei Santi (Se è Domenica, si dice: ...che sei risorto dai morti), salva noi che a te cantiamo: Alliluia.
Nelle feste del Signore si canta l'Isodikòn della Festa.
Quindi fatto un inchino profondo, entrano nel s. Vima attraverso le Porte regie, e il Diacono depone il s. Vangelo sopra la s. Mensa.
I Cantori dicono i consueti Tropari, mentre il Sacerdote recita la seguente preghiera.
Preghiera dell'Inno Trisagio. Sommessamente.
Dio santo, che dimori nel santuario e sei lodato con l'inno trisagio dai Serafini e glorificato dai Cherubini e adorato da tutte le Potestà celesti: Tu, che dal nulla hai tratto all'essere tutte le cose, che hai creato l'uomo a tua immagine e somiglianza, adornandolo di tutti i tuoi doni ; Tu, che dài sapienza e prudenza a chi te ne chiede e non disprezzi il peccatore, ma hai istituito la penitenza a salvezza ; Tu, che hai reso noi, miseri e indegni tuoi servi, degni di stare anche in quest'ora dinanzi alla gloria del tuo santo altare e di offrirti l'adorazione e la glorificazione a te dovuta: Tu stesso, o Sovrano, accetta anche dalle labbra di noi peccatori l'inno trisagio, e volgi nella tua bontà lo sguardo su di noi. Perdonaci ogni colpa volontaria ed involontaria: santifica le anime nostre e i nostri corpi, e concedici di renderti santamente il culto tutti i giorni della nostra vita, per l'intercessione della santa Genitrice di Dio e di tutti i Santi, che sin dal principio dei secoli ti furono accetti.
Giunti i cantori all'ultimo Tropario, il Diacono, piegando la testa e tenendo l'Oràrion in mano con tre dita, dice al Sacerdote:
Benedici, signore, il tempo del Trisagion.
E il Sacerdote, segnandolo con la croce, dice a voce alta:
Poiché tu sei santo, o Dio nostro, e noi rendiamo gloria a te, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre.
Il Diacono viene vicino alle s. Porte, e prosegue dicendo ad alta voce, rivolgendosi a quelli di fuori:
E nei secoli dei secoli.
Il Coro: Amìn. E si canta l'inno trisagio.
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi (tre volte).
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amìn.
Santo Immortale, abbi pietà di noi.
Il Diacono: Più forte!
Il Coro: Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi.
In alcune feste, invece del Trisagio, si canta:
Quanti siete stati battezzati in Cristo, di Cristo vi siete rivestiti. Alliluia.
Nella terza Domenica della santa e grande Quaresima e nella festa dell'universale Esaltazione della preziosa e vivificante Croce, si canta:
Adoriamo la tua Croce, o Sovrano, e glorifichiamo la tua santa Risurrezione.
Mentre si canta il Trisagio, anche il Sacerdote e il Diacono lo recitano, accompagnandolo con tre inchini profondi davanti alla s. Mensa.
Quindi il Diacono dice, rivolto al Sacerdote:
Comanda, signore.
Si recano al Trono. Nell'andare, il Sacerdote dice:
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Il Diacono: Benedici, signore, la superna Cattedra.
Il Sacerdote: Benedetto sei Tu, sul trono di gloria del tuo regno, assiso sui Cherubini, in ogni tempo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amìn.