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Intervista a Francesco Colafemmina sulle "chiese dell'orrore" a Tg2 Mizar

Ultimo Aggiornamento: 09/06/2010 17:31
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19/02/2010 18:50

5 MILIONI E MEZZO DI EURO PER UNA SCATOLA CEMENTIZIA A MOLFETTA


di Francesco Colafemmina

Se l'ultima chiesa di cui vi ho parlato costerà qualcosa come 4,5 milioni di Euro, a Molfetta - sempre nella bella Puglia - se ne sta costruendo una da ben 5,5 milioni di Euro. Sembra una gara a chi spende più soldi, tanto pagano gli italiani (con l'otto per mille) e i fedeli (con donazioni e contributi vari).

Quella di Molfetta, intitolata alla Madonna della Rosa è una chiesa speciale perché sembra una sorta di riedizione in chiave teatrale del cubo di Fuksas. L'impianto è molto simile a quello dei teatri d'opera dell'800 naturalmente privo di ordini e palcoscenico. Per il resto si tratta semplicemente di una enorme scatola in cemento armato. Scatola che assieme alla casa canonica, all'auditorium (e viene da chiedersi che bisogno ci sia di un auditorium se la chiesa lo è già), e ai "locali per il ministero" (ovvero sacrestia e affini) realizza un budget previsionale pari ad € 5.425.986.
Di questa somma circa la metà è gentilmente offerta dai contribuenti italiani, attraverso la generosa CEI (€ 2.581.000); un milioncino di euro lo mette invece la diocesi che fu del santo subito don Tonino Bello; mentre €1.844.989 lo dovranno mettere i fedeli e i vari benefattori. All'uopo sul sito della parrocchia una di quelle faccine tanto usate su messenger si agita affranta lanciando un messaggio: "help!".
Si, i committenti di questo abominio hanno bisogno di aiuto! Ma forse l'unico aiuto che gli si potrebbe dare consiste in qualche panetto di tritolo da posizionare accuratamente in punti strategici della costruzione in fase di ultimazione. Una bella esplosione e via...
Ma non vorrei esser preso per un bombarolo. Perciò torniamo alla chiesa in questione. Lasciamo perdere l'architettura che - ripeto - è evidentemente influenzata dagli incubi di Fuksas. Prendiamo invece lo splendido campanile. A parte l'evidente sbrodolamento kitsch, sarebbe curioso capire se il campanile si riferisce volutamente alla forma di una barchetta bianca... rievocazione romantica (e alquanto pacchiana) della vocazione marinara di Molfetta.
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La scatola di cemento: veduta laterale
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Veniamo invece agli interni. Non sono riuscito a recuperare dei rendering degli spazi interni, tuttavia è interessante concentrarsi sugli artisti che "abbelliranno" questo capannone cementizio. Uno su tutti, particolarmente in voga da queste parti è l'artista Giovanni Morgese.
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Un emblematico crocifisso di Morgese: Gesù come al solito è un pupazzo di pezza...
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Non esprimo giudizi, solo vi rimando ad una carrellata di sue opere. Guardate e giudicate voi.
L'altro artista è - udite udite - il parroco stesso. Chissà che ne uscirà fuori!
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La scatola di cemento: scorcio
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Leggiamo quanto riportato da
"il Fatto" di Molfetta nel febbraio 2009: "Le opere artistiche saranno invece realizzate da Giovanni Morgese, Giuseppe Samarelli e dallo stesso parroco: “Recupereremo quanto è già presente nell’attuale chiesa: sarà il punto di partenza per la nuova”. E il primo passo sarà quello del portale in bronzo, un portale realizzato “a tre mani” ed in cui ognuno degli artisti imprimerà la sua impronta e la sua idea di arte per un progetto comune. La nuova chiesa oltre ad essere bella sarà anche moderna, accessibile e rispettosa dell’ambiente: “L’edificio sarà completamente accessibile ai disabili e sarà dotato di un impianto fotovoltaico che ci consentirà di abbattere notevolmente i costi di gestione”. Insomma, una sfida nella sfida: la realizzazione di un nuovo edificio di culto ma anche la consapevolezza di compiere un passo capace di coinvolgere l’intera comunità cittadina e non solo quella parrocchiale."

Quindi persino la chiesa con impianto fotovoltaico: siamo proprio nel futuro!
Adesso però vi spiego come funziona il sistema dell'8 per mille per pagare queste colate laviche cementizie. Dunque, nel 2003 la CEI ha approvato un regolamento per il finanziamento (a fondo perduto) della nuova edilizia di culto. Questo regolamento indica tutte le procedure per poter finanziare:
a. Acquisto dei suoli o del diritto di superficie di essi (purché il diritto di superficie non sia concesso da altri enti ecclesiastici);
b. Realizzazione di nuovi edifici di culto;
c. Realizzazione della casa canonica;
d. Realizzazione dei "locali del ministero pastorale" (sale per catechesi, sale polifunzionali, etc.).
Se il progetto è ammesso al finanziamento CEI si possono anche chiedere finanziamenti (a fondo perduto) per le "opere d'arte".
Ora, questi finanziamenti sono determinati in base ad alcuni parametri che vengono aggiornati di anno in anno. I parametri variano essenzialmente per nuclei di abitanti dai 3000 ai 10.000 e oltre. Quindi per fare un esempio: se sono in una parrocchia con meno di 3000 abitanti per accedere al contributo devo rispettare dei precisi parametri (essenzialmente entità della superficie adibita a ciascuna tipologia di intervento). Se rispetto questi parametri ho diritto al contributo CEI.

Che succede però? Succede che i parametri posti dalla CEI non riguardano affatto i criteri costruttivi o i "canoni" estetici. Sono invece meramente burocratici, da ragionieri, non da uomini di fede che contribuiscono a edificare templi al Signore. Logicamente ne discende che tutte le chiese che oggi si realizzano se sono sponsorizzate dall'Ordinario del luogo e rientrano nei parametri, vanno benissimo per la CEI. Non c'è quindi alcun criterio cattolico di discernimento, bensì un mero criterio economico.

Il parroco dell'erigenda scatola di cemento e il Vescovo: entrambi indossano uno splendido modello "fiori rosa.. fiori di pesco..."

Stupirà allora vedere che sulla pietra di fondazione della nuova chiesa della Madonna della Rosa a Molfetta troneggia uno splendido compasso con cazzuola muratoria?
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Dove c'è il denaro c'è casa (per i grembiulini)
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P.S. qui sentite il parroco accorato per il denaro ancora necessario ma sempre pronto a ricordare che lo Spirito è più importante della materialità (che bella faccia tosta!).








Fides et Forma

[Modificato da S_Daniele 19/02/2010 18:52]
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