Banca mondiale e Pam sollecitano aiuti Un miliardo di affamati nel mondo
New York, 17. La recessione globale spingerà altri 89 milioni di persone in estrema povertà entro la fine del prossimo anno, secondo quanto afferma la Banca mondiale in un documento, anticipato ieri, che presenterà al prossimo g20 di Pittsburgh e nel quale invita i Paesi ricchi ad aumentare gli aiuti a quelli in via sviluppo. I dati confermano quelli esposti ieri, in una conferenza stampa a Londra, dal direttore del Programma alimentare mondiale (Pam) delle Nazioni Unite, Josette Sheeran, secondo la quale per la prima volta nella storia nel mondo ci sono oltre un miliardo di affamati.
Secondo il documento della Banca mondiale, mentre l'economia globale mostra i primi segni di ripresa, i 43 Paesi a più basso reddito fra quelli in via di sviluppo "continuano a fare i conti con le conseguenze della recessione globale, il che mette in evidenza la necessità di aumentare il sostegno in favore dei Paesi più poveri". Il direttore della Banca mondiale, Robert Zoellick, ha spiegato che al g20 non si possono ignorare i costi di lungo termine di tale situazione e ha raccomandato quindi azioni politiche coordinate in alcune aree: l'agricoltura, visto che la crisi alimentare continua ad affliggere i Paesi più poveri, e le piccole e medie imprese, fondamentali per il ritorno alla crescita di questi Paesi.
Da parte sua, Sheeran, ricordando che la vita di un miliardo e venti milioni di persone è minacciata dalla crisi economica e dal rincaro dei beni di prima necessità, ha chiesto alla comunità internazionale di mettere in agenda l'emergenza alimentare, sottolineando come con meno dell'1 per cento dei soldi stanziati per salvare il sistema finanziario si potrebbe evitare una calamità per milioni di persone.
(©L'Osservatore Romano - 18 settembre 2009) __________________________________________________