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I rapporti con la Comunione anglicana e il Consiglio metodista mondiale nel 2009

Ultimo Aggiornamento: 23/01/2010 06:11
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I rapporti con la Comunione anglicana e il Consiglio metodista mondiale nel 2009

L'«Anglicanorum coetibus» non contraddice il dialogo ecumenico


di Mark Langham
Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani

Nel 2009, l'evento più significativo nelle relazioni ufficiali tra la Chiesa cattolica e la Comunione anglicana è stata la costituzione apostolica Anglicanorum coetibus. Questa è stata promulgata nel mese di novembre come risposta alle richieste avanzate in un arco di tempo alquanto esteso da gruppi di anglicani ed ex-anglicani desiderosi di ottenere una forma d'ammissione collettiva alla piena comunione con la Santa Sede. All'interno della Comunione anglicana, la promulgazione della costituzione ha suscitato varie reazioni, sia positive che critiche; si è temuto, in un certo senso, che la Santa Sede potesse considerare come obsoleta la forma tradizionale del dialogo ufficiale. I numerosi contatti formali e informali del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani (Pcpuc) si sono rivelati preziosissimi in questo periodo per chiarire il senso della costituzione e presentare un accurato contesto per la sua promulgazione. Allo stesso tempo, il cardinale Walter Kasper, presidente del Pcpuc, ha tenuto a sottolineare che la costituzione apostolica offre un approccio pastorale che, conformemente al decreto Unitatis redintegratio (n. 4), è cosa distinta dal lavoro tradizionale del dialogo ecumenico. Il cardinale ha affermato che il lavoro del Pcpuc e le sue storiche relazioni con i suoi partner ecumenici sarebbero proseguiti normalmente.

La visita dell'arcivescovo di Canterbury

Nel mese di novembre, l'arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, si è recato a Roma per partecipare, come oratore, al simposio in onore del centenario della nascita del cardinale Willebrands. L'arcivescovo è stato ricevuto in udienza dal Papa, con il quale ha avuto un colloquio privato. Durante la sua visita, programmata già da tempo, Williams ha avuto modo di tenere utili conversazioni anche presso il Pcpuc, che ha ribadito l'importanza del dialogo ecumenico ufficiale; tale scambio è stato un ampio e positivo preludio alle conversazioni ufficiali che hanno avuto luogo subito dopo con la Comunione anglicana. L'arcivescovo ha inoltre incontrato importanti membri della Curia romana, tra cui il cardinale Ivan Dias, prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, l'arcivescovo Nikola Eterovic, segretario generale del Sinodo dei vescovi.
Una liturgia della Parola comune è stata celebrata presso l'Oratorio San Francesco del Caravita; il cardinale Kasper ha presieduto e l'arcivescovo ha letto l'omelia. Vi è stato poi un incontro presso la residenza dell'ambasciatore della Gran Bretagna presso la Santa Sede, dove l'arcivescovo ha potuto conversare con vari esponenti della Curia romana in un fraterno scambio d'idee in previsione della visita del Papa in Gran Bretagna programmata per il 2010; le discussioni hanno toccato anche questioni comuni attinenti alla situazione spirituale attuale della società occidentale. Tutti questi dibattiti e incontri sono stati utili per rafforzare le relazioni tra anglicani e cattolici e per riaffermare l'impegno comune nel dialogo ecumenico ufficiale.

Una nuova fase di Arcic III

A fine novembre, presso il Pcpuc, ha avuto luogo l'incontro preparatorio per la terza fase dell'Anglican-Roman Catholic International Commission (Arcic III). Questo incontro, il terzo del tipo, ha prodotto una bozza di programma per l'Arcic III, in linea con il mandato conferito da Benedetto XVI e dall'arcivescovo Williams nella loro dichiarazione congiunta del 2006. I temi scelti per la nuova fase di dialogo sono "La Chiesa come comunione:  locale e universale" e "Come, nella comunione, la Chiesa locale e universale può discernere il giusto insegnamento etico". Questi temi toccano in pieno i difficili problemi interni che l'anglicanesimo affronta attualmente e, allo stesso tempo, permettono alla nuova fase di dialogo di proseguire il lavoro sulla base di ciò che è stato conseguito nelle due fasi precedenti con i tre documenti su "L'autorità nella Chiesa" e in particolare con lo studio di Arcic sul primato.
I temi presentati sono stati in seguito approvati dalle conversazioni informali annuali tra il Pcpuc e la Comunione anglicana tenutesi alla fine di novembre. È stato proposto che la terza fase dell'Arcic si riunisca verso la fine del 2010 e che la ripresa del dialogo ufficiale venga annunciata al più presto. Durante le conversazioni informali sono state trattate varie questioni aventi un impatto sulle relazioni tra la Comunione anglicana e la Chiesa cattolica. Si è parlato, tra l'altro, dell'eventualità dell'ordinazione episcopale delle donne nella Chiesa d'Inghilterra, della recente dichiarazione degli episcopaliani degli Stati Uniti di permettere ordinazioni indipendentemente dallo stile di vita e dell'Anglican Covenant.
Le conversazioni informali si sono svolte in un'atmosfera distesa e cordiale, che ha incoraggiato un franco scambio d'idee sugli sviluppi all'interno della Comunione anglicana e sui dialoghi ufficiali futuri. L'incontro è stato co-presieduto dal cardinale Kasper, da parte cattolica, e dal reverendo Kenneth Kearon, segretario generale dell'Anglican Communion Office, da parte anglicana.


L'Anglican Covenant

Il 2009 ha visto insorgere difficoltà nelle relazioni ufficiali tra la Comunione anglicana e la Chiesa cattolica a causa di sviluppi recenti, ma ha visto anche crescere reali speranze di un progresso futuro ed espressioni della chiara intenzione di proseguire il dialogo ufficiale. Di fronte all'aggravarsi di questioni che sembrano minacciare l'unità della Comunione anglicana nel mondo, provocando ulteriori problemi nelle relazioni ecumeniche, entrambi i partner si sono impegnati in un nuovo round di dialoghi internazionali ufficiali e hanno affermato l'importanza delle loro discussioni ecumeniche.
In seguito all'ordinazione di un vescovo omosessuale tra gli episcopaliani degli Stati Uniti nel 2003, l'arcivescovo di Canterbury, insieme a una commissione da lui nominata, ha raccomandato un periodo di restrizione in tale pratica. Tuttavia, la Convenzione generale degli episcopaliani, tenutasi nell'agosto del 2009, pur confermando la moratoria, ha dichiarato al contempo la sua intenzione di permettere le ordinazioni indipendentemente dall'orientamento sessuale. A ciò ha seguito, nel dicembre 2009, la nomina di una donna omosessuale come vescovo di Los Angeles.
L'arcivescovo di Canterbury, pur non avendo autorità diretta sugli episcopaliani, ha reagito con fermezza di fronte a questi eventi, facendo notare in particolare il danno che avrebbero causato alle relazioni ecumeniche. L'arcivescovo ha proposto un Anglican Covenant (Patto anglicano) nell'intento di rafforzare la Comunione non in termini di autorità centrale o di unità forzata, ma tramite un'intensificazione delle relazioni. La versione finale dell'Anglican Covenant è stata pubblicata nel dicembre 2009 e verrà presto inviata alle province della Comunione per essere approvata.

Altri contatti

Le proposte riguardanti l'Anglican Covenant sono state discusse nel dettaglio durante il Consiglio consultivo anglicano, riunitosi a Kingston, in Giamaica, nel maggio 2009, al quale ha partecipato anche un officiale del Pcpuc. Il Consiglio consultivo anglicano, composto da rappresentanti dell'episcopato, del clero e dei laici, è uno degli "strumenti di comunione" dell'anglicanesimo a livello mondiale. Delegati provenienti da tutto il mondo hanno studiato il Covenant e proposto una nuova versione, con una sezione che parla specificatamente della relazione tra province e Comunione. In seguito, dietro invito del Consiglio consultivo anglicano, il cardinale Kasper ha presentato il suo parere su questa revisione dell'Anglican Covenant, che ha apprezzato come un tentativo di rafforzare i vincoli d'unità, notandone tuttavia un certo indebolimento delle nozioni di impegno e auto-contenimento rispetto alle versioni precedenti.
Oltre ai dialoghi ufficiali, il Pcpuc ha contatti regolari con la Comunione anglicana attraverso uno scambio costante d'informazioni con lo staff del Lambeth Palace e dell'Anglican Communion Office di Londra. Questi contatti permettono di monitorare e comprendere le implicazioni di vari eventi. L'iter dell'Anglican Covenant è stato seguito in tal modo, con l'invito rivolto al cardinale Kasper d'inviare i suoi commenti dopo la riformulazione di tale testo. Anche i rapidi sviluppi a livello della Convenzione nazionale episcopaliana sono stati comunicati all'Anglican Communion Office grazie a contatti ben funzionanti.
L'Anglican Centre di Roma continua a svolgere un importante ruolo. Si tengono incontri regolari con il suo direttore, il reverendo David Richardson. Anche la biblioteca del centro è un'utile risorsa per l'approfondimento delle relazioni tra anglicani e cattolici. L'Anglican Centre ospita, inoltre, riunioni e organizza occasionalmente ricevimenti per vari ospiti, come nel caso della visita dell'arcivescovo anglicano del Burundi, Bernard Ntahotouri, e, in particolare, dell'arcivescovo di Canterbury.

Il Consiglio metodista mondiale

Le relazioni tra metodisti e cattolici continuano a portare ricchi frutti, come nel passato. Nel 2009 esse sono state condotte tramite conversazioni, contatti, delegazioni ufficiali e il lavoro continuo della Commissione internazionale cattolico-metodista.
Tale Commissione si riunisce in cicli di cinque anni, seguendo lo stesso modello da ormai più di quarant'anni. L'incontro del novembre 2009, tenutosi al Boston College, nel Massachusetts, è stato il quarto dell'attuale ciclo. Co-presidenti erano il vescovo di Townsville (Australia), Michael Ernest Putney, da parte cattolica, e il reverendo Geoffrey Wainwright da parte metodista. Era presente anche padre Gregory Fairbanks del Pcpuc.
La Commissione s'è concentrata su due punti, entrambi sviluppati nel corso delle riunioni precedenti. Il primo riguardava l'approvazione di un documento intitolato Together in Holiness:  Forty Years of Methodist-Roman Catholic Dialogue ("Insieme nella Santità:  quarant'anni di dialogo cattolico-metodista") che riassume i risultati dei dialoghi tra metodisti e cattolici sin dall'inizio, immediatamente dopo il concilio Vaticano ii. Il testo è sotto molti aspetti parallelo al documento di sintesi Harvesting the Fruits ("Raccogliere i frutti") del cardinale Kasper, nel presentare i frutti dei documenti prodotti alla fine d'ogni ciclo di cinque anni, nel dimostrare importanti convergenze e consensi e anche nell'evidenziare questioni aperte che dovranno essere considerate ulteriormente nel futuro. Tramite questa sintesi, s'intende avvicinare il dialogo a una nuova generazione di cristiani, forse ignara dei risultati raggiunti negli ultimi decenni.
Il secondo importante punto su cui si è concentrata la Commissione è stato lo studio, già iniziato nel passato, del documento Encountering Christ the Saviour:  Church and Sacraments ("Incontrare Cristo il Salvatore:  Chiesa e sacramenti") che tratta del mistero pasquale in rapporto ai sacramenti del battesimo, dell'eucaristia e degli ordini sacri. Questo approccio innovativo offrirà, è quanto si auspica, un nuovo modo per affrontare temi che nel passato sono stati controversi. I membri della Commissione lavorano in coppia alla revisione del testo, che dovrebbe essere finalizzato in tempo per l'incontro del Consiglio metodista mondiale di Durban nel 2011. Lo studio dovrebbe essere presentato contemporaneamente alla Chiesa cattolica tramite il Pcpuc e la Congregazione per la Dottrina della Fede.
Anche con i metodisti, i contatti informali sono molto importanti. Per questo hanno luogo incontri regolari con il reverendo Trevor Hoggard, rettore del tempio metodista a Ponte Sant'Angelo e ministro responsabile per le relazioni tra il metodismo europeo e il Pcpuc. Il 20 gennaio, un officiale del Pcpuc ha ricevuto un gruppo di studenti metodisti dal Garrett Evangelical Seminary del Canada. Il 17 giugno, il vescovo Brian Farrell, segretario del Pcpuc, ha partecipato a una celebrazione in commemorazione della nascita di John Wesley presso il tempio metodista di Roma.



(©L'Osservatore Romano - 23 gennaio 2010)
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