Quel giorno però era un sabato. [10]Dissero dunque i Giudei all'uomo guarito: «E' sabato e non ti è lecito prender su il tuo lettuccio». [11]Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: Prendi il tuo lettuccio e cammina». [12]Gli chiesero allora: «Chi è stato a dirti: Prendi il tuo lettuccio e cammina?». [13]Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, essendoci folla in quel luogo. [14]Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio». [15]Quell'uomo se ne andò e disse ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. [16]Per questo i Giudei cominciarono a perseguitare Gesù, perché faceva tali cose di sabato. [17]Ma Gesù rispose loro: «Il Padre mio opera sempre e anch'io opero». [18]Proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo: perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio. (Gv 5:10-18)
Il passo è molto evidente: Chiamando Dio "Suo Padre", per i Giudei, Gesù si faceva uguale a Dio.
Ma i tdg cercano di schermirsi dicendo:
"Qui però Giovanni descrive ciò che erroneamente i Giudei increduli pensavano che Gesù volesse dire, e che cioè volesse <<farsi uguale a Dio>>. Ciò è evidente dal fatto che, sempre erroneamente accusavano Gesù di violare il sabato - Confronta Matteo 5:17-19" (La Torre di guardia 1 Luglio 1984 p.6)
Scaltramente, i tdg spostano l'attenzione sull'ultima parte del v.18, facendo credere che i Giudei avevano male interpretato il pensiero di Gesù (che cioè lui volesse <<farsi uguale a Dio>>); O in altre parole essi sostengono: Non era realmente Gesù che si riteneva uguale a Dio, ma i Giudei avevano capito così, erroneamente.
Ma leggiamo il verso precedente: Giovanni 5:17
"Il Padre mio opera fino ad ora, ed anch'io opero"
Poi Giovanni continua commentando:
"PER QUESTO MOTIVO, in realtà, i Giudei cercavano di ucciderlo....PERCHE' chiamava DIO SUO PADRE":
Questo era il Motivo d'accusa: Egli stava chiamando Dio <<Suo Padre>> ed i Giudei cercavano di ucciderlo PER QUESTO.
Cioè, siccome chiamava Dio <<Suo Padre>> e di conseguenza proclamava di essere <<Figlio di Dio>>, i Giudei ravvisarono in questo titolo una implicita dichiarazione di UGUAGLIANZA CON DIO e per questo cercavano di ucciderlo.
D'altronde, vi sono alcune considerazioni da fare.
Quale sarebbe stata la cosa più logica da fare da parte di Gesù, sapendo che per errore i Giudei volevano ucciderlo, <<pensando che lui volesse farsi uguale a Dio?>> Quale sarebbe stata la cosa più logica da fare, SE GESU' NON SI FOSSE RITENUTO <<UGUALE A DIO>>?
Questa: CHIARIRE L'EQUIVOCO. Dire chiaramente che loro stavano sbagliando nel pensare che lui volesse <<farsi uguale a Dio>> e che non era affatto così!
Dicendo ciò infatti:
a) Avrebbe evitato di rischiare di esser ucciso per un errore di interpretazione del suo pensiero.
b) Avrebbe liberato i Giudei stessi dalla colpa di commettere un omicidio per errore.
c) Avrebbe inoltre dato <<Gloria a Dio>>. Tacendo, avrebbe sottratto a Dio la Sua gloria e se ne sarebbe indebitamente appropriato. Ma Gesù TAQUE! E quel silenzio è molto eloquente: Significa che asserendo di essere <<Figliolo di Dio>> Egli esprimeva anche la Sua Deità.
Il fatto di essere <<Il Fglio di Dio>> indichi la sua personale Deità, ricorre in altre parti della Scrittura.
Leggiamo infatti;
Gli risposero i Giudei: «Noi abbiamo una legge e secondo questa legge deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio». (Gv 19:7)
Da notare che qui non vi è alcun accenno al fatto che <<Gesù volesse farsi uguale a Dio>>, e ciò nonostante i Giudei ritenevano che Gesù dovesse morire <<PERCHE' SI ERA FATTO FIGLIO DI DIO>>.
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