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La Vergine Maria...3

Ultimo Aggiornamento: 05/11/2008 19:57
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05/11/2008 19:52

La Natività della Madre di Dio
   

I testi della liturgia della festa sono ispirati dai grandi Padri della Chiesa Sira e riportano elementi della tradizione apocrifa del "Protovangelo di Giacomo".
  

La Chiesa Siro-Occidentale, come del resto tutte le Chiese Orientali, celebra tre feste dell'infanzia di Maria: quella della sua "Concezione" [9 Dicembre], quella della sua "Natività" [8 Settembre] e quella della sua "Presentazione al Tempio" [21 Novembre]. Come risaputo, fonte di ispirazione delle suddette feste è il Vangelo apocrifo detto Protovangelo di Giacomo, la cui prima versione in greco risale al II secolo. L’Autore apocrifo, che si presenta come "Giacomo, fratello del Signore", cerca di diradare il silenzio dei Vangeli canonici sugli eventi della vita di Maria che precedettero l’Annunciazione. Il libro si divide in venticinque capitoli di cui solo i primi otto riguardano l'infanzia di Maria, dalla Concezione tramite i genitori Gioacchino ed Anna fino all'Annunciazione. Il resto contiene una vita di Gesù dalla Nascita all'Adorazione dei Magi, e una relazione sulla Strage degli Innocenti e sul martirio di Zaccaria, padre del Battista.

Le tre feste dell’infanzia sono nate a Gerusalemme, sui luoghi stessi degli eventi narrati da questo Protovangelo. Da lì sono passate a Costantinopoli che ha dato loro una impronta di solennità e le ha trasmesse alle altre Chiese in Oriente e in Occidente, che le hanno recepite e messe in rilievo conformemente al genio di ognuna di esse.

Icona della Madre di Dio nell'ordine delle grandi feste liturgiche: la prima in alto, a sinistra, raffigura la Natività di Maria - Mosca, Ufficio Archeologico presso l'Accademia Ecclesiastica Moscovita.
Icona della Madre di Dio nell’ordine delle grandi feste liturgiche:
la prima in alto, a sinistra,
raffigura la Natività di Maria
– Mosca, Ufficio Archeologico presso l’Accademia Ecclesiastica Moscovita.

La Festa Siro-Occidentale della Natività di Maria

La Festa Siro-Occidentale della Natività di Maria è quella delle grandi occasioni e comprende abbondanti testi che si leggono e cantano nei Vespri, nelle diverse Ore diurne e notturne dell’Ufficio, e nella stessa Liturgia eucaristica. I testi ecclesiastici, in maggioranza inni, si ispirano ai grandi Padri della Chiesa Sira, specie Efrem Siro (+ 373) e Giacomo di Sarug (+ 521), anche se questi non conoscono ancora la festa. I pochi testi che qui citeremo sono tratti dall’Ufficio dei Vespri celebrati la Vigilia della festa.

La Preghiera d’inizio

Nella Preghiera d’inizio, recitata ad alta voce dal celebrante, si fa il confronto tra la sterilità di Gioacchino ed Anna con quella di Abramo e di Sara, e anche con quella di Zaccaria e di Elisabetta:

"Signore Iddio, consolatore degli afflitti e sollievo dei provati, o tu che hai consolato l’afflizione di Abramo e di Sara con la nascita di Isacco, il figlio del prodigio, e rallegrato il sacerdote Zaccaria e la moglie sterile Elisabetta con la nascita di Giovanni, il nobile profeta; tu procuri anche oggi gioia ai giusti Gioacchino ed Anna, per mezzo di Maria, la Madre tua diletta, gloria delle vergini e ornamento dei casti. Per questo, Signore, noi ti chiediamo: deliziaci per la vittoria della tua destra, consolaci con la visione del tuo volto, sostentaci con l’abbondanza della tua casa e abbeveraci con i flussi della tua grazia, e noi ti loderemo nei secoli".

Le seguenti strofe che accompagnano il canto del Salmo 140, dopo aver espresso la convinzione della scelta di Maria da parte di Dio, si soffermano sulla gioia di Gioacchino e di Anna alla notizia a loro fatta da parte di un Angelo della nascita della loro figlia:

"Colui che plasma tutti i bimbi e impera su ogni creatura, si è prescelto una Madre per apparire attraverso di lei al mondo.

Oggi il giusto e casto Gioacchino si rallegra ed esulta, e Anna rende grazie e inneggia a Colui che ha dato vita alla loro attesa.

Dall’alto Gabriele discese presso il giusto Gioacchino e gli annunziò la nascita della tutta pura e benedetta.

Anna, colma della gioia dello Spirito Santo, disse a Gioacchino: ‘Benedetto Dio che ha santificato il frutto del mio seno!’.

Il giusto Gioacchino esulta, e Anna la sterile giubila: ‘Il Signore si è difatti ricordato della sua Alleanza e ha usato misericordia ad Abramo’ ".

Natività della Madre di Dio - Icona russa della prima metà del sec. XIV, Pskov [Museo P. Korin, Mosca].
Natività della Madre di Dio – Icona russa della prima metà del sec. XIV, Pskov [Museo P. Korin, Mosca].

L’Ufficiatura contiene il seguente Sedro, ossia la Preghiera sacerdotale, divisa come al solito in tre parti: Proemio introduttivo, Sedro propriamente detto e Preghiera dellincenso.

La lunga Preghiera, partendo dalle manifestazioni divine nei tempi dell’Antico Testamento e dalla loro realizzazione attraverso la nascita di Maria da Gioacchino ed Anna, si dilunga in un canto di lode a Dio, ai fortunati genitori e alla stessa Madre di Dio; e si chiede che, come la sua nascita ha rallegrato il Cielo e la terra, rallegri anche le menti e i cuori dei fedeli, fino a giungere alla vita beata.

Proemio e Sedro

Proemio – "Lode, riconoscenza, gloria, onore ed esaltazione, incessantemente e senza pausa, in ogni tempo e in ogni luogo siamo degni di offrire a Dio eccelso e stupendo che nei tempi antichi si è manifestato al popolo di Israele in modi velati e segreti, svelando che sarebbe venuto nel corpo per compiere le visioni dei profeti; nella pienezza dei tempi egli si è fatto uomo da Maria, la santa e pura Vergine, la quale è nata in questo giorno contro ogni speranza colmando di consolazione il cuore dei suoi genitori Gioacchino ed Anna. È lui che noi glorifichiamo e lodiamo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli".

Sedro"Celebrando la solennità della Natività della Vergine, la più eccelsa delle creature, ci sentiamo pieni di gioia spirituale e intoniamo dolci melodie, dicendo con il divino Davide: ‘Questo è il giorno fatto dal Signore, rallegriamoci ed esultiamo in esso’ [Sal 117, 24]. Ed insieme alla nostra Madre, diciamo: ‘Tu sei benedetto, Signore Iddio, che hai visitato il tuo popolo e hai suscitato nella casa di Davide, tuo servo, una potenza di salvezza, il Cristo nostro Signore, che prese carne nel seno di Maria, la Vergine pura’.

Questa, oggi è nata in modo stupendo ed è apparsa nel mondo; i suoi genitori si rallegrano in un modo indicibile ed esultano; prima di tale nascita essi erano rattristati e afflitti, e senza smettere pregavano il Signore di concedere loro una prole, promettendo che l’avrebbero offerta alla sua maestà, come aveva fatto la profetessa Anna con il figlio Samuele […].

Natività della Madre di Dio - Icona russa di fine XVI sec., Rostov [Museo-comprensorio di Sergiev Posad].
Natività della Madre di Dio – Icona russa di fine XVI sec., Rostov [Museo-comprensorio di Sergiev Posad].

Oggi tutto il genere umano si rallegra ed esulta per la nascita della sua Sovrana, la benedetta e onorata al di sopra di tutte le creature. E noi, suoi servitori peccatori, ci rechiamo presso di lei in questo giorno e la felicitiamo dicendo: ‘Tu sei beata, o vergine Maria, pura e piena di grazia, fonte dei beni e della vita duratura; tu sei beata, perché hai messo al mondo Colui che gli Apostoli hanno predicato, Colui per il quale i Martiri si sono lasciati trucidare con amore, la cui brama fece abbandonare il mondo ai Confessori, e che infiamma del suo amore le Vergini’.

Ed ora, o Cristo Dio nostro, noi ti supplichiamo: ‘Rallegraci tutti come hai rallegrato i giusti Gioacchino ed Anna per la nascita della Vergine tua Madre. Dacci in dono la gioia del perdono dei peccati e della remissione delle colpe. Possa tale solenne festa portare a noi le gioie spirituali e la pace della coscienza; siano guariti i nostri mali, abbia fine la nostra tristezza e possa la luce della tua sapienza splendere nelle nostre anime; risplenda questo giorno con la promessa di un futuro luminoso e favorevole […]; e noi ti loderemo e glorificheremo con il tuo Padre ed il tuo Santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen’ ".

Madre di Dio "Pietra non staccata da mano d'uomo" - Icona russa d'inizio sec. XVII, Scuola degli Stroganov [Museo di Sol'vycegodsk].
Madre di Dio "Pietra non staccata da mano d’uomo"
– Icona russa d’inizio sec. XVII,
Scuola degli Stroganov [Museo di Sol’vyčegodsk].

Preghiera dell'incenso e Antifone dopo il Sedro

Preghiera dell’incenso"O Figlio dell’Eterno Padre, che consoli e conforti con la tua misericordia gli afflitti e i disperati, tu hai consolato e rallegrato oggi gli sterili Gioacchino ed Anna con la figlia tanto bramata, concepita senza la colpa originale. O Dio, rallegra anche la tua Chiesa con il perdono dei peccati dei suoi figli; per la sua intercessione accogli il nostro incenso e le nostre suppliche; e nel giorno della risurrezione del nostro corpo, accordaci di stare alla tua destra con i nostri defunti deceduti nella fede; lì noi loderemo te, assieme al tuo Padre ed al tuo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen".

Nelle Antifone destinate ad essere cantate dopo il Sedro, la Nascita di Maria viene paragonata a quella di Geremia e di Samuele; tutte e due, queste, avvenute in seguito ad un voto. Vi è anche l’affermazione della santità di Maria nel corpo e l’anima:

Antifone"Il Figlio unico di Dio, il Verbo del Padre, avendo deciso di salvare il nostro genere, scelse la sua madre fin dal seno materno e ne fece una magnifica camera nuziale per la gloria della sua maestà, la colmò della grazia dello Spirito, la esentò dalle passioni della carne e la fece entrare nella casa dei suoi misteri per esservi fatta crescere".

"La vergine Maria è stata scelta fin dal seno di sua madre come Geremia, e come Samuele è stata ottenuta in seguito ad un voto. Il suo corpo fu ricolmo di santità e la sua anima fu pura da ogni macchia; dedita al servizio dei sacerdoti, abitava nella casa di Dio, e la potenza dell’Altissimo scese per prendere in lei dimora.

Da un seno sterile e infruttuoso nacque la Vergine santa, la figlia di David. Nella sua nascita non conobbe il peccato universalmente legato alla natura per decisione del Creatore. Il suo padre è nella gioia e la sua madre esulta; ancora di più si rallegra tutto il creato. Anche la Chiesa è in giubilo nel giorno della sua nascita".

Sant'Anna, Maria e Gesù Bambino - Statua lignea policroma nella Basilica di Sant'Anna, Gerusalemme.
Sant’Anna, Maria e Gesù Bambino – Statua lignea policroma nella Basilica di Sant’Anna, Gerusalemme.

"Voti" conclusivi attribuiti a Mar Giacomo

L’Ufficio dei Vespri si conclude, come al solito, dal cosiddetto Bo’utho, ossia "domande", "voti" di Mar Giacomo, la cui attribuzione a Giacomo di Sarug si concretizza più nell’ispirazione poetica che nella formulazione letteraria. La Chiesa mette in bocca ai fedeli una intensa lode a Maria e ai suoi genitori in cui si compiono gli annunci dei Profeti:

"Le tue preghiere siano con noi, o tutta benedetta, siano con noi; ascolti il Signore le tue preghiere e ci perdoni.

O piena di grazia, intercedi e chiedi al Misericordioso di concedere la misericordia alle nostre anime imploranti.

Per Maria la tutta benedetta, la figlia di Gioacchino, i misteri dei Profeti sono stati svelati, tutti gli enigmi dei Veggenti si sono compiuti, i simboli nascosti e velati sono stati svelati, perché la verità è apparsa.

Profeti, Sacerdoti, Pontefici e Re di Israele avevano simbolicamente raffigurato il tipo del Figlio, ma quando apparve con un corpo assunto dalla figlia di David, egli ha messo un termine ai loro simboli e ha manifestato che egli era il Signore di tutti […].

Per le preghiere di Colei che ti ha portato per nove mesi, o Figlio di Dio, allontana da noi le verghe della tua collera".

George Gharib

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