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CALUNNIA - MALDICENZA - MORMORAZIONE .

Ultimo Aggiornamento: 17/11/2008 16:05
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SERMONE DEL PASTORE PENTECOSTALE GIOVANNINI di COSENZA Il peccato della maldicenza e della calunnia di P. GiovanniniTommaso Novembre 5th, 2007 1) Il cristiano che spettegola in realtà non ama gli altri.Chi spettegola dà per scontato che gli altri siano coinvolti in qualcosa di sbagliato. Non sta amando il suo fratello in Cristo come comanda 1 Corinzi 13.“L’amore non sospetta il male…” (1 Corinzi 13:5).Leggi anche Filippesi 2:3-4; Romani 15:2; Efesini 4:29Solo buone parole!Solo parole incoraggianti!NO alle parole malvagie!Se parli male degli altri, stai attento che gli altri non facciano lo stesso con te (Luca 6:31; Matteo 22:39).2) Il problema va risolto fra chi pecca e chi lo vede peccare.Qualora ti capitasse di vedere un fratello o una sorella in Cristo peccare, se si tratta di una faccenda veramente grossa, dovresti ANDARE da lui o da lei.“Ora, se il tuo fratello ha peccato contro di te, va’ e riprendilo fra te e lui solo; se ti ascolta, tu hai guadagnato il tuo fratello” (Matteo 18:15).Solo quando il fratello o la sorella continuano a peccare, gli si potranno portare due o tre persone davanti, che facciano da testimoni. Spettegolare sul peccato di qualcuno è veramente da ipocriti, perché fa peccare anche noi.3) Chi spettegola non si è guardato dentro.“Ora, perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello e non scorgi la trave che è nel tuo proprio occhio? O come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, quando tu stesso non vedi la trave che è nel tuo proprio occhio? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vedere bene per togliere la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello” (Luca 6:41,42).4) Anche se poi la verità viene sempre a galla, le maldicenze lasciano sempre qualche dubbio e qualche falso pensiero sono veramente pericolose!Il credente maturo ha il controllo della sua lingua (Giac. 3:5-8).“Poiché tutti manchiamo in molte cose. Se uno non sbaglia nel parlare, è un uomo perfetto, ed è pure capace di tenere a freno tutto il corpo” (Giacomo 3:2).Giacomo dice che la lingua è “il mondo dell’iniquità”. La parola per mondo è “cosmo”, che significa sistema mondiale o del mondo. La lingua è spesso al centro dell’iniquità, al centro della peccaminosità in questo sistema del mondo (Genesi 3:1,4).“Ma la lingua nessun uomo la può domare; è un male che non si può frenare, è piena di veleno mortifero” (Giacomo 3:8).Giacomo usa dei termini forti.Non la si può domare – chi non riesce a domarla? La persona che non è salvata, chi non ha l’aiuto di Dio oppure il cristiano che cammina nella carne. E’ un male che non si può frenare – è come un fuoco che brucia tutto quello che trova sul suo cammino, quando è alimentato dal vento.E’ piena di veleno mortifero – è come il morso di un serpente velenoso. La nostra lingua può distruggere: vite, testimonianze, ministeri, ecc.Per questo i cristiani dovrebbero evitare di spettegolare e non ricevere i pettegolezzi dagli altri. Guardiamo alcuni passi per capire cosa bisogna evitare e cosa dobbiamo fare a proposito del nostro linguaggio.O Eterno, guidami per la tua giustizia, a motivo dei miei nemici; raddrizza davanti a me la tua via, perché nella loro bocca non c’è alcuna rettitudine; il loro cuore non medita altro che rovina; la loro gola è un sepolcro aperto; lusingano con la loro lingua (Salmo 5:8-9).Non c’è rettitudine – non dicono la verità, non sono persone di cui ci si deve fidare. Il loro cuore medita rovina - con la bocca dicono una cosa, ma ne pensano un’altra.Lusingano con la loro lingua.I cristiani devono sapere quanto Dio odia i peccati della lingua.L’Eterno odia queste sei cose, anzi sette sono per lui un abominio: gli occhi alteri, la lingua bugiarda… (Proverbi 6:16-17)La menzogna è uno dei peccati più vili. La maldicenza può essere una forma di menzogna e Dio LA ODIA. Se hai questo problema – pentiti di questo peccato.Ma la Bibbia parla anche di quelli che ascoltano e ricevono le calunnie:Il malvagio presta attenzione alle labbra inique, il bugiardo dà ascolto alla lingua perversa (Proverbi 17:4).Se qualcuno viene da te con una calunnia, non ascoltarlo! Digli chiaramente che non vuoi prendere parte al suo peccato. Proverbi 10:19 dice: “Nelle molte parole non manca la colpa, ma chi frena le sue labbra è saggio”. Questo vuol dire che CHI PARLA TANTO PER PARLARE, prima o poi pecca con la lingua.Trattieni la tua lingua dal male e le tue labbra dal dire menzogne (Salmo 34:13).
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17/11/2008 15:08

le bugie hanno sempre le gambe corte .......
Michael Carmichael, l’ex consulente di Clinton, in un’intervista al Giornale aveva avvertito che questa sarebbe stata la campagna elettorale più sporca della storia recente americana. Al voto mancano oltre quattro mesi, ma le manovre sono già cominciate. In un pezzo uscito oggi spiego come sia in atto una campagna su Internet in cui si sostiene che Barack Obama sia musulmano. L’affermazione è falsa (Barack è cristiano), ma il contesto lo permette. Infatti: Barack è il suo primo nome, ma il secondo è Hussein; come Saddam Hussein. Di cognome fa Obama che, cambiando una sillaba, suona Osama. È nero, ma la famiglia del suo padre biologico era musulmana, e lui ha vissuto dieci anni in un Paese islamico, l’Indonesia, frequentando per un paio d’anni le scuole pubbliche, dunque musulmane. Barack Obama è ossessionato da questa campagna, che risulta molto più convincente di quanto si immagini, e infatti inizia a mostrare segni di nervosismo. Già McCain (primarie 2000) e Kerry (presidenziali 2004) furono sconfitti da voci infamanti; Obama farà la stessa fine? Io temo - ma è quasi una certezza - che la campagna elettorale verrà combattuta non sui programmi e sulle idee , ma sull’immagine e sugli stereotipi.Gli americani rischiano di eleggere un presidente - sia esso McCain o Obama - senza sapere che cosa intenda fare davvero una volta alla Casa Bianca, ma valutando solo la sua simpatia o sulla scorta di impressioni sovente ingannevoli o frammentarie. Se i cliché contano più dei contenuti e la calunnia più fatti, la qualità della democrazia tende a diminuire e con essa la sua credibilità. Non mi piace questa tendenza e mi disturba constatare che molti elettori americani si siano abituati a questa situazione; come se le dirty politics (le tecniche sporche, infanganti) fossero ormai connaturate al sistema. Io ho l’impressione, invece, che si siano superati abbondantemente i limiti. Sono troppo pessimista? Ecco la foto di Obama durante una visita in Africa, che viene usata per dimostrare che non è cristiano bensì musulmano:
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17/11/2008 15:10

obama muslim
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17/11/2008 16:05

PRENDERE L'ASCIUGATOIO - Di David Wilkerson
PRENDERE L'ASCIUGATOIO - di David Wilkerson
PRENDERE L'ASCIUGATOIO di David Wilkerson
Prendere l'asciugatoio
di David Wilkerson



In un famoso brano in Giovanni 13, Gesù prese un asciugatoio ed un catino per lavare i piedi dei Suoi discepoli. E disse loro:

"Se dunque io, il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri" (Giovanni 13:14).

Alcuni pii cristiani prendono alla lettera questi versi. E' diventata una loro abitudine fare un servizio di "lavaggio dei piedi". Tutto ciò è lodevole – ma, se questo rimane solo un rituale, il vero significato del lavaggio dei piedi è perduto.

Dopo aver lavato i piedi dei discepoli, Egli si rimise i vestimenti e chiese loro: "Sapete voi cosa ho appena fatto per voi?" In altre parole: "Comprendete il significato spirituale del lavaggio dei piedi?"

Io credo che la domanda del Signore è attuale anche per noi oggi. In verità, qualcosa di molto potente e profondo stava accadendo: Cristo insegnava alla Sua chiesa una delle lezioni più importanti. Ma riusciamo noi a comprendere la profondità di quanto Gesù ha fatto nel lavare i piedi ai Suoi discepoli?

Gesù non stava istituendo un comandamento che dovesse essere celebrato durante tutto il tempo di esistenza della Chiesa, come la Santa Cena o il battesimo in acqua. Se avesse voluto farlo, lo avrebbe istituito all'inizio dell'insegnamento ai discepoli. E si sarebbe sottoposto Egli stesso a farsi lavare i piedi, come lo aveva fatto per il battesimo in acqua.

I padri della chiesa a proposito di questo episodio hanno scritto che esso rappresenta un esempio dell'umiltà di Gesù. Egli prese il posto più in basso per mostrare a noi come umiliarci. Ma io credo che questa interpretazione si lasci sfuggire il significato dell'intero brano. Dopo tutto, Gesù aveva già dato un esempio di umiltà, prendendo forma di uomo – abbandonando la Sua gloria e venendo sulla terra come un servo.

No – questo passo dice molto più di questo! Sono convinto che Gesù stesse dando un esempio del genere di manifestazione fisica che Egli più desiderava – quello di "prendere un asciugatoio"!

Al giorno d'oggi, quando parliamo di manifestazioni spirituali, pensiamo a gente che durante le riunioni di chiesa cade a terra. A molti questo genere di manifestazioni sembrano strane. Eppure se voi studiate la Parola di Dio, imparerete che Gesù parlava molto a proposito di manifestazioni fisiche insolite.

Gesù però non parlava di cadere a terra. Parlava di cadere dentro la terra, morire e portare frutto! Egli parlò della manifestazione di prendere la Croce – di mozzare una mano che sbaglia, di cavarsi un occhio che commette peccato, di camminare un miglio in più.

Ebbene, una delle più insolite di tutte le manifestazioni della quale Cristo ebbe a parlare, è proprio della chiamata a prendere l'asciugatoio. Negli anni trascorsi nel ministerio, molte persone mi hanno chiesto: "Perché non ci laviamo i piedi gli uni gli altri in chiesa, come Gesù ci ha detto di fare? Egli ha detto: "Se Io lo faccio, quanto più voi fatelo".

Di solito rispondo: "Ciò di cui Gesù sta parlando è principalmente qualcosa di spirituale, non solo di qualcosa di materiale". Sebbene io dicessi questo, non avevo alcun concetto del significato spirituale del lavare i piedi.

Noi fraintendiamo alcune verità nella Bibbia, perché non ne comprendiamo il loro significato – e per anni abbiamo perso la potenza di questi brani. Per esempio la Scrittura ci dice:

"…servite gli uni gli altri per mezzo dell'amore" ( Galati 5:13) e: "sottomettetevi gli uni agli altri nel timore di Cristo" ( Efesini 5:21).

Quanti di noi sanno veramente cosa significhi servire gli uni gli altri nell'amore? E come crediamo che dobbiamo sottometterci gli uni gli altri nel timore di Dio? E' abbastanza facile comprendere come una moglie debba sottomettersi all'autorità spirituale di un marito pio. E lo stesso è vero per i figli che si sottomettono a dei pii genitori. Ma in quale modo pratico dobbiamo servire e sottometterci gli uni gli altri nella casa di Dio?

Credo che se noi comprendiamo il gesto che fece Gesù nel lavare i piedi dei Suoi discepoli, comprenderemo questi concetti di servizio e sottomissione. Vedete, servire gli uni gli altri in amore e sottometterci gli uni gli altri in santo timore, significa molto di più che prendere ordini o essere responsabili nei riguardi di un elevata autorità. Più propriamente, queste gloriose verità sono svelate solo nel contesto di "prendere l'asciugatoio".

Mentre ero in preghiera, recentemente, lo Spirito Santo mi dette tre parole per aprire la mia comprensione a proposito del fatto di prendere l'asciugatoio. Le tre parole sono: sporcizia, conforto ed unità. Certamente mentre esamineremo queste parole, lo Spirito Santo ci svelerà questa verità:


Cominciamo con il discorso della sporcizia negli altri credenti

I discepoli erano dodici uomini amati da Dio – preziosi ai Suoi occhi, pieni di amore per il Suo Figliolo, puri di cuore, in piena comunione con Gesù. Eppure avevano della sporcizia sui loro piedi!

Gesù, essenzialmente, stava dicendo a questi uomini: "I vostri cuori e le vostre mani sono nette, ma non i vostri piedi. Essi si sono sporcati durante il cammino che fate ogni giorno con me. Non avete bisogno che l'intero corpo sia lavato – soltanto i vostri piedi".

La sporcizia menzionata qui da Gesù non ha nulla a che fare con la sporcizia naturale. Riguarda il peccato – le nostre colpe ed i nostri fallimenti, il nostro cedere alle tentazioni. Non parliamo di quanto polverose e sporche fossero le strade nell'antica Gerusalemme: nessuna epoca è stata così sudicia come la nostra!

Mi domando quante persone che leggono proprio ora questo messaggio abbiamo della sporcizia attaccata a loro. Forse nella passata settimana sei caduto in tentazione o hai deluso Dio in qualche modo. Non dico che hai girato le spalle al Signore. Al contrario – tu ami il Salvatore più appassionatamente che mai. Ma sei caduto ed ora ti stai affliggendo perché i tuoi piedi sono sporchi!

Le Scritture ci dicono:

"Fratelli, se uno è sorpreso in qualche fallo, voi che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. Ma bada bene a te stesso, affinché non sia tentato anche tu" (Galati 6:1).

La parola greca per fallo qui significa: "una caduta, un peccato, una trasgressione". Noi siamo chiamati a ristorare ogni cristiano che cade nel peccato, se ha un cuore pentito.

Il lavaggio dei piedi, nel suo più profondo significato spirituale, ha a che fare con il nostro atteggiamento sulla sporcizia che vediamo nei nostri fratelli o sorelle. Quindi vi chiedo: che cosa farete quando sarete faccia a faccia con qualcuno che è caduto nel peccato o nella trasgressione?

Ciò che farete della sporcizia che è sul vostro fratello o la vostra sorella ha a che fare con il ministerio che Gesù descrive come "prendere l'asciugatoio". Ha assolutamente a che fare su come servire gli altri in amore sottomettendovi gli uni gli altri nel timore di Dio.

Lasciate che lo dica chiaramente: come credenti potreste essere molto crudeli! Gesù lo sapeva. Sapeva come molti credenti reagiscono alla vista della sporcizia di qualcun altro – come si atteggiano ad essere più santi degli altri, giudicando, sparlando e calunniando.

In queste settimane ho cercato di incoraggiare un giovane pastore che si era dimesso dalla sua chiesa dopo aver confessato una trasgressione morale. Questo caro uomo ama il Signore. Egli ha il cuore rivolto alle persone ed alla Parola di Dio. I suoi piedi si sono sporcati, ma ora si trova completamente pentito.

Appena ebbi udito del suo sbaglio e delle sue dimissioni, lo Spirito Santo mi istruì di stargli vicino immediatamente. Sapevo che questo giovane pastore era di buon animo. Non era diventato malvagio improvvisamente. Il suo cuore non si era indurito nel suo peccato.

Anche i suoi migliori amici lo avevano abbandonato. Coloro che professavano di amarlo, lo ignoravano completamente, come se fosse affetto da una malattia contagiosa.

Chiamai questo caro fratello, e gli dissi: "Fratello, voglio che tu sappia che io ti amo. Dio non ti ha abbandonato. Se tu hai un cuore pentito, il Signore ti ristorerà. Io sono con te!"

Miei cari, prendere un asciugatoio è un modo di essere, un impegno. Ciò significa fare ogni cosa che possiamo con la nostra forza, per pulire la sporcizia dai piedi dei nostri fratelli. Significa: "Io sono chiamato ad aiutarti a togliere via lo sporco – restaurare la tua reputazione, la tua famiglia – fare ogni cosa affinché tu viva in Cristo!"

Più tardi, un amico di questo pastore mi chiamò. E mi disse: "David, non puoi neanche immaginare quello che la tua telefonata abbia significato per il mio amico – quale benedizione, incoraggiamento e conforto abbia recato. Nient'altro lo aveva raggiunto. Le tue parole gli hanno dato nuova speranza".

Le Scritture affermano chiaramente che, ogni qualvolta un fratello o una sorella è sopraffatta da un peccato, dobbiamo ristorare quella persona, servendola nell'amore di Dio. Ma, mi chiederete, come possiamo farlo?

Dobbiamo prendere l'asciugatoio della misericordia di Dio e andare da coloro che sono afflitti. In quell'amore speciale di Gesù, dobbiamo sottomettere tutte le nostre umane tendenze che ce lo fanno ignorare, giudicare, svergognare e trovare colpe in lui; ed invece siamo mandati ad essere suoi amici. Dobbiamo aiutare a lavare via i suoi peccati condividendo con lui la Parola di Dio che corregge, guarisce, lava e conforta.

Questo certamente non significa avere collusione o accettare il peccato. Non è di certo chiamare il male bene. Stiamo parlando a proposito di santi che sono caduti e che hanno il cuore pentito e sono senza speranza. Essi sanno bene di avere afflitto il Signore, e vivono una vita di paura, colpa e rigetto.

E' qualcosa di completamente differente da coloro che sono stati avvisati due o tre volte, ma che persistono nei loro peccati. La Bibbia afferma che dobbiamo riprendere pubblicamente in modo deciso tali credenti, affinché altri abbiano timore di Dio. Spesso questi debbono essere messi fuori dalla fratellanza per un tempo, fino a quando non dimostrino un sincero pentimento. Ma coloro che riconoscono i loro peccati, li confessano e li abbandonano, hanno bisogno di qualcuno che porga loro l'asciugatoio della misericordia, per portare purificazione e guarigione.

Dio, abbi pietà di noi – perché distruggiamo le persone che sono soltanto sporche nei loro piedi! Quando impareremo ad usare l'asciugatoio della misericordia – impegnando noi stessi nel lavaggio e nel ristoramento, invece che gettare sporcizia nel vento per distruggere anime preziose?


Coloro i quali hanno imparato ad usare l'asciugatoio sono i veri consolatori usati dallo Spirito Santo!

Sapete cosa si prova quando siete a piedi nudi e dovete camminare in mezzo alla melma? La sporcizia che incrosta i vostri piedi può essere veramente sgradevole. Vi sentite molto meglio quando i vostri piedi sono lavati e puliti.

Quando Gesù lavò la sporcizia dai piedi dei discepoli, essi ne furono confortati. Ma, spiritualmente parlando, Gesù stava loro insegnando quanto fosse confortevole rimuovere le trasgressioni!

In 1° Corinzi 5, leggiamo di un uomo nella chiesa che era caduto nel terribile peccato dell'incesto. Evidentemente l'uomo era incorreggibile, per cui Paolo ordinò alla chiesa di lasciarlo in mano di Satana per la distruzione della sua carne, in modo che il suo spirito fosse salvo. Paolo non stava affermando che quell'uomo era perduto. No, egli lo voleva soltanto isolare dalla fratellanza, dandolo nelle mani di Satana, per far sì che la smettesse con i suoi sotterfugi e fosse ricondotto verso il pentimento.

Più avanti, lo troviamo in 2° Corinzi 2, Paolo scopre che lo stesso uomo si era pentito e che la chiesa lo aveva perdonato. Satana lo aveva portato alla disperazione, così che la lussuria nella sua carne era stata distrutta. L'uomo era tornato pentito. Ed ora Paolo scrive ai corinzi:

"…ma ora, al contrario, dovreste piuttosto perdonarlo e consolarlo, perché talora quell'uomo non sia sommerso dalla troppa tristezza. Vi prego perciò di confermargli il vostro amore" (2° Corinzi 2:7-8).

Paolo sapeva che quest'uomo era assolutamente sommerso dal dolore e dall'afflizione, dopo essere stato sopraffatto da un peccato. Coloro che nella chiesa avevano visto la sua disperazione ed umiltà, furono sopraffatti da uno spirito di misericordia. Lo incoraggiarono, furono ben disposti verso di lui e gli lavarono i piedi. Ora era pulito – e quindi fu restaurato nel corpo della chiesa di Gesù Cristo. Che splendida immagine!

Ci sono oggi molti cristiani che si trovano nella medesima situazione di quest'uomo, dopo essere stati sopraffatti da un peccato. Essi dicono a loro stessi: "Io ho disonorato il mio Salvatore. Io ho portato vergogna al Suo nome!" Ma quello che hanno provato non è niente in confronto a ciò che 2° Corinzi descrive.

Voglio mostrarvi un brano da un libro che ho ricevuto non molto tempo fa. E' stato scritto dalla figlia di un vice-pastore che era stato sopraffatto da un peccato alcuni anni prima. E per tutti questi anni l'intera famiglia era vissuta in un inferno. Ella scrive:

"…(I giornalisti) ci seguirono fino a casa. Avemmo molte telefonate da parte di giornali famosi per i loro pettegolezzi, che ci offrivano grosse somme di denaro per avere la storia. Quando finalmente riuscimmo a portare fuori di casa papà per andare al ristorante, scoprimmo che eravamo diventati il soggetto principale dei discorsi della gente. Fu orribile.

Ma il reverendo… non si vergognò mai di identificarsi con noi. Papà stava letteralmente seduto accanto al telefono attendendo le chiamate di quest'uomo. Era sopraffatto dalla colpa e dalla vergogna… Papà era affondato in una profonda depressione… Le persone verso le quali si era più dedicato furono quelle che si rigirarono verso lui più aspramente.

Nuove chiacchiere venivano diffuse quotidianamente. Ministri scrivevano gli uni agli altri, divulgando questi pettegolezzi… Solo alcuni di loro provarono di essere sinceri, mostrando amore e ristoro, telefonandoci e ricordandoci nelle loro preghiere".

Conosco l'uomo che la figlia sta descrivendo. E' un devoto uomo di Dio, un buon padre e un amorevole pastore. Il suo cuore arde d'amore per Gesù. Infatti, ora egli è stato ristabilito e conduce una chiesa che cresce.

Ma vi potete immaginare come si sia sentito in tutti questi anni? Chiunque aveva aiutato per anni si era rivoltato contro di lui – inclusi coloro che aveva vinto per Cristo! Era sopraffatto dall'afflizione.

Quest'uomo, disperato e solo, attese al telefono una chiamata dal suo fedele amico pastore. L'amorevole e pietoso ministro fu l'unico che volle prendere un asciugatoio per il proprio amico – un piccolo conforto, una parola di incoraggiamento.


Il mondo fuori dalla Chiesa è demonizzato dallo spirito di odio – dal carattere omicida, distruttore di reputazioni e di famiglie

Ogni volta che un politico annuncia la sua candidatura per un dicastero, la stampa si trasforma in un branco di avvoltoi, scavando nel suo passato solo al fine di trovare qualche pettegolezzo. E, quando lo hanno trovato, ne riempiono i titoli dei giornali di tutta l'America, per sguazzarci dentro.

L'America va pazza per le calunnie! La TV è piena di "talk show" che danno risalto ai pettegolezzi, rivelazioni e derisioni. I malvagi si eccitano nel distruggere le persone, le famiglie e le buone reputazioni. Più è lurida la calunnia, più piace alle persone.

Ma questo genere di cose non debbono avvenire nella casa di Dio. La chiesa deve essere differente. Deve essere una casa di pulizia!

I Gentili in Efeso onorarono il popolo di Dio chiamandoli "Cristiani" volendo significare "gente d'animo gentile". Loro videro quanto fossero gentili di animo questi credenti gli uni verso gli altri.

"Siate invece benigni e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda, come anche Dio vi ha perdonato in Cristo" ( Efesini 4:32).

Se volete essere d'animo benigno – prendendo l'asciugatoio per ristorare un fratello o una sorella – non avete bisogno di sapere i dettagli del come quella persona si è sporcata. Gesù non chiese ai suoi discepoli: "Come mai i vostri piedi sono sporchi?" Egli volle solo pulirglieli – per gettare la sporcizia via da loro. Il Suo amore per loro era incondizionato.

Nello stesso modo, coloro che vogliono camminare nella pienezza di Gesù Cristo, debbono avere questo atteggiamento d'amore verso coloro che hanno i piedi sporchi. Non siamo tenuti a chiedere i dettagli. Al contrario possiamo dire: "Facciamo qualcosa per rimuovere questa sporcizia!"

Ma, fin troppo spesso, non è questo il caso. Molti cristiani vogliono indagare su tutti i particolari. Essi vanno da un credente che ha i piedi sporchi, chiedendo: "Ti voglio lavare i piedi. Ma dimmi, com'è successo? Come mai hai questa sporcizia?"

Quindi, in qualche punto del racconto della caduta, il confortatore curioso realizza: "Oh cielo, questo è peggio di quanto pensassi. Non voglio essere immischiato in questa faccenda. Non saprei come trattarla". E, dopo due minuti di particolari, arriva all'esaurimento della sua inconsistente misericordia umana. Egli giudica la persona troppo nel male, al di là di qualunque aiuto e fa la scelta di ignorarlo. Fa cadere il suo asciugatoio e se ne va per la sua strada.

Miei cari, non potrete mai lavare i piedi di nessuno se indossate la veste da giudice! Dovete spazzare via i vostri paramenti di giustizia, il vostro atteggiamento di «io sono più santo di te», prima che proviate a pulire alcunché. Come Gesù, dovete spogliarvi delle vostre vesti e cingervi di amore. Via ogni pensiero di propria rettitudine, ogni orgoglio, ogni pensiero che non potete sottomettere! Dovete avere un atteggiamento che dica: "Non m'importa di quanto hai fatto. Se sei pentito e vuoi ascoltare la Parola di Dio, io sarò benigno e sensibile verso di te!"

Però, mi chiederete, se la persona che si trova davanti a voi è Giuda – qualcuno che vi ha tradito? La mia risposta è: Giuda si trovava nella stessa stanza con gli altri discepoli e Gesù lavò i piedi anche a lui. Cristo si umiliò a pulire la sporcizia di Giuda, anche se Satana aveva già messo nel suo cuore di tradirLo.

In verità, i moderni Giuda possono essere salvati a motivo della Croce. Spesso noi pensiamo che alcuni tipi di peccatori, come gli omosessuali o le lesbiche, siano senza speranza. Ma Paolo dice di loro:

"Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v'ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio.
Or tali eravate già alcuni di voi; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù e mediante lo Spirito del nostro Dio" (1 Corinzi 6:9-11).

Tali eravamo alcuni di noi – ma i nostri piedi sono stati lavati da Gesù! Vi chiedo – se Gesù vuole giustificare tutti i peccatori, perché noi non abbiamo la volontà di lavare i loro piedi? Paolo afferma che dobbiamo essere gentili e pazienti verso chiunque:

"Ora un servo del Signore non deve contendere, ma deve essere mite verso tutti, atto ad insegnare e paziente, ammaestrando con mansuetudine gli oppositori, nella speranza che Dio conceda loro di ravvedersi perché giungano a riconoscere la verità, e ritornino in sé, sottraendosi dal laccio del diavolo, che li aveva fatti prigionieri, perché facessero la sua volontà" (2 Timoteo 2:24-26).

Paolo sta dicendo: "Dovete essere gentili d'animo con chiunque, essere volenterosi nel lavare i loro piedi. Dio può avere ancora misericordia verso di loro e liberarli dai loro peccati!"

La nostra chiesa recentemente ha trascorso trenta settimane pregando per un risveglio nella città di New York. In verità, non ha alcuna importanza quanto tempo una chiesa possa pregare; Dio non aggiungerà nuovi credenti se per farlo dovrà combattere un nugolo di cristiani, a cui importa solo di se stessi ed ai quali piace giudicare.

Vedete, ogni nuovo credente si sporcherà i piedi prima che sia completamente stabilito nella fede. Ed egli ha bisogno di persone che abbiano voglia di andare presto da lui per lavargli i piedi e ristorarlo. Un vero risveglio riflette questo spirito di gentilezza – uno spirito che ha voglia di prendere l'asciugatoio per pulire e ristorare qualche credente che si è sporcato!


Finalmente arriveremo all'armonia della Parola

Io credo che quando Gesù lavò i piedi ai discepoli, stava loro insegnando una profonda lezione su come ottenere l'unità della fratellanza nel corpo di Cristo.

Quando Gesù si avvicinò a Pietro per lavargli i piedi, questo discepolo si tirò indietro.

"Venne dunque a Simon Pietro. Ed egli gli disse: «Signore Tu lavi i piedi a me?»" (Giovanni 13:6).

Pietro disse stupito: "Signore, non è possibile che Tu mi lavi i piedi! Mai, mai!"

Gesù rispose:

"…Se non ti lavo, non avrai nessuna parte con Me" (Giovanni 13:8).

In sostanza, Gesù stava dicendo: "Pietro, se ti lavo i piedi abbiamo un fondamento per la fratellanza, una base per la vera unità". Nello stesso modo, nessun pastore può portare unità all'interno di una chiesa semplicemente mettendo in atto dei programmi o attraverso la propria ardente predicazione. No, l'unità viene dal prendere l'asciugatoio!

Dopo che Gesù ebbe finito di lavare i piedi ai Suoi, chiese: "Avete compreso quello che io ho fatto per voi?" Se avessero capito il significato spirituale di quanto Egli aveva appena fatto – togliendo via l'onta e la colpa dei loro peccati – ciò avrebbe prodotto gratitudine in loro.

Vi domando: Cosa fece Gesù per voi quando vi ha nettato? Egli ha spazzato via tutti i vostri errori e le vostre colpe – Egli ha vi ha ripulito di tutti i rimanenti peccati – e siete stati interamente puliti. Vi ha messo gratitudine, riconoscenza e gioia nella vostra anima. Tutto ciò che volevate era comunione con Lui, a motivo di quello che aveva fatto per voi.

Miei cari, questo è il segreto dell'unità! Quando vi cingete dell'asciugatoio della misericordia verso i fratelli afflitti ed abbattuti, incoraggiandoli attraverso il vostro abbraccio nella loro afflizione – sottomettendovi in santo timore, lavando via i loro sentimenti di indegnità, angoscia e disperazione; amandoli ed avendo cura di loro.

Ma, effettivamente, cosa avete fatto a quella persona lavandogli i piedi? Avete costruito un fermo fondamento per una vera unità ed una gloriosa fratellanza. Siete uniti da una comune esperienza – cioè essere lavati dall'acqua della Parola di Dio!

Parlate di gratitudine e quel cristiano sarà vostro amico per sempre! Vi difenderà, vi amerà, farà qualunque cosa per voi. Vi dirà: "Sei stato vicino a me in tempi difficili. Perciò non permetterò che nessuno faccia qualcosa contro di te!"

Potete immaginare una chiesa riempita da persone di questo stampo – le quali rifiutano di ascoltare anche una sola parola a proposito della sporcizia di qualcuno, che si affliggono quando qualcuno è afflitto, che accolgono ogni fratello o sorella disperati ed afflitti da colpe, con parole di amore e speranza? Questo è il motivo per cui abbiamo trasferito il nostro ministerio nella città di New York, per crescere un santo, pio rimanente che vuole edificare una base di forti ed uniti confortatori – persone che vogliono prendere un asciugatoio nelle loro mani!

Mi chiederete ancora: "Ma dove possiamo trovare persone che hanno bisogno di avere lavati i loro piedi?" La mia risposta è: "Le troverete nello stesso modo che avete trovato per spettegolare di loro!"

Ora, ogni volta che ascolterete qualcosa di negativo su qualcuno, semplicemente chiedete: "Di chi state parlando? Ditemi solo il nome, vi prego!" Quindi andate presto da quella persona afflitta con il vostro asciugatoio di misericordia e cominciate a lavare i suoi piedi! Dite ai caduti: "Voglio aver cura di te. E voglio pregare per te, ma non ho alcun bisogno di conoscere i particolari. Voglio solo che tu sappia che io ti amo ancora e voglio starti vicino!"

Questo messaggio è diretto tanto a me quanto a chiunque. Sono recentemente giunto a questa consapevole conoscenza di cosa rappresenti realmente il lavaggio dei piedi. E, per grazia di Dio, voglio cingermi dell'asciugatoio insieme ad altri, per cercare gli afflitti i cui piedi hanno bisogno di esse puliti dalla sporcizia.

Gesù disse: "Se dunque Io, il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Se sapete queste cose, siete beati se le fate" (Giovanni 13:14,17).

Quindi se noi "sappiamo queste cose", come disse Gesù, le dobbiamo fare. Vi chiedo: siete disposti a farlo? Siete pronti a cingervi di un asciugatoio in amore? Alleluia
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