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I "FRATELLI" E LE "SORELLE" DI GESU’ NELLO SPECIFICO DELLA VERGINITA’ DI MARIA

Ultimo Aggiornamento: 19/12/2008 22:42
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II

RAFFRONTI E PARAGONI


In modo ineluttabile ci si rende conto che nelle Scritture suddette esistano dei fratelli di Gesù, e il fatto che essi vengano menzionati accanto alla madre di lui lascerebbe intendere a prima vista che si tratti di fratelli in senso carnale, ossia di figli della stessa madre. Eppure, se si presta maggiore attenzione ai passi suddetti e li si mette a raffronto con altre proposizioni evangeliche, si noteranno alcune strane divergenze.


a)
Osserviamo infatti il rigo culminante del passo di San Paolo ai Galati, che riportiamo ad effetto zoom:

degli apostoli non vidi nessun altro, ma solo Giacomo, il fratello del Signore.

Dello stesso Giacomo fratello di Gesù nonché responsabile della Chiesa di Gerusalemme parla anche lo storico Giuseppe Flavio nelle Antichità Giudaiche (XX, 200) ma occorre notare che quando nei Vangeli sinottici si nominano gli apostoli, vengono riferiti solo due soggetti aventi per nome Giacomo; uno di essi è Giacomo figlio di Alfeo, l’altro Giacomo figlio di Zebedeo; mai si afferma che un Giacomo apostolo sia il figlio di Giuseppe o di Maria

Leggiamo infatti Matteo 10, 2 – 4

" I nomi dei dodici apostoli sono: primo Simone, chiamato Pietro, e Andrea sua fratello, Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, che poi lo tradì"

Il Giacomo di cui parla Paolo è il figlio di Alfeo (Mt 10,3; Mc 3,18; Lc 6,15; At 1,13) che Giuda (Taddeo) nella sua Lettera rivendica a sua volta come proprio fratello. Il Giacomo figlio di Zebedeo nonché fratello di Giovanni venne ucciso infatti da Erode Agrippa all'inizio del regno di Claudio (At 12,2)

Giacomo e Giuda sono quindi figli di Alfeo, fratelli carnali fra di loro ma non è mai possibile che possano essere fratelli nella carne di Gesù Cristo, visto che questi non viene mai definito il figlio di Alfeo. Entrambi apostoli di Gesù, essi avevano comunque con Lui strette relazioni di parentela sotto altri termini che chiariremo più avanti. Intanto ci basti concludere che Giacomo se pure così menzionato nel testo ai Galati non è figlio della stessa madre di Gesù.


b)
Giacomo e Joses (che viene nominato altrove Giuseppe), di cui parlano Marco 6, 3 e Matteo 13 54 – 55 non sono figli della stessa Maria madre di Gesù ma di un’altra Maria di cui parlano gli stessi evangelisti in altri passi, relativi alla morte di Gesù sulla croce:

Marco 15, 40 afferma:

"C’erano anche alcune donne che guardavano da lontano, fra le quali Maria di Magdala, Maria Madre di Giacomo il Minore (d’Alfeo) e di Giuseppe e Salome… "

Queste stesse donne si recheranno alla tomba di Gesù per ungere il cadavere con ilii aromatici: "Passato il sabato, Maria di Magdala, Maria di Giacomo e Salome, comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù" (Mc 16, 1 e ss.)

Nello stesso capitolo 15 Marco definisce la stessa Maria come Madre di Joses (v. 47). Matteo invece definisce sempre la stessa donna madre di Giacomo e di Joses o Giuseppe:

"Vi erano anche là molte donne che stavano ad osservare da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo. Tra costoro Maria di Magdala, Maria Madre di Giacomo e di Giuseppe e la madre dei figli di Zebedeo." (Mt 27, 56).

Soffermandoci ancora su Matteo 27, 61 noteremo che l’evangelista, dopo aver dato una descrizione dettagliata della sepoltura di Gesù da parte di Giuseppe di Arimatea, afferma che "Erano lì davanti al sepolcro, Maria di Magdala e l’altra Maria." Questo evidentemente per distinguere la Maddalena dalla madre dei due presunti fratelli di Gesù, ma anche per far notare che la Maria di cui sta parlando non è la stessa che ha partorito il Signore.

A nostro giudizio poi vi sarebbe un’altra motivazione non trascurabile per giustificare l’impossibilità che Maria madre di Giacomo e Giuseppe sia la stessa madre di Gesù, ed è determinata dal fatto che sia in Matteo che in Marco queste donne vengono osservate quasi alla stregua di persone estranee, lontane, o comunque prive di particolare rilevanza intorno a quello che sta capitando a Gesù sulla croce: si afferma con una vena di indifferenza che esse erano fra le molte donne che stavano a guardare da lontano, addirittura per Marco esse stavano ad osservare, senza essere per nulla coinvolte dall’evento. Cosa che non si addice neppure alla più serena e pacata delle madri di un figlio che è in procinto di morire, per di più ucciso da uno strumento barbaro come la croce! Una madre non sta certo a guardare da lontano la morte del proprio figlio e non si limita a guardare o ad osservare, ma piuttosto si premura quantomeno di accompagnare il suo figliolo in quell’ora così tremenda, sostando ai piedi della croce e non guardando da lontano… Come invece si verifica nella versione di Giovanni che fra poco analizzeremo. E’ lecito pensare fra l’altro che ai parenti più stretti di un condannato a morte quali i genitori anche allora fosse dato di poter assistere più da vicino al terrificante spettacolo e pertanto è insolito che Maria madre di Gesù non potesse presenziare accanto al figlio morente. D’altra parte gli stessi evangelisti, che saranno testimoni oculari della Resurrezione del Signore e che lo avevano seguito da parecchio tempo nella sua missione condividendo tante cose con lui e conoscendo ogni particolare anche della sua vita privata, nel redigere i fatti della morte del loro Maestro certamente non avrebbero omesso di indicare immediatamente e con solerzia Maria identificandola come la madre di Gesù qualora fosse stata davvero fra quelle donne lontane.

Ma tornado alla Maria di cui stavamo discutendo in precedenza chi era questa altra Maria o Madre di Giacomo e Giuseppe (Joses) che dir si voglia?

Per capirlo, bisogna cambiare orizzonte narrativo e spostarci dal racconto della passione e morte di Gesù voluto da Matteo e Marco alla versione che ci propone Giovanni, nella quale si nota una novità:

"Presso la croce di Gesù stavano sua madre e la sorella di lei, Maria di Cleopa e Maria di Magdala." (Gv 19, 25)

Innanzitutto è da rilevare che (appunto) a differenza che in Matteo e Marco, Giovanni cita la madre di Gesù sotto la croce, e alla stressa egli darà in seguito una certa importanza, come vedremo. Inoltre cita anche una sorella di Gesù, Maria di Cleopa, che i Sinottici suddetti avevano identificato come la madre di Giuseppe e di Giacomo il che vuol dire che i presunti fratelli di Gesù erano in realtà dei cugini, ossia figli della sorella. Di Maria, che – guarda caso – aveva lo stesso nome della Vergine.

Inoltre " …dobbiamo notare che già in precedenza i due evangelisti (Matteo e Marco) avevano fatto i nomi dei due suddetti fratelli del Signore (Mc 6, 3 e Mt 13, 55). Questa Maria, pertanto, che fa’ la sua prima comparsa in scena è così meglio identificata in quanto viene messa in rapporto con due persone, Giacomo e Joses – Giuseppe) già conosciute dal lettore. Per giunta Marco conserva in tutti e tre i passi la dicitura ‘Joses’ (6, 3 ; 15, 40. 47) mentre nello stesso capitolo 15 ai versi 43 – 45… ritorna alla formula consueta di Iosef per Giuseppe di Arimatea. La variante ‘Joses’ non compare più per le altre otto persone del NT che portano il nome di Giuseppe."


c)
Fatta eccezione per il solo Cristo,in nessun caso del Nuovo Testamento avviene che una persona venga definita figlio di Maria o che un fratello venga immediatamente citato come "il figlio di sua madre", cosa che si verifica non di rado nella Scrittura, per esempio in quel famoso salmo in cui si afferma. "Getti fango contro il figlio di tua madre" identificato quest’ultimo poco prima espressamente come fratello; così pure Giudici, 8,18 afferma:"Poi disse a Zebach e a Zalmunna: "Come erano gli uomini che avete uccisi al Tabor?". Quelli risposero: "Erano come te; ognuno di loro aveva l’aspetto di un figlio di re". Egli riprese: "Erano miei fratelli, figli di mia madre"

E la stessa Madre del Signore non viene mai definita madre di Giovanni, Giacomo, Giuda ecc… Osserva poi Barrai: "…se quei fratelli di Gesù fossero stati veramente figli della Madonna, san Luca (in Atti 1, 14) avrebbe dovuto scrivere, molto più correttamente: "C'era Maria, Madre di Gesù con gli altri suoi figli". Invece no: san Luca non dice, non vuole dire che Maria è anche la madre dei "fratelli" di Gesù." Non si riscontra insomma l’uso di un linguaggio che in altri casi simili o analoghi è un luogo comune e questo on deve essere considerato casuale poiché è sufficiente in tal senso riscontrare come il termine fratello non per forza deve significare il figlio della stessa madre.


d)
Tutti sappiamo che Lot era il figlio del fratello di Abramo (Genesi 12, 5), vale a dire il suo nipote diretto. Eppure, in Genesi 13, 8 si afferma: " Abram disse a Lot: ‘ Non vi sia discordia fra me e te, fra i miei mandriani e i tuoi mandriani, perché noi siamo fratelli’"; al capitolo 14 dello stesso libro, vv. 13 – 16 Lot per ben due volte viene chiamato dall’autore sacro parente, quando in quella circostanza difficile quale era la sua prigionia sarebbe stato più umano e corretto definirlo nipote il che lascia intendere che la parola fratello nella Bibbia non serve solo ad indicare il parente dallo stesso grembo materno, ma assume un concetto più vasto. Lo stesso avviene sempre nel libro della Genesi al capitolo 29, 15 dove Labano, zio di Giacobbe, chiama il nipote fratello.In 1 Cronache. 15,5 si dice che: Davide radunò, dei figli di Cheat, Uriel e i suoi fratelli. In tutto 120. Poiché è inverosimile che vi sia mai stato un numero così elevato di fratelli in qualsivoglia famiglia umana, è evidente che in questo caso non si vuole parlare di fratelli in senso stretto.


e)
Anche nel Nuovo Testamento il termine fratello è adoperato per designare oltre che al membro della stessa famiglia naturale anche i confratelli o coloro che condividono la stessa fede.

Se il ragionamento che abbiamo fatto su tutti questi elementi ha la sua fondatezza, dobbiamo concludere che se da una parte è vero che compare nei brani biblici suddetti il termine fratello e sorella di Gesù, è altrettanto vero che nello stesso termine fratello qualcosa non quadra, ossia che esso non necessariamente vuol dire il figlio della stessa madre. Esso assume un concetto più vasto nell’indicare le relazioni di parentela, che si può evincere solo interrogando gli idiomi originali della Scrittura.


Continua....

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