In Prov. 8,22, il verbo ebraico "qanah" viene reso da alcune traduzioni "mi ebbe con sé", "mi possedette", "concepì" e non con il termine "creato". La sapienza di Dio, essendo un suo attributo, era una parte integrante della sua natura eterna e non poteva essere stata creata. In Prov.. 8,22 siamo di fronte ad una personificazíone della Sapienza divina ed i termini utilizzati possono essere solo figurativi. Infatti, subito dopo viene usato il termine "generata".
Sant'Agostino dice: " il Padre è dunque sapiente per la sua propria sapienza, che Egli stesso è, e il Figlio è la sapienza del Padre che procede dalla sapienza che è il Padre, dal quale il Figlio è stato generato ".(cf Sant'AGOSTINO, De Trinitate, Città Nuova, Roma, 1998, libro XV, 7.12.)
L'unica cosa che Prov. 8,22 dimostra è che la Sapienza era preesistente all'universo.
Ma se Cristo fosse la sapienza personificata e fosse stato creato, allora dovremmo credere che ci fu un tempo in cui Jahwè fu senza sapienza.
Sant'Agostino dice: " Se la Parola fosse stata creata, per mezzo di quale altra Parola sarebbe stata creata? L'evangelista dice: "In principio era la Parola".
Se era vuol dire che non è stata creata ".(cf Commento al Vangelo di Giovanni, I discorso, n. 11. 12.)