È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Benvenuto in Famiglia Cattolica
Famiglia Cattolica da MSN a FFZ
Gruppo dedicato ai Cattolici e a tutti quelli che vogliono conoscere la dottrina della Chiesa, Una, Santa, Cattolica e Apostolica Amiamo Gesu e lo vogliamo seguire con tutto il cuore........Siamo fedeli al Magistero della Chiesa e alla Tradizione Apostolica che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre. Ti aspettiamo!!!

 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

A quarant'anni dall'«Humanae vitae»

Ultimo Aggiornamento: 08/11/2008 10:54
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 11.290
Registrato il: 03/10/2008
Registrato il: 01/11/2008
Sesso: Maschile
08/11/2008 10:53

Il cardinale Bertone al congresso internazionale per il quarantesimo anniversario dell'enciclica di Paolo VI

Attualità e profezia
dell'«Humanae vitae»


Attualità e profezia. L'enciclica Humanae vitae di Papa Paolo VI, a quarant'anni dalla sua pubblicazione, rivela tutta la sua attualità e il grande animo profetico del suo ispiratore, Papa Montini. Lo ha sottolineato il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, che sabato mattina 4 ottobre nella basilica di San Pietro, ha presieduto la messa per i partecipanti al congresso internazionale celebrativo della ricorrenza, organizzato a Roma dal Pontificio Istituto Giovanni Paolo ii per studi su matrimonio e famiglia, in collaborazione con l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
Una celebrazione che coincide con il giorno della festa di san Francesco d'Assisi. Una coincidenza significativa, ha notato il segretario di Stato nella sua omelia, che mostra come "le due odierne ricorrenze, al di là di un primo superficiale sguardo, sono tra loro convergenti". San Francesco, "un santo popolare e universalmente riconosciuto per la radicalità della sua scelta evangelica e per la sua fedeltà e il suo amore per la Chiesa", ha amato e onorato la vita con tutto se stesso. "Si pensi - ha detto in proposito il porporato - alla sua attenzione e rispetto per la natura, per gli animali per tutto il creato; si pensi specialmente al suo rispetto e amore per la vita umana. Chi più del santo di Assisi ha dato alla vita umana un valore spirituale profondo, considerando la propria vita come dono divino e a Dio offrendola totalmente sì da diventare conforme nei segni della passione a Gesù Cristo"?
San Francesco considerava la vita quale gratuito dono di Dio, con libertà di cuore; per questo "poteva intrattenersi quasi familiarmente con il creato lodando il Signore nelle sue creature, che chiamava fratelli e sorelle. Ed è proprio questo suo rapportarsi con il mistero della vita, aiuta a comprendere meglio "il profetico magistero del grande Pontefice Paolo VI a proposito della vita umana".
Nel dibattito che occupa l'opinione pubblica in questo periodo a proposito della dignità della vita umana, dal momento del concepimento al suo termine naturale, la magistrale enciclica di Paolo VI si ripropone come testo da rileggere e da meditara. Ma sarebbe davvero riduttivo, ha precisato il cardinale, rileggerla "come purtroppo non pochi fanno, fermandosi alle critiche aprioristiche rivolte da larghi strati della pubblica opinione, mettendo in secondo piano l'alto insegnamento sul senso e valore dell'inviolabilità della vita dell'uomo, oggi quanto mai manipolata e spesso calpestata".
Di qui il riferimento all'esemplarità della testimonianza di san Francesco, il quale insegna che solo nell'amore si comprende il mistero della vita con i suoi esigenti risvolti di responsabilità e di libertà. "Solo a partire dal progetto amorevole di Dio - ha detto Bertone - prende senso pieno l'atto coniugale. Ciò, naturalmente, presuppone rispetto e apertura accogliente verso la vita, e non un'attitudine di possesso egoistico. La vocazione dell'uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, si realizza in pienezza solo nel dono di sé a Dio e al prossimo. La vita esemplare di Francesco insegna che solo nel rispetto di Dio si giunge a rispettare ogni creatura".
Il rispetto è forse il valore di cui si sente più la necessità in un mondo sempre più carico di violenza e di morte "perché sempre più povero di amore, quell'amore autentico che genera e nutre la vita. Per questo - ha aggiunto il cardinale - è importante far emergere con chiarezza la bellezza della vita concepita e vissuta come dono di amore. Questo fa parte della nostra vocazione; come cristiani siamo chiamati a farci carico liberamente delle speranze e delle sofferenze dell'umana esistenza, e a rendere tangibile la tenerezza divina che in Cristo ci ha manifestato e donato l'amore capace di vivere in pienezza le stagioni della vita in qualsiasi condizione ci si venga a trovare".
Riferendosi poi alla preghiera del salmo responsoriale - "Sei tu Signore l'unico mio bene" - il celebrante ha così proseguito:  "È vero:  solo Dio è il Bene e ciò che da Lui proviene è buono. Ma se Dio viene rigettato, come è possibile capire che cosa è buono, come riconoscere il vero Bene misura di ogni altro bene? Si assiste oggi a un triste rifiuto di Dio; il suo progetto circa la vita con i doveri che comporta, appare come un peso da cui liberarsi, un ostacolo da cui sbarazzarsi per affermare la piena libertà dell'uomo, libertà di gestire se stesso e la vita come "cosa" di cui si ha pieno possesso e non come dono ricevuto e del quale si dovrà rendere un giorno conto. Il Papa Paolo VI, quando emanò l'enciclica Humanae vitae, aveva ben presente questa situazione socioculturale e avvertiva il grave dovere di difendere la nobiltà dell'amore coniugale. In particolare, sentiva indispensabile riaffermare il carattere sacro della vita umana, come elemento imprescindibile per la promozione e il rispetto della persona nel servizio alla verità della fede".
E torna il richiamo a san Francesco, alla sua testimonianza "che l'uomo di fede sa che il valore dell'esistenza è dato dalla fedeltà al progetto di Dio, riconosciuto come Creatore e Signore della vita". Per cui - come si legge nell'enciclica - "un atto di amore reciproco, che pregiudichi la disponibilità a trasmettere la vita che Dio creatore di tutte le cose secondo particolari leggi vi ha immesso, è in contraddizione sia con il disegno divino, sia con il volere dell'Autore della vita umana" (Humanae vitae, 13)
Dunque la parola chiave per comprendere l'enciclica è quella dell'amore. Lo sottolineò Papa Benedetto XVI il 10 maggio scorso ai partecipanti a un altro analogo convegno internazionale promosso per questo stesso quarentesimo anniversario. E il cardinale Bertone a questo ha fatto riferimento. Benedetto XVI affermò che l'atto coniugale nell'enciclica "viene descritto all'interno di un processo globale che non si arresta alla divisione tra anima e corpo né soggiace al solo sentimento, spesso fugace e precario, ma si fa carico dell'unità della persona. E ciò è frutto di un amore che sa pensare e scegliere in piena libertà, senza lasciarsi condizionare oltremisura dall'eventuale sacrificio richiesto". "Ecco da dove scaturisce il miracolo della vita - disse ancora Benedetto XVI - che i genitori sperimentano in se stessi, verificando come qualcosa di straordinario quando si compie in loro e tramite loro".
Come dunque non essere grati al servo di Dio Paolo VI, si è chiesto il segretario di Stato, per un documento che, a quarant'anni di distanza si sta rivelando quanto mai attuale, e che non pochi fuori della Chiesa oggi vanno con onestà apprezzando sempre più?
"Certo, - ha aggiunto - ne siamo tutti ben consapevoli, accogliere l'insegnamento dell'enciclica non è facile; occorre una sinergia di azioni concomitanti al servizio della vita umana che interessi la coppia, i fidanzati e le famiglie; occorre una ricerca sulla procreazione veramente responsabile che tenga conto di ogni aspetto sia antropologico, come etico e scientifico". Ancora una volta è stato lo stesso Benedetto XVI ad averlo sottolineato nel messaggio che ha fatto pervenire ai partecipanti al Congresso, esortandoli "a proseguire nel cammino che avete intrapreso". "Paternità responsabile - ha concluso il cardinale Bertone - è questione di coraggio e di amore. Le sole risorse umane potrebbero non essere sufficienti; per questo la Chiesa non si stanca di invitare a ricorrere all'aiuto divino. Seguire la legge di Dio, parrebbe a prima vista oneroso, ma così non è. Ce lo ricorda Gesù nella pagina evangelica che abbiamo ascoltato, invitandoci a prendere il suo giogo sopra di noi e imparare da Lui che è mite e umile di cuore...".



(©L'Osservatore Romano - 5 ottobre 2008)

__________________________________________________

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:34. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com