Ban Ki-moon potrebbe convocare un nuovo summit prima di Copenaghen Come disinnescare la bomba del clima
New York, 24. Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, potrebbe convocare a breve una nuova riunione di capi di Stato e di Governo dedicata all'emergenza provocata dai cambiamenti climatici. Ne ha dato notizia ieri Janoz Pasztor, direttore della squadra di esperti che si occupano di clima per conto dell'Onu. La data dell'incontro non è ancora ipotizzata, ma dovrebbe comunque precedere l'apertura della conferenza mondiale di dicembre a Copenaghen, quando si dovrà definire l'accordo che subentrerà al Protocollo di Kyoto sulle emissioni di gas nocivi responsabili del cosiddetto effetto serra.
Al vertice sul clima tenuto martedì a margine all'Assemblea generale dell'Onu, sempre per iniziativa di Ban Ki-moon, erano intervenuti un centinaio di capi di Stato e di Governo. Sul sito internet dell'Onu è visibile la registrazione del messaggio pronunciato da Benedetto XVI, in vista del vertice sul clima, durante l'udienza generale dello scorso 26 agosto.
Sia dal vertice di martedì, sia dagli interventi in Assemblea generale, è comunque emersa una corale affermazione della volontà di giungere al buon esito della conferenza di Copenaghen. Lo stesso Ban Ki-moon ha indicato nella la lotta ai cambiamenti climatici la principale sfida del XXI secolo, insieme a quella per il disarmo nucleare.
Sul piano concreto, tuttavia, non sono state ancora individuate, con qualche eccezione, le misure per superare i contrasti, in particolare tra i Paesi in via di sviluppo e quelli più ricchi. Questi ultimi, che sono storicamente i principali responsabili dell'inquinamento, sono anche quelli che hanno avviato le maggiori misure di risanamento e chiedono - soprattutto l'Unione europea - vincoli rigidi sulle emissioni di gas.
Di contro, i Paesi in via di sviluppo temono di non poter sostenere i costi di una riconversione dei loro sistemi industriali e un freno alla loro crescita economica.
Il nuovo vertice ipotizzato da Ban Ki-moon dovrebbe - secondo gli analisti - servire appunto a limare le differenze di posizione per arrivare a Copenaghen alla firma di un documento condiviso.
(©L'Osservatore Romano - 25 settembre 2009) __________________________________________________