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II capitolo LA PREGHIERA LITURGICA Principi biblici-teologici della Liturgia delle ore Proclamazione della Parola <E non ubriacatevi di vino, il quale porta alla sfrenatezza, ma siate ricolmi dello Spirito, intrattenendovi a vicenda con salmi, inni, cantici spirituali, cantando e inneggiando al Signore con tutto il vostro cuore, rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo> (Ef 5,18-19). Il Magistero <La liturgia delle Ore si è sviluppata a poco a poco in modo da divenire la preghiera della Chiesa locale. Essa si svolgeva in tempi e luoghi stabiliti, sotto la presidenza del sacerdote. Era come una indispensabile integrazione di ciò che costituisce la sintesi di tutto il culto divino, cioè del sacrificio eucaristico, la cui straordinaria ricchezza faceva rifluire ed estendeva ad ogni ora della vita umana….Mentre dunque recitiamo l’Ufficio dobbiamo riconoscere l’eco delle nostre voci in quelle di Cristo e quelle di Cristo in noi. Perché questa caratteristica della nostra preghiera risplenda più chiaramente, è indispensabile che "quella soave e viva conoscenza della Sacra Scrittura", che emana dalla Liturgia delle Ore, rifiorisca in tutti, in modo che la Sacra Scrittura diventi realmente la fonte principale di tutta la preghiera cristiana> (Costituzione Apostolica con la quale si promulga l’Ufficio Divino rinnovato a norma del Concilio Ecumenico Vaticano II di Paolo VI). La viva tradizione della Chiesa <Le mie labbra si aprono in un inno, quando tu mi insegni le tue rette sentenze: come a chi è nella gioia si addice il salmeggiare – "chi tra voi è nella gioia, salmeggi", e detto – così il cantare inni è proprio di coloro che contemplano le ragioni delle "rette sentenze". Mentre però il salmeggiare si addice agli uomini, il cantare inni, invece, agli angeli o a coloro che posseggono uno stato quasi angelico. Così, anche i pastori che passavano la notte all’aperto non udirono gli angeli salmeggiare, ma cantare inni e dire: "Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama" (Lc 2,14). Ora un "animo gioioso" consiste nell’impassibilità dell’anima, che si ottiene attraverso la custodia dei comandamenti di Dio e le vere dottrine; un "inno", invece, è lode, legata alla stupita meraviglia di fronte alla visione delle cose create da Dio> (Evagrio, in Commento ai Salmi 118,171). Riflessione biblica Il Nuovo Testamento attesta non solo la dimensione comunitaria della preghiera ma anche quella personale, vissuta in determinate ore della giornata, ad esempio "all’ora terza" (cf At 2,1-15), verso "le tre del pomeriggio" (At 3,1) oppure "verso mezzanotte" (At 16,25) in piena continuità con tutta la tradizione ebraica che dedicava momenti particolari della giornata alla preghiera. Lo stesso Figlio di Dio ha voluto lasciarci testimonianza della sua preghiera alzandosi al mattino presto (cf Mc 1,35), ritirandosi in luoghi isolati la sera "alla quarta veglia" (Mc 14,23.25; Mc 6, 46.48). Gesù non solo ha pregato, ma ha "ordinato" di fare ciò che egli fece, esortando alla preghiera incessante, umile (Lc 18,9-14), vigilante (Lc 21,36), perseverante e fiduciosa (Lc 11,5-13; 18,1-8). La preghiera cristiana, sin dal sorgere della Chiesa, è fondamentalmente preghiera di lode e di rendimento di grazie nello Spirito Santo (cf Rm 8,14.27; Gd 20, Ef 5,18c) per mezzo del Figlio di Dio8 (Rm 12,12; 1 Cor 7,5; Ef 6,18; Col 4,2), rivolta al Padre (Eb 13,15). La Chiesa adempie pienamente all’incessante esortazione di Gesù a pregare senza stancarsi (cf Lc 18,1) non solo attraverso la Celebrazione Eucaristica ma anche <in altri modi, e specialmente con la Liturgia delle Ore, la quale, tra le altre azioni liturgiche, ha come sua caratteristica per antica tradizione cristiana di santificare tutto il corso del giorno e della notte>9 Attraverso la Liturgia delle Ore si realizza la santificazione dell’essere umano mediante il dialogo con Dio, l’ascolto della Sua Parola che avviene in modo speciale attraverso i Salmi. Il Salterio è il libro di preghiera di Gesù nel senso "più rigoroso" del termine, perché Egli ha pregato con il salterio10 <e questo è divenuto la sua preghiera>11. Gesù iniziava la giornata come ogni pio israelita: al mattino diceva con la famiglia riunita i salmi di lode 146 -150 e le benedizioni prescritte; la sera prima di dormire, ripeteva il salmo 4. La più grande12 testimonianza dell’uso del salterio da parte di Gesù è data dall’esperienza del Getsemani quando cita i Salmi 42,6; 53, 5, 22 e 31,6. Il Salterio <è la preghiera vicaria di Cristo per la sua comunità>13. Ora che il Figlio di Dio si trova presso la Gloria del Padre è la "nuova umanità di Cristo", la Chiesa, che continua la preghiera fino alla fine dei tempi attraverso il salterio. <Coi salmi noi facciamo pienamente nostra la preghiera nel Cristo, poiché siamo diventati una sola cosa con lui nel Battesimo>14. Applicazioni La Liturgia delle Ore esprime la dimensione ecclesiale della preghiera cristiana in quanto risuona la <voce della diletta Sposa di Cristo, i desideri ed i voti di tutto il popolo cristiano, le suppliche e le implorazioni per le necessità di tutti gli uomini>15, ma è anche di fondamentale importanza per curare la preghiera personale fondata sulla sacra Scrittura e per santificare il tempo celebrando: 1) le "lodi mattutine" che scandiscono il "nuovo inizio", il sorgere del sole, della luce che manifesta la bellezza della natura ma, in particolare, il sorgere della Luce eterna, del Sole di Giustizia: Cristo. Il sole che sorge al mattino libera la terra dalle ombre della notte; analogamente, crediamo, che il Sole di Giustizia, Cristo nostro Signore, ogni giorno libera il nostro cuore dalle tenebre del peccato; 8 <Così, quando pregando parliamo con Dio, non per questo separiamo il Figlio dal Padre e quando il Corpo del Figlio prega non separa da sé il proprio Capo, ma è lui stesso unico salvatore del suo Corpo, il Signore nostro Gesù Cristo Figlio di Dio, che prega per noi, prega con noi ed è pregato da noi. Prega per noi come nostro sacerdote, prega in noi come nostro capo, è pregato da noi come nostro Dio.> (S.Agostino, Commento al Sal 85). 9 La liturgia delle Ore secondo il Rito Romano, Ufficio divino rinnovato a norma dei decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II e promulgato da Paolo VI. 10 "Il nome greco psaltérion indica uno strumento a corde: un’arpa o una cetra (cf Dn 3,5). Psalmòs denota quindi un canto accompagnato da uno strumento musicale. Se, pertanto, le preghiere del Salterio sono musicate e cantate, ciò significa che esse non erano destinate a un uso privato, ma pubblico, cioè alla liturgia" (Alberto Mello, I Salmi: un libro da pregare, Edizioni Qaqajon, 2007 Magnano, pag.14). 11 Dietrich Bonhoeffer, Vita Comune. Il libro di preghiera della Bibbia, Edizione Queriniana 1994, Brescia, pag.36. 12 Enzo Bianchi, Introduzione ai Salmi, Edizione Gribaudi 1982, Torino pagg.21-37. 13 Ibidem. 14 Enzo Bianchi, Introduzione ai Salmi, Edizione Gribaudi 1982, Torino, pag.30. 15 Ibidem n.8.2) l’ora media è l’ora più delicata, pausa nel corso delle ore lavorative, carica delle fatiche affrontate nel corso della giornata. E’ il tempo della distensione, ma anche della tentazione perché possiamo abbassare il livello di attenzione nei riguardi della Parola di Dio e di noi stessi. Questo tempo è utile per <permettere alla Parola di Dio di rendesi presente ed efficace anche nelle situazioni più difficili e delicate della nostra vita>16; 3) i vespri segnano l’ora in cui si avvicina il tramonto e prendiamo coscienza del nostro inevitabile<ritorno del corpo alla terra>. 17 Unitamente a questa percezione siamo pur consapevoli di partecipare all’evento pasquale ed in particolare alla risurrezione che si verificherà in noi. Infatti, mentre il giorno volge al suo declino, percepiamo la presenza viva della luce dello Spirito, accesa in noi dal Cristo Risorto. La Liturgia delle Ore vissuta personalmente arricchisce la preghiera comunitaria carismatica perché conferisce un pensiero ed un linguaggio prettamente biblico mediante la ripetizione e memorizzazione dei Salmi, dei Cantici dell’A.Testamento e del N.Testamento assumendo, nella fedeltà giornaliera alla preghiera personale, la sublime arte spirituale di pregare la Parola con la Parola di Dio sottomettendo ogni stato d’animo, ogni preoccupazione, ogni aspettativa ai suggerimenti dello Spirito. Esplicitazioni Decidi di santificare la tua giornata scegliendo un tempo particolare (la mattina, il pomeriggio oppure la sera) utilizzando la preghiera della Liturgia delle Ore, adattandola al tuo contesto, al tempo a tua disposizione. Cerca di memorizzare un versetto o più di un salmo in particolare in modo da essere accompagnato/a nel corso della giornata dalla memoria costante di Dio, alimentata dalla Sua Parola. Brani biblici Luca 11,1; Matteo 6,6; Luca 24,30; Matteo 26,30; Matteo 5,44; 7,7; 26,41; Matteo 13,33; 14,38; Luca 6,28; 10,2; Giovanni 14,13; Luca 18,1.9-14; Luca 21,36; Marco 13,33; Romani 8,15-26; Efesini 5,19; Ebrei 13,15; Apocalisse 19,5; Colossesi 3,17; Filippesi 4,6; 1Tessalonicesi 5,17; 1 Timoteo 2,1; Romani 15,30; Efesini 6,18; 1Tessalonicesi 5,25, Giacomo 5,14-16. Bibliografia essenziale AA.VV. Liturgia delle Ore a cura del Pontificio Istituto Liturgico S. Anselmo. Edizione Marietti. Beauchamp, P. (2002). Salmi notte e giorno. Assisi: Cittadella Editrice.Enzo Bianchi, (1982). Introduzione ai Salmi. Torino: Edizione Gribaudi. Mello, A. (2007). I Salmi: un libro per pregare. Magnano: Edizione Qiqajon.Wénin, A. (2002). Entrare nei Salmi. Bologna: edizione EDB. Dietrich Bonhoeffer (1991), Vita comune. Il libro di preghiera della Bibbia. Edizione Queriniana. 16 Innocenzo Gargano, Dal Sorgere del Sole al suo tramonto. Iniziazione alla preghiera delle ore e alla lectio divina. Edizione Paoline, 1993, Milano pag. 69. 17 Ibidem pag. 70. |