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La devozione mariana di Pio XII

Ultimo Aggiornamento: 21/10/2009 08:59
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La devozione mariana di Pio XII

Convegno di Studi a Roma per i 70 anni della “Summi Pontificatus”



di Antonio Gaspari


ROMA, martedì, 20 ottobre 2009 (ZENIT.org).-

Della mariologia di Pio XII, così come di tanti altri temi riguardanti il pontificato e gli insegnamenti magisteriali di questo Papa, se ne parlerà il 27 ottobre in un Convegno di Studi in occasione del 70° Anniversario della Summi Pontificatus che si svolgerà a Roma presso la Basilica di San Lorenzo Fuori le Mura.

All’incontro di studi promosso dal Comitato Papa Pacelli e dalla rivista “Cultura & Libri”, dalle ore 17.30 fino alle 20.30 interverranno: padre Marco Palmerani, Capo Ufficio Stampa dei padri Cappuccini; Emilio Artiglieri, avvocato rotale, segretario e coordinatore del Comitato Papa Pacelli (“Pio XII e la missiologia”); Giulio Alfano, storico e docente di etica politica alla Pontificia Università Lateranense (“Pio XII e la seconda guerra mondiale”); e monsignor Nicola Bux, teologo-liturgista (“ L’enciclica Mediator Dei sulla sacra liturgia”).

Successivamente prenderanno la parola: il prof. Stefano De Fiores (“ Pio XII e la mariologia”); Giorgio Israel, matematico dell’Università Roma Tre (“Pio XII e la questione ebraica”); Julio Loredo, redattore di Radici cristiane (“Le allocuzioni al patriziato ed alla nobiltà romana”); Francesco Lucantoni, ecclesiologo (“Pio XII e l’ecclesiologia”); Leonardo Macrobio, bioetico alla Regina Apostolorum (“Pio XII e la Bioetica”).

In chiusura: suor Margherita Marchione, studiosa, autrice di 20 libri (“Intorno a Pio XII”); l’ermeneuta e filosofo delle religioni, Gaspare Mura (“L’interpretazione della Bibbia nella Divina afflante Spiritu”); lo storico e pedagogista Fabio Silvestri (“ La Summi Pontificatus ed i radiomessaggi”); il regista Pasquale Squitieri (“Chi è stato Pio XII?”); il giornalista Umberto Tarsitano (“Pio XII e i mass media”); la studiosa e ricercatrice Alexandra von Teuffenbach (“Il Concilio di Pio XII”); il vaticanista di Rai Uno, Fabio Zavattaro (“Pio XII e i santi”); e Alberto Di Giglio, direttore editoriale di Cultura & Libri (“Pio XII e il cinema”).

In occasione dell’incontro sarà disponibile un numero speciale della rivista "Cultura & Libri" con i testi completi di tutti i relatori. Verrà inoltre esposto un dittico su Pio XII, del pittore Francesco Guadagnolo.

In conclusione alla giornata di studi, alle 21.15 verrà proiettato il Film “pastor Angelicus” realizzato nel 1942 dalla Produzione Cinematografica Cattolica con la regia di Romolo Marcellini.

In merito alla mariologia di Pio XII padre Stefano De Fiores della Compagnia di Maria (Monfortani) ha osservato che con il pontificato di Pio XII (1939-1958) la Chiesa cattolica vive il periodo aureo del movimento mariano post-tridentino, volto alla promozione del culto di Maria e della dottrina mariologica. La speciale venerazione per la Madre di Cristo, raggiunge la massima incidenza proprio nella prima metà del secolo XX, al punto che il beato Giovanni XXIII la indicherà come l’era di Maria.

Fervente era la devozione di Pio XII verso Maria, come ricchissima la sua mariologia. Il 13 dicembre 1894, quando aveva 18 anni, Eugenio Pacelli si iscrisse nella Congregazione mariana dei Gesuiti in Roma.

Cinque anni dopo scelse di celebrare la sua prima Messa dinanzi alla Salus populi romani nella cappella Borghese di Santa Maria Maggiore (3 aprile 1899). Consacrato Vescovo il giorno stesso in cui la Vergine apparve ai tre pastorelli a Fatima (13 maggio 1917), affiderà a lei il suo pontificato.

Il prof. De Fiores ha confermato che “gratificato dalla visione della danza del sole, Pio XII spirò a Castelgandolfo il 9 ottobre 1958 con il rosario in mano”.Inoltre, la devozione del Pontefice si espresse attraverso una serie di atti ufficiali (Roschini enumera 400 documenti), tendenti alla valorizzazione della presenza di Maria nella vita e nel pensiero della Chiesa.

Numerosissimi gli eventi rilevanti del magistero mariano di Pio XII. Innanzitutto nella famosa enciclica Mystici Corporis Christi (29 giugno 1943) il Papa precisa il posto della Vergine nel Corpo mistico di Cristo presentandola come “alma socia Christi”, cioè Madre associata al Figlio in tutta l’opera redentrice.

Poco nota ma di grande importanza la consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria (31 ottobre 1942), che Pio XII compì su domanda dell’episcopato portoghese nel venticinquesimo anniversario delle apparizioni della Madonna a Fatima.

In piena guerra il Papa invocò Maria “rifugio del genere umano” e affidò alla sua protezione materna il mondo intero. Pio XII ribadì questo atto di fiducia nella Madre di Gesù consacrandole la Russia (1952) e la Spagna (1954). A sigillo di tali gesti, Pio XII estese alla Chiesa universale la festa del Cuore Immacolato di Maria (4 marzo 1944).

A Pio XII si deve la promulgazione del primo Anno mariano della storia (1954) in occasione del centenario della definizione dogmatica dell’Immacolata Concezione. Solennemente inaugurato dal Papa l’8 dicembre 1953 in Santa Maria Maggiore e celebrato con fervore religioso da tutte le diocesi cattoliche del mondo. Memorabile la preghiera da lui composta: “Rapiti dal fulgore della vostra celeste bellezza...”.

L’Anno mariano, ricco di iniziative spirituali, culturali, sociali e caritative, venne concluso solennemente dal Pontefice in San Pietro il 1° novembre 1954 con l’incoronazione dell’icona di Maria Salus populi romani e con l’istituzione della festa di Maria Regina. Tale festa era motivata teologicamente dall’enciclica Ad caeli Reginam (11 ottobre 1954), dati i fondamenti biblici ed ecclesiali che ne stabilivano la legittimità.

Pio XII amò la preghiera popolare del rosario, che descrisse come il “compendio di tutto quanto il Vangelo”, espressione che Paolo VI riprenderà nella Marialis cultus (n. 42), ma anche come meditazione dei misteri del Signore, sacrificio vespertino, corona di rose, inno di lode, preghiera della famiglia, pegno sicuro del favore celeste, presidio per l’attesa salvezza e speranza per risanare i mali che affliggono i nostri tempi.

Padre De Fiores ha spiegato a ZENIT che “Pio XII resterà nella storia della fede cattolica soprattutto per la definizione dogmatica dell’assunzione di Maria in anima e corpo in cielo”.

Seguendo l’esempio di Pio IX per il dogma dell’Immacolata Concezione, con l’enciclica Deiparae Virginis (1° maggio 1946) egli chiese a tutti i Vescovi cattolici se ritenevano opportuna la definizione dell’Assunta (esistevano già 8.036.393 firme a favore).

Ricevuta risposta affermativa, il Papa il 1° novembre 1950, in presenza e in comunione con il collegio cardinalizio, con 700 Vescovi e con la folla delle grandi circostanze, proferì la formula definitoria: “Pertanto, dopo aver innalzato ancora a Dio supplici istanze, ed aver invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio Onnipotente, che ha riversato in Maria la sua speciale benevolenza, ad onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre ed a gioia ed esultanza di tutta la Chiesa, per l’autorità di Nostro Signore Gesù Cristo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo esser dogma da Dio rivelato: che l’Immacolata Madre di Dio sempre Vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo”.

Fu un evento memorabile nella storia della Chiesa, che lo stesso Pio XII interpretò con queste parole: “Come scosse dai palpiti dei vostri cuori e dalla commozione delle vostre labbra, vibrano le pietre stesse di questa patriarcale basilica e insieme con esse pare che esultino con arcani fremiti gl’innumerevoli e vetusti templi, innalzati per ogni dove in onore dell’Assunta”.


[Per informazione sul convegno: www.comitatopapapacelli.org; comitatopapapacelli@gmail.com;
www.culturaelibri.it; alberto@digiglio.it; mobile 336.863610]


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