8. Maria, la donna Modello
Nel mondo di oggi la donna è, in molti sensi, aggredita. La sua immagine, la sua identità sono spesso oscurate quando non direttamente rovinate. La donna è sotto stimata, banalizzata ed anche commercializzata, quando si fa di lei una immagine comoda di pubblicità per auto, immagini e bottiglie d'acqua. Numerose correnti di pensiero oggi suggeriscono alle donne, in modo sottile, che dovrebbero fare esattamente ciò che fanno gli uomini, come se questi fossero il loro modello. Si suggerisce che le donne sarebbero affrancate maneggiando un'arma da fuoco, uccidendo al fronte, o pilotando aerei da caccia. Le si condiziona per presentare la maternità come un'oppressione e la gravidanza come un'aggressione alla loro bellezza, quasi una malattia. La donna del focolare è presentata come un modello di regressione culturale. La verginità è guardata come un tabù primitivo dal quale le donne devono essere liberate.
È qui che la Vergine di Nazareth ha un messaggio da dare ai membri di tutte le religioni per ciò che concerne la vera identità della donna. In lei Dio allea la bellezza della verginità e le glorie della maternità e tuttavia lei
non ha una personalità debole. Vergine piena di prudenza e di forza, sa che l'Onnipotente ha fatto per lei grandi cose, che ha disperso i superbi, che ha rovesciato i potenti dai loro troni ed elevato gli umili, come canta con vigore nel suo Magnificat (cf. Le 1, 48-53). Veramente tutte le generazioni la chiameranno Beata.
I buddisti, che hanno stima per la maternità, la compassione, la generosità, la rinuncia a se stessi e l'amore, trovano nella Vergine Maria qualcuno che li innalza, li ispira, li guida e li incoraggia.
Gli indù troveranno in Maria la realizzazione della più alta forma di femminilità, della fecondità, della potenza, della forza, il riflesso materno di Dio. È Dio stesso che parla in termini materni del suo amore per il popolo che si è scelto: "Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai" Os 49, 15).
Gesù stesso ha pianto sulla città di Gerusalemme: "quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!" (Mt 23, 37). I musulmani troveranno nella Vergine Maria una donna di fede, una Vergine purissima, una madre amorevolissima ed una costruttrice di famiglia nel senso migliore del termine. Le donne e gli uomini di ogni religione dovrebbero volgere i loro sguardi verso Maria come verso una donna modello donata da Dio e per la quale tutta l'umanità dovrebbe essergli riconoscente. "L'uomo e la donna", dice papa Giovanni Paolo II,
"creati come "unità dei due" nella loro comune umanità, sono invitati a vivere una comunione d'amore ed a riflettere così nel mondo la comunione d'amore che è in Dio" (Mulieris Dignitatem, 7). Maria aiuterà di volta in volta uomini e donne a stabilire delle relazioni reciproche secondo il piano divino e permetterà loro così di trovare, di accettare e di vivere la loro vera identità, la loro complementarità e la loro nobile umanità, ognuno ad immagine e somiglianza di Dio (cf. Gn l, 27).
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