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Il cardinale Bertone: Sostenere la missione della famiglia nella Chiesa e nella società

Ultimo Aggiornamento: 03/10/2009 19:04
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03/10/2009 19:04

Il cardinale Bertone prende possesso del titolo della Chiesa suburbicaria di Frascati

Sostenere la missione della famiglia nella Chiesa e nella società


La famiglia va sostenuta e aiutata "a svolgere la sua indispensabile missione nella Chiesa e nella società". Soprattutto in un momento come questo, in cui difficoltà economiche e condizionamenti sociali rendono difficile la vita di non poche famiglie. È questo l'appello lanciato dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, in occasione della presa di possesso del titolo della Chiesa suburbicaria di Frascati, avvenuta sabato pomeriggio 3 ottobre.
Il porporato ha richiamato le preoccupazioni espresse in proposito dai vescovi italiani e ha ricordato che lo stesso Benedetto XVI ha esortato più volte a trasformare la parrocchia in un'autentica "famiglia di famiglie". Nasce da qui la possibilità di dar vita a una concreta "rete di solidarietà", perché - ha raccomandato - "ci sia sostegno reciproco e insieme si possano affrontare quelle difficoltà e ostacoli che talora segnano la rottura dell'unità e della comunione familiare".
Il segretario di Stato ha invitato a riflettere "su una delle principali cause della crisi della famiglia, che oggi tanto ci preoccupa:  l'aumento dei divorzi". Un "problema sociale e religioso", lo ha definito, riferendosi anche al monito lanciato la scorsa settimana dal Papa durante la visita ad limina dei vescovi brasiliani.
Nel decimo capitolo del vangelo di Marco proclamato durante la liturgia Gesù fa riferimento proprio a "questa piaga", come ha messo in evidenza il cardinale. I farisei cercano di metterlo alla prova chiedendogli se fosse lecito a un marito ripudiare la propria moglie. L'intenzione originaria di Dio - ha ricordato Bertone - è stata quella "di unione e di fedeltà reciproca tra l'uomo e la donna:  essi non sono più due, ma una sola carne. Perentoria e decisa è la conclusione:  "Dunque l'uomo non divida quello che Dio ha congiunto"". Del resto, "l'insegnamento di Gesù è chiaro, difende la dignità del matrimonio. Per questo la Chiesa non esita a ribadirlo con forza pur andando spesso controcorrente rispetto alle mode dei tempi". E questo perché - ha messo in evidenza il porporato - "il matrimonio è un'unione di amore e l'amore autentico implica fedeltà, la fedeltà appunto nell'amore. L'insegnamento di Gesù, che è valido per ogni epoca e ogni cultura perché radicato nella verità dell'uomo, è certamente esigente, ma è ispirato dall'amore e intende difendere l'amore. Nelle nostre società secolarizzate, purtroppo, tante unioni matrimoniali vengono rotte, e il divorzio diventa sempre più frequente".
La Chiesa "mentre presenta nella sua integralità e nella sua verità il Vangelo della famiglia - ha ricordato il segretario di Stato - si pone accanto alle tante famiglie oggi ferite dalle separazioni; non le condanna perché si rende conto della complessità dei problemi, ma, come il buon Samaritano, si china su di loro, oggi sottoposte ad attacchi molteplici e da molti fronti, per offrire a esse il suo conforto e l'aiuto della grazia e della misericordia divina". Solo il sostegno di Dio - ha detto - "ci aiuta a superare le difficoltà e mantenerci fedeli ciascuno alla nostra vocazione. Qualcuno, vedendo come vanno le cose, sarebbe invece tentato di pensare che la fedeltà coniugale, la stabilità familiare sono realtà di altri tempi. Ma non è così:  oggi come ieri non è mai facile portare felicemente a compimento la missione familiare, ma con l'aiuto di Dio ciò è possibile". Nel corso dei secoli - ha ricordato - non sono mancati esempi di famiglie sante, tra i quali i coniugi Beltrame Quattrocchi, i coniugi Martin, genitori di santa Teresa del Bambino Gesù, l'eroica testimonianza di santa Gianna Beretta Molla e quella di Igino Giordani, scrittore e giornalista, fautore dell'ecumenismo e "padre fondatore" del Movimento dei Focolari.
La pagina evangelica di Marco mette in evidenza non solo la fedeltà nel matrimonio ma anche l'accoglienza ai bambini. Il brano, come ha ricordato il cardinale, si ricollega al racconto della Genesi, dove l'uomo e la donna vengono descritti come coppia inseparabile. "In questo testo - ha sottolineato - risalta la dignità della donna, che, grazie al sacramento del matrimonio, forma con l'uomo una coppia vivificata dall'amore. Significative le parole che Dio pronuncia proprio all'inizio:  "Non è bene che l'uomo sia solo:  voglio fargli un aiuto che gli corrisponda" (Genesi, 2, 18). L'uomo non è stato creato per essere solo perché la sua vocazione è amare. Dio, che è Amore, lo ha voluto maschio e femmina perché nell'unione familiare si potesse riflettere il mistero dell'amore e della comunione trinitaria di Dio. Dio ha creato l'essere umano a sua immagine e somiglianza e ha voluto che la famiglia fosse la cellula base dell'umanità e culla della vita sbocciata dall'amore".
Quanto alla necessità di accogliere e difendere i bambini, a cominciare dall'ambito familiare, il cardinale ha voluto ricordare la recente visita di Benedetto XVI a Praga, nella chiesa dedicata a Santa Maria della Vittoria, dove è venerata la piccola statua del Bambino Gesù di Praga. Il Papa - ha evidenziato Bertone - "ha pregato per tutti i bambini e le famiglie del mondo. Ha anche ricordato che "ogni essere umano è figlio di Dio e quindi nostro fratello e, come tale, da accogliere e rispettare"". I bambini dunque "vanno amati anche perché hanno l'atteggiamento giusto per accogliere il regno di Dio:  un atteggiamento di pieno abbandono e fiducia nei loro genitori. Ecco perché il Signore ci esorta a imitarli, per accogliere con semplicità il regno di Dio, che Egli ci offre nel suo grande amore paterno".
Nella sua omelia, il segretario di Stato ha anche ricordato il cardinale Giovanni Cagliero, compaesano di don Bosco, che guidò il primo gruppo di missionari salesiani in partenza per la Patagonia e dal 1920 al 1926 fu vescovo di Frascati. Un pensiero poi per i due segretari di Stato che sono stati titolari della diocesi suburbicaria, i cardinali Giovanni Amleto Cicognani e Jean Villot. La presa di possesso di "questa storica e illustre sede" - ha evidenziato Bertone - costituisce in questo senso una testimonianza dell'"unità" e della "comunione" con la Chiesa di Roma e con il suo vescovo Benedetto XVI. "E sono particolarmente lieto - ha aggiunto - di trasmettervi il suo saluto, la sua vicinanza e la sua benedizione in questa felice occasione".
Il porporato non ha mancato infine di rivolgere un saluto speciale al vescovo Raffello Martinelli, che pochi giorni fa ha iniziato il suo servizio episcopale a Frascati. "A te - gli ha detto - il Signore affida questa comunità diocesana verso la quale devi svolgere il ministero di una speciale paternità spirituale e pastorale, imitando il Buon Pastore. Come è bella l'immagine che fin dalle origini i primi cristiani avevano fatta del Buon Pastore che porta sulle spalle la pecora più debole! Ma è altrettanto bello ricordare il gregge unito e concorde che riconosce la voce del suo pastore e lo segue". In conclusione, da Bertone l'augurio a tutti i fedeli "di rimanere fedeli a Cristo, pur con le vostre umane debolezze, come l'apostolo Pietro, al quale questa basilica cattedrale è dedicata".


(©L'Osservatore Romano - 4 ottobre 2009)
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