È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Benvenuto in Famiglia Cattolica
Famiglia Cattolica da MSN a FFZ
Gruppo dedicato ai Cattolici e a tutti quelli che vogliono conoscere la dottrina della Chiesa, Una, Santa, Cattolica e Apostolica Amiamo Gesu e lo vogliamo seguire con tutto il cuore........Siamo fedeli al Magistero della Chiesa e alla Tradizione Apostolica che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre. Ti aspettiamo!!!

 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Pastores Gregis

Ultimo Aggiornamento: 19/11/2008 19:53
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 11.290
Registrato il: 03/10/2008
Registrato il: 01/11/2008
Sesso: Maschile
19/11/2008 19:48

CAPITOLO TERZO

MAESTRO DELLA FEDE
E ARALDO DELLA PAROLA

« Andate in tutto il mondo, predicate il Vangelo » (Mc 16, 15)

26. Ai suoi Apostoli Gesù risorto affida la missione di «  fare discepoli  » tutti i popoli insegnando loro ad osservare tutto ciò che Lui stesso ha comandato. Alla Chiesa, comunità dei discepoli del Signore crocifisso e risorto, è dunque affidato solennemente il compito di predicare il Vangelo a tutte le creature. È compito che durerà sino alla fine dei tempi. A partire da quel primo inizio non è ormai più possibile pensare ad una Chiesa senza tale missione evangelizzatrice. Ne ha manifestato la consapevolezza l'apostolo Paolo con le ben note parole: «  Non è per me un vanto predicare il Vangelo; è per me un dovere: guai a me se non predicassi il Vangelo!  » (1 Cor 9, 16).

Se il dovere di annunciare il Vangelo è proprio di tutta la Chiesa e di ogni suo figlio, lo è a titolo speciale dei Vescovi i quali, nel giorno della sacra Ordinazione che li immette nella successione apostolica, assumono come impegno precipuo quello di predicare il Vangelo e di predicarlo «  invitando gli uomini alla fede nella fortezza dello Spirito e rafforzandoli nella vivezza della fede  ».100

L'attività evangelizzatrice del Vescovo, mirante a condurre gli uomini alla fede o ad irrobustirli in essa, costituisce una manifestazione preminente della sua paternità. Egli perciò può ripetere con Paolo: «  Potreste avere anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri, perché sono io che vi ho generato in Cristo Gesù, mediante il Vangelo  » (1 Cor 4, 15). Proprio per questa dinamica generatrice di vita nuova secondo lo Spirito, il ministero episcopale si mostra nel mondo come segno di speranza per i popoli, per ogni uomo.

Molto opportunamente, perciò, i Padri sinodali hanno ricordato che l'annuncio di Cristo ha sempre il primo posto e che il Vescovo è il primo annunciatore del Vangelo con le parole e con la testimonianza della vita. Egli deve essere cosciente delle sfide che l'ora presente reca con sé ed avere il coraggio di affrontarle. Tutti i Vescovi, quali ministri della verità, sosterranno questo loro compito con forza e fiducia.101

Cristo nel cuore del Vangelo e dell'uomo

27. Il tema dell'annuncio del Vangelo è stato davvero preminente negli interventi dei Padri sinodali, i quali hanno a più riprese e nei modi più vari affermato che centro vivo dell'annuncio del Vangelo è Cristo crocifisso e risorto per la salvezza di tutti gli uomini.102

Cristo, infatti, è il cuore dell'evangelizzazione, il cui programma «  s'incentra, in ultima analisi in Cristo stesso, da conoscere, da amare, da imitare per vivere in Lui la vita trinitaria e trasformare con Lui la storia fino al compimento nella Gerusalemme celeste. È un programma che non cambia col variare dei tempi e delle culture, anche se del tempo e della cultura tiene conto per un dialogo vero e una comunicazione efficace. Questo programma di sempre è il nostro per il terzo millennio  ».103

Da Cristo, cuore del Vangelo, si dipartono tutte le altre verità della fede e s'irradia pure la speranza per tutti gli uomini. Cristo, infatti, è la luce che illumina ogni uomo e chiunque è rigenerato in Lui riceve le primizie dello Spirito, che lo mettono in grado di adempiere la legge nuova dell'amore.104

In forza, perciò, della sua stessa missione apostolica, il Vescovo è abilitato ad introdurre il suo popolo nel cuore del mistero della fede, ove potrà incontrare la persona viva di Gesù Cristo. I fedeli giungeranno così a comprendere che tutta l'esperienza cristiana ha la sua fonte e il suo indefettibile punto di riferimento nella Pasqua di Gesù, vincitore del peccato e della morte.105

Nell'annuncio della morte e risurrezione del Signore, poi, è incluso «  l'annuncio profetico di un al di là, vocazione profonda e definitiva dell'uomo, in continuità e insieme in discontinuità con la situazione presente: al di là del tempo e della storia, al di là della realtà di questo mondo la cui figura passa [...] L'evangelizzazione contiene dunque anche la predicazione della speranza nelle promesse fatte da Dio nella Nuova Alleanza in Gesù Cristo  ».106

Il Vescovo, uditore e custode della Parola

28. Il Concilio Vaticano II, proseguendo sulla via indicata dalla tradizione della Chiesa, spiega che la missione dell'insegnamento propria dei Vescovi consiste nel custodire santamente e annunciare coraggiosamente la fede.107

Da questo punto di vista, si rivela in tutta la sua ricchezza di significato il gesto previsto nel Rito romano di Ordinazione episcopale, quando sul capo dell'eletto è imposto l'Evangeliario aperto: si vuole con ciò esprimere, da una parte, che la Parola avvolge e custodisce il ministero del Vescovo e, dall'altra, che la vita di lui dev'essere interamente sottomessa alla Parola di Dio nella quotidiana dedizione alla predicazione del Vangelo con ogni pazienza e dottrina (cfr 2 Tm 4). Anche i Padri sinodali hanno più volte ricordato che il Vescovo è colui che custodisce con amore la Parola di Dio e la difende con coraggio, testimoniandone il messaggio di salvezza. In effetti, il senso del munus docendi episcopale scaturisce dalla natura stessa di ciò che dev'essere custodito, cioè il deposito della fede.

Cristo nostro Signore, nella Sacra Scrittura dell'uno e dell'altro Testamento e nella Tradizione, ha affidato alla sua Chiesa l'unico deposito della Rivelazione divina, che è come lo specchio nel quale essa, «  pellegrina in terra, contempla Dio, dal quale tutto riceve, finché giunga a vederlo faccia a faccia così come egli è  ».108 È quanto è avvenuto nel corso dei secoli sino ad oggi: le diverse comunità, accogliendo la Parola sempre nuova ed efficace nel succedersi dei tempi, hanno docilmente ascoltato la voce dello Spirito Santo, impegnandosi a renderla viva e operante nell'attualità dei diversi periodi storici. Così la Parola tramandata, la Tradizione, è divenuta sempre più consapevolmente Parola di vita e, intanto, il compito del suo annuncio e della sua custodia si è progressivamente realizzato, sotto la guida e l'assistenza dello Spirito di Verità, come ininterrotta trasmissione di tutto ciò che la Chiesa è e di tutto ciò che essa crede.109

Questa Tradizione, che trae la sua origine dagli Apostoli, progredisce nella vita della Chiesa, come ha insegnato il Concilio Vaticano II. Similmente cresce e si sviluppa la comprensione delle cose e delle parole trasmesse, sicché nel ritenere, praticare e professare la fede trasmessa si stabilisce una singolare unità di sentimenti tra Vescovi e fedeli.110 Nella ricerca, dunque, della fedeltà allo Spirito, che parla all'interno della Chiesa, i fedeli e i pastori s'incontrano e stabiliscono quei vincoli profondi di fede che rappresentano come il primo momento del sensus fidei. È utile risentire al riguardo le espressioni del Concilio Vaticano II: «  La totalità dei fedeli che hanno ricevuto l'unzione dello Spirito Santo (cfr 1 Gv 2, 20 e 27), non può sbagliarsi nel credere, e manifesta questa proprietà che gli è particolatre mediante il senso soprannaturale della fede in tutto il popolo, quando “dai Vescovi fino agli ultimi fedeli laici” esprime l'universale suo consenso in materia di fede e di costumi  ».111

Per questo la vita della Chiesa e la vita nella Chiesa è per ogni Vescovo la condizione per l'esercizio della sua missione d'insegnare. Un Vescovo trova la sua identità e il suo posto all'interno della comunità dei discepoli del Signore, dove ha ricevuto il dono della vita divina e il primo ammaestramento nella fede. Ogni Vescovo, specialmente quando dalla sua Cattedra episcopale esercita davanti all'assemblea dei fedeli la sua funzione di maestro nella Chiesa, deve potere ripetere come sant'Agostino: « A considerare il posto che occupiamo, siamo vostri maestri, ma rispetto a quell'unico Maestro, siamo con voi condiscepoli nella stessa scuola ».112 Nella Chiesa, scuola del Dio vivente, Vescovi e fedeli sono tutti condiscepoli e tutti hanno bisogno d'essere istruiti dallo Spirito.

Sono davvero molti i luoghi dai quali lo Spirito elargisce il suo interiore ammaestramento. Il cuore di ciascuno, anzitutto, e poi la vita delle diverse Chiese particolari, dove emergono e si fanno sentire le molteplici necessità delle persone e delle diverse comunità ecclesiali, mediante linguaggi conosciuti, ma anche diversi e nuovi.

Lo Spirito si fa ancora ascoltare mentre suscita nella Chiesa differenti forme di carismi e di servizi. Anche per questa ragione, certamente, molte volte nell'Aula sinodale si sono udite voci che esortavano il Vescovo all'incontro diretto e al contatto personale, sul modello del Buon Pastore che conosce le sue pecore e le chiama ciascuna per nome, con i fedeli che vivono nelle comunità affidate alla sua premura pastorale. Infatti l'incontro frequente del Vescovo con i suoi presbiteri, in primo luogo, e poi con i diaconi, con i consacrati e le loro comunità, con i fedeli laici, singolarmente e nelle diverse forme di aggregazione, ha grande importanza per l'esercizio di un ministero efficace in mezzo al Popolo di Dio.


__________________________________________________

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:50. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com