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Perche' ci sono tanti mali nel mondo?

Ultimo Aggiornamento: 02/08/2009 14:59
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26/07/2009 15:59


Ma è proprio questo il libero arbitrio, se Dio intervenisse impedendoci di fare il male ci toglierebbe la possibilità di scelta

E' esattamente quello che ho scritto.



E' vero che hai scritto così, ma è pur vero che dopo affermi: "ritengo impensabile un dio che crei già sapendo che quell'individuo si perderà"

Il cammino verso la salvezza o verso la perdizione serve unicamente a noi, Dio ci regala la vita dandoci la possibilità di compiere le nostre scelte, di formarci. Del resto: può Dio condannare alla non-esistenza qualcuno per una colpa che non ha ancora commesso? Dio non controlla le nostre azioni, si limilita a saperle in anticipo in quanto è fuori dal tempo, e, giacché è Amore, ci dà anche la possibilità di errare e di imparare cadendo. I greci dicevano “si impara soffrendo”.


Il Dio che descrivi non è fuori dal tempo bensì nel tempo, e per la precisione in sincronia col nostro universo in questo istante

Lo spazio-tempo è una peculiarità relativa del solo mondo materiale, variabile, come giustamente osservi, a seconda che ci avviciniamo o ci allontaniamo dalla velocità della luce
A mio modo di vedere, il mondo immateriale non andrebbe, quindi, pensato in termini di tempo, bensì come "assenza" di tempo, ovvero come puro stato d'essere estraneo ad ogni concetto di fisicità.



Concordo in quanto dici, infatti Dio è a-temporale, è fuori dal tempo.


In questo senso potremmo anche meglio comprendere il concetto di eternità, che inevitabilmente siamo invece portati a considerare come una linea retta infinita e in qualche modo sempre legata ad un concetto temporale.



L'eternità difatti non può essere legata a un concetto temporale, il tempo, per quanto lungo possa essere, ha un inizio e una fine, l'eternità essendo a-temporale non ha ne inizio ne fine.

La nostra sensazione dello spazio-tempo è determinata dalla fisicità attraverso dei punti di riferimento che non esistono nel mondo immateriale e che potremmo considerare come un eterno presente.
In verità lo stesso concetto di presente non esiste, questo lo aveva capito anche sant'Agostino nel libro XI delle confessioni.



L'esempio dell'elicottero che sorvola un circuito spiega molto bene ciò che intendi, però il circuito esiste, mentre  le scelte umane non si trovano fissate in un futuro che ancora non esiste, bensì costruiscono questo futuro che Dio ha lasciato nelle nostre mani.



Si ma che Egli già preconosce; il discorso è un altro. Può Dio non conoscere il futuro? E’ assurdo, perché data una piena conoscenza del momento attuale gli effetti che ne deriveranno sono conoscibili come altrettanto necessari e inevitabili, e, se il Signore riavvolgesse il tempo di cinque minuti all’indietro, dalle cause osservate si produrrebbero sempre i medesimi effetti. Se Dio è onnisciente può non conoscere ciò che sta per succedere ad ognuno di noi o al suo popolo eletto? E che razza di onniscienza sarebbe? Inoltre noi leggiamo continuamente sui giornali titoli del tipo: “Bush sta per dichiarare guerra a X”. Dio che conosce quest’istante saprà pur se quell’enunciato è vero o falso. E se lo sa allora conosce anche il futuro. Egli mi sta guardando in questo momento e dunque deve sapere la verità o falsità del seguente enunciato “Enrico tra cinque anni andrà in Francia”. Ho detto il vero o il falso? Non lo so, ma se Dio sa tutto di quest’istante deve sapere anche se quanto sopra scritto è vero o falso, altrimenti non conoscerebbe una proprietà di qualcosa di questo mondo, e se la conosce allora conosce il tuo futuro.


Non vedo dove sia l'implicazione logica.

L'implicazione logica sta in ciò che ho scritto: "ritengo impensabile un dio che crei già sapendo che quell'individuo si perderà. E non avrebbero neppure senso i richiami coscienziali che Dio ci suggerisce nella nostra più profonda interiorità o attraverso altri segni,  se Lui già sapesse in partenza che sono inutili.
Ma aggiungo anche: a che sarebbe servita la venuta di Cristo se già era noto chi si sarebbe salvato e chi no?



Qui c'è un piccolo errore, Dio conosce tutto e in quel tutto c'è compreso il sacrificio di Cristo: Tutto è stato creato per mezzo del Figlio è in vista del Figlio.
Anche il Figlio così come il Padre e lo Spirito Santo essendo quell'unico Dio che noi confessiamo quando ha creato il tutto in vista di se stesso preconosceva chi avrebbe aderito o rifiutato la Grazia riservata a tutti.


Tu giustamente ti domandi come sia possibile che Dio crei il male sapendo di crearlo



Dio non interferisce nelle nostre scelte se non attraverso intuizioni interiori o creando circostanze che noi chiamiamo casualità, ma che non sempre sono tali.



Ma Dio per interferire implicitamente sulle nostre scelte è perchè sà che se non lo farebbe tutta l'umanità perirebbe.


Tutto questo per cercare di indirizzarci verso il bene, ma che senso avrebbe fare questo se già sapesse che è tutto inutile in quanto già sa che non lo ascolteremo?



Questa è una domanda da fare ai calvinisti non a me, per me Dio pur trascendendo la storia Egli interargisce con essa, Dio pur conoscendo il futuro interagisce con noi per salvarci, il fatto che Egli conosca il nostro futuro, e con esso compreso la sua interazione, questo non vuol dire che quel futuro, figlio delle nostre azioni, lo abbia deciso lui.


Se, invece, come tu affermi, già conoscesse preventivamente quali saranno le scelte dell'uomo, allora si potrebbe pensare che egli le consideri semplicemente come esperienze necessarie alla nostra evoluzione spirituale che, attraverso queste, ci riporterà a Lui, ma in questo caso, essendo Dio anche amore infinito, è perchè già sa che tutti, nessuno escluso, ci salveremo.
Anche questa può essere un'ipotesi ragionevole.



Certo se non fosse velatamente New Age, questa è una concezzione errata dell'amore di Dio, il fatto che Egli sia amore non esclude che ci sia una giustizia divina, molti però non riescono a conciliare tale amore con il fatto alcune persone vadano a finire all'inferno, e così si domandano come può Dio che è amore mandare all'inferno una sua creatura che Egli ama?

Il problema è che Dio non manda all’inferno nessuno, è l’uomo che si manda all’inferno da solo scegliendo di vivere senza Dio durante la vita. Il paradiso è la comunione con Dio e deriva da un atto libero, se dunque qualcuno durante la sua esistenza ha scelto di vivere senza il Signore egli si limiterà a ratificare la scelta dell’individuo anche dopo la morte, giacché l’inferno è l’eterna lontananza da Dio, non fuoco e fiamme. Sfortunatamente il mondo è ancora convinto che la dottrina cattolica sull’inferno sia quella di Dante.
Inoltre su questo discorso alcuni teologi hanno frainteso l'insegnamento del Magistero che per il fatto di affermare di non poter dire se e quante persone vadano all'inferno, si sono azzardati a dire che l'inferno è vuoto, ma questa non è la dottrina della Chiesa, che pur ammettendo che è nell'impossibilità di poter affermare che una o più persone siano all'inferno, anche nei casi di persone eclatantemente malvagie, dichiara che l'inferno non è vuoto.
Inoltre la tua affermazione:
  "essendo Dio anche amore infinito, è perchè già sa che tutti, nessuno escluso, ci salveremo"
Questa sì che si scontrerebbe con il sacrificio di Cristo, se infatti alla fine tutti si salvano per quale ragione Cristo si è sacrificato?
Il Vangelo di Giovanni ci dice che l'Amore di Dio si concretizza nell'aver mandato il Suo unigenito Figlio affinchè chiunque creda in lui sarà salvo, e Cristo stesso prima della sua ascensione dirà a gli apostoli: chi avrà creduto e sarà battezzato sarà salvo chi non avrà creduto non sarà salvato.
Tutto come si può vedere dipenda dalla nostra libera scelta, niente di universalismo alla New Age.
Con questo, come insegna la Chiesa Cattolica, Dio non disdegna di salvare e servirsi di tanti uomini fuori dal cristianesimo, questo lo dico per non fraintendere il mio messaggio con una visione fondamentalista da terzo protestantesimo.




Forse, a dispetto di tutte le nostre umane elucubrazioni, non è neppure improbabile che, quando saremo al Suo cospetto, la vera realtà ci possa apparire ancora talmente diversa da farci esclamare: Ohhhh!!!!



Ma questo sicuramente, per quanto mi riguarda condivido pienamente il pensiero della maggioranza della filosofia cristiana sul libero arbitrio e onniscenza di Dio.
Pur sapendo di avere personalmente molte lacune in questo tema.


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