È l’emozione nel vedere «l’assemblea così vivace e carica della forza dello Spirito Santo» il primo sentimento che mons. Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo metropolita di Campobasso-Bojano, esprime ai presenti all’inizio dell’omelia dettata nella Celebrazione eucaristica a conclusione del secondo giorno di Conferenza. Riferendosi alle letture del giorno, il Vescovo ricorda l’opera del Signore che pur nutrendoci con «il pane dell’afflizione e l’acqua della tribolazione non ci abbandona, questa è la strada – esorta –. Il Signore ci darà segni, come quelli che ho visto tra voi oggi». E sottolinea l’importanza e il valore della formazione: «La bellezza della formazione è la bellezza che entra nella nostra vita». Continua richiamando il Progetto unitario di formazione presentato nel pomeriggio: «Non è più tempo di emozione, ma di formazione… Cristo chiama, forma manda, e l’armonia di questi tre momenti presentati oggi è straordinaria». E precisa che gli animatori sono chiamati ad avere un cuore di pastore, un cuore che ascolta, che non abbassa la guardia, che sa dire la cosa giusta al momento giusto e quando arriva il “lupo” non scappa. Compito del pastore però è anche quello di pregare perché la «messe è molta, ma gli operai sono pochi. Siate capaci di dire: resto, resisto, non me ne vado, opero» e ricorda che la Chiesa nutre grandi speranze sui laici per il futuro, non come pseudo-preti, non come supplenti, ma come laici con il cuore di pastori. Dalla lettura del Vangelo di oggi, consegna all’assemblea degli animatori un mandato con questa ingiunzione, in sette punti: Cercate le pecore perdute. Predicate che il Regno di Dio è vicino a ogni uomo. Guarite gli infermi. Tante sono le infermità che oggi affliggono il mondo. Risuscitate i morti, aiutando cioè chi è scoraggiato e non ce la fa più. Sanate i lebbrosi, accogliendo chi è stato ferito dalla vita. Cacciate i demoni, vincendo il male con il bene. Gratuitamente avete avuto, gratuitamente date.
Infine, lascia un ultima preziosa indicazione: come pastori, mai imporre ma proporre; mai vincere ma convincere; mai giudicare ma analizzare |