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I "FRATELLI" E LE "SORELLE" DI GESU’ NELLO SPECIFICO DELLA VERGINITA’ DI MARIA

Ultimo Aggiornamento: 19/12/2008 22:42
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19/12/2008 22:38

IV

GUARDANDO ALCUNI PARTICOLARI


La prova concreta ed effettiva della perpetua verginità di Maria la si può evincere anche dalla lettura attenta e profonda di due brani evangelici ben noti già per implicito contengono in se medesimi la certezza che Maria non ebbe altri figli al di fuori di Gesù. La valutazione attenta di questi due brani biblici ci conduce ad affermare la verità della perpetua verginità della madre di Gesù.


IV. 1 Il vangelo dell’Annunciazione (Luca 1, 26 – 38)

"Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, ad una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: ‘Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te’. A queste parole, ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: ‘Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine.’

Allora Maria disse all’angelo: ‘Com’è possibile? Non conosco uomo’. Le rispose l’angelo: ‘ Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio.’ Allora Maria disse: ‘Eccomi, sono la serva del Signore.’ E l’angelo partì da lei."


Innanzitutto vi è in questo brano un particolare non trascurabile, che dà l’idea di come potrebbero essere interpretati, in certi casi, i rapporti di parentela: Il signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre.
Anche in altri contesti evangelici Gesù viene chiamato figlio di Davide, come per esempio nella circostanza in cui viene avvicinato dal cieco nato: "Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me." Evidentemente non si vuole affermare in questo caso che Davide sia il padre naturale di Gesù (Il che è facilmente smentibile) ma che questi provenga dalla stirpe del re Davide, come affermato da Isaia che prefigura la venuta del Messia dal ceppo di Davide e dal tronco di Iesse. In modo analogo, anche altre relazioni di parentela come quella del fratello e della sorella possono essere suscettibili di simili interpretazioni e riguardare, come più volte ripetuto, larghe schiere di parentela anche lontana.

Ma la frase che più ci deve interessare in questo assunto è quella da moltissimi anni resa oggetto di studio da parte di moltissimi esegeti:

Non conosco uomo in greco: andra ou ghinosco

Andra deriva dal sostantivo aner – andros che in greco vuol dire uomo in senso virile, sessuale, a differenza di antropos che invece designa l’uomo sotto tutti gli aspetti, quindi in senso generale. Ghinosco= conosco può riferirsi alla conoscenza concettuale (sapere), a quella intersoggettiva (aver visto, aver fatto amicizia con…), come anche a quella carnale, e quest’ultimo è certamente il nostro caso: Non conosco uomo vuol dire in pratica Non ho mai avuto relazioni carnali con uomo; qualsiasi altra traduzione sarebbe illecita ed insensata poiché è assurdo che una donna, per quanto giovane e inesperta, non abbia mai visto o conosciuto di persona un uomo. Il senso della pericope allora è il seguente:

Com’è possibile (come avverrà) che io concepisca dal momento che non ho mai avuto relazione con un uomo?

Tale interrogativo non fa’ riferimento soltanto al passato, ma attesta anche ad un proposito di verginità progettata anche in vista dell’avvenire e da osservarsi per tutta la vita, da interpretarsi sotto questi termini: Com’è possibile, visto che io non conosco uomo e non intendo conoscerne in futuro (Non ho avuto e non voglio avere mai rapporti con uomo)? Se Maria avesse messo infatti nel bilancio di dover avere relazioni sessuali con un uomo, non avrebbe alcun senso la sua relazione di stupore all’apparizione dell’angelo che fra l’latro sta turbando la tranquillità e la spensieratezza di una giovane fanciulla: avrebbe infatti potuto rispondere benissimo: Non ho mai avuto rapporti, tuttavia se questo è quel che mi sta chiedendo Dio (che diventi madre del Signore) allora perché no? mi unirò carnalmente ad uomo per generare un bambino.

Va’ rilevato del resto che, a differenza di Zaccaria a proposito di Giovanni il Battista (che per questo meriterà la punizione della carenza di parola per tre giorni) Maria non dubita della possibilità di poter diventare madre all’infuori del matrimonio e della relazione carnale, ma semplicemente si mostra partecipe e attiva alla proposta dell’angelo, senza voler affatto mettere in discussioni e progetti di Dio né la divina onnipotenza a proposito della sua prossima maternità; si limita semplicemente a fare un’osservazione intorno al procedimento con cui sta per diventare improvvisamente madre, dal momento che è sempre stata estranea ai rapporti carnali con persone dell’altro sesso e l’osservazione in se stessa lascia intendere che da parte sua vi sia l’intenzione di non aver relazioni in futuro. Quindi il suo è un proposito di verginità vitalizia.

Esso non viene affatto interdetto né messo in discussione dall’angelo Gabriele, il quale prontamente le spiega che non per opera della carne ma in virtù dello Spirito Santo ella dovrà generare il Salvatore discettando su tutti i particolari della pronta gravidanza di carattere divino. E’ plausibile quindi l’ipotesi che Maria possa aver contratto un voto di verginità perpetua prima del matrimonio con Giuseppe per il quale adesso sta mostrando la propria preoccupazione considerando quello che potrebbe comportare nel prossimo futuro l’essere madre, sia pure del Signore e cioè la prospettiva di dover abbandonare tale proposito che adesso si sta coltivando con convinzione ed interesse.


Continua.....

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