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L’Inno Akátisto alla Madre di Dio

Ultimo Aggiornamento: 05/11/2008 19:46
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05/11/2008 19:44

La Madre di Dio nella liturgia orientale

di GEORGE GHARIB

L’Inno Acatisto
alla Madre di Dio Sovrana – 1

   

L’icona è associata alla tragica storia russa della Rivoluzione d’Ottobre, per la singolare coincidenza del suo rinvenimento nel giorno stesso dell’abdicazione dello zar Nicola II. – Riproduciamo la 1ª parte dell’Inno Acatisto a lei dedicato.

La Chiesa russa festeggia l’icona della Madre di Dio Sovrana il 2 marzo, considerato giorno del rinvenimento dell’icona nel 1917. La data viene associata all’abdicazione nello stesso giorno dello Zar Nicola II, avvenuta sotto la pressione della Rivoluzione russa, che sarà presto seguita dal massacro dell’Imperatore e della sua intera famiglia. Per questo l’immagine, che appartiene al tipo iconografico tradizionale della ‘Regina’, si segnala con la presenza di nuovi dettagli propri come la corona, lo scettro e il globo: essa viene interpretata dai Russi come se la stessa Madonna avesse assunto il compito di vigilare sui suoi figli e di servire loro da Regina e Sovrana in momenti tanto difficili della storia della nazione. Questo incarico viene conferito dallo stesso Dio Padre raffigurato nella parte superiore dell’icona; anche il mantello della Vergine, di color porpora, viene considerato dalle popolazioni russe come simbolo del sangue e delle sofferenze che stanno per colpire il Paese.

Qui di seguito riproduciamo [la 1ª parte] della traduzione italiana di un lungo e bellissimo Inno, che facciamo precedere da brevi notizie sulla storia dell’icona e la celebrazione della festa.

Icona di Tikhon, santo patriarca di Mosca dal 1917 al 1925, presunto autore dell’Acatisto alla "Madre di Dio Sovrana".
Icona di Tikhon, santo patriarca di Mosca dal 1917 al 1925,
presunto autore dell’Acatisto alla "Madre di Dio Sovrana".

L’icona e la sua storia

La storia dell’icona ha del meraviglioso. Le cronache del tempo riportano la toccante avventura di una contadina del villaggio di Pererva, nel paesino di Kolomna, sito nell’area cittadina di Mosca, di nome Evdokija Adrianova, che viene un giorno a bussare alla porta di padre Nikolai, parroco della chiesa.

La donna racconta di aver avuto più volte in sogno l’ordine di recarsi a Kolomna per ritrovare un'icona della Madre di Dio; racconta – dopo non molte esitazioni, tentennamenti e lunghe preghiere – di essere stata un giorno colta dal sonno e di aver visto una chiesa bianca al cui interno troneggiava la Regina celeste, splendente di gloria e di maestà. Evdokija aggiunse che, al suo risveglio, non poté più aspettare, risuonando nell'animo le parole del comando ricevuto: "Nel villaggio di Kolomna c'è una grande icona annerita, che bisogna prendere, pulire e riportare all'antica bellezza, in modo che si possa pregare dinanzi ad essa".

Dopo aver pregato e digiunato, ed aver ricevuto la Comunione, Evdokija si mise in viaggio. Giunta in vista della chiesa bianca del sogno, bussò alla porta del parroco, cui rivolse la richiesta di vedere tutte le icone della chiesa; padre Nikolai non vi si oppose, ma fra le icone custodite nella chiesa non si trovò nessuna corrispondente alle fattezze della ‘Regina’ da lei sognata. Scesero quindi nei sotterranei, dove erano tenute le icone vecchie, troppo rovinate o annerite, e non più in stato di essere esposte alla devozione dei fedeli. Fra queste scelsero l'icona più grande, completamente coperta da una patina di fuliggine, e cominciarono a ripulirla: pieni di stupore videro delinearsi sulla tavola la figura della Madre di Dio assisa in trono.

La Vergine, alquanto severa in volto, era seduta in trono e portava le insegne regali: una corona gemmata sul capo, fra le mani un scettro di sottile fattura; nel suo grembo sedeva il divin Bambino reggente in una mano la sfera del comando, benedicente con l’altra. Evdokija riconobbe senza esitazione in questa icona la ‘Regina’ che le era apparsa in sogno, e cadde in ginocchio piena di stupore e di gioia.

Ben presto la notizia del ritrovamento si sparse, e cominciarono ad affluire pellegrini, mentre si introdusse l'uso di portare in processione l'icona nei Monasteri, nelle fabbriche, nelle chiese. Si scoprì nel frattempo che l'icona era appartenuta al Monastero femminile dell'Ascensione di Mosca, ed era stata nascosta a Kolomna nel 1812, durante l'invasione napoleonica; successivamente ne era stata addirittura dimenticata l'esistenza, finché, in un momento particolarmente doloroso della storia del popolo russo, il Signore volle donargli con essa un segno della sua protezione e della sua sovranità irrevocabile.

Icona della "Madre di Dio Deržiavnaja” – Kolomenskoje, 1917.
Icona della "Madre di Dio Deržiavnaja” – Kolomenskoje, 1917.

La festa liturgica dell’icona

I testi liturgici, composti direttamente dopo il misterioso ritrovamento dell’icona, contengono varie allusioni agli eventi e sono pieni di fiducia nella presenza attiva della celeste Regina e nel suo potere sovrano. L’Acatisto è espressamente attribuito a Tikhon, patriarca di Mosca dal 1917 al 1925, solennemente canonizzato nel 1989 con il titolo "Patriarca di Mosca e illuminatore dell’America". Quest’ultimo titolo indica il ruolo da lui svolto all’inizio del secolo XX nella costituzione della Chiesa ortodossa russa nell’Alaska e negli Stati Uniti. Le sue reliquie, che erano state disperse al momento della morte, furono ritrovate nel 1992.

L’inno Acatisto è di fattura propriamente slava; si compone di 13 strofe brevi e 12 lunghe; le prime, dette Kondak, si concludono con il ritornello Alleluia; le altre, contenenti le salutazioni alla Madre di Dio Sovrana, si concludono con il ritornello: ‘Rallegrati, potente Madre di Dio, calorosa protettrice del popolo cristiano’. L’inno è pervaso da sinceri sentimenti di pentimento, da calde richieste di aiuto nella difficile situazione storica in cui il popolo russo si è venuto a trovare dopo il trionfo della Rivoluzione comunista e l’uccisione dello Zar e di tutta la sua famiglia. Nella riscoperta dell’icona della Madonna si vede il segno provvidenziale che la Madre di Dio non dimentica il suo popolo ma vigila per richiamarlo alla fede, all’amore di Dio: Maria è la sua Sovrana, la sua Regina.

Chiesa della "Madre di Dio Sovrana" – Kolomna, presso Mosca.
Chiesa della "Madre di Dio Sovrana" – 
Kolomna, presso Mosca.

Acatisto alla Madre di Dio Sovrana

Kondak 1

"Tu che sei stata scelta fra tutte le generazioni per essere la protettrice del popolo cristiano, proteggi anche col velo della tua bontà il nostro Paese; per questo noi ti rivolgiamo i nostri canti di azione di grazia per l’apparizione della tua icona miracolosa, o Sovrana benedetta. O dolce protezione di tutti i fedeli che accorrono presso di te, liberaci da ogni male, per poter cantare: ‘Rallegrati, potente Madre di Dio, calorosa protettrice del popolo cristiano’.

Ikos 1

Tu, che per mezzo di un Angelo hai accolto la gioia del mondo intero, hai voluto annunciare ad una pia donna la gioia dell’apparizione della tua icona di Sovrana, rinvenuta grazie alle tue indicazioni. Per questo segno di bontà divina per noi peccatori, in azione di grazia a te diciamo:

[…] Rallegrati, tu hai confermato la fede dei Cristiani; rallegrati, santificazione di chi venera le tue sante icone; rallegrati, porto sereno in cui le nostre anime trovano salvezza; rallegrati, tu ci difendi con amore presso la Santissima Trinità.

Rallegrati, tu ci liberi dal male e dall’afflizione; rallegrati, tu rendi salda la Chiesa nella vera fede; rallegrati, stella che ci illumina della luce che non tramonta; rallegrati, Madre della Luce che illumina il mondo intero.

Rallegrati, potente Madre di Dio, calorosa protettrice del popolo cristiano.

Kondak 2

Dall’alto della tua celeste dimora, o Vergine immacolata, dove vivi nella gloria di tuo Figlio, alla vista della miseria dei tuoi servitori per la lotta rivolta alla fede dai miscredenti, tu hai voluto rivelare a noi la tua icona Sovrana, per permettere al popolo amico di Cristo di pregare e cantare con fede a Dio: Alleluja.

Ikos 2

Procura alle nostre menti la celeste illuminazione, Vergine santissima, così da poter riconoscere la volontà di Dio, e dirigi i nostri cuori verso il suo compimento, per poter lodarti con incessanti voci:

Rallegrati, per l’apparizione della tua santa icona tu hai dissipato le tenebre dei funesti pericoli; rallegrati, per il bagliore dei tuoi miracoli tu illumini il mondo intero; rallegrati, tu che procuri la vista agli occhi oscurati delle nostre anime e dei nostri corpi.; rallegrati tu che spargi la luce nei nostri spiriti ottenebrati […].

Rallegrati, potente Madre di Dio, calorosa protettrice del popolo cristiano.

Monaci ortodossi in processione nel Monastero di Zagarsk.
Monaci ortodossi in processione nel Monastero di Zagarsk.

Kondak 3

Divina Madre santissima, donaci la robusta grazia di Dio, per poter senza ripensamenti e senza pericolo camminare sui salutari sentieri dei precetti di Cristo, e per potere, senza smettere, cantare a Dio onnipotente col cuore e le labbra: Alleluja.

Ikos 3

Vergine eletta da Dio per essere la protettrice del popolo cristiano, avendo in te una luce per illuminare le nostre anime ottenebrate e dissipare l’ignoranza dei nostri cuori, davanti alla tua icona di Sovrana noi ci inchiniamo e, pieni di amore, a te inneggiamo:

Rallegrati, tu hai promesso di salvare quanti ti invocano […];

Rallegrati, per te noi otteniamo la vita senza fine; rallegrati, più venerabile dei Cherubini e più gloriosa dei Serafini; rallegrati, Madre della Luce e Regina del Cielo; rallegrati, Sovrana che ci difendi con calore presso di Dio.

Rallegrati, potente Madre di Dio, calorosa protettrice del popolo cristiano.

Kondak 4

Nell’oceano di questa vita la tempesta mette a rischio la nostra nave spirituale sotto i marosi di mondane preoccupazioni, e la pace delle nostre povere anime è messa in difficoltà; dove trovare il porto ameno della salvezza, se non nella speranza che abbiamo in te, o Nostra Signora? E, visto che hai un potere invincibile, libera da ogni male, carestia, afflizione e malattia, noi fedeli che cantiamo a Dio: Alleluja.

Ikos 4

Il popolo cristiano, esaudendo il tuo desiderio, prega davanti alla tua icona di Sovrana, o Madre di Dio; e nell’amore del cuore egli si rifugia nell’efficace intercessione che tu assicuri davanti al trono dell’Onnipotente, e a te con rispetto così inneggia:

[…] Rallegrati, tu metti in fuga l’orda dei demoni; rallegrati, tu copri di vergogna i nemici della nostra salvezza; rallegrati, perché gli eretici sono messi in rotta, se lo vuoi; rallegrati, perché i fedeli trovano grandezza per tuo tramite […].

Rallegrati, potente Madre di Dio, calorosa protettrice del popolo cristiano.

Kondak 5

Come astro dal divin moto ci è apparsa la tua venerata icona, o Sovrana Madre di Dio; ha fatto anche il giro della Russia e illuminato col raggio dei suoi miracoli quanti erano nella perdizione sull’oceano di questa vita, dissipando le tenebre della tristezza, dell’afflizione e della malattia, e conducendo sulla via della salvezza i fedeli che accorrono verso di te e cantano a Dio: Alleluja.

Ikos 5

Nei giorni di afflizione e nel pericolo tu ci hai mostrato la tua grande misericordia tramite il ritrovamento della tua icona di Sovrana; per questo i credenti pregano davanti ad essa e vi trovano la salvezza dell’anima e la salute del corpo; per questo anche noi, glorificando la tua compassione infinita, con tutto il cuore a te inneggiamo:

Rallegrati, stella senza declino che ci illumina della pura conoscenza del vero Dio; rallegrati, custode che apre ai fedeli le porte del Paradiso; rallegrati, fiume dalle grandi acque della grazia di Dio; rallegrati, inesausta fonte di santità […].

Rallegrati, potente Madre di Dio, calorosa protettrice del popolo cristiano".

George Gharib
[1continua]

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