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EBREI: BAGNASCO INCONTRA RABBINI, RIPRENDE DIALOGO CON CHIESA

Ultimo Aggiornamento: 24/09/2009 14:40
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22/09/2009 17:36

Caro Daniele...anch'io in un primo momento sono rimasta senza parole...ma come è mia abitudine (dono immeritato), ho cercato di chiedermi cosa intendesse dire...e cosa dice la Chiesa di sempre...

provo ad analizzare i due punti centrali: ATTEGGIAMENTO E OPERARE ATTIVAMENTE:

 
si legge in un comunicato della Cei ha chiarito che, ''nel modo piu' assoluto'', non c'e' ''alcun cambiamento nell'atteggiamento che la Chiesa Cattolica ha sviluppato verso gli Ebrei, soprattutto a partire dal Concilio Vaticano II'' e che ''non e' intenzione della Chiesa Cattolica operare attivamente per la conversione degli ebrei''.


 Sorriso per prima cosa mi son chiesta:  è inaccettabile?
..."imporre" la nostra fede non è mai stato ordinato dal Magistero della nostra Chiesa bimillenaria, tutto a sta a comprendere il senso di queste parole nella CONTINUITA' del Magistero...

Come è possibile ciò?

Il Concilio Vaticano II NON ha modificato la dottrina verso gli Ebrei, ma L'ATTEGGIAMENTO...la Chiesa ha sviluppato, cioè, una atteggiamento diverso con gli Ebrei associato NON al Concilio Vaticano, ma come spiegò Ratzinger in una omelia di Natale del 2000: "A CAUSA DEGLI EVENTI LEGATI ALL'OLOCAUSTO"....qualcuno li chiama SENSI DI COLPA...comunque li si vogliano chiamare, questi atteggiamenti NON intaccano la dottrina sugli ebrei ben espressa da san Paolo nel capo. 11 della Lettera ai Romani... Occhiolino

l'altra frase che mi sconcerta è questa:

''non e' intenzione della Chiesa Cattolica operare attivamente per la conversione degli ebrei''

la parola stonata è in quel "ATTIVAMENTE"....benissimo, allora sono andata a cercarmi degli esempi concreti di Santi che si recavano, prima del Concilio,  A CASA DEGLI EBREI a convertirli...naturalmenti NON li ho trovati... Ghigno

Perfino san Francesco è partito in Terra Santa si, ma per convertire i musulmani non gli Ebrei... Occhiolino

Allora ho pensato a questo: la Chiesa NON si è MAI prodigata ATTIVAMENTE per la conversione degli Ebrei...dopo la costruzione del Ghetto a Roma, ai predicatori era vietato andarvi a predicare... Occhiolino
Il rapporto, o meglio, l'insegnamento della Chiesa è sempre stato che il predicatore, spesso nelle piazze principali, predicava a chiunque volesse ascoltarlo...la conversione, dottrinalmente parlando è sempre stata una questione PERSONALE semmai da condividere dopo attraverso il catecumenato, il Battesimo e gli altri Sacramenti....quanti Conversi ebrei sono stati accolti dai Conventi? Tantissimi...

Ergo, occorre non spezzare con il passato della Chiesa il concetto di "operare attivamente" Bagnasco avrebbe potuto aggiungervi semmai: ''non e' intenzione della Chiesa Cattolica operare attivamente per la conversione degli ebrei....COSì COME E' DA INTENDERSI, OSSIA CHE NON HA MAI OBBLIGATO GLI EBREI ALLA CONVERSIONE'' ma si sa....LE PAROLE PESANO e si teme di "GRIDARE DAI TETTI LA VERITA'" rischiando semmai di dipingere sempre la Chiesa DEL PASSATO come Colei che operasse attivamente CONTRO la coscienza di qualche individuo...e di cui oggi pentirsene Occhi al cielo

Abbiamo invece un OBBLIGO che nessun Papa nessun Cardinale e nessun Vescovo può vietare: L'EVANGELIZZAZIONE...chiariti i modi per come portarla avanti, chi vuole ascolti, chi non vuole sono affari suoi....non ci resta che PREGARE per chi rifiuta il Cristo.....se mi girasse potrei andare anche davanti al Portico d'Ottavia a predicare....basta che non sia con spirito di provocazione e di sfida....ma se è fatto con spirito vero, sarò semmai passata per pazza... Felice e potrebbero rinchiudermi da qualche parte...o chissà, farmi saltare per aria....e allora? non fu forse crocifisso Gesù per aver ANNUNCIATO LA BUONA NOVELLA a cominciare dagli Ebrei?

Le parole del card. Bagnasco sono così ambigue e molto pericolose...andrebbero spiegate perchè in fondo non dicono una cosa errata, ma nel contesto in cui siamo potrebbero suonare come una resa, il contrario di quanto ci è stato richiesto proprio dal recente Documento sull'Evangelizzazione, che dice:


Il dovuto rispetto per la libertà religiosa
[32] e la sua promozione «non devono in alcun modo renderci indifferenti verso la verità e il bene. Anzi lo stesso amore spinge i discepoli di Cristo ad annunciare a tutti gli uomini la verità che salva»[33].

e nel testo non si dice mai che gli Ebrei sono esclusi dalla Verità o dal riceverla, essa NON CI APPARTIENE, il card. Bagnasco se pensasse a questo contraddirebbe non soltanto la sua missione ma anche quella della Chiesa intera....non ci dimentichiamo che le sue parole possono essere prese solo IN COMUNIONE CON L'INSEGNAMENTO DELLA CHIESA....

Interessante anche il monito di mons. Inos Biffi dalle pagine dell'O.R. di una settimana fa, quando parlando proprio dell'evangelizzazione dice:

Ma forse occorre chiarire che annunziare il Vangelo significa proclamare che soltanto in esso, e nella sua accoglienza, è possibile la salvezza. Le parole di Gesù sono perentorie:  "Chi crederà e sarà battezzato, sarà salvo; ma chi non crederà sarà condannato" (Marco, 16, 16).

Pensare diversamente significherebbe rendere superfluo Gesù Cristo o annoverarlo tra altri "salvatori":  né basterebbe, tra questi stessi, riconoscergli un primato.


Egli è assolutamente l'unico. Secondo le parole di Pietro:  "In nessun altro c'è salvezza:  non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati" (Atti degli Apostoli, 4, 12):  anche questo è un passo biblico che non appare oggi molto citato.

In ogni caso, secondo la fede cristiana, non ci sono, né mai ci poterono essere, religioni aventi in sé una grazia salvifica, a prescindere da Gesù Cristo.




Preghiamo piuttosto per avere vescovi martiri IN ITALIA....di questi si che siamo carenti...

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