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In rete i documenti dell'Archivio Vaticano sulla seconda guerra mondiale

Ultimo Aggiornamento: 28/03/2010 08:03
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15/02/2010 19:47

In rete i documenti dell'Archivio Vaticano sulla seconda guerra mondiale


Andranno presto in internet, con accesso gratuito, le oltre ottomila pagine complessive degli Actes et documents du Saint-Siège relatifs à la Seconde guerre mondiale curati dai gesuiti Pierre Blet, Angelo Martini, Robert A. Graham, Burkhart Schneider (Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1965-1981, undici volumi in dodici tomi). L'iniziativa ha luogo con l'adesione della Santa Sede a una richiesta della Pave the Way Foundation (Ptwf) di digitalizzare e pubblicare 5.125 documenti dell'Archivio Segreto Vaticano datati tra il marzo 1939 e il maggio 1945.
Gary Krupp, ebreo di New York, che è fondatore e presidente della Ptwf organizzazione concepita per rimuovere gli ostacoli tra le religioni, promuovere la collaborazione e porre fine all'abuso della religione per fini politici, ha riferito a Jesús Colina dell'agenzia Zenit gli intenti dell'iniziativa. "Nello sviluppo della nostra missione - afferma Krupp - abbiamo constatato che il Papato di Pio XII durante la seconda guerra mondiale è divenuto notoriamente un motivo di frizione, e questo ha un impatto su oltre un miliardo di persone". La pubblicazione on-line dell'intera raccolta degli Actes et documents voluta da Paolo VI nel 1964 intende dunque rendere un servizio alla verità storica.


(©L'Osservatore Romano - 15-16 febbraio 2010)
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"Il pontificato di Pio XII sarà accessibile entro cinque anni a tutti i ricercatori"
Il direttore dell'Archivio Segreto Vaticano alle Giornate di Storia alle Canarie
LAS PALMAS DE GRAN CANARIA, giovedì, 4 marzo 2010 (ZENIT.org).-

Il direttore dell'Archivio Segreto Vaticano, monsignor Sergio Pagano, ha affermato questo lunedì durante l'inaugurazione delle XIII Giornate di Storia della Chiesa alle Canarie (Spagna) che "il pontificato di Pio XII sarà accessibile entro cinque anni a tutti i ricercatori".

Le Giornate sono organizzate dall'Istituto Superiore di Teologia delle Isole Canarie (ISTIC) e sono in svolgimento fino a questo giovedì, accolte da una grande attenzione mediatica, ha reso noto a ZENIT Julio Roldán, della Diocesi delle Canarie.

Lo stesso titolo suscita interesse: "L'Archivio Segreto Vaticano, eredità di fronte all'oblio. Il patrimonio documentario delle Canarie".

Il direttore dell'Archivio Segreto Vaticano ha aperto le Giornate. Elías Zait, direttore del dipartimento di Storia della Chiesa dell'ISTIC e organizzatore delle Giornate, ha sottolineato quanto sia stata straordinaria e singolare la presenza di questo primo oratore.

In questi giorni sono stati perseguiti due obiettivi: da un lato analizzare le circostanze sociali del XIX secolo fino al 1939, dall'altro esporre alcuni fatti alla luce della documentazione presentata.

All'interno della programmazione del corso 2007 di Storia della Chiesa c'era la ricerca sull'Archivio Segreto Vaticano. Nell'équipe di lavoro ci sono Ruymán Hernández, Teresa Murillo, Graciela García e José Miguel Barreto. Ci si è recati in Vaticano e sono stati studiati circa 1.300 documenti digitalizzati.

Monsignor Pagano, 61 anni, originario di Genova, è esperto di liturgia e diplomato in Paleografia e Archivistica nella scuola vaticana di cui è vicerettore. Da 32 anni è membro attivo dell'Archivio Segreto Vaticano, dove ha iniziato come scrittore, passando per vari incarichi fino ad arrivare ad esserne attualmente prefetto.

Professore di diplomazia pontificia e di archivistica, membro dell'Accademia di San Carlo a Milano, dal 1985 è consultore della Congregazione per le Cause dei Santi e dal 1997 membro della Pontificia Commissione per il Patrimonio Culturale della Chiesa. Ha scritto 167 opere.

Ha appena pubblicato la nona edizione del processo a Galileo. La prima era del 1984, ma mancavano dei documenti che in quel momento non erano disponibili.

Nell'intervento inaugurale, intitolato "L'Archivio Segreto Vaticano: un tesoro per la storia", monsignor Pagano ha presentato una rapida panoramica in cui si descrive la sua evoluzione dall'inizio ai giorni nostri.

L'Archivio è stato fondato da Paolo V nel XVII secolo e aperto da Leone XIII agli studiosi di tutto il mondo nel 1881. E' una delle istituzioni più prestigiose della Chiesa cattolica in ambito culturale e una delle più ammirate nel contesto della ricerca storiografica.

Alcuni documenti sono andati perduti per le vicissitudini storiche. Non c'è quasi niente che sia anteriore all'anno Mille. Con il tempo è stato ampliato grazie all'attività della Santa Sede nel mondo e all'incorporazione di archivi privati o della Curia.

A Paolo VI si deve l'ultimo ampliamento logistico, la costruzione attuale sotto il Cortile della Pigna del nuovo archivio sotterraneo formato da due piani, con 31.000 metri cubi di capacità e 43.000 metri lineari di scaffali.

Non basta una vita per conoscerlo, e una persona che viva cent'anni potrebbe arrivare a conoscerne solo un terzo. Ci sono settori più studiati, altri completamente ignorati. Ogni giorno lo frequentano tra i sessanta e i settanta ricercatori, che in alcuni mesi arrivano a novanta. Provengono da tutto il mondo, ma soprattutto dall'Europa.

Le Segreteria di Stato e le Nunziature Apostoliche aumentano i fondi insieme a documenti di privati, famiglie, donazioni...

Attualmente ci si sforza di presentare tutti gli inventari su supporti informatici. Sono a disposizione dei ricercatori in un sistema intranet, poi gli indici verranno posti su Internet (mai i documenti). Tutti i registri papali del XII secolo sono in DVD, e l'Archivio della Segreteria di Stato è in gran parte microfilmato.

E' aumentato il numero dei ricercatori che aprono i documenti del pontificato di Pio XI, e si possono già vedere i primi risultati di ricerca sulla Guerra Civile Spagnola.

Circa l'apertura della documentazione relativa al pontificato di Pio XII, monsignor Pagano pensa che sia possibile entro cinque anni, ma la decisione finale spetta al Papa. Per ora è chiuso, ma quando verrà aperto tutti i ricercatori potranno consultarne il contenuto senza alcuna censura.

Attualmente si lavora su milioni di testi relativi al periodo tra il 1939 e il 1958, anno della morte di Pio XII.

"La Santa Sede ha tutto l'interesse ad aprire domani stesso, perché non c'è paura - ha dichiarato monsignor Pagano -. Non si è ancora pronti per ragioni scientifiche. Bisogna numerare, protocollare, conservare, registrare, mettere in ordine tutte le lettere".

"Quando si aprirà il materiale relativo al pontificato di Pio XII ci saranno precisazioni, contestualizzazioni, ma non ci si aspetta niente di misterioso o che rappresenti una sorpresa. Si constaterà il gran bene che ha fatto Pio XII in relazione agli ebrei".

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25/03/2010 19:47

Insieme a tutti i testi ufficiali della Santa Sede

In rete i documenti vaticani della seconda guerra mondiale


 Ora è possibile, a chiunque sappia usare un computer e navigare in rete, consultare in formato pdf i dodici volumi degli Actes et documents du Saint Siège relatifs à la Seconde Guerre Mondiale, la raccolta voluta da Paolo VI nel 1964 e realizzata tra il 1965 e il 1981 dagli storici gesuiti Pierre Blet, Angelo Martini, Burkhart Schneider e Robert A. Graham. La sezione "Testi Fondamentali" sul sito www.vatican.va rende oggi accessibile tale sconfinata miniera di testi finora disponibili in forma cartacea soltanto nelle biblioteche. Quanti invocano chiarezza e documentazioni potranno così toccare con mano, e senza intermediari, l'entità e la consistenza di "un'opera rigorosa" come, a ragione, osservava poco tempo fa, alla vigilia della sua morte, padre Blet, l'ultimo dei quattro storici gesuiti che realizzarono la monumentale pubblicazione. "Un'opera rigorosa" di cui probabilmente si coglierà la portata quando l'Archivio Segreto Vaticano metterà a disposizione del pubblico tutte le carte attinenti al periodo 1939-1945.
"Troveranno (...) - diceva padre Blet - che non abbiamo nascosto niente. Mi sembra difficile che si potrà contraddire quanto è ampiamento mostrato nei documenti già pubblicati".
Ma le nuove accessioni in rete dei "Testi Fondamentali" del sito vaticano, non si limitano a questo. Sono infatti consultabili anche le intere collezioni degli "Acta Sanctae Sedis" (Ass) e degli "Acta Apostolicae Sedis" (Aas), cioè gli atti ufficiali della Santa Sede dal 1865 al 2007, sempre in formato pdf.
Gli "Acta Sanctae Sedis" dal 1865 al 1908 furono il periodico che pubblicava i principali documenti del Papa e della Curia romana, e conteneva una lista di appuntamenti romani. La rivista fu così apprezzata che con rescritto di Propaganda Fide del 23 gennaio 1904 il testo dei documenti fu considerato come autentico e ufficiale. Poi il 29 settembre 1908 Papa Pio X, con la costituzione apostolica Promulgandi pontificias, fondò gli "Acta Apostolicae Sedis" che presero il posto degli "Acta Sanctae Sedis", divenendo così la gazzetta ufficiale - per lo più mensile - della Santa Sede.


(©L'Osservatore Romano - 26 marzo 2010)
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28/03/2010 08:03

Il Vaticano mette on-line documenti sulla II Guerra Mondiale
Su iniziativa della Fondazione "Pave The Way"
di Inma Álvarez

CITTA' DEL VATICANO, giovedì, 25 marzo 2010 (ZENIT.org).-

La Santa Sede ha annunciato questo giovedì la pubblicazione di importanti documenti pontifici di questo secolo, soprattutto quelli riferiti alla II Guerra Mondiale, digitalizzati e disponibili su Internet.

Si tratta degli Acta Sanctae Sedis (ASS) e degli Acta Apostolicae Sedis (AAS), cioè degli Atti ufficiali della Santa Sede dal 1865 al 2007, così come dei dodici tomi della collezione Actes et Documents du Saint-Siège relatifs à la Seconde Guerre Mondiale.

"Questi testi costituiscono una miniera di documentazione d'inestimabile valore che ora è messa gratuitamente a disposizione di tutti gli studiosi e delle persone interessate. Un grande contributo per la ricerca e l'informazione sulla Santa Sede, la sua storia e la sua attività", afferma il comunicato.

La pubblicazione su Internet dei documenti ufficiali relativi alla II Guerra Mondiale, già disponibili in formato cartaceo dal 1981, è stata sollecitata dalla Fondazione "Pave the Way" (PTWF), che si dedica a lavorare per "rimuovere gli ostacoli" che impediscono il dialogo tra le religioni.

L'11 febbraio scorso, la Fondazione ha ringraziato la Segreteria di Stato e la Libreria Editrice Vaticana per "la sua fiducia in noi nel concederci questo privilegio senza precedenti".

In un nuovo comunicato al quale ha avuto accesso ZENIT, la PTWF spiega che il lavoro di digitalizzazione è stato portato avanti grazie a uno dei migliori fotografi digitali del mondo, l'israeliano Ardon Bar-Hama.

Bar-Hama è noto per aver digitalizzato i Rotoli del Mar Morto e il Codex Vaticanus, tra gli altri lavori.

Gary Krupp, presidente della Fondazione, ha espresso l'orgoglio dell'istituzione che rappresenta "di aver aiutato a rendere possibile questa ricerca estremamente importante".

"Finora, gran parte delle ricerche svolte in questo settore era selettiva per natura. Aprendo questi documenti per il loro studio in tutto il mondo, speriamo di portare alla luce la verità su questo periodo controverso".

La Fondazione è impegnata da molti anni nella ricerca sulle azioni di Papa Pio XII nei confronti degli ebrei durante la II Guerra Mondiale, visto che l'immagine di questo papato era "motivo di frizione, il che ha un impatto su più di mille milioni di persone in tutto il mondo".

La collezione Actes et Documents du Saint-Siège relatifs à la Seconde Guerre Mondiale consiste in circa 9.000 pagine che raccolgono 5.125 documenti, una piccola parte della documentazione su quest'epoca contenuta nell'Archivio Segreto Vaticano (circa 16 milioni di documenti), la cui catalogazione non è ancora terminata.

Elliot Hershberg, presidente del Consiglio d'Amministrazione della PTWF, ha affermato: "Sentivamo che era necessario aprire questi archivi, che sicuramente non sono un sostituto della piena apertura degli archivi degli anni della guerra. Ad ogni modo, insieme all'ordine di Papa Benedetto XVI di aprire gli Archivi Segreti fino al 1939, abbiamo ora un quadro storico più chiaro delle azioni segrete di Papa Pio XII e del suo atteggiamento nei confronti del popolo ebraico, della sua avversione a Hitler e del suo lavoro segreto per sconfiggere il regime nazista".

La collezione è accessibile, senza alcun costo, sulla pagina ufficiale della Santa Sede (www.vatican.va), al link Acta Santae Sedis (http://www.vatican.va/archive/actes/index_it.htm).

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