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L'altare ieri e oggi

Ultimo Aggiornamento: 03/11/2009 16:01
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03/11/2009 11:57

PRINCIPI E NORME
PER L'USO DEL MESSALE AMBROSIANO

CAPITOLO V

DISPOSIZIONE E ARREDAMENTO DELLE CHIESE PER LA CELEBRAZIONE DELL'EUCARISTIA

IV. L'altare

272. L'altare, sul quale si rende presente nei segni sacramentali il sacrificio della croce, è anche la mensa del Signore, alla quale il popolo di Dio è chiamato a partecipare quando è convocato per la messa; l'altare è il centro dell'azione di grazie che si compie con l'eucaristia (9).

273. La celebrazione dell'eucaristia in un luogo sacro, si deve compiere sopra un altare fisso o mobile; fuori del luogo sacro, invece, specie se fatta ad modum actus, si può compiere anche sopra un tavolo adatto, purché vi siano sempre una tovaglia e il corporale.

274. L'altare si dice «fisso» se è costruito in modo da aderire al pavimento e non poter quindi venir rimosso; si dice invece «mobile» se lo si può trasportare.

275. Nella chiesa vi sia di norma l'altare fisso e dedicato, costruito ad una certa distanza dalla parete, per potervi facilmente girare intorno e celebrare rivolti verso il popolo. Sia poi collocato in modo da costituire realmente il centro verso il quale spontaneamente converga l'attenzione di tutta l'assemblea (10). (Cfr. Sacra Congregazione dei Riti, Istruzione Inter Oecumenici, 26 settembre 1964, nn. 91: AAS 56 (1964) p. 898. )

276. Secondo un uso e un simbolismo tradizionali nella Chiesa, la mensa dell'altare fisso sia di pietra, e più precisamente di pietra naturale. Tuttavia, a giudizio della competente autorità, si può adoperare anche un'altra materia degna, solida e ben lavorata. Gli stipiti però e la base per sostenere la mensa possono essere di qualsiasi materiale, purché conveniente e solido.

277. L'altare mobile può essere costruito con qualsiasi materiale di un certo pregio e solido, confacente all'uso liturgico, secondo lo stile e gli usi locali delle diverse regioni.

278. Gli altari, sia fissi che mobili, si dedicano secondo il rito descritto nei libri liturgici; tuttavia gli altari mobili possono anche essere soltanto benedetti. Non vi è alcun obbligo di inserire la pietra consacrata nell'altare mobile o nel tavolo sul quale si compie la celebrazione fuori del luogo sacro (cfr. n. 273).

279. Si mantenga l'uso di collocare sotto l'altare da dedicare le reliquie dei santi, anche se non martiri. Però si curi di verificare l'autenticità di tali reliquie.

280. Gli altri altari siano ridotti di numero e, nelle nuove chiese, siano collocati in cappelle, separate in qualche modo dalla navata della chiesa (11).

Ordinamento generale del Messale Romano

Capitolo V
 
DISPOSIZIONE E  
 ARREDAMENTO  DELLE CHIESE
 PER LA 
 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

II. ORDINAMENTO DEL PRESBITERIO PER LA CELEBRAZIONE EUCARISTICA


295. Il presbiterio è il luogo dove si trova l'altare, viene proclamata la parola di Dio, e il sacerdote, il diacono e gli altri ministri esercitano il loro ufficio. Si deve opportunamente distinguere dalla navata della chiesa per mezzo di una elevazione, o mediante strutture e ornamenti particolari. Sia inoltre di tale ampiezza da consentire un comodo svolgimento della celebrazione dell'Eucaristia e da favorire la sua visione115.


L'altare e le sue suppellettili

296. L'altare, sul quale si rende presente nei segni sacramentali il sacrificio della croce, è anche la mensa del Signore, alla quale il popolo di Dio è chiamato a partecipare quando è convocato per la Messa; l'altare è il centro dell' azione di grazie che si compie con l'Eucaristia.

297. La celebrazione dell'Eucaristia, nel luogo sacro, si deve compiere sopra un altare; fuori del luogo sacro, invece, si può compiere anche sopra un tavolo adatto, purché vi siano sempre una tovaglia e il corporale, la croce e i candelabri.


298. Conviene che in ogni chiesa ci sia l'altare fisso, che significa più chiaramente e permanentemente Gesù Cristo, pietra viva (Cf. 1Pt 2,4; £f2,20); negli altri luoghi, destinati alle celebrazioni sacre, l'altare può essere mobile.
L'altare si dice fisso se è costruito in modo da aderire al pavimento e non poter quindi venir rimosso; si dice invece mobile se lo si può trasportare.


299. L'altare sia costruito staccato dalla parete, per potervi facilmente girare intorno e celebrare rivolti verso il popolo: la qual cosa è conveniente realizzare ovunque sia possibile. L'altare sia poi collocato in modo da costituire realmente il centro verso il quale spontaneamente converga l'attenzione dei fedeli116. Normalmente sia fisso e dedicato.

114 Cf. SACRA CONGREGAZIONE DEI RITI, Istruzione Inter oecumenici, 26 settembre 1964, nn. 97-98: AAS 56 (1964) 899.
115 Cf. ibidem, n. 91: AAS 56 (1964) 898.
116 Cf. ivi.

 

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