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Perche' ci sono tanti mali nel mondo?

Ultimo Aggiornamento: 02/08/2009 14:59
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31/07/2009 14:14

Se non lo conoscesse, gran parte della Scrittura sarebbe invalidata dal fatto che le profezie sul futuro in essa espresse non avrebbero fondamento. Ma come sappiamo vi è tutta una serie di profezie messianiche, puntualmente avveratesi in Gesù, e tutta una serie di profezie su altri personaggi storici in parte conclusi e in parte non ancora.

L'obiezione è senz'altro valida e logica, ma è possibile seguire anche un'altra riflessione.

E' evidente che Dio non abbia lasciato nulla al caso, ma che esista un Suo preciso disegno su ciò che riguarda il fine e, quindi, ciò che sarà il destino finale dell'intero universo inteso nella sua globalità.
Questo implicherebbe l'aver stabilito, in linea di massima, dei percorsi ineluttabili che si verificheranno al di fuori della volontà umana come, per esempio, la venuta di Cristo ed il percorso che questi avrebbe subìto. Legati a questo evento rientrerebbero le profezie.

Vorrei anche ricordare che le profezie preannunciate durante certe apparizioni mariane siano sempre legate ad un "se": "Se l'umanità non si ravvederà, accadrà questo ....", così come a Medjugorje l'apparizione avrebbe detto che alcuni interventi divini sono stati scongiurati dalla preghiera dei fedeli.
Quindi, la sapenza divina preconosce l'esito cui porterebbero le azioni umane se ... queste non saranno modificate.
Come potrebbe conciliarsi questa prevedibilità di scelta diversa se essa fosse già pre-conosciuta? 
Che senso avrebbe quel "se"? Come lo è stato per la venuta di Cristo, l'apparizione avrebbe potuto affermare che l'evento si sarebbe verificato senz'altro, proprio perchè queste scelte Dio già le conosce.

Il "se" potrebbe rappresentare, quindi, le possibilità che le scelte umane possono senz'altro concretizzare nell'esercizio del libero arbitrio, in un quadro generale che potrebbe rientrare nel disegno divino,  ma non la certezza di come esse verranno prese individualmente.

Qualcuno potrà obiettare che il "se" rappresenti solo un'esortazione perchè Dio vuole metterci sull'avviso di ciò che accadrà e cerchi così di correggerci, ma allora mi chiedo a cosa servirebbe se già sapesse che l'evento non potrà che avvenire in quel modo. Ogni sua esortazione sarebbe inutile se gà sapesse che, nonostante i Suoi avvertimenti,  noi agiremo solo e comunque in quel modo, ma Dio non potrebbe mai fare nulla che inutile, mentre in questo caso lo farebbe.
Indubbiamente Dio non può essere che a-temporale, ma è soprattutto uno stato d'essere immutabile in quanto già perfetto.
Il futuro potrebbe essere visto semplicemente, non tanto come un elemento temporale, ma come un susseguirsi di tanti stati d'essere dello spirito nel suo divenire verso la conoscenza di Dio, e questo attraverso le necessarie e singole esperienze e opportunità che Dio continuamente ci offre.
Questa visione potrebbe ripondere, secondo me,  a molte domande irrisolte.
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