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La Vergine Maria...

Ultimo Aggiornamento: 05/11/2008 19:18
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05/11/2008 19:18

 

La Madre di Dio nella liturgia orientale

di GEORGE GHARIB

L’Inno Akátisto alla Madre di Dio, 
Ricerca dei perduti e Gioia di tutti gli afflitti

   

Il singolare caso di un comune Akátisto alla Madre di Dio, venerata in due diverse icone molto care alla devozione degli Ortodossi della Russia.

La Chiesa Russa, che celebra [come abbiamo visto nel numero precedente della rivista] l’icona mariana della "Madre di Dio, Ricerca dei perduti" con un Ufficio completo, offre ai suoi fedeli anche un inno Acatisto per celebrare insieme due icone mariane: la "Ricerca dei perduti" e la "Gioia di tutti gli afflitti".

L’associazione delle due icone resta un enigma, non offrendo i testi alcun appoggio per poter indovinare l’autore e la data della composizione. La cosa è tanto più strana quando si scopra che la seconda icona, la "Gioia di tutti gli afflitti", possiede un suo proprio giorno di festa e un suo proprio Ufficio liturgico che ricorre il 24 ottobre: giorno, questo, della apparizione soprannaturale dell’icona, come si vedrà.

Icona "Ricerca dei perduti"
Icona "Ricerca dei perduti"
.

L’ìcona della Madre di Dio "Gioia di tutti gli afflitti"

L’icona oggetto della festa è tipicamente russa, senza precedenti greci o bizantini, e per questo diffusa solo nel mondo slavo. L'originale, dipinto probabilmente verso la fine del 1500, risale al periodo della diffusione delle cosiddette "icone di preghiera", con illustrazioni dell'Acatisto o di altri testi liturgici: le composizioni si distinguono per la presenza di molte piccole figure che circondano il personaggio principale, nel nostro caso la figura della Madre di Dio.

In questa icona russa, infatti, domina la Madre di Dio al centro, rappresentata a figura intera: talvolta regge su un braccio il divin Figlio (tipo prevalentemente moscovita); più spesso è sola (tipo pietroburghese), magari con in mano uno scettro e, talvolta, un globo terrestre. Le figure della Madre e del Bambino si trovano spesso dentro una ‘mandorla’, segno di gloria. Sui loro capi di solito vi è una corona; i colori della mandorla variano da una tonalità di rosso tendente all'arancione a un rosa.

Le figure che attorniano la Vergine ricordano la sua instancabile azione soccorritrice: in basso e ai lati vi sono malati, affamati, minorati, sofferenti d'ogni categoria, spesso aiutati da Angeli, quali messaggeri della sua materna benevolenza. Talvolta vi sono, rette dai personaggi, anche diverse scritte che precisano i diversi tipi di "affitti" di cui la Vergine è "gioia".

Tra la folla sventurata si vedono Angeli che invitano alla preghiera e confortano gli afflitti. Talvolta si hanno, attorno alla figura di Maria, raffigurazioni di Santi. In quasi tutte le immagini, Dio Padre si affaccia dalle nubi con i segni della sovranità cosmica: il sole e la luna.

Il potere taumaturgico di questa icona si è rivelato, secondo una insistente tradizione, dapprima a Mosca in favore della sorella dello stesso Patriarca della Chiesa russa, Efimia, nel 1648. Questa, da tempo sofferente per una malattia che sembrava mortale, mentre invocava ardentemente la Vergine, udì una voce che le prometteva la guarigione se avesse pregato davanti all'icona "Gioia di tutti gli afflitti", che si trovava nella chiesa della Trasfigurazione, sulla strada Ordinka. Il miracolo accade mentre lì si svolgeva una funzione (moleben ) in onore della Madonna e la malata veniva aspersa con acqua benedetta. Era il 24 ottobre, giorno che rimase poi come "festa" di questa icona.

Attorno al 1720 lo zar Pietro il Grande fece portare l'icona da Mosca alla nuova capitale, Pietroburgo, dove fu venerata nella Cappella privata della famiglia imperiale.

Da notare che anche oggi la chiesa della Trasfigurazione in via Ordinka a Mosca è una delle meglio officiate, frequentata da molte persone che accorrono per venerare la icona mariana ed ascoltare un coro famoso, che ha anche inciso dischi di musica religiosa. Le più complete edizioni del libro liturgico (meneon) di Ottobre hanno una ufficiatura propria in onore della Madre di Dio onorata, appunto, nell’icona "Gioia di tutti gli afflitti".

Icona della Madre di Dio, "Gioia di tutti gli afflitti" – Russia centrale, 1841.
Icona della Madre di Dio, "Gioia di tutti gli afflitti" – Russia centrale, 1841.

Un Acatisto per due icone

L’Inno che proponiamo ai nostri lettori – in due successive puntate, data la sua lunghezza – è l’Acatisto destinato a celebrare insieme le due icone sopramenzionate. Il testo è anonimo, ma figura nei libri liturgici slavi. Si compone, come al solito, di tredici kondak e di dodici "ikoi" (plurale di ikos). I primi, più brevi, si chiudono con l’Alleluja ripreso in coro dai fedeli; gli ikoi, invece, sono più lunghi, contengono una serie di "chairetismoi" (= salutazioni) e terminano con un ritornello comune indirizzato ad ambedue le icone: "Rallegrati, Ricerca delle anime perdute e Gioia di tutti gli afflitti".

Il testo, che si ispira a molti inni mariani della Chiesa bizantina, contiene anche numerose espressioni e invocazioni che si ritrovano tali e quali in molte preghiere occidentali, a conferma che la Vergine Maria è Madre di tutti, Regina dell'Oriente e dell'Occidente, Ausilio dei Cristiani e Promotrice di unità.

Ed ecco la 1ª parte dell’Inno Acatisto alla Madre di Dio, in onore delle icone "Ricerca dei perduti" e "Gioia di tutti gli afflitti".

Kondak 1

"Echeggino i nostri accenti di vittoria in tuo onore, Regina invincibile che ci salvi da una morte eterna, Madre di Dio, Vergine sovrana, per mezzo della grazia che sparge Cristo da te nato; verso di te salgono le lodi, i canti di azione di grazia dei tuoi servitori. Col tuo braccio potente innalza intorno a noi il più solido dei baluardi. Salvaci da ogni pericolo, affrettati a soccorrere i fedeli che cantano:

‘Rallegrati, o nostra Signora,
Ricerca delle anime perdute
e Gioia di tutti gli afflitti’.

Ikos 1

Dal cielo fu mandato un Angelo di alto rango per dire alla Madre di Dio: ‘Rallegrati, o benedetta fra le donne, Genitrice di Cristo il Figlio di Dio!’.

Per questo, malgrado le nostre colpe noi speriamo in te e con affetto ti acclamiamo:

‘Rallegrati, benevolenza di Dio verso i peccatori; rallegrati, potente avvocata dei penitenti presso il Signore nostro Dio; rallegrati, richiamo di Adamo caduto; rallegrati, perché anche Eva non piange più.

Rallegrati, tu rimuovi l’impurità dai peccatori; rallegrati, tu hai messo al mondo il Redentore che purifica le nostre iniquità; rallegrati, mirabile riconciliazione di tutti con Dio.

Rallegrati, ponte che conduce dalla morte alla vita; rallegrati, tu salvi il mondo dal diluvio del peccato; rallegrati, scala celeste che il Signore discese fino a noi; rallegrati, causa dell’universale divinizzazione.

Rallegrati, Ricerca delle anime perdute e Gioia di tutti gli afflitti’.

Altra versione dell’icona "Gioia di tutti gli afflitti" – Coll. privata, Mosca.
Altra versione dell’icona "Gioia di tutti gli afflitti" – Coll. privata, Mosca.

Kondak 2

Alla vista del flusso dei prodigi che zampillano dalla tua santa icona, o divina Genitrice, noi comprendiamo che sei l’aiuto di quanti ti pregano, la protettrice degli oppressi, la speranza di chi confida in te, la consolatrice degli afflitti, la ricerca degli smarriti, la nutrice degli affamati, l’abito dei denudati, la castità delle vergini, la difesa degli stranieri, il soccorso di quanti sono nella pena, la vista dei ciechi, l’udito dei sordi e la guarigione dei malati, per cui noi ti rivolgiamo le nostre azioni di grazia, cantando a Dio: Alleluja.

Ikos 2

Cercando di capire, o Madre di Dio, il mistero del soccorso che porti agli afflitti, o Vergine, noi verso di te ci rifugiamo. Nella tua bontà aiutaci a scoprire la misericordia e il favore di tuo Figlio che ci protegge e perdona i nostri peccati, affinché possiamo inneggiare a te con gioia:

‘Rallegrati, porto di pace per i naufraghi; rallegrati, per i dubbiosi sicuro rifugio; rallegrati, sola Madre capace di compassione; rallegrati, pronto soccorso di quanti si trovano nel malessere […].

Rallegrati, tu dall’amore della terra ci trascini verso il cielo; rallegrati, tu nelle nostre sofferenze ci doni grazia e consolazione; rallegrati, promessa dei beni eterni; rallegrati, sovrintendente della gioia che nessuno potrà strappare.

Rallegrati, Ricerca delle anime perdute e Gioia di tutti gli afflitti’.

Kondak 3

Fortifica il malato di anima e corpo, armami con la potenza dall’alto, rendimi degno della tua visita, o nostra Signora; nella tua bontà, e nella tua benevolenza rinfrancami dissipando le tenebre della disperazione e afflizione, affinché, salvato per tuo tramite, io possa cantare a Dio: Alleluja.

Ikos 3

Tu che possiedi l’ineffabile tesoro della misericordia, porgi a tutti gli afflitti la tua mano caritatevole, curando le malattie e guarendo le passioni. Non disprezzare, o Sovrana, nella tua bontà, me che giaccio sul mio letto di infermità e che a te grido:

‘Rallegrati, prezioso tesoro della grazia di Dio; rallegrati, sola speranza dei disperati; rallegrati, tu procuri al mio corpo la guarigione; rallegrati, tu procuri alla mia anima la salvezza […].

Rallegrati, occhio dei ciechi e udito dei sordi; rallegrati, tu fai camminare gli zoppi e parlare i muti; rallegrati, visitatrice che ridona ai malati la speranza; rallegrati, tu procuri ad ogni infermo la guarigione nella misura della sua fede.

Rallegrati, Ricerca delle anime perdute e Gioia di tutti gli afflitti’.

Processione ortodossa con icone, nella "Santa Russia" di altri tempi.
Processione ortodossa con icone, nella "Santa Russia" di altri tempi.

Kondak 4

Il turbinio di tanti malesseri mi circonda e non posso più sopportarne le spire; ma tu, o Madre compassionevole del mio Salvatore, alza la mano verso il tuo Figlio, pregandolo di vagliare l’afflizione del mio cuore e di sottrarmi all’abisso della disperazione, affinché io possa a lui cantare: Alleluja.

Ikos 4

Santa Vergine e Madre, avendo ascoltato la profezia del giusto Simeone, quando disse che una spada ti avrebbe trafitto l’anima, tu hai conservato tutte queste parole nel tuo cuore, ben sapendo che la gioia di una madre per i suoi tanti figli in questo mondo comporta anche numerose tribolazioni; per questo noi ti rivolgiamo i seguenti saluti:

‘Rallegrati, tu hai messo al mondo la gioia, il Cristo nostro Salvatore; rallegrati, tu hai liberato il mondo dell’afflizione; rallegrati, tu hai sopportato gli oltraggi inflitti a tuo Figlio; rallegrati, tu hai preso parte alle sue sofferenze.

Rallegrati, consolazione delle madri afflitte; rallegrati, dolce custode dei loro figli; rallegrati, pronta ausiliatrice nei nostri disagi; rallegrati, ritrovamento degli smarriti.

Rallegrati, nutrice dei piccolissimi; rallegrati, educatrice degli adolescenti; rallegrati, seconda madre degli orfani; rallegrati, soccorso delle vedove.

Rallegrati, Ricerca delle anime perdute e Gioia di tutti gli afflitti ".

George Gharib
[1 – continua]

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