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Cosa rende Gesù diverso

Ultimo Aggiornamento: 07/11/2008 14:54
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07/11/2008 14:50

Tratto da il libro Più che un Falegname
Che cosa rende Gesù così diverso?

Recentemente mi sono trovato a parlare con un gruppo di persone a Los Angeles. Ho chiesto loro: «Secondo voi, chi è Gesù Cristo?» Mi hanno risposto che Egli era stato un grande capo religioso. Sono d'accordo: Gesù Cristo è stato un grande capo religioso. Ritengo, però, che Egli sia stato molto di più.


Nei secoli, la domanda: «Chi è Gesù?» è stata forte motivo di divisione. Come mai tanto disaccordo su una persona? Perché il Suo nome irrita più di qualsiasi altro nome di leader religioso? Perché si può parlare di Dio senza che nessuno si irriti, mentre non appena si nomina Gesù la gente molto spesso vuole interrompere la conversazione, oppure si mette sulla difensiva? Una volta accennai qualcosa riguardo a Gesù ad un tassista a Londra; immediatamente egli disse: «Non mi piace parlare di religione, e ancor meno di Gesù».


In che modo Gesù è diverso da ogni altro leader religioso? Perché i nomi di Budda, Maometto, Confucio non offendono la gente? Il motivo è che essi non sostennero di essere Dio, mentre Gesù sì. Questo è ciò che lo rende cosÌ diverso dagli altri leader religiosi.


Le persone che conobbero Gesù non ebbero bisogno di molto tempo per rendersi conto che Egli faceva affermazioni sbalorditive su di sé. Dalle Sue affermazioni era evidente che Egli si definiva più che un profeta o un maestro. Affermava in modo chiaro di essere Dio. Egli si presentava come l'unica via per conoscere Dio, l'unica sorgente di perdono dei peccati, l'unico mezzo di salvezza.


Per molte persone questo è troppo esclusivo, troppo limitativo per accettarlo. Comunque, il problema non verte su quello che vogliamo pensare o credere, ma, piuttosto, su chi Gesù affermava di essere.


A. H. Strong, nel suo libro: "Systematic Theology," definisce Dio come «L'infinito e perfetto spirito in cui tutte le cose hanno origine, sostegno e fine» 1. Questa definizione di Dio è accettata da tutti i teisti, inclusi Mussulmani ed Ebrei. Il teismo insegna che Dio è una persona e che. l'universo fu progettato e creato da Lui. Dio lo regge e lo governa tuttora. A questa definizione, il teismo cristiano aggiunge un'ulteriore affermazione: « ... e che si incarnò in Gesù di Nazaret».


«Gesù Cristo» è, in verità, un nome" e un titolo.
Il nome «Gesù» deriva dalla forma greca «Iesous» del nome ebraico «Yehoshua», abbreviato «Yeshua», che sta per «Giosuè» e significa Yahweh-Salvatore» o «l'Eterno-è-salvezza». Il titolo«Cristo» deriva dalla parola greca che sta per «Messia» (ebraico «Mashiach» - Daniele 9:26) e significa «Unto». Due uffici: re e sacerdote, sono impliciti nell'uso di questo titolo. Esso afferma che Gesù è il Sacèrdote ed il Re, promessi dalle profezie dell'Antico Testamento. Questa affermazione è fondamentale per una comprensione corretta di Gesù e del cristianesimo.

II Nuovo Testamento presenta chiaramente Cristo come Dio: I nomi usati per Cristo nel Nuovo Testamento sono tali da poter essere attribuiti solo a Dio. Per esempio, Gesù è chiamato Dio in Tito 2:13: «Intanto, aspettiamo la meta della nostra speranza; che è l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore: Gesù Cristo» (cfr. Giovanni 1:1; Ebrei 1:8; Romani 9:5; 1 Giovanni 5:20). Le Scritture at¬tribuiscono a Cristo caratteristiche che possono essere vere solo per Dio. Gesù è presentato come essere increato (Giovanni 1:4; 14:6); onnipresente (Matteo 28:20; 18:20); onnisciente (Giovanni 4:16¬17; 6:24; Matteo 17:22-27); onnipotente (Apocalisse 1:8; Luca 4:39-41; 7:14,15; Matteo 8:26,27); eterno (l Giovanni 5:11,12, 20; Giovanni 1:4).

Gesù ricevette l'onore e l'adorazione che solo a Dio si può rivolgere. Affrontando Satana, Gesù disse: «Le Scritture dicono: "Adora il Signore, Dio tuo e servi soltanto lui!"» (Matteo 4:10). Gesù è stato adorato come Dio (Matteo 14:33; 28:9), e a volte ha addirittura preteso di essere adorato come tale (Giovanni 5:23; confronta Ebrei 1:6; Apocalisse 5:8-14).

La maggior parte dei seguaci di Gesù erano devoti giudei che credevano in un unico vero Dio. Essi erano monoteisti fino alle midolla, eppure Lo riconobbero come Dio incarnato.

In conseguenza della sua lunga preparazione rabbinica, Paolo avrebbe dovuto essere ancora meno propenso ad attribuire la deità a Gesù, ad adorare un uomo di Nazaret, a chiamarlo Signore. Ma questo è esattamente quello che Paolo fece. Egli riconobbe Gesù l'Agnello di Dio - come Dio quando disse: «Badate a voi stessi e abbiate cura di tutti i credenti: il gregge del Signore che egli ha comprato col proprio sangue. Lo Spirito Santo vi ha dato l'incarico di pastori per guidare la sua chiesa» (Atti 20:28).

Dopo che Cristo gli aveva chiesto chi pensava che Egli fosse, Pietro confessò: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente!» (Matteo 16:16). Alla confessione di Pietro, Gesù risponde non correggendo l'affermazione, ma riconoscendone la validità e la fonte: «Tu sei benedetto, Simone, figlio di Giona, perché non hai scoperto questa verità con la tua umana intelligenza, ma è stato mio Padre che è in cielo a rivelartela» (Matteo 16:17).

Marta, sorella di un intimo amico di Gesù, gli disse: « .. .10 credo che tu sei il Messia, il Figlio di Dio, quello che doveva. venire nel mondo» (Giovanni 11:27). Natanaele, pur ritenendo che nulla di buono potesse venire da Nazaret, riconobbe Gesù come: « .. .il Figlio di Dio, Re d'Israele!» (Giovanni 1:49).

Mentre Stefano veniva lapidato, invocava Ge¬sù e diceva: «Signore Gesù, ricevi il mio spirito» (Atti 7:59). Lo scrittore dell'epistola agli Ebrei chiama Cristo «Dio» quando scrive: «Ma di Suo Figlio dice: "Il tuo regno, o Dio, durerà in eterno ... "» (Ebrei 1:8). Giovanni Battista annuncia la venuta di Gesù dicendo che « .. .10 Spirito Santo, sotto forma di colomba, scese su di lui. Una voce dal cielo disse: "Tu sei il mio amato Figliuolo, di cui sono pienamente
soddisfatto"» (Luca 3:22).

Tratto dal libro Più che un Falegname di Josh McDowell
[Modificato da Violafenix 07/11/2008 14:54]
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