La definizione dogmatica della perpetua verginità di Maria appartiene al Concilio Lateranense del 649, convocato da Papa Martino I. Il terzo canone del Concilio si esprime così:
«Se qualcuno non confessa secondo i santi Padri che la santa e sempre vergine e immacolata Maria sia in senso proprio e secondo verità Madre di Dio, in quanto propriamente e veramente alla fine dei secoli ha concepito dallo Spirito Santo senza seme e partorito senza corruzione, permanendo anche dopo il parto la sua indissolubile verginità, lo stesso Dio Verbo, nato dal Padre prima di tutti i secoli, sia scomunicato» (DS 503).
Questa definizione è infallibile e irreformabile, poiché data l'intenzione espressa dal Papa e l'accettazione universale del Concilio, questo risulta praticamente ecumenico. La perpetua verginità di Maria è quindi una verità di fede definita.
Mi dispiace ma ciò che ho sottolineato è una vera sciocchezza, chi conosce un pò di teologia dogmatica sa benissimo che solo i Concili Ecumenici sono infallibili, quello Lateranense non è Ecumenico, infatti la Chiesa non lo considera tale, ed è per questo che pur avendo valore spirituale, è legato al Magistero ordinario, che per la teologia cattolica non è infallibile, quindi discutibile.
Questo testo, incollato da Enrico, forza molti dati, cita ad esempio Epifanio, ma tace che lo stesso autore dice che i fratelli di Gesù erano figli di un precedente matrimonio.
Cerca di portare acqua solo verso la tesi di Girolamo dando per scontato che sia quella più certa, se non adirittura per definita dogmaticamente.
Mentre non dice nulla sulla tesi più antica, quella di Epifanio, di Origene et ecc..__________________________________________________