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Benedetto XVI REVOCA LA SCOMUNICA AI LEFEBVRIANI! Evviva!

Ultimo Aggiornamento: 27/01/2009 12:50
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23/01/2009 23:36

EVVIVA....IL PAPA TOGLIE LA SCOMUNICA AI LEFEBVRIANI!!! [SM=g1740722] [SM=g1740721] [SM=g1740742] [SM=g1740721] [SM=g1740722]

[SM=g1740750] [SM=g7182] [SM=g1740720]


Citta' del Vaticano, 23 gen - L'Osservatore Romano pubblichera' domani una ''nota esplicativa'' sulla decisione di papa Benedetto XVI di revocare la scomunica dei quattro vescovi scismatici ordinati dal tradizionalista mons. Marcel Lefebvre nel 1988. Lo scrive l'agenzia francese I.Media.

L'atto di papa Ratzinger verra' presentato sul quotidiano della Santa Sede come ''un atto di misericordia del papa''.

Le fonti dell'agenzia francese hanno anche commentato le parole antisemite di uno dei vescovi che sta per essere riaccolto nella Chiesa, l'inglese Richard Williamson, che in un'intervista tv ha negato l'esistenza delle camere a gas.

''Se uno dei quattro vescovi vuol dire delle sciocchezze, e' un suo problema''.

Questa anticipazione, se corretta, confermerebbe le voci secondo la quale domani verra' pubblicato il decreto di revoca della scomunica dei tradizionalisti da parte di papa Benedetto XVI.



**********************

dunque visto che la Nota dell'OR oggi non c'era per l'uscita del giornale di domani, immagino che sarà pubblicata domani pomeriggio per l'uscita di domenica....

faccio notare un punto discordante...

- i vescovi sono 3 e non 4 dal momento che, come riportato dalla fonte Cesnur:

Mons. Rangel vi chiedeva il ritiro della scomunica incorsa in conseguenza della sua elevazione all’episcopato. In occasione della festa di Natale del 2001, il Papa ha inviato a mons. Rangel una lettera autografa con la quale lo assolve dalla scomunica e lo riceve nella piena comunione della Chiesa romana. È questo ad avere permesso la cerimonia del 18 gennaio 2002, a Campos.

a meno che non abbiano eletto un altro vescovo, ma ciò non è avvenuto.... [SM=g7831]

- se poi ci si preoccupa di ciò che dice mons. Williamson, ci si preoccupi principalmente dei vescovi e sacerdoti che ancora parlano male del MP del Papa e della Messa san Pio V....e ancora oggi non facilitano IL COMPENDIO DEL CATECHISMO (redatto dal Papa appena eletto) NELLE PARROCCHIE... [SM=g1740730]
Il sistema migliore per abbassare i toni di Williamson è quello di occupare i Cattolici ad un interesse verso la sana Tradizione, il resto verrà da se... [SM=g1740717]

a domenica, o domani sera, per un santo BRINDISI.... [SM=g1740721] [SM=g1740710]


[SM=g1740750] [SM=g7182] un milione di Rosari (pregati e supplicati) sono stati portati a Natale quale dono al Papa dalla FSSPX proprio per togliere la scomunica che penalizzava non solo i 3 vescovi ma soprattutto le migliaia di fedeli che non avevano alcuna colpa....

[SM=g8925] SANTO PADRE!! [SM=g1740721] [SM=g1740717]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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24/01/2009 07:09

Se tutto ciò sarà confermato (credo assolutamente di si) dobbiamo essere veramente contenti per questo dono d'amore e di riconciliazione da parte del Papa ai fratelli Lefebvriani che spero comprendano questo atto per una definitiva riconciliazione con la santa Chiesa Cattolica.

L'unità è il distintivo della vera Chiesa.
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24/01/2009 12:21

Mi correggo, un amico mi ha fatto notare il mio errore circa i vescovi nominati da mons. Lefebvre:

I vescovi ordinati il 30 giugno 1988 da Mons. Lefebvre e suoi quali pende la scomunica sono Bernard Fellay, Bernard Tissier de Mallerais, Richard Williamson e Alfonso de Galarreta... di questi 4 nessuno ha lasciato la fraternità: quindi non c'è nessun errore, non sono mai diventati 3.

****

arg! dunque l'altro citato dal Cesnur era già vescovo.....grazie ^__^....ora i conti mi tornano


ORA E' UFFICIALE [SM=g1740721] [SM=g1740722] [SM=g1740717]

GRAZIE SANTO PADRE!!!![SM=g1740750] [SM=g7182] [SM=g1740720]


#  COMUNICATO DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE

Il Santo Padre, dopo un processo di dialogo tra la Sede Apostolica e la Fraternità Sacerdotale San Pio X, rappresentata dal suo Superiore Generale, S.E. Mons. Bernard Fellay, ha accolto la richiesta formulata nuovamente da detto Presule, con lettera del 15 dicembre 2008, anche a nome degli altri tre Vescovi della Fraternità, S.E. Mons. Bernard Tissier de Mallerais, S.E. Mons. Richard Williamson e S.E. Mons. Alfonso del Gallareta, di rimettere la scomunica in cui erano incorsi vent’anni fa.

A causa, infatti, delle consacrazioni episcopali fatte, in data 30 giugno 1988, da S.E. Mons. Marcel Lefebvre, senza mandato pontificio, i menzionati quattro Presuli erano incorsi nella scomunica latae sententiae, dichiarata formalmente dalla Congregazione per i Vescovi in data 1° luglio 1988.

S.E. Mons. Bernard Fellay, nella citata missiva, manifestava chiaramente al Santo Padre che: "siamo sempre fermamente determinati nella volontà di rimanere cattolici e di mettere tutte le nostre forze al servizio della Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo, che è la Chiesa cattolica romana. Noi accettiamo i suoi insegnamenti con animo filiale. Noi crediamo fermamente al Primato di Pietro e alle sue prerogative, e per questo ci fa tanto soffrire l’attuale situazione".

Sua Santità Benedetto XVI, che ha seguito fin dall’inizio questo processo, ha cercato sempre di ricomporre la frattura con la Fraternità, anche incontrando personalmente S.E. Mons. Bernard Fellay, il 29 agosto 2005. In quell’occasione, il Sommo Pontefice ha manifestato la volontà di procedere per gradi e in tempi ragionevoli in tale cammino ed ora, benignamente, con sollecitudine pastorale e paterna misericordia, mediante Decreto della Congregazione per i Vescovi del 21 gennaio 2009, rimette la scomunica che gravava sui menzionati Presuli. Il Santo Padre è stato ispirato in questa decisione dall’auspicio che si giunga al più presto alla completa riconciliazione e alla piena comunione.

[00146-01.02] [Testo originale: Italiano]

#
DECRETO DELLA CONGREGAZIONE PER I VESCOVI

Con lettera del 15 dicembre 2008 indirizzata a Sua Em.za il Sig. Cardinale Dario Castrillón Hoyos, Presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, Mons. Bernard Fellay, anche a nome degli altri tre Vescovi consacrati il giorno 30 giugno 1988, sollecitava nuovamente la rimozione della scomunica latae sententiae formalmente dichiarata con Decreto del Prefetto di questa Congregazione per i Vescovi in data 1° luglio 1988. Nella menzionata lettera, Mons. Fellay afferma, tra l'altro: "Siamo sempre fermamente determinati nella volontà di rimanere cattolici e di mettere tutte le nostre forze al servizio della Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo, che è la Chiesa cattolica romana. Noi accettiamo i suoi insegnamenti con animo filiale. Noi crediamo fermamente al Primato di Pietro e alle sue prerogative, e per questo ci fa tanto soffrire l'attuale situazione".

Sua Santità Benedetto XVI - paternamente sensibile al disagio spirituale manifestato dagli interessati a causa della sanzione di scomunica e fiducioso nell'impegno da loro espresso nella citata lettera di non risparmiare alcuno sforzo per approfondire nei necessari colloqui con le Autorità della Santa Sede le questioni ancora aperte, così da poter giungere presto a una piena e soddisfacente soluzione del problema posto in origine - ha deciso di riconsiderare la situazione canonica dei Vescovi Bernard Fellay, Bernard Tissier de Mallerais, Richard Williamson e Alfonso de Galarreta sorta con la loro consacrazione episcopale.

Con questo atto si desidera consolidare le reciproche relazioni di fiducia e intensificare e dare stabilità ai rapporti della Fraternità San Pio X con questa Sede Apostolica. Questo dono di pace, al termine delle celebrazioni natalizie, vuol essere anche un segno per promuovere l'unità nella carità della Chiesa universale e arrivare a togliere lo scandalo della divisione.

Si auspica che questo passo sia seguito dalla sollecita realizzazione della piena comunione con la Chiesa di tutta la Fraternità San Pio X, testimoniando così vera fedeltà e vero riconoscimento del Magistero e dell'autorità del Papa con la prova dell'unità visibile.

In base alle facoltà espressamente concessemi dal Santo Padre Benedetto XVI, in virtù del presente Decreto, rimetto ai Vescovi Bernard Fellay, Bernard Tissier de Mallerais, Richard Williamson e Alfonso de Galarreta la censura di scomunica latae sententiae dichiarata da questa Congregazione il 1° luglio 1988, mentre dichiaro privo di effetti giuridici, a partire dall'odierna data, il Decreto a quel tempo emanato.

Roma, dalla Congregazione per i Vescovi, 21 gennaio 2009.

Card. Giovanni Battista Re

Prefetto della Congregazione per i Vescovi

[00145-01.02] [Testo originale: Italiano]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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24/01/2009 16:11

FSSPX: comunicato di Mons. Fellay sull'atto generoso del Papa.

a

a
Communiqué du Supérieur Général de la Fraternité Sacerdotale Saint-Pie X


L’excommunication des évêques sacrés par S. Exc. Mgr Marcel Lefebvre le 30 juin 1988, qui avait été déclarée par la Congrégation pour les évêques par un décret du 1er juillet 1988 et que nous avons toujours contestée, a été retirée par un autre décret de la même Congrégation en date du 21 janvier 2009, sur mandat du pape Benoît XVI.

Nous exprimons notre gratitude filiale au Saint Père pour cet acte qui, au delà de la Fraternité Sacerdotale Saint-Pie X, sera un bienfait pour toute l’Eglise. Notre Fraternité souhaite pouvoir aider toujours plus le pape à porter remède à la crise sans précédent qui secoue actuellement le monde catholique, et que le pape Jean-Paul II avait désignée comme un état d’« apostasie silencieuse ».

Outre notre reconnaissance envers le Saint Père, et envers tous ceux qui l’ont aidé à poser cet acte courageux, nous sommes heureux que le décret du 21 janvier envisage comme nécessaires des “entretiens” avec le Saint-Siège, entretiens qui permettront à la Fraternité Sacerdotale Saint-Pie X d’exposer les raisons doctrinales de fond qu’elle estime être à l’origine des difficultés actuelles de l’Eglise.

Dans ce nouveau climat, nous avons la ferme espérance d’arriver bientôt à la reconnaissance des droits de la Tradition catholique.

Menzingen, le 24 janvier 2009.

+ Bernard Fellay


Qui la lettera completa rivolta ai fedeli della FSSPX

Fonte Dici.org

***

Comunicato del Superiore Generale della Fraternità Sacerdotale di San Pio X


La scomunica dei vescovi consacrati da S.Ecc. Mons. Marcel Lefebvre, il 30 giugno 1988 dichiarata dalla Congregazione per i Vescovi in un decreto del 1 ° luglio 1988 e da noi sempre contestata, è stata ritirata da un altro decreto della Congregazione del 21 gennaio 2009 su mandato del Papa Benedetto XVI.

Esprimiamo la nostra gratitudine al Santo Padre per questo atto di filiale, al di là della Fraternità Sacerdotale di San Pio X, sarà una benedizione per la Chiesa intera. La nostra fraternità spera di aiutare il Papa ad affrontare la crisi senza precedenti che ha scosso il mondo cattolico adesso, e che Papa Giovanni Paolo II aveva designato come uno stato di "apostasia silenziosa".

Oltre alla nostra gratitudine al Santo Padre, e a tutti coloro che hanno contribuito a compiere questo coraggioso atto, siamo lieti che il decreto del 21 gennaio veda come necessari dei "colloqui" con la Santa Sede, colloqui che permetteranno alla Fraternità Sacerdotale San Pio X di spiegare i motivi dottrinali di fondo che crede siano all'origine delle attuali difficoltà della Chiesa.

In questo nuovo clima, noi abbiamo la piena speranza di arrivare presto al riconoscimento dei diritti della Tradizione cattolica.

Menzingen, il 24 gennaio 2009.

+ Bernard Fellay

Traduzione nostra.

[SM=g1740722] [SM=g1740721] [SM=g1740750]


Grazie per le parole usate in questo Comunicato, mons. Fallay!

Aiuti ora il Papa nella sua Missione, alleggerendolo da pesi inutili, ma collaborando tutti insieme sulle gravi questioni ancora irrisolte...

Cercate di pensare anche ai tanti Cattolici che combattono le vostre stesse battaglie all'interno della Chiesa, spesse volte sacrificati nelle proprie parrocchie perchè non c'è spazio per chi espone la Tradizione....

Ai tanti Cattolici che in tutti questi anni, in un silenzio OPERANTE, non hanno mai smesso di sperare che alla fine la Messa san Pio V sarebbe stata ripristinata, riconosciuta, ridifesa, e che per sperare in quel Motu Proprio hanno subito anni di Catacombe, andando alla Messa san Pio V anche di nascosto....

I problemi nella Chiesa ci sono e sono tanti, cerchiamo di affrontarli insieme...insieme al Sommo Pontefice!
Gesù ci invita a guardare i "segni dei tempi", questi sono tempi favorevoli, il resto è nelle mani della Provvidenza che continuerà a sostenere la Verità anche per noi....

Ad Majora
In Cristo Gesù e Maria SS.ma
Fraternamente Caterina
(Laica Domenicana)

Fraternamente CaterinaLD

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24/01/2009 21:17

interessante è questo passo di mons. Fellay sempre dall'annuncio che lui stesso ha dato[SM=g1740722] :





Voi avete risposto al di là delle nostre speranze, poiché unmilionesettecentotremila corone del rosario sono state recitate per ottenere attraverso l’intercessione della Madonna la fine di questo obbrobrio che pesava, nella persona dei vescovi della Fraternità, su tutti coloro che in un modo o nell’altro sono attaccati alla Tradizione.
Ringraziamo vivamente la Vergine Santissima che ha ispirato al Santo Padre questo atto unilaterale, benevolo e coraggioso.
Continuiamo a pregare per lui con fervore.

Grazie a questo gesto, i cattolici del mondo intero attaccati alla Tradizione non saranno più stigmatizzati e condannati per avere mantenuto la fede dei loro padri. La Tradizione Cattolica non è più scomunicata. Quantunque non lo sia mai stata in sé, essa lo è stata molto spesso e crudelmente nei fatti. Esattamente come la messa tridentina, che non era stata mai abrogata in sé, come ha giustamente ricordato il Santo Padre attraverso il Motu Proprio Summorum pontificum del 7 luglio 2007.

Il decreto del 21 Gennaio cita la lettera al Card. Castrillon Hoyos nella quale esprimevo il nostro attaccamento “alla Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo che è la Chiesa Cattolica”, ribadendo la nostra accettazione del suo insegnamento bimillenario e la nostra fede nel Primato di Pietro.
Ricordavo quanto noi soffriamo della situazione attuale della Chiesa in cui questo insegnamento e questo primato sono vilipesi, e aggiungevo: “Noi siamo pronti a scrivere il Credo con il nostro sangue, a firmare il giuramento antimodernista, la professione di fede di Pio IV, noi accettiamo e facciamo nostri tutti i concili fino al Vaticano II sul quale noi esprimiamo delle riserve”. In tutto questo, noi abbiamo la convinzione di restare fedeli alla linea di condotta tracciata dal nostro fondatore Mons. Marcel Lefebvre di cui noi speriamo la pronta riabilitazione.


Inoltre noi desideriamo intraprendere questi “colloqui” - che il decreto definisce “necessari” - sulle questioni dottrinali che si oppongono al magistero perenne.
Noi non possiamo che constatare la crisi senza precedenti che oggi investe la Chiesa: crisi di vocazioni, crisi della pratica religiosa, del catechismo e della frequentazione dei sacramenti… Prima di noi, Paolo VI parlava addirittura di una infiltrazione del “fumo di Satana” e della “autodemolizione” della Chiesa. Giovanni Paolo II non ha esitato a dire che il cattolicesimo in Europa era come in uno stato di “apostasia silenziosa”. Poco tempo prima della sua elezione al Supremo Pontificato, Benedetto XVI stesso paragonava la Chiesa a una “barca in cui l’acqua entra da tutte le parti”. Pertanto noi intendiamo, in questi colloqui con le autorità romane, esaminare le cause profonde della situazione attuale e, apportandovi il rimedio adeguato, giungere a una vera restaurazione della Chiesa.

Cari fedeli, la Chiesa è nelle mani di sua Madre, la Santissima Vergine Maria. In Lei noi confidiamo. Noi Le abbiamo chiesto la libertà della Messa di sempre, dappertutto e per tutti. Noi Le abbiamo chiesto il ritiro del decreto delle scomuniche. Noi Le chiediamo nelle nostre preghiere, a Lei che è la Sede della Sapienza, queste necessarie chiarificazioni dottrinali di cui le anime turbate hanno tanto bisogno.

Menzingen, il 24 gennaio 2009

+ Bernard Fellay[SM=g1740722]



http://www.sanpiox.it/primapag/ver.html

La Fraternità Sacerdotale San Pio X in cifre

Sacerdoti (sino al 1° gennaio 2008): 493
1976: 30
1986: 180
1996: 354
2006: 463
Fratelli professi: 98
Suore Oblate: 73
Suore della Fraternità: 145
Paesi in cui la Fraternità opera: 63
Con presenza stabile e permanente: 31
Con servizio regolare: 32
Seminari: 6
Priorati:173
Oratori, cappelle e chiese: 450
Scuole: 86
Istituti universitari: 2
Case di riposo per anziani: 5
Congregazioni amiche:
Femminili: 18
Maschili: 9
Fedeli della Fraternità nel mondo intero: 600.000
(secondo il cardinal Castrillòn, presidente della Commissione Ecclesia Dei,
dichiarazione del 16 maggio 2007 ai vescovi del CELAM)
Fedeli della Fraternità in Francia: 100.000

[SM=g1740750] [SM=g7182] [SM=g1740720] [SM=g7182]
Fraternamente CaterinaLD

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27/01/2009 12:50

“Io credo nell’infallibilità della Chiesa! La FSSPX non è negazionista”

Patricia Briel

Mons. Fellay si dice fiducioso per il futuro

Condannate i propositi negazionisti di Mons. Williamson?

- Non è mio compito condannarli. Io non ho le competenze per farlo. Ma io deploro che un Vescovo abbia potuto dare l’impressione d’impegnare la Fraternità in un punto di vista che non è assolutamente il nostro.

Secondo alcuni osservatori la decisione del Papa potrebbe creare divisioni in seno alla Fraternità. Non tutti i fedeli e preti sarebbero pronti per l’unità.

- Io non lo credo. Ci può essere sempre una voce discordante, qui o là. Ma lo zelo che i fedeli hanno messo nel pregare per domandare la cancellazione della scomunica la dice lunga sulla nostra unione; 1.700.000 rosari sono stati detti in due mesi e mezzo.

Nella vostra lettera ai fedeli del 24 gennaio, voi manifestate il desiderio di esaminare con Roma le cause profonde della “crisi senza precedenti che investe la Chiesa oggi”. Quali sono queste cause?

- Essenzialmente, questa crisi è dovuta ad un nuovo approccio del mondo, ad una nuova visione dell’uomo, cioè ad un antropocentrismo che consiste in un’esaltazione dell’uomo a scapito di Dio. La comparsa dei filosofi moderni, con il loro linguaggio meno preciso, ha condotto ad una confusione nella teologia.

Anche il Concilio Vaticano II è responsabile della crisi della Chiesa, secondo voi?

- Ciò non viene dalla Chiesa. Ma è anche vero che noi respingiamo una parte del Concilio. Benedetto XVI stesso ha condannato quelli che rivendicano lo spirito del Concilio Vaticano II per domandare una evoluzione della Chiesa in rottura con il passato.

Al centro delle critiche che fate al Concilio c’è l’ecumenismo e la libertà religiosa.

- La ricerca dell’unità tra tutti nel corpo mistico della Chiesa è il nostro desiderio più caro. D’altra parte, il metodo utilizzato non è adeguato. Oggi si insiste così tanto sui punti che ci uniscono alle altre confessioni cristiane che si elimina ciò che ci divide. Noi pensiamo che coloro che hanno lasciato la Chiesa cattolica, cioè gli ortodossi e i protestanti, devono tornarci. Noi concepiamo l’ecumenismo come un ritorno all’unita nella Verità.
Riguardo alla libertà religiosa, bisogna distinguere due situazioni: la libertà religiosa dell’individuo e le relazioni tra la Chiesa e lo Stato. La libertà religiosa implica la libertà di coscienza.
Noi siamo d’accordo sul fatto che non esiste il diritto di forzare qualcuno ad accettare una religione. Quanto alla nostra riflessione sulle relazioni tra Chiesa e Stato, questa si basa sul principio della tolleranza. Ci sembra evidente che la dove ci sono più religioni, lo stato deve garantire l’intesa e la pace. Ma - d’altra parte - non c’è che una religione vera, le altre non lo sono. Ma noi tolleriamo questa situazione per il bene di tutti.

Cosa succederà se i negoziati falliscono?

- Io sono fiducioso. Se la Chiesa dice qualcosa oggi in contraddizione con ciò che insegnava ieri e con ciò non ci ha costretti ad accettare questo cambiamento, allora ci deve spiegare la ragione. Io credo nell’infallibilità della Chiesa e penso che arriveremo ad una completa soluzione."


........[SM=g1740717] [SM=g1740722] [SM=g1740721]


Al Vescovo Williamson dico:

se lei fa il negazionista, si rammenti che giungerebbe a negare il martirio stesso di san Massimiliano Kolbe e di Edit Stein con la sorella, prelevate dal Carmelo con la forza e uccise in una camera a gas che benchè Monache di Clausura, ebbero la sola colpa di essere nate ebree....e convertite a Cristo...

Ma cerchiamo anche di non dare adito ai giornali scandalistici....
lo stesso mons. Williamson avrebbe ridimensionato le sue risposte ricordando ai suoi accusatori che suo padre stesso fu deportato, ergo sarebbe assurdo per lui negare un evento che sperimentò nella sua famiglia....[SM=g1740733]

La morale quale è?[SM=g1740732]
che si è usata una vecchia intervista mandata in onda DI PROPOSITO la sera prima dell'uscita della revoca della scomunica per screditare non solo gli sforzi della FSSPX ma anche le decisioni di Benedetto XVI le quali FANNO PAURA A MOLTI perchè il Papa sta cercando di sostenere UN SOLO OVILE SOTTO UN SOLO PASTORE....e questo a molti NON piace....preferiscono le divisioni[SM=g1740730]

Sursum corda...[SM=g1740720] le porte degli Inferi non prevarranno!
Fraternamente CaterinaLD

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(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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