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Il Battesimo

Ultimo Aggiornamento: 01/11/2009 11:30
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4.3. Diversi tipi di battesimo (cf. CCC 1258)

La teologia distingue diversi tipi di battesimo, in risposta soprattutto alla problematica della necessità del battesimo per la salvezza.

4.3.1.  Battesimo di sangue

Già nella Chiesa antica, fin dal secolo II, si ammetteva che la salvezza poteva essere conseguita attraverso la via non strettamente sacramentale del battesimo di (o nel) sangue. Come battesimo di sangue si considera il martirio per Cristo dei credenti non ancora battezzati. Cristo promette la vita eterna a coloro che mettono a repentaglio la propria vita per lui (Mt 10,39; cf. Gv 15,13). È dottrina dei Padri che chi muore per Cristo senza aver ricevuto il battesimo, ottiene la grazia battesimale, vale a dire la giustificazione. Tertulliano ha elaborato una vera teologia al riguardo: il martirio è da lui chiamato «seconda immersione» o lavacro di sangue; egli vede nell’acqua e nel sangue usciti dal costato di Cristo, il simbolo di questi due «sacramenti»24. In modo simile, Cirillo di Gerusalemme parla di «due fonti graziose di salvezza: quella dell’acqua che conferisce la grazia del lavacro, e quella del sangue che conferisce la grazia del martirio nelle persecuzioni. Entrambe, dell’acqua e del sangue, sono sgorgate dal costato del Salvatore...» 25.

Tommaso d’Aquino sottolinea che l’efficacia salvifica del martirio è la stessa del battesimo, che ha la sorgente nella passione di Cristo la quale, per opera dello Spirito Santo, agisce sia in questo che in quello26. Notiamo, ad esempio, che in conformità con questa dottrina la Chiesa venera come santi anche i bambini innocenti, massacrati per ordine di Erode (Mt 2,16), e la martire non battezzata Emerenziana, la quale, ancora catecumena, mentre pregava sul sepolcro di sant’Agnese, della quale era stata sorella di latte, fu lapidata dai pagani.

4.3.2. Battesimo di desiderio

Quando è moralmente o fisicamente impossibile ricevere il battesimo di acqua, il battesimo di desiderio può conferire gli stessi effetti di grazia del primo. Come testi biblici a conferma della validità del battesimo di desiderio per lo più vengono citati il caso del buon ladrone (Lc 23,43) e il discorso di Pietro presso Cornelio (At 10,47). San Tommaso d’Aquino, sviluppando la dottrina dei Padri del secolo IV, afferma che «il sacramento del battesimo può mancare ad uno nella realtà, ma essere presente nel desiderio ...» 27.

Quando il desiderio è esplicito in colui che conosce il battesimo come segno salvifico istituito da Cristo, come nel caso dei catecumeni, non si prescinde del sacramento, perché il desiderio di riceverlo è già grazia di Dio, risposta all’appello della sua offerta di salvezza (cf. CCC, n. 1259).

È contraddittorio pensare ad una forma di salvezza che prescinda dalla fede e dalla carità. Ma si possono ipotizzare una fede e una carità che ignorino senza colpa la via della Chiesa, o perché non la conoscono affatto o perché senza colpa la conoscono in modo sbagliato. L’essenziale e che tale fede e tale carità siano aperte all’aggregazione nella Chiesa di Cristo, qualora la si conosca e la si conosca in modo giusto.

Tutti i diversi tipi di battesimo di cui abbiamo parlato ricevono la loro efficacia dalla passione di Cristo e dall’azione dello Spirito Santo. La differenza sta nel segno, non nell’effetto. Perciò mentre il battesimo d’acqua è sacramento, gli altri due non lo sono. Tuttavia lo stesso effetto si esprime meglio nel battesimo di sangue, data la sua maggior somiglianza e «imitazione» della passione di Cristo e il suo più intenso impulso di amore e affetto dello Spirito in colui che versa il suo sangue. Il caso invece in cui uno non conosce il battesimo come segno salvifico, e quindi non può avere un desiderio esplicito di esso, rientra nel discorso che abbiamo fatto sopra illustrando la dottrina del Vaticano II sulla necessità del battesimo.

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