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Gesù Cristo è Dio?

Ultimo Aggiornamento: 06/01/2009 16:06
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06/01/2009 15:53

Gesù è Dio?


[N.B.: la definizione della natura di Gesù e il suo rapporto col Padre è una questione molto complessa tanto è vero che ha provocato numerose controversie nel corso della storia della Chiesa. Con questo studio non si vuole quindi "dimostrare" la fondatezza di una interpretazione teologica particolare (ad esempio la Trinità), ma solo evidenziare che i TdG hanno "adattato" alla loro interpretazione della figura di Gesù tutti quei versetti che indicavano il contrario, in modo da fare apparire la dottrina della Trinità come una frode deliberata senza il minimo sostegno della Bibbia].

Il Corpo Direttivo dei TdG ripete (ad ogni versetto alterato) che dall’esame delle Scritture non è possibile concludere che Gesù sia Dio, e che coloro che lo sostengono sono influenzati dalla filosofia di Platone. Probabilmente deve trattarsi di un altro Platone, sconosciuto a tutti tranne ai membri del Corpo Direttivo, in quanto è proprio la dottrina del "dio" inferiore a Geova-Dio, ma superiore alle "altre" (si prega di notare "altre") creature che ricorda tanto il "demiurgo" del Platone che si studia a scuola (ed è un ulteriore esempio che fa capire perché il Corpo Direttivo abbia sempre sconsigliato l’istruzione superiore, soprattutto gli studi classici (Svegliatevi! 22/1/88), e perché chi ha effettuato questi studi difficilmente diventa TdG o se lo diventa non vi rimane, in quanto prima o poi scopre queste manipolazioni e false citazioni per quanto ben presentate!


Gesù si è mai proclamato uguale a Dio? Studiando la versione alterata della Bibbia del NM la risposta è no, ma se esaminiamo l’originale greco (anche nella traduzione letterale in inglese) gentilmente messo a disposizione dalla stessa WTS, la risposta è ben diversa. Faremo alcuni esempi in parte già esaminati:

la dottrina del Corpo Direttivo sostiene che secondo la Bibbia le preghiere vanno rivolte solo a Dio. Verissimo. Ma Gesù, che non era mai stato a Brooklyn, evidentemente non lo sapeva, e perciò disse "se voi MI chiederete qualcosa IO la farò (Giov.14:14). Meno male che ci ha pensato il Corpo Direttivo a correggere il Figlio di Dio! In un’altra occasione Gesù è ancora più imprudente arrivando a definirsi come Suo Padre "IO SONO" (Giov.8:58 – Esodo 3:14). Anche questo tuttavia non dimostra nulla per la strana logica dei TdG. Forse il Figlio di Dio non conosceva per niente la grammatica e si esprimeva come un indiano dei vecchi film americani, per cui anche qui è stato necessario correggerLo! L’altra spiegazione, accettata da coloro che non si mettono al di sopra di Dio "correggendo i suoi errori", è che Gesù sapeva benissimo cosa stava dicendo (il contesto lo dimostra con estrema chiarezza), e quindi è il Corpo Direttivo che cerca di arrampicarsi sugli specchi nel vano tentativo di giustificare questo grave errore di traduzione (che non commetterebbe nemmeno uno studente del 1° anno di Liceo) citando oscure fonti incontrollabili o ricorrendo alla consueta tecnica della manipolazione delle citazioni o della menzogna diretta come quando sostiene che è addirittura frequente nel NT questo tipo di costruzione grammaticale in cui l’indicativo presente si traduce al passato! [N.B. a pag. 1584 in basso a sinistra della NM grande, ci sono una serie di versetti che dovrebbero dimostrare che l'indicativo presente si può tradurre al passato quando indica un azione che continua. Si tratta del solito trucco già usato per giustificare l'inserimento di "altre" in COLOSS. 1:15-16 confrontandolo ad esempio con LUCA 13:2. Infatti si tratta di contesti diversi in cui in un caso cambia profondamente il senso della frase (e quindi NON SI PUO' AGGIUNGERE) in altri il senso non cambia e quindi si può anche fare una traduzione libera come fa ad esempio anche la Bibbia della C.E.I. Esempi: GIOV. 14:9 si può "girare" la costruzione della frase al passato (IO SONO STATO con voi tanto tempo), ma perché non lasciare il presente "IO SONO con voi da tanto tempo"? In GIOV. 15:27 è particolarmente evidente il "trucco": infatti a sinistra dell'interlineare vi è la traduzione letterale al presente con "IO SONO" e a destra quella "girata" al passato. Negli altri versetti non c'è nemmeno l'indicativo presente di essere, ma il concetto è sempre lo stesso. Ad es.: in ATTI 15:21 vi è l'indicativo presente del verbo "avere" che la NM traduce al passato. Ma anche qui non c’è motivo per non lasciare il presente: "Mosè, fin dalle antiche generazioni HA in ogni città chi lo predica nelle sinagoghe dove viene letto ogni sabato". Nel caso di Giov.8:58 invece il significato è ben diverso se si lascia il presente o se si traduce al passato. Infatti gli Ebrei si scandalizzano non quando credono che Gesù volesse dire che ai tempi di Abramo c’ERA, ma quando dice IO SONO, allora lo vogliono lapidare!]


Lo studioso Robertson, citato in Ragioniamo a pag 415, afferma che in realtà "io sono" ha un valore "assoluto". Altre traduzioni citate sono di gruppi fondamentalisti vicini ai tdG della cui "scientificità" è lecito dubitare.

In realtà Gesù usa l’indicativo presente "IO SONO" con lo stesso significato anche in altri punti come Giov.8:24, 8:28, 13:19. In quest’ultimo versetto Gesù dice "affinché crediate che Io SONO" confermando la sua piena Deità con la stessa espressione usata in Giov. 8:58. Ma qui, guarda caso, anche per la NM il presente rimane presente ma si cambia "trucco" invertendo l’ordine tra soggetto e verbo onde evitare pericolosi "malintesi", tanto quale TdG va a controllare come stanno le cose? Infatti o non conosce il greco e quindi non ha la possibilità di verificare (ancora una volta la "raccomandazione" di non proseguire gli studi superiori specie umanistici si dimostra la migliore garanzia per il Corpo Direttivo), o anche se avesse la possibilità di farlo non lo farebbe comunque perché si sentirebbe in colpa in quanto sarebbe come dubitare del "cibo spirituale" che Geova-Dio fornisce tramite il suo Corpo Direttivo!


Altri punti in cui Gesù afferma di essere uguale a Dio, sia pure tramite il suo angelo che "parla" a Giovanni (vedi Riv.1:1), sono Riv. 1:8 e Riv.22:13: in questi punti Gesù dichiara di essere l’alfa e l’omega, il principio (in greco = archè) e la fine il che può essere detto solo di Dio (vedi ISAIA 44:6), ed infatti il Corpo Direttivo si affretta a spiegare nel suo libro-commento a Rivelazione che in questi versetti è Geova che parla e non Gesù. Anche qui se un TdG ragionasse con la propria testa e si accertasse direttamente dalla Bibbia leggendo il contesto, gli risulterebbe evidente che è sempre Gesù che parla e di cui si parla: nel versetto 7 infatti si parla della "venuta" di Gesù, ed al versetto successivo, che completa il discorso è detto: "Io sono l’alfa e l’omega,... colui che viene, l’Onnipotente". Non c’è nessun elemento quindi (e nessun motivo) a sostegno del fatto che qui intervenga Geova a parlare, ma è solo un altro tentativo di arrampicarsi sugli specchi per giustificare un preconcetto dottrinale. In Riv. 1:17 infatti il termine "Primo e Ultimo" si riferisce a Gesù anche per la traduzione del NM così come in IS. 44:6 era riferito a Geova. Ogni persona dotata di un minimo di capacità razionale si rende conto che solo di uno può essere detto che è il primo e l’ultimo. Anche il Corpo Direttivo se ne rende conto, per cui nel libro "Ragioniamo" (a pag. 410, dove tratta questo punto) cerca di distogliere l’attenzione del lettore incastrandolo in un falso ragionamento facendo notare che in Ebrei 3:1 Gesù è definito Apostolo così come i suoi seguaci, ma questo, continua a spiegare il Corpo Direttivo, non dimostra che siano la stessa persona o che siano di pari rango, non è vero? È veramente triste pensare che tanti sinceri TdG siano ingannati in questo modo e si convincano, di fronte a queste "spiegazioni", che quello fornito dal Corpo Direttivo è il "cibo spirituale non adulterato", la "Verità"! Purtroppo il Testimone di Geova è stato "educato" a rimuovere ogni capacità critica verso gli insegnamenti del CD. Infatti, quale figlio penserebbe che suo padre lo possa deliberatamente ingannare? E per il TdG il Corpo Direttivo è più di un padre, è l’unico "canale" attraverso cui può ricevere istruzioni da Dio, e quindi sarebbe come pensare che Dio stesso lo possa ingannare! Se quindi un TdG non si rende conto che viene così sfacciatamente ingannato, anche quando ne legge le prove come in questo studio, non è perché sia uno stupido, ma è dovuto a questo "muro mentale" che purtroppo non sa di avere, che gli è stato costruito mattone dopo mattone quando ha cominciato a studiare le dottrine del Corpo Direttivo. È come se uno fosse prigioniero dentro una gabbia e quando qualcuno, volendolo liberare, gli fa notare che sta dietro le sbarre, invece di prendere coscienza del suo stato di prigionia, gli rispondesse che è l’altro e non lui dietro le sbarre! Sembra una battuta ma nel caso dell’Organizzazione dei TdG è purtroppo la realtà. Torniamo adesso alla precedente spiegazione di "Ragioniamo" sperando che il lettore TdG riesca finalmente a coglierne l’inganno: infatti mentre di "primo e ultimo" non può che essercene uno solo e quindi la Bibbia applicando questo termine sia a Geova che a Gesù vuole indicare che sono lo stesso Dio (e non la stessa persona), il termine "apostolo" che significa inviato, mandato, ecc., può tranquillamente applicarsi a persone diverse in quanto ci possono ovviamente essere più "inviati", anche con ranghi o ruoli diversi. Questo tipo di falso ragionamento è molto frequente sia in "Ragioniamo" sia nelle altre pubblicazioni della Società Torre di Guardia.

Vediamo adesso altri esempi di alterazioni della Parola di Dio:

In I COR. 16:22 l’apostolo Paolo usa l’espressione ebraica "marana the" = "Signore nostro vieni" (che gli Ebrei rivolgevano ovviamente a Dio) riferita a Gesù. La stessa espressione, sempre riferita a Gesù, ma tradotta in greco, la troviamo in GIUDA 14, RIV. 1:7 e RIV 22:20. Altro aspetto rilevante è che i Cristiani aspettavano la venuta visibile del Signore e non la presenza invisibile inventata dal Corpo Direttivo per coprire i propri errori! In RIV.1:7 è scritto: "Ecco (letteralmente guarda!) Egli viene sulle nuvole ed ogni occhio lo vedrà!..." è evidente che qui non si parla di una presenza, tanto meno invisibile!


Continua.......

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