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Scusami Enrico ma ancora non riesco a capire la differenza tecnica che tu fai.
Non senti quante testimonianze portano contro di te (accusa)?". 14Ma non gli rispose neanche una parola
Mi sapresti dire che differenza c'è con questa affermazione?:
Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: "Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto (accusa)?". Gesù rispose: "Io lo sono! E vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra della Potenza e venire con le nubi del cielo". Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: "Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?". Tutti sentenziarono che era reo di morte. (Mc 14:61-64)
Che la domanda del sommo sacerdote fosse una accusa è chiara dalla sentenza stabilita in base alla risposta di Cristo. Il Vangelo di Marco tocca anche i versetti che tu citi, ma da una spiegazione che Matteo e Luca hanno tralasciato:
"I sommi sacerdoti frattanto gli muovevano molte accuse. Pilato lo interrogò di nuovo: "Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!". Ma Gesù non rispose più nulla, sicché Pilato ne restò meravigliato. " (Mc.15:3-5)
Fino a quel momento Gesù rispondeva alle accuse, ma a un certo punto non rispose più a nulla. Intanto cerchiamo di immedesimarci in quel momento storico. Gesù prima di comparire da Pilato fu maltrattato tutta la notte, dinanzi a Pilato veniva accusato da un notevole numero di persone in un cortile all'aperto, dal vangelo di Giovanni apprendiamo che a un certo punto fu pure fustigato per ordine di Pilato per cercare di placare gli animi dei Giudei. La situazione non è propriamente da tribunale normale, era un processo falso e Gesù lo sapeva. Ma questa era la condizione per compiere la volontà del Padre suo che è nei cieli. Il silenzio di Gesù può essere interpretato come il suo fiat al suo donarsi per noi:"..io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo" (Gv.10:17-18)
Ma al di la della diquisizione sui momenti o no di silenzio di Gesù, e sulla opportunità di parlare o meno seguendo il suo esempio, il tacere per noi otterrebbe lo stesso scopo che era nelle intenzioni di Gesù e poi daremmo le stesse sue dimostrazioni delle dichiarazioni fatte?
Mi sfugge il significato di questa domanda, ma direi che non possiamo ne ottenere lo stesso scopo di Cristo ne tanto meno potremmo dimostrare ciò che dimostro Cristo.
Non dimentichiamo che quello che ha dichiarato l'ha dimostrato risorgendo.
Appunto.__________________________________________________
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