È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Benvenuto in Famiglia Cattolica
Famiglia Cattolica da MSN a FFZ
Gruppo dedicato ai Cattolici e a tutti quelli che vogliono conoscere la dottrina della Chiesa, Una, Santa, Cattolica e Apostolica Amiamo Gesu e lo vogliamo seguire con tutto il cuore........Siamo fedeli al Magistero della Chiesa e alla Tradizione Apostolica che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre. Ti aspettiamo!!!

 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Gesù Cristo è Dio?

Ultimo Aggiornamento: 06/01/2009 16:06
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 11.290
Registrato il: 03/10/2008
Registrato il: 01/11/2008
Sesso: Maschile
06/01/2009 15:57

7.2. Preghiere rivolte a Gesù

Da 2000 anni cristiani di ogni nazione e lingua invocano il nome di Gesù perché sanno che "non c'è nessun altro nome dato tra gli uomini per mezzo del quale possiamo essere salvati".(At 4,12)

L'apostolo Paolo dice: « Chiunque invoca il nome del Signore sarà salvato ».( Rm. 10,13;)

Bisognava aspettare quasi 2000 anni per scoprire che Gesù non va invocato né pregato. E' la scoperta della teologia geovista. Le pagine della Torre di Guardia, la Bibbia aggiornata dei T. di G. ne spiegano le motivazioni

In un articolo dal tema: « "Si deve pregare Gesù? ", è scritto "Pur indicando che, possiamo invocare il nome di Gesù, la Bibbia non dice che dovremmo pregarlo. Gesù promise chiaramente ai suoi discepoli:

"Se voi chiederete qualche cosa nel mio nome, io lo farò". Per far questo, ci si deve rivolgere a lui in preghiera? NO. La richiesta va rivolta a Geova Dio, ma nel nome di Gesù; (Gv. 14,14) »( La Torre di Guardia del 15/12/1994, pag.25.)

In un successivo articolo della stessa rivista in un articolo dal titolo "Preghiere rivolte a chi?", gli editori scrivevano: « Nelle loro preghiere i cristiani si rivolgono soltanto a Geova ed a nessun altro, e lo fanno nel nome di Gesù Cristo*. (Gv. 14,14) L'asterisco (*) rimanda ad una nota in calce, la quale si premura di precisare, nel caso in cui qualcuno non l'avesse ancora capito: "*si noti che la preghiera è fatta mediante Gesù, non a Gesù" ».( La Torre di Guardia del 1/2/1995, pag.5)

In uno dei tanti testi di catechesi oditi dalla Soc. Torre di Guardia si dice: « Gesù non insegnò a pregare lui stesso, né la sua madre umana Maria, né alcun'altra persona.

Geova è Onnipotente, perché dovremmo dunque rivolgerci ad alcuna persona inferiore? »( La verità che conduce alla vita eterna, ed. dalla Watch Tower-, 1968, pag. 152.)

La Bibbia insegna realmente che Gesù non va pregato? Per rispondere alla domanda, colgo un suggerimento riportato dai T. di G. nel manuale "Ragioniamo facendo uso delle Scritture" pag. 8: "Ogni volta che è possibile, chiedete alle persone di prendere la loro Bibbia e di cercare le Scritture, affinché si rendano conto che ciò che dite si trova in realtà nella loro stessa copia delle Scritture.

Ma chi mette in pratica tale suggerimento avrà una sorpresa, poiché in Gv. 14,14 (il versetto da loro suggerito), si legge: "Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome io lo farò".( Cfr. La Bibbia, nuovissima versione dai testi originali, ed. Paoline, Cinisello Balsamo (NU), 1987. Cfr. La Bibbia di Gerusalemme, op. cit.; cfr. La Bibbia a cura di twns. Garofalo, Op. cit.)

Apparentemente il testo dei T. di G. e quello delle Bibbie cattoliche è uguale, ma nel versetto in esame vi è un "Mi" che smentisce la dottrina geovista.

Il vs. 14 è inserito nel contesto della preghiera sacerdotale di Gesù; il pronome riflessivo "Mi" rende evidente che le preghiere devono essere rivolte a Gesù.

La replica del T. di G. sarà: "Ma chi mi garantisce che la traduzione corretta è la vostra o la nostra?"

L'obiezione è legittima. Ma viene meno l'asserzione che la loro Bibbia è uguale a tutte le altre Bibbie. Inoltre, sempre seguendo i loro suggerimenti, si può avere la risposta alla loro obiezione consultando il "loro" testo greco, definito dai dirigenti geovisti "un testo molto prezioso, perché può servire da salvaguardia contro l'errore dei capi religiosi che torcono la scritta Parola di Dio".( La Torre di Guardia del 1/6/1970, pag. 344.)

Questo testo che traduce il N.T. dal greco in inglese, prende il nome di "The Kingdom Interlinear Traslation ofthe Greek Scriptures ", comunemente chiamato: 'L'interlineare del Regno ". Tale testo è per noi preziosissimo perché non solo si può rispondere all'obiezione sopra citata, ma consente di dimostrare i numerosi cambiamenti apportati al testo sacro, e le manipolazioni operate dai responsabili del movimento a danno della Parola di Dio; questo modo di abusare della Parola di Dio dice la poca considerazione in cui tengono il testo sacro, anche se sovente nelle loro pubblicazioni viene citato Pr. 30,6: "Non aggiungere nulla alle sue parole".( Cfr. Ap. 22.18-19.) Oggi questo testo è stato fatto sparire dalla circolazione, e non lo forniscono più nemmeno ai T. di G. che lo richiedono (e dire che i loro depositi ne sono pieni), perché ogni copia è una palese evidenza dell'infedeltà della loro Bibbia.
Avere stampato e distribuito nel passato l'Interlineare" è pure un segno evidente della poca stima che i capi del movimento hanno dei loro adepti, perché ritenuti incapaci di accorgersi delle manipolazioni della T.N.M. di fronte al testo greco.

Altro testo biblico comprovante la legittimità delle preghiere rivolte a Gesù, è At. 7,59.

Nel contesto si parla dei motivi che hanno determinato la lapidazione di Stefano ed al vs. 59 si legge: " ... e lapidavano Stefano mentre pregava e diceva: « Signore Gesù accogli il mio spirito ».

Questa preghiera formulata da Stefano in punto di morte è una chiara evidenza della divinità di Gesù, e dato che Gesù è Dio, Stefano lo prega.

E' significativo il fatto che Stefano, nel momento in cui innalza la sua preghiera a Gesù, è "pieno di Spirito Santo";(Cft. At. 7,55.) non sta delirando a motivo dei dolori nè parla nel delirio della morte, come vorrebbe fare credere il geovismo.

Tutto ciò contrasta con l'intendimento dei vertici americani geovisti, e così, per aggirare l'ostacolo, a Brooklyn hanno pensato bene di eliminare la prova biblica che Gesù era l'oggetto della preghiera di Stefano.

Se consultiamo la loro "Bibbia", in At. 7,59 vi si legge: "... gettavano pietre contro Stefano mentre faceva appello e diceva: « Signore Gesù ricevi il mio spirito ». Il "fare appello", è tutt'altra cosa che pregare.

Fare appello è un termine giuridico; ad esempio, Paolo si appella a Cesare per evitare la fustigazione in quanto cittadino romano.( Cfr. At. 25,11.)

Nel caso di Stefano, che sta vivendo una situazione tragica, trovandosi in punto di morte, l'unica cosa che gli resta da fare è pregare. Molti, soprattutto ex T. di G. hanno accusato il C.D. del cambiamento operato ai danni di At. 7,59.

Nella loro edizione della "Bíbbia con le note in calce" del 1987, hanno inserito un asterisco in At. 7,59 alla parola "appello" e nella relativa nota in calce vi si legge: "Faceva appello, o invocava, pregava".

Dunque, non solo confinano in nota quanto darebbe loro fastidio nel testo sacro, ma asseriscono che "fare appello" ha lo stesso significato di "invocare, pregare".

Sarebbe più corretto inserire il proprio intendimento nella nota in calce. Il testo sacro è non va alterato per nessun motivo. Il vs. 59 dà molto fastidio al geovismo, perché confuta e mostra prive di fondamento gran parte delle loro dottrine:

1) Stefano non vede "Michele" seduto accanto al Padre, ma Gesù; crolla il loro insegnamento che dopo la morte, Gesù tornò ad essere l'arcangelo Michele;

2) Crolla la teoria che Gesù non va pregato, ma si prega solo il Padre in quanto creatura superiore;

3) Crolla l'insegnamento circa l'anima; non si capisce come mai Stefano prega, chiedendo a Gesù di ricevere il suo spirito, dal momento che "l'uomo non ha una anima" che sopravvive alla morte, ma

torna nella inesistenza proprio come qualsiasi animale;

4) Crolla tutto l'insegnamento geovista che vede in Gesù solo l'uomo, negando qualsiasi idea di divinità; infatti, dato che si prega solo Dio (Geova) l'unico che può essere adorato, ammettere che anche Gesù va pregato significa ammettere la sua divinità che implica l'adorazione. Di fatto, a Gesù spetterebbe quello che spetta a Dio. Tutto ciò non può trovare posto in casa geovista. Difatti, quando il verbo greco

"Proskynéo" = adorare, si riferisce a Dio, agli idoli, a Satana, lo traducono correttamente con "adorare", quando , invece si riferisce a Gesù, viene tradotto con "rendere omaggio", come nel caso dei Magi (Mt. 2,2.), del lebbroso (Mt. 8,2.), delle pie donne dopo la sua risurrezione (Mt. 28,9.), degli apostoli (Lc. 24,52.).

Altro grave errore commesso dal geovismo, nell'edizione della TN.M del 1967 riguarda Eb. 1,6.

Tutte le varie versioni bibliche, compresa la T.N.M. traducono questo versetto: "Ma quando introduce il primogenito nel mondo dite: « Tutti gli angeli di Dio lo adorino ». Si tratta dell'adorazione dovuta a Gesù, perché Dio. L'autore di Ebrei stava citando Dt. 32,43 nella versione della LXX, ed il Sal. 97,7 nell'originale ebraico. Sia la LXX con "proskynéo', che l'ebraico "shahah", hanno lo stesso significato di "prostrarsi".

In Eb. 1,6 gli angeli devono prostrarsi dinanzi a Dio, perché le citazioni dell'A.T. richiamano Dio, e questo Dio è detto espressamente essere Gesù Cristo; gli angeli devono prostrarsi dinanzi a Gesù come vero Dio eterno ed Onnipotente. Eb. 1,6 è una affermazione biblica molto chiara, e non ha bisogno di altre esplicitazioni, perché parla di Cristo che è riconosciuto come Dio.

Quando alcuni T. di G. si sono resi conto che Eb. 1,6 si riferiva all'adorazione che era dovuta a Gesù in quanto Dio, fanno pervenire al C.D. di Brooklyn alcune lettere di chiarificazione. Si chiede : "Se Eb. 1,6 dice che a Gesù, spetta l'adorazione anche degli angeli, come mai noi crediamo ed insegnamo che Gesù non va adorato?

Il geovismo, tenta di ricorrere all'idea di "adorazione relativa", cioè quella che passa attraverso qualcuno ed arriva a Dio. Anche noi cattolici parliamo di "adorazione relativa" e la riteniamo esatta, per esempio, quando parliamo di adorazione relativa (meglio dire venerazione) alla Beata Vergine o ai Santi. Ma qui non si tratta affatto di adorazione relativa, perché la persona alla quale si deve adorazione è il Dio vero ed onnipotente dell'A.T. nella Persona di Gesù Cristo. Quindi in Eb. 1,6 bisogna adorare Dio che è Gesù Cristo.

Siccome i vertici geovisti sì sono resi conto che questa risposta era alquanto evasiva, ed i dubbi persistevano, sono ricorsi ad una soluzione più sicura, e cioè fare dire alla stessa ispirata Parola di Dio che Gesù non va adorato.

Come per incanto, dalla loro bibbia scompare in Eb. 1,6 il verbo "adorare", (riferito a Gesù), (Cfr. TNM., del 1967.) e nella T.N.M. del 1987 si legge sempre in Eb. 1,6: " e tutti gli angeli di Dio gli rendano omaggio". Per premunirsi dagli attacchi di chi, conoscendo le loro tecniche, li avesse per l'ennesima volta accusati di avere falsificato la Parola di Dìo, sono ricorsi ancora una volta all'asterisco, e nella relativa nota in calce precisano: "Rendano omaggio, o adorino, gr. Proskynesàtosan; lat. Adorent"

Ancora una volta la loro "bibbia" è stata adattata per sostenere una dottrina precostituita.

__________________________________________________

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 20:38. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com