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MELLONI E PROSCIUTTI...

Ultimo Aggiornamento: 12/03/2010 09:21
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12/03/2010 09:21

MELLONI E PROSCIUTTI...


di Francesco Colafemmina

All'inizio mi è parso un brutto scherzo, di quelli che solitamente gioca l'ansia di diventare Papa... ma a ben leggere l'odierno articolo del futuro pontefice che mi piace definire "professor Antipasto" mi sembra frutto di una tragica confusione mentale nonché di una programmatica, quanto fallimentare, opera di demolizione del papato ratzingeriano.

Ogni occasione è buona per dare una spallata alla "spallata dolce" che il Santo Padre ha dato ancora ieri all'ermeneutica "utopistico-anarchica" di certi conciliaristi fedelissimi e adulti, come appunto il buon professor Antipasto. Ancor più ghiotta è l'occasione offerta dal sordido (quanto gonfiato) scandalo pedofilo della Germania, ma volendo anche da quello di Balducci & co. (ancora poco eviscerato rispetto alla sua reale e tragica portata).

Ecco allora che ai melloni ben si accoppiano i prosciutti che foderano l'ipocrisia concettuale, istituzionalizzata accademicamente, in base alla quale gli eventi drammatici o squallidi dai quali è travolta di tanto in tanto la Chiesa cattolica debbono essere sempre strumentali all'ideologia della rottura e del rinnovamento cataro di una Chiesa ormai non più creduta intimamente specchio terreno della città divina. Prosciutti che ci si ostina ad avere dinanzi agli occhi impenetrabili ad ogni possibile riflessione del Santo Padre.
Così anche oggi la cricca teologico gioachimita della cosiddetta scuola bolognese (che è anche scuola milanese), appena il Santo Padre riafferma la necessità di intendere la Chiesa come un continuum e non come un nuovo inizio a partire dal Concilio Vaticano II, si sente in dovere di reagire con un editoriale sul primo quotidiano italiano che addirittura superando il Vaticano II si sporge verso un Vaticano III!

Mi domando: il professor Antipasto gioca a fare l'antipapa teologo-laico oppure semplicemente crede maggiormente nella verità dei propri prosciutti che in quella del lineare pensiero di Benedetto XVI?
Che pensiero papale sic et simpliciter non è, perché, in verità, è pensiero "cattolico" ed "ecclesiale", non certo speculazione "personale".

Ma andiamo avanti con gli antipasti a base di melloni e prosciutti... Sostiene il professor Antipasto che oggi la Chiesa non ha scampo dinanzi agli scandali della pedofilia e all'ipocrisia un po' più diffusa del solito. Le proposte che quindi rivolge - come pare - al Santo Padre (a meno che lo stesso prof. Antipasto non si sia autocandidato per un futuribile conclave) sono le seguenti:

- spostare l'attenzione eccessiva dai temi della "vita" a quelli dell'affettività;
- guardare a fondo nei collegi e nei gruppi chiusi senza pensare ai fatturati...;
- esser severi nel guardare all'egoismo e all'individualismo...
- smettere di considerare nella scelta dei vescovi la loro "mentalità conservatrice"!

Che fantasmagoriche proposte! Sembra quasi che il Santo Padre abbia bisogno dei consigli dell'antipasto più scontato che ci sia per cercare di riportare sulla giusta rotta la barca di Pietro. Tuttavia questi consigli al professor Antipasto non interessano in sè e per sè, ma sono solo argomenti strumentali alla sua proposta successiva: "un grande gesto di rinnovamento per riconsegnare nelle mani del Cristo, pastore e vescovo delle anime, un nuovo inizio, una nuova rottura che come ai tempi del concilio di Trento permetta all'Unico che sa come, di fare nuove le cose vecchie".

Caspita! Ma questa è una risposta chiara e negativa alle affermazioni del Santo Padre di ieri! Non ha forse detto Papa Benedetto: "Sappiamo come dopo il Concilio Vaticano II alcuni erano convinti che tutto è nuovo, che c’è un’altra Chiesa, che la Chiesa preconciliare è finita e ne avremo un’altra, totalmente altra, un utopismo anarchico, e grazie a Dio i timonieri saggi della barca di Pietro - Papa Paolo VI, Papa Giovanni Paolo II - hanno da una parte difeso la novità del Concilio e, nello stesso tempo, l’unicità e la continuità della Chiesa, che è sempre Chiesa di peccatori e sempre luogo di grazia"?

Evidentemente questa affermazione forte, fortissima di Benedetto XVI (e nello stesso tempo estremamente ricca di carità e amore per la Chiesa estesa nello spazio e nel tempo) non è piaciuta ai guardiani del Concilio, custodi barbosi, verbosi ed epicamente fedeli a se stessi più che alla Chiesa di Cristo.
Evidentemente, vorrei aggiungere, Papa Benedetto è un Papa "scomodo", un Papa "impopolare", un Papa "che fa pensare". Eppure tutte queste caratteristiche sono propriamente cristiane, sono anzi una garanzia straordinaria della grandezza di questo Pontefice, che ancora oggi ci ricorda come la Chiesa e Cristo siano pietra di inciampo per la mentalità mondana, scomodo intoppo per l'uomo affascinato dalla pseudolibertà nella quale coltiva il suo ego iperbolico e frustrato.

Noi amiamo questo Papa e gli vogliamo un bene sincero. Con il cuore accogliamo le sue riflessioni perché sappiamo che tutto ciò che di complesso, di difficile egli ci trasferisce è ciò di cui le nostre coscienze abituate alla facilità e alla banalità hanno bisogno per risollevare lo sguardo a contemplare il difficile ma magnifico mistero del Salvatore!
Se poi oggi la Chiesa vive nel travaglio di vecchi vizi umani e patisce sotto l'attacco costante dei suoi nemici, non per questo si può pensare di rivoluzionarla, di sottoporla alle proprie personalistiche esigenze anarco-insurrezionaliste... In questi casi c'è un metodo migliore di ogni mondana utopia: la preghiera. Forse il professor Antipasto lo ha dimenticato, la maggiorparte dei fedeli cattolici no!
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P.S. Ad ogni modo per chi volesse approfondire le questioni tanto dibattute oggi, credo ci sia un film estremamente rivelatore. Guardatelo qui! E' una incredibile produzione di Hollywood di due anni fa dal titolo "Il dubbio" (incredibile perché si sarebbe tentati di identificarla con una produzione "tradizionalista"). Più che un film sul problema della pedofilia è una sorta di documentario sulle differenze più sostanziali fra spirito conciliare presessantottino e Chiesa Cattolica. Buona visione!

Fides et Forma
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