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Così niente è utile, perché se tutto quello che viviamo non è giudicato - e non si capisce come si può giudicare senza vedere la corrispondenza o meno -, allora non facciamo un cammino umano. Io ricordo che questa per me è stata forse la questione più rilevante dell'incontro con il movimento: che metteva nelle mie mani uno strumento per fare il mio cammino umano. Senza questo non si capisce nemmeno la fede. Perciò, prendiamoci un attimo di tempo per ripartire da questo. Perché non si tratta dell'ultima nota dell'ultima pagina del ventesimo libro di don Giussani! È l'inizio del PerCorso: che cosa è l'esperienza. Allora, servendoci dei mezzi tecnici adeguati, proviamoci: ritorniamo a scuola, amici !
ESPERIENZA
L'esperienza, dice don Giussani (come abbiamo sentito ieri), di solito la riduciamo a provare. Questo mi sembra che dalla domanda si capisca: perché ci sia esperienza, non basta provare.
PROVARE
Ai miei studenti facevo questo esempio: immaginate che stiamo imparando un certo tipo di problema di matematica e l'insegnante, dopo avercelo spiegato, ci dia da svolgere un esercizio a casa. Vi ricordate come facevate quando eravate piccoli? Portavate a casa il compito e provavate a cercare di rispondere al problema. Voi, finito di fare il compito, eravate sicuri di avere risolto il problema in modo adeguato? Evidentemente no. E facendolo cinque volte invece di una, avreste saputo se la quinta era risolto meglio che la prima? No. E facendolo duecentomila volte? No. Che cosa vuoi dire questo? Che solo provando (cioè facendo duecentomila volte il tentativo di risolvere il problema) io non sono sicuro di avere imparato niente. 52 |
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