L'incarico sarà operativo dal 2010 Il luterano Fykse Tveit alla guida del Consiglio ecumenico delle Chiese
di Luca Maria Negro
Segretario per le comunicazioni
Conferenza delle Chiese europee
l pastore luterano norvegese Olav Fykse Tveit sarà, a partire dal 2010, il nuovo segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec o World Council of Churches). Lo ha eletto il 28 agosto, con un'ampia maggioranza, il comitato centrale riunito in questi giorni a Ginevra.
Fykse Tveit sarà il settimo segretario generale di questo organismo mondiale creato nel 1948 e che riunisce anglicani, ortodossi e protestanti. Sarà il secondo luterano a ricoprire questo incarico (dopo il tedesco Konrad Raiser), e il più giovane dai tempi dell'olandese Willem Visser 't Hooft, che fu nominato segretario del Cec (allora ancora in fase di formazione) a soli 38 anni, nel 1938.
Olav Fykse Tveit compirà 49 anni tra qualche mese, e ha alle sue spalle una solida esperienza ecumenica. Dal 2002 è segretario generale del Consiglio per le relazioni ecumeniche e internazionali della Chiesa luterana di Norvegia. Inoltre, è membro della Commissione teologica "Fede e Costituzione" sempre del Cec. Il nuovo segretario ha lavorato su questioni internazionali quali il conflitto mediorientale e l'apartheid in Sud Africa e si è occupato del dialogo interreligioso con musulmani ed ebrei. È, fra l'altro, co-presidente del Forum ecumenico Palestina-Israele del Cec; membro del direttivo del Consiglio cristiano di Norvegia; moderatore del gruppo di lavoro tra la Chiesa luterana e il Consiglio islamico di Norvegia e dell'analogo gruppo di lavoro con la comunità ebraica in Norvegia. Ha conseguito un dottorato in teologia a Oslo, sostenendo una tesi sul concetto di "mutual accountability" (rendere conto gli uni agli altri) nel movimento ecumenico.
Nelle sue prime dichiarazioni alla stampa ha sottolineato la necessità di ritrovare un giusto equlibrio tra la ricerca dell'unità visibile e la testimonianza comune sui temi della pace, della giustizia e della salvaguardia del creato. È necessario anche intensificare la collaborazione tra il Consiglio ecumenico e la Chiesa cattolica: "Una collaborazione - ha detto - che è già forte, ma che va proseguita e rafforzata, trovando nuove vie per servire insieme il mondo a tutti i livelli"; così come con l'area evangelicale e pentecostale.
Fykse Tveit sembra anche essere la persona adatta a proseguire, all'interno del Cec, il dialogo con la componente ortodossa. Egli ha sottolineato l'urgenza di sviluppare buone relazioni con l'islam e le altre grandi religioni mondiali. Nel dialogo interreligioso, ha detto, il Cec può svolgere un ruolo importante proprio perché portatore di un "approccio multilaterale, visto che veniamo da contesti così diversi". Un altro atout importante del nuovo segretario è la sua esperienza di manager, che sarà preziosa in un Consiglio ecumenico indebolito dalla crisi finanziaria e da qualche pesantezza organizzativa. Un manager capace non solo di gestire, ma anche di motivare: "Mi piace - ha rilevato - mettere insieme visione e lavoro pratico, creatività e realismo".
Nel suo discorso di accettazione, il segretario ha espresso stima nei confronti dell'altro candidato in lizza, il pastore sudcoreano Park Seong-won, e ha in particolare ringraziato "Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo" per la vocazione che gli ha riservato. "Credo davvero - ha evidenziato - che questo incarico sia una chiamata di Dio". Presentando la moglie Anna, un'infermiera specializzata con cui ha avuto tre figli, ha affermato: "Abbiamo deciso di seguire insieme questa chiamata". Si è infine detto toccato dalle preghiere che, nel movimento ecumenico, hanno accompagnato il processo di selezione del nuovo segretario, e ha invitato "a non smettere di pregare".
Olav Fykse Tveit succederà al pastore metodista del Kenya Samuel Kobia, segretario del Cec dal 2004, che lascerà l'incarico alla fine del 2009.
(©L'Osservatore Romano - 29 agosto 2009) __________________________________________________