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L'ERA DEL TERZO TEMPIO E' COMINCIATA?

Ultimo Aggiornamento: 22/03/2010 12:35
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22/03/2010 12:33

L'ERA DEL TERZO TEMPIO E' COMINCIATA?


di Francesco Colafemmina
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Mentre a Gerusalemme est procedono i lavori di costruzione di nuove abitazioni per israeliani e mentre si inaugura la sinagoga di Hurvà, in Vaticano Cardinali e Monsignori ricevono una nutrita delegazione di plutocrati filantropi ebrei che devono dare il loro benestare alla possibile beatificazione di Papa Pio XII, nonché discutere di potenziali progressi nel dialogo ebraico-cristiano.

Bisogna sapere che questa sinagoga di Hurvà è legata ad una profezia di Vilna Gaon, una autorità rabbinica del 18mo secolo che profetizzò l'inizio della costruzione del Terzo Tempio in concomitanza con la ricostruzione per la terza volta di questa sinagoga. Così vari gruppi di ultra ortodossi oggi inaugurano l'era della ricostruzione del Terzo Tempio. Il primo, lo ricordiamo, fu distrutto dai Babilonesi nel 586 a. C., il secondo fu distrutto nel 70 d.C. da Tito, figlio di Vespasiano.

Scopo dei gruppi ultraortodossi è la ricostruzione del tempio con tanto di abbattimento della moschea della roccia o Qubbat al-Ṣakhrā e della grande moschea di Al-Aqsa... Sappiamo cosa potrà scatenare questo tipo di orribile contesa religiosa autorizzata dalla politica. A pagarne le conseguenze sino ad oggi sono i Mussulmani e i Palestinesi in genere, prima privati della loro terra, poi rinchiusi in veri e propri ghetti e infine provocati con ogni genere di messianica ed esaltata provocazione...

Mentre tutto ciò accade a Gerusalemme, a Roma partono gli incontri bilaterali non con delle autorità rabbiniche altamente rappresentative, non con dei "capi religiosi" che esprimano l'interesse di milioni di fedeli ebraici, non con i rappresentanti politici ed istituzionali dello Stato di Israele, bensì con associazioni o comitati o congressi internazionali che non hanno alcun tipo di rappresentatività che li metta nelle condizioni di veder recepite non dico le loro indicazioni ma fosse pure le loro opinioni!

L'Asca riferisce la notizia in questi termini: "Cominciano oggi a Roma due giorni di incontri tra il Comitato Ebraico Internazionale per le Consultazioni Interreligiose (Ijcic) e i rappresentanti di alcuni dicasteri vaticani. A darne notizia e' un comunicato dello stesso Comitato ebraico internazionale. I primi ad accogliere la delegazione guidata dal Rabbino Richard Marker saranno mons. Brian Farrell e padre Norbert Hofmann della Commissione della Santa Sede per i rapporti religiosi con l'ebraismo. Seguira' nella mattinata l'incontro con il card. Jean Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso e nel pomeriggio con il card. Peter Turkson, presidente del Pontificio consiglio ''Justitia et pax''. Nella giornata di domani invece la delegazione internazionale, di cui fa parte anche Mr. Maram Stern, segretario generale del Congresso Ebraico mondiale, incontrera' il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone.Al centro dei colloqui di questi due giorni alcune questioni delicate, come gli archivi, il processo di beatificazione di Papa Pio XII, la lotta all'antisemitismo, l'impegno nel dialogo nello spirito del Concilio Vaticano II. A margine dei colloqui ufficiali, sono in programma anche l'incontro con la Comunita' di Sant'Egidio e con P. Thomas G.Casej, direttore del Centro per studi ebraici ''Cardinal Bea'' alla Universita' Gregoriana, dove Lee I. Levine terra' una lezione su Gerusalemme ''citta' sante per gli ebrei''.

Ora, mi domando, ma quale autorità rappresentano questi signori? Cosa vogliono dal Vaticano? Chi li ha investiti del potere di rappresentanza della fede ebraica? In base a quale criterio debbono essere considerati degli interlocutori in grado di decidere se Pio XII debba essere o meno elevato agli altari? Questa gente ha criticato aspramente il Papa per aver firmato il decreto di proclamazione delle eroiche virtù di Papa Pacelli! Perché la Santa Sede dovrebbe tener conto della loro opinione in merito? In base a quale criterio se non all'opportunismo e alla convenienza mediatica?
Poi ci penso ancora e mi domando: ma chi l'ha detto che noi cattolici dobbiamo pensare all'antisemitismo mentre nessuno s'interessa all'anticristianesimo? In base a quale principio deve esistere una specie religiosa protetta mentre tutti gli altri sono figli di un Dio minore?
Piuttosto perché la Santa Sede non si decide a condannare le colonie, l'usurpazione di suolo pslestinese, le continue offese ai cristiani compiute in Terra Santa? Perché non condannare la volontà di Israele di vietare la preghiera a Gerusalemme per i Mussulmani inferiori ai 50 anni, come proposto recentemente dal ministro Barack?

Mah, che dire? Di segni dei tempi ce ne sono fin troppi. Forse a breve sorgerà anche l'Abominio della desolazione nel luogo santo (il Terzo Tempio al posto della Spianata con tanto di sacrificio pasquale veterotestamentario ripristinato)? Stiamo a guardare ma senza mai rinunciare alla preghiera!
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PRINCEPS gloriosissime caelestis militiae, sancte Michael Archangele, defende nos in proelio et colluctatione, quae nobis adversus principes et potestates, adversus mundi rectores tenebrarum harum, contra spiritualia nequitiae, in caelestibus. Veni in auxilium hominum, quos Deus creavit inexterminabiles, et ad imaginem similitudinis suae fecit, et a tyrannide diaboli emit pretio magno. Proeliare hodie cum beatorum Angelorum exercitu proelia Domini, sicut pugnasti contra ducem superbiae luciferum, et angelos eius apostaticos: et non valuerunt, neque locus inventus est eorum amplius in caelo. Sed proiectus est draco ille magnus, serpens antiquus, qui vocatur diabolus et satanas, qui seducit universum orbem; et proiectus est in terram, et angeli eius cum illo missi sunt.

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SE CI SI DIMENTICA DEL TALMUD...

di Francesco Colafemmina

Mentre tutti i mezzi di informazione si accaniscono sulla questione pedofilia, una notizia sembra sia stata accantonata - volontariamente- . Mi riferisco alla recente visita di un gruppo di rabbini in Vaticano, espressione del Ijcic (Comitato Ebraico Internazionale per le Consultazioni Interreligiose). Ne avevo parlato la scorsa settimana, ma adesso veniamo agli esiti di questo incontro. La prima novità è che questo Ijcic non si è limitato ad incontrare la Commissione per i rapporti religiosi con l'ebraismo (presieduta ancora da Kasper, colui che per primo definì il Giudaismo "sacramento di ogni alterità"), ma ha esteso le proprie "consultazioni" ad altri organismi della Santa Sede: il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, il Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, il Segretario di Stato, Card. Bertone. Non c'è stato per ora un incontro con la Congregazione per la Dottrina della Fede, ma potrebbe esserci in futuro.

I temi in agenda?

Anzitutto la questione Pio XII, poi anche gli argomenti del futuro Sinodo sul Medio Oriente, l'Islam e - naturalmente - la preghiera del Venerdì Santo della "messa in latino". Il Ijcic ha fatto le sue rimostranze perché il Sinodo non parla delle persecuzioni degli ebrei nei paesi islamici, e ha poi chiesto che la preghiera del Venerdì Santo non sia più chiamata "per la conversione degli ebrei", ma solo "per gli ebrei".

Visto che l'Ijcic propone queste modifiche ad un Vaticano sempre più prono - chissà perchè! - alle richieste e alle pressioni ebraiche, mi sorge spontanea una domanda: perché mai la Chiesa Cattolica non avanza le sue legittime pretese di modifica del Talmud? Perché non chiedere una condanna ufficiale delle tesi del Talmud che offendono e vilipendono Cristo, la Vergine e i Cristiani?
Non sarebbe ora di rompere il muro di omertà che c'è su questo terribile argomento? Cristo messo a bollire negli escrementi dell'inferno, la Vergine illustrata come una meretrice, i Cristiani descritti come gente idolatra e da ingannare costantemente... quousque tandem?

In Grecia nel 2007 il Santo Sinodo, ha espresso una posizione chiara e forte su questo argomento (la riporto di seguito tradotta), la Chiesa Cattolica quando lo farà? Quando poi un Rabbino sarà invitato ad una Messa in Vaticano? Quando finirà questa giudaizzazione del cattolicesimo? Oh quanto sarebbe opportuno rileggere le lettere famose di San Giovanni Crisostomo ai cristiani giudaizzanti!


Il Santo Sinodo della Chiesa Greca

Atene 1 Giugno 2007

Il Talmud (insegnamento) è un corpus di commenti rabbinico giudaici alla Legge Mosaica e contemporaneamente una registrazione degli insegnamenti delle scuole rabbiniche. Si compone della "Misnà", la quale è il commento e la codificazione della Legge Orale e della "Ghemàra", che costituisce essenzialmente un commento alla Misnà. La materia del Talmud è vasta e particolarmente voluminosa. Il Talmud si classifica nelle tre maggiori tradizioni scritte del Giudaismo (Cfr. H.l. Strack, Introduction to the Talmud and Midrash, New York 1955. R. Gradwohl, Was ist der Talmud? Stuttgard 1989. S. Bergler, Talmud fur Anfanger. Ein Werkbuch, Hannover 1991. M. Krupp, Der Talmud. Eine Einfuhrung in die Grundschrift des Judentums mit ausgew. Texten, Gutersloh 1995).
Esistono due trascrizioni-versioni del Talmud. Quello ierosolimitano (Talmud Yerushalmi), che fu scritto in Palestina e quello Babilonese (Talmud Bavli), più corposo nel volume e nella materia trattata, fu redatto invece a Babilonia, frutto di una successiva revisione. (Cfr. Babylonischen Talmud, Berlin 1967. P. Schafer - H.J. Becker (HRSG), Synopse zum Talmud Yerushalmi, Tubingen 1991.).
I riferimenti dispregiativi e diffamatori del Talmud alla persona del Signore nostro Dio-uomo Gesù Cristo e della Santissima Vergine sono note ed hanno generato la doverosa valutazione critica da parte degli Accademici Ortodossi (Cfr. specialmente: Γρηγ. Παπαμιχαήλ, ο Ιησούς ως ιστορικόν πρόσωπον, 4η εκδ., Αθήναι 1953, Παν. Τρεμπέλα, Απολογητικαί Μελέται. Τόμος Έ. Ιησούς ο από Ναζαρέτ, 5η εκδ., Αθήναι 1982).
Per la Chiesa Ortodossa è oltraggioso, inaccettabile e da respingersi qualsiasi riferimento dispregiativo alla persona del Nostro Signore Gesù Cristo, della Santissima Vergine Deipara e dei Santi. Allo stesso modo è inaccettabile e da respingersi ogni riferimento dispregiativo e insolente ai portatori della Divina Rivelazione in Gesù Cristo, ovvero alla Sacra Scrittura, Antico e Nuovo Testamento, stabilita canonicamente (Cfr. p.e. 22 Canone del Concilio locale di Cartagine), e alla Santa Tradizione. E' ovvio che ciò vige anche per ogni antistorica e dispregiativa posizione del Talmud, riferita alla persona del Dio-Uomo e della Santissima Deipara.

Su ordine e autorizzazione del Santo Sinodo

l'Archigrammateus Archimandrita Kirillos Misiakulis

Fides et Forma
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