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La Vergine Maria...

Ultimo Aggiornamento: 05/11/2008 19:18
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05/11/2008 19:15

La Madre di Dio nella liturgia orientale

di GEORGE GHARIB

L’icona "Madre di Dio consola la mia pena"
   

Presentiamo in questo mese l’icona mariana celebrata dalla Chiesa russa il 25 gennaio con Ufficio liturgico proprio, proponendone il relativo Inno Acatisto.

L'icona che qui ricordiamo porta il nome di "Madre di Dio consola la mia pena", nome che sembra ispirarsi alla stanza Vª dell’Inno Acatisto nella sua versione originale greca, dove Maria è così invocata:

"Ave, perdono soave del mondo,
Ave, clemenza di Dio verso l’uomo,
Ave, fiducia dell’uomo con Dio!".

L’icona "Consola la mia pena" si trova attualmente a Mosca, nella chiesa di San Nicola. Secondo la tradizione, sarebbe stata portata dai Cosacchi nel 1640, al tempo dello zar Alexei Micailovic (morto nel 1676) e donata alla chiesa di San Nicola nella via Bolsaja Ordynka.

Attraverso la sua icona, la Madre di Dio ha operato numerosi miracoli e divenne popolare durante la peste dell'anno 1771. Una testimonianza scritta attesta che la sacra immagine, durante un incendio, rimase intatta. Si ricorda in particolare un miracolo che rese famosa l'icona nella seconda metà del XVII secolo: una donna gravemente inferma fu avvertita di farsi trasportare a Mosca presso l'icona mostratale in visione. Sebbene si trovasse lontana da tale città e in pericolo di morte, riuscì a giungervi e la miracolosa forza dell'icona "Consola la mia pena" la guarì istantaneamente. Ciò avvenne un 25 gennaio, giorno conservato per l'annuale festeggiamento dell'icona. Ciò spiega la presenza attraverso l’immenso Paese di un gran numero di chiese consacrate all’immagine venerata sotto questo titolo.

L’icona possiede un Ufficio completo per celebrare la Madre di Dio il 25 gennaio, contenente inni per il Vespro della vigilia, e altri per il Mattutino e la Messa nel giorno della festa. Le prime edizioni dell’Ufficio risalgono alla metà del secolo XIX. Ad una data probabilmente posteriore risale l’Acatisto qui di seguito tradotto, destinato alla pietà dei fedeli. Il lungo Inno si compone di 13 stanze brevi, dette "Kondak", il cui ritornello è Alleluia; e di 12 stanze lunghe dette "Ikos", il cui ritornello è "Rallegrati, o nostra gioia, tu che consoli la nostra pena".

L’Autore, anonimo, per cantare la divina Madre, si ispira al famoso inno Acatisto greco ed eccelle nel tessere una lunga litania di titoli mariani che offrono al fedele che recita l’Inno davanti all’icona un vivissimo ritratto di Maria, presente con i suoi prodigi nella Chiesa e nella Comunità dei fedeli bisognosa di soccorso e aiuto. Conclude l’Inno una breve preghiera.

Ora, non potendo – per ragioni di spazio – riportare qui di seguito per intero tutti i Kondak e gli Ikos che lo compongono, ci limiteremo alle parti essenziali dello stesso.

Kondak 1

"Invincibile e mirabile la liberazione a noi data dalla venerata tua icona, o Vergine benedetta, sovrana Madre di Dio, che ci salvi dai mali con la tua apparizione; verso di te si elevano i nostri occhi, a te sale l’azione di grazia dei tuoi servitori; nella tua forza invincibile, liberaci da ogni pericolo, ché possiamo inneggiare a te, come a colei che preserva da ogni male, cantando: Alleluja".

Ikos 1

"Il coro degli Angeli e tutte le Potenze celesti ti glorificano, o Madre di Dio e Sovrana dell’universo; tu difatti hai colmato di gioia le nostre anime con la benigna apparizione della tua santa icona, o Vergine oggetto della scelta divina. Prostràti davanti ad essa, noi ti rivolgiamo umili preghiere, implorando il tuo soccorso benevolo per noi, e con timore a te noi ci rivolgiamo:

[…] Rallegrati, tu che ci guarisci da ogni dolore; rallegrati, tu che consoli le nostre pene per la tua intercessione […].

Rallegrati, o nostra gioia, tu che consoli la nostra pena".

Icona della Madre di Dio in quattro parti.
Icona della Madre di Dio in quattro parti, dall’alto a sinistra, in senso orario:
 -Raddolcimento dei cuori cattivi; - Consola la mia pena;
- Liberazione dei sofferenti dai mali; - Colei che ricerca i perduti. –
 Al centro: Crocifissione di Gesù. - Ufficio Archeologico presso l’Accademia Ecclesiastica di Mosca (sec. XIX).

Kondak 2

"Te contemplano, Ancella eletta da Dio: tutte le celesti Potenze costantemente presenti davanti al trono di gloria del Re dei Cieli, tu che sei la Sovrana che preghi per tutti gli uomini il tuo Figlio e nostro Dio. Noi invece peccatori, alla vista della tua immagine sacra e prostràti davanti ad essa, ti veneriamo con gioia, cantando: Alleluia".

Ikos 2

"Donaci intelligenza, o Protettrice dal cuore tenero: come possiamo difatti inneggiare a te con labbra impure? Tu sei colei che ci procuri ogni sorta di beni, tu sei capace di venirci in aiuto in tutti i nostri bisogni, così che amorevolmente noi ti possiamo inneggiare:

Rallegrati, tu che per nostra consolazione preghi tuo Figlio e Dio; rallegrati, tu che da eterne lacrime hai liberato per le tue preghiere i nostri occhi […].

Rallegrati, tu che metti fine alle nostre afflizioni; rallegrati, tu che vieni in nostro aiuto nei malori e le difficoltà […].

Rallegrati, o nostra gioia, tu che consoli la nostra pena".

Kondak 3

"La potenza dell’Altissimo ti ha coperta della sua ombra, per il soccorso pronto e caloroso ai fedeli che accorrono verso di te e si chinano davanti alla tua santa icona. A te sola difatti, come alla Madre purissima di Dio, è dato il potere di esaudire ogni buona richiesta che a te rivolgiamo, e solo tu puoi venirci in aiuto come a te è gradito; per questo ogni essere glorifica il tuo Figlio e nostro Dio a lui cantando: Alleluia".

Ikos 3

"Avendo tu un inesausto tesoro di misericordia, sul mondo intero tu stendi la tua mano soccorritrice, procurando ai malati la guarigione, a quanti soffrono il sollievo, ai ciechi la vista e ad ognuno secondo il suo bisogno; noi invece in azione di grazia a te così inneggiamo:

Rallegrati, unica Madre che manifesti misericordia verso di noi; rallegrati, tu che della tua compassione ci apri il prezioso tesoro; rallegrati, tu che ci manifesti una premura infinita; rallegrati, tu che ispiri ai savi sapienti propositi.

Rallegrati, tu che nell’intelligenza fai progredire i giovani; rallegrati, tu che cicatrizzi le ferite dei nostri peccati […].

Rallegrati, o nostra gioia, tu che consoli la nostra pena".

Kondak 4

"A noi circondati dalla tempesta di numerosi malori, o Regina dei Cieli, tu non cessi di venire in aiuto di noi fedeli che accorriamo verso di te e ci prosterniamo davanti alla tua icona miracolosa […].

Esaudisci le preghiere di quanti invocano il tuo santo nome e cantano al tuo Figlio: Alleluia".

Ikos 4

"[…] Rallegrati, tu che ti affretti a consolarci nelle pene e nelle tristezze; rallegrati, tu che salvi da una triste morte i fedeli che invocano il tuo nome […].

Rallegrati, o nostra gioia, tu che consoli la nostra pena".

Icona della Madre di Dio di Vladimir, con scene. – Ufficio Archeologico presso l’Accademia Ecclesiastica di Mosca (sec. XVIII).
Icona della Madre di Dio di Vladimir, con scene. – Ufficio Archeologico
 presso l’Accademia Ecclesiastica di Mosca (sec. XVIII).

Kondak 6

"Gli Apostoli, questi teofori predicatori, consacrando a te una chiesa dopo l’Ascensione del loro Signore, trovarono sulla parete tracciata e inscritta in un cerchio da una mano invisibile, la tua immagine, o Madre di Dio; al Figlio da te nato essi cantarono: Alleluia".

Ikos 6

" […] Rallegrati, tu guarisci le nostre infermità corporali e spirituali; rallegrati, tu procuri l’eloquio ai balbuzienti e ai muti; rallegrati, perché procuri ogni bene a te richiesto; rallegrati, tu che apri a tutti graziosamente l’istruzione.

Rallegrati, o nostra gioia, tu che consoli la nostra pena".

Kondak 9

"Tutti gli Angeli del cielo ti rivolgono i loro canti di lode, o divina Madre, protettrice di quanti si prosternano davanti a te e implorano il tuo aiuto; difatti, tu rallegri con la tua efficace protezione i giusti e assisti i peccatori, liberandoci dal male, dissipando le nostre pene e pregando per tutti i fedeli che cantano: Alleluia".

Ikos 9

"I retori chiacchieroni, muti come pesci, stentano a venerare la tua gloriosa icona; noi stessi, per le nostre labbra impure, non siamo degni di indirizzarti le nostre lodi; alla vista però degli innumerevoli benefici a noi procurati dalla tua icona, nella gioia dell’anima e del cuore a te inneggiamo:

Rallegrati, tu che nella nostra fame ci hai nutriti del pane di vita; rallegrati, tu che dall’abisso della morte ci hai riportati all’immortalità; rallegrati, tu che dal sisma del peccato ci hai protetti; rallegrati, tu la cui potente mano ci ha salvati dal diluvio della morte […].

Rallegrati, o nostra gioia, tu che consoli la nostra pena".

Kondak 10

"Volendo salvare il genere umano dall’errore del nemico, il Signore amico degli uomini ti ha donata quale Madre per aiutare il genere umano, dicendo: ‘O figli degli uomini, ecco la mia Madre che sarà per voi rifugio e protezione, consolazione nella pena, gioia degli afflitti, ausilio degli oppressi, così che dall’abisso del peccato tutti si alzino per cantare: Alleluia’ ".

Il Vescovo ortodosso benedice solennemente i fedeli con l’icona.
Il Vescovo ortodosso benedice solennemente i fedeli con l’icona.

Ikos 10

"O Re celeste, è così che prega per noi la Regina del Cielo: ‘Accogli tutti gli uomini che ti glorificano e invocano il tuo nome, laddove si fa memoria del tuo santo nome e che rendono gloria anche a me; non respingerli lontano dal tuo volto, ma fa’ loro grazia liberandoli da ogni male e esaudendo le loro richieste’.

Noi invece che speriamo nella tua materna intercessione a te così inneggiamo:

[…] Rallegrati, tu che guarisci i nostri dolori corporali e spirituali; rallegrati, tu che consoli la nube delle nostre passioni; rallegrati, tu che scacci prontamente le nostre afflizioni; rallegrati, perché tutto quanto è utile la tua preghiera ce lo ottiene.

Rallegrati, o nostra gioia, tu che consoli la nostra pena".

Kondak 12

"La grazia di Dio chiedila per noi al Maestro del cielo, tuo Figlio e nostro Dio; stendi su di noi la tua mano soccorritrice e dissipa le nostre pene per la tua intercessione; coprici dal velo della tua protezione, allontana da noi ogni nemico e avversario; pacifica la nostra vita, accoglici sotto il tuo tetto eterno, ché nella gioia possiamo cantare: Alleluia".

Ikos 12

"Esaltandoti come sovrana ausiliatrice noi ti lodiamo; pregando umilmente noi riconosciamo con fede i benefìci temporali ed eterni che tu chiedi per noi; e nell’azione di grazia noi a te inneggiamo:

Rallegrati, tu che tramite le tue preghiere procuri al mondo la salvezza ; rallegrati, tu le cui intercessioni proteggono tutta la nostra terra abitata ; rallegrati, tu che proteggi il tuo popolo dalla barbarie; rallegrati, tu che ci mantieni nella vera fede […].

Rallegrati, o nostra gioia, tu che consoli la nostra pena".

Kondak 13

"Vergine degnissima di essere cantata, Regina del Cielo e sovrana Madre di Dio, tu che hai messo al mondo il Verbo, il Santo dei santi, ricevi le preghiere che a te rivolgiamo, dissipa le nostre pene, liberaci da ogni prova e afflizione, dall’eterna condanna e dai tormenti futuri, per permetterci, come tuoi servitori, di abitare nelle dimore del paradiso e di cantare: Alleluia".

Preghiera

"Regina di ogni bontà, Madre di Dio, mia speranza, nutrice degli orfani, protettrice dei senza dimora, gioia degli afflitti, guarda alla mia pena e vedi il mio malore, vieni in aiuto alla mia debolezza, sostieni la mia povertà; tu che conosci la mia indigenza, mettici fine; difatti, al di fuori di te io non ho altro soccorso, altra protezione; io non possiedo nessuna consolazione al di fuori di te, buona Madre di Dio, per custodirmi e proteggermi, nei secoli dei secoli. Amen".

George Gharib

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