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NOVA ET VETERA nuovo e vecchio, vecchio e nuovo, chiariamo la situazione?

Ultimo Aggiornamento: 03/06/2010 18:24
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13/05/2010 23:44

Avviso alla lettura:
invito i lettori a NON estrapolare singole frasi ne per eventuali risposte, ne per fare affermazioni che non sono nelle intenzioni dello scritto....
il testo va preso INTEGRALMENTE ed eventuali risposte devono tenere conto di TUTTA la situazione descritta...
Nel testo troverete molti link (in blu) vi serviranno per approfondire l'argomento...

Grazie!

Fraternamente CaterinaLD



Nova et Vetera....Nuovo e vecchio
....vecchio e nuovo...e la Tradizione nel mezzo: contestata ed amata proprio come accadde a Gesù, TRADIZIONE VIVENTE, amato e contestato, vecchio e nuovo... passato, presente e futuro...

Come aiutare i giovani di oggi, ma anche i meno giovani, a comprendere cosa è accaduto e cosa sta accadendo nella Chiesa?

Dopo tanto leggere e vivere di persona questi tempi, concedetemi l'elaborazione di un quadro che mi si apre davanti....
la scena è questa (confesso che l'ho "rubata", 'idea, ma da me rielaborata, all'allora giovane teologo Ratzinger):

un museo, si, un grande ed immenso museo che raccoglie tesori del passato, del presente ed anche del futuro... e naturalmente il solito immancabile sgabuzzino, scantinato, ove sono raccolti altri immensi tesori da pulire, sistemare, catalogare...

Nel nostro specifico caso il Direttore del Museo è la Chiesa nella sua veste gerarchica: il Papa in comunione con lo Spirito Santo gestisce la direzione, i vescovi ne dirigono le operazioni in comunione con Pietro affinchè ogni piano, ogni reparto sia ordinato secondo uno schema specifico....poi ci sono i fedeli, i visitatori che sono anche i curiosi, gli studiosi, gli amanti dell'arte e della storia....

Solo un piccolo avvertimento: non guardare mai la Chiesa come ad un MUSEO in senso statico...l'esempio che sto riportando intende DARE VITA a ciò che vediamo, spesso, come un museo...la Chiesa è Corpo animato dallo Spirito che sollecita le Membra(=Battezzati), ma attenzione è anche la Custode di un ricco patrimonio di fede e cultura che san Paolo chiama: DEPOSITO DELLA FEDE....tale Deposito dunque possiamo immaginarlo come ad una sorta di Museo che deve prendere vita nelle Membra che lo fanno proprio con la propria testimonianza di vita e lo divulgano al Prossimo di generazione in generazione...

Accade dunque che tale Museo necessita di periodiche manutenzioni, ha bisogno di rivedere i tesori custoditi, deve trovare anche il posto a quei tesori ancora sommersi, ancora dentro gli scantinati...deve prendersi cura di quelli già offerti al pubblico....Anche le stanze necessitano di periodiche pulizie, magari anche trasformazioni, aggiustamenti, allargamenti....Deve inoltre trovare sempre nuovi modi per attirare l'attenzione della gente affinchè venga e veda...

Inutile dire che tale movimento possiamo vederlo in un Concilio, nei Sinodi, quando appunto, questa Direzione deve prendere delle decisioni affinchè tale Deposito della Fede, possa trovare nuovo vigore per essere visto, ammirato, ma soprattutto affinchè i visitatori lo facciano proprio...

Così doveva e sarebbe dovuto accadere con il Concilio Vaticano II, ma ahimè qualcosa non è andata per il verso giusto...lo disse candidamente Paolo VI che nell'aspettarci tutti una nuova primavera dopo il Concilio, giunsero le tenebre...
perchè? cosa è accaduto?

Ce lo spiega Tito Casini nella sua stupenda raccolta di LA TUNICA STRACCIATA...
ce lo spiega mons. Gherardini nel suo Concilio Vaticano II un discorso da rifare.....
ce lo spiega addirittura Ratzinger divenuto poi Pontefice nel suo: alle radici della Liturgia....
o qui:
J.Ratzinger, Benedetto XVI, spiega il Concilio Vaticano II
o come ce lo spiega Romano Amerio nel suo magnifico IOTA UNUM, riedito per il grande successo ottenuto...

Insomma ciò che è accaduto è sotto gli occhi di tutti ma molti non vogliono vedere o fingono...
Tornando al nostro immaginario possiamo dire questo:

All'interno del Museo si sono create diverse fazioni le quali, alle richieste della Direzione di riaggiornare il Museo senza toccare i tesori ivi custoditi, facendo di testa loro, hanno di fatto compiuto uno scempio....
 
Invece di allargare semplicemente le finestre per illuminare di più tali tesori, hanno pensato bene di MODIFICARE I TESORI togliendoli...spostandoli, alcuni di questi, come la Liturgia, hanno pensato bene di buttarla nei magazzini e di recuperare "nuovi" e presunti tesori raccolti qua e la dalla fantasia del momento pensando che sarebbe stata la stessa cosa...alcuni lo hanno fatto in buona fede, con molto fervore... altri un pò meno hanno studiato a tavolino come approfittare del momento(=Concilio) per inserire proprio un NUOVO DEPOSITO...

Così ricorda quei Momenti l'allora card. Ratzinger, oggi Sommo Pontefice:

 "Sempre più cresceva l’ impressione  che nella Chiesa non ci fosse nulla di stabile, che tutto può essere oggetto di revisione. Sempre più il Concilio pareva assomigliare a un grosso parlamento ecclesiastico, che poteva cambiare tutto e rivoluzionare ogni cosa a modo proprio.
Evidentissima era la crescita del risentimento nei confronti di Roma e della Curia, che apparivano come il vero nemico di ogni novità e progresso.
Le discussioni conciliari venivano sempre più presentate secondo lo schema partitico tipico del parlamentarismo moderno [...].
Per i credenti si trattava di un fenomeno strano: a Roma i loro vescovi parevano mostrare un volto diverso da quello di casa loro. Dei pastori che fino a quel momento erano ritenuti rigidamente conservatori apparvero improvvisamente come i portavoce del progressismo – ma era farina del loro sacco?

( Card. J. Ratzinger, La mia vita. Ricordi/1927-1977, ed. San Paolo, 1997, pp. 97-99. )

Quel Momento tuttavia non era nuovo alla Chiesa...già san Pio X (non per nulla Santo!) ebbe a dire:

«Negli scritti e nei discorsi essi [i modernisti] sembrano non rare volte sostenere ora una dottrina ora un'altra, così che si è facilmente indotti a giudicarli vaghi ed incerti. Ma tutto ciò è fatto di proposito […]. Quindi avviene che nei loro libri s'incontrano cose che ben direbbe un cattolico; ma, al voltare della pagina, se ne trovano altre che si stimerebbero dette da un razionalista»
san Pio X Pascendi Dominici Grecis

I Media degli anni Settanta coniarono così i due termini più odiosi: PROGRESSISTI (che sarebbero poi i modernisti citati già da san Pio X) E TRADIZIONALISTI come se la Chiesa fino a quel momento non fosse mai stata legata alla Tradizione, dando origine ad una profonda ed insanabile frattura per la quale la vittima unica e vera è la TRADIZIONE stessa della Chiesa...

Infatti ai danni apportati nell'immediato di quel Momento dai progressisti, i "tradizionalisti" agirono con una chiusura totale ad ogni concetto di Progresso interpretandolo come il passaggio, l'ingresso di ogni eresia... i due estremismi di fatto, danneggiarono la Chiesa...crearono scompiglio nel Museo al quale necessita invece un buon grado di Progresso (non progressismo eh!) proprio per non far ammuffire i tesori custoditi in quel Deposito e proprio per trovare NUOVI MODI, proporzionati al tempo che si vive, per renderli invece più visibili ai visitatori...


La regola dello sviluppo nella Chiesa tra il concetto di PROGRESSO E TRADIZIONE, la troviamo formulata fin dall’anno 434 in un’opera di S. Vincenzo Lirinense, scrive:

“Dirà forse qualcuno: Non si dà, dunque, progresso alcuno della religione nella Chiesa di Cristo? Altroché se si dà, e grandissimo! Chi vorrà essere tanto ostile agli uomini e tanto odioso a Dio da tentare di impedire un simile progresso? Però avvenga in modo tale da esser veramente un progresso della fede e non un’alterazione.
Progredire, infatti, significa che una cosa si amplifica rimanendo se stessa; mutamento, invece, significa che una cosa passa a diventare un’altra cosa.
È necessario, dunque, che crescano — e crescano molto gagliardamente — col passare delle generazioni e dei tempi l’intelligenza e la scienza e la sapienza della fede sia nel singolo sia presso la comunità, sia in ciascun cristiano sia in tutta la Chiesa: però la crescita della fede avvenga soltanto ferma restando la sua propria natura, cioè entro l’ambito dello stesso dogma, nel medesimo significato e nella medesima sentenza — in suo dumtaxat genere, in eodem scilicet dogmate, eodem sensu eademque sententia” (Commonitorium,23 -PL50,667)


Mi colpiscono due aspetti di questo quadro che riporto dal libro "Nova et Vetera di mons. Luigi Maria Carli del 1969, che tratta appunto di questo TRADIMENTO alla Tradizione ed al vero Progresso da dopo il Concilio Vaticano II....ed è riportato ad apertura di questo thread:

1) il primo aspetto è la serenità attraverso la quale tale san Vincenzo espone, meravigliosamente, una verità talmente logica, talmente razionale da farla diventare davvero divina (come il Verbo era Dio ma anche veramente Uomo!) di cui, per altro, era già frutto maturo della conoscenza della Chiesa, altrimenti tale santo non avrebbe potuto esprimersi così chiaramente, ossia, ciò che scrive è leggibile chiaramente già come pensiero assunto e maturato dalla Chiesa....
Mi appare pertanto una gravissima REGRESSIONE ciò che stiamo vivendo da 40 anni a questa parte...un tradimento al vero senso del Progresso...

2) il secondo aspetto è quello della FEDE, la sua progressione associata indissolubilmente alla Tradizione....anche questo aspetto, così magnificamente espresso nell'Anno Domini 434 è stato grandemente tradito ed assistiamo ad una regressione della fede come non si era mai visto neppure al tempo dell'arianesimo, perchè Ario almeno in qualcosa credeva!

In entrambi gli aspetti da me analizzati, e senza pretesa alcuna, la Fede non è più associata alla Tradizione ma al "GESU' SOLO", slogan di protestante memoria...non importa a quale Cristo si faccia poi riferimento, non importa se Egli ha il viso di Kiko o di Simba, o di Gandhi....l'importante è che NON abbia il volto PURAMENTE CATTOLICO...ossia della Tradizione....

E' QUESTO IL VERO PROGRESSO DELLA FEDE NELLA TRADIZIONE creduta sempre dalla Chiesa come ci dimostrano le parole di san Vincenzo?


Si dice che oggi l'analfabetismo, in Italia....sarebbe praticamente scomparso....ma quando mai esso, DENTRO LA CHIESA  E NEL SUO MAGISTERO,  era termometro anche di intelligenza, di ragione, di sapienza?
Abbiamo dimenticato quanti analfabeti sono diventati SANTI?
Con questo non voglio dire che la scuola sia un male....o che non si deve imparare a leggere e a scrivere...questo sarebbe rifiutare il progresso, sarebbe rifiutare l'elettricità, la macchina...la stampa....ciò che intendo sottolineare è che tutto questo che chiamiamo PASTORALE, nato all'insegna di FAR CONOSCERE AI FEDELI I MISTERI DELLA FEDE ha portato alla regressione...naturalmente non è la pastorale il problema ma i suoi CONTENUTI...
Attenzione non lo dico "io", ma è stata anche una affermazione recente del Papa al Tribunale della Sacra Rota al quale ha denunciato la diffusione di una certa PSEUDOPASTORALE CONTRARIA AL MAGISTERO DELLA CHIESA....

Faccio un esempio concreto:

La Messa....
tutto il casino liturgico nasce da che cosa? dalla "buona" (perversa per altri) OSTINAZIONE di ritenere i fedeli, le pecore pre-conciliari, IGNORANTI E ANALFABETI in materia di fede....occorreva dunque fare in modo che la Messa FOSSE PIU' COMPRENSIBILE...così è arrivato un Kiko che dopo una apparizione della sua madonna...prepara a tavolino delle catechesi atte a spiegare che cosa è niente meno ciò che avviene durante la Consacrazione....incredibile, Paolo VI non si rese conto, dopo aver scritto la Misteryum Fidei.... di non sapere nulla e che con Kiko, da lui approvato, arrivava finalmente qualcuno che poteva ISTRUIRE IL POVERO GREGGE ANALFABETA....
In sostanza IL PROGRESSO DELLA FEDE non è più associato alla TRADIZIONE ma AI CARISMATICI, ai gruppi, ai movimenti...attenzione non a coloro che come i Santi sono ispirati, ma carismatici nel senso berlusconiano, o staliniano, o pentecostale...ossia quanta più gente ti posso catturare, tanto più sono carismatico...
Non è un caso infatti che Benedetto XVI stia RINSEGNANDO IN CAMPO LITURGICO, LA MESSA...
non è un caso che stia facendo catechesi dirette ai sacerdoti SUL COME DEVONO CELEBRARE L'EUCARESTIA....come mai queste catechesi?

Lo stile di vita che si dovrà assumere è quello DEL GRUPPO non a caso la stessa crisi l'hanno subita tutti gli ORDINI RELIGIOSI...anch'essi ingannati da questo vento conciliare (Benedetto XVI ha avuto il coraggio di dire, che il concetto di "spirito del concilio" è un inganno) basti vedere cosa hanno fatto i francescani portando una statua di budda sull'altare o peggio, facendo sacrificare un pollo in una ospitalità interreligiosa ad Assisi....basti pensare dove sono arrivati i domenicani in Olanda che concelebrano Messa con I LAICI e laici donne... senza che il vescovo abbia avuto il coraggio di apportare un freno o una qualche scomunica...dove l'Aventino tace e tace anche Roma....
Per non parlare dei gesuiti e così via....ma Paolo VI lo aveva preannunciato e aveva supplicato gli Ordini religiosi a perseverare nella Tradizione

Una mia carissima Suora Domenicana, morta prematuramente, di santa memoria....nel presentare un libretto di poesie ispirate al Vangelo, spiegandone il motivo della pubblicazione, dice ad un punto:

Oggi ci sono nella Chiesa tanti movimenti di consacrati laici. Nulla da eccepire. Hanno molta libertà di movimento: viaggi, gran feste, raduni, e tutto a suon di chitarre, dischi, cassette, registrazioni, filamati. Cose che in un convento sono molto limitate magari al momento della ricreazione o per qualche festicciola.
E come si possono pensare certe cose quando si hanno pieni i collegi, gli ospedali, i pensionati per anziani, gli Istituti per handicappati, le parrocchie, dove si lavora da mattina a sera e a volte giorno e notte?
E da qui sorgono dei problemi:
le giovani si sentono di più attirate da quella vita che unisce il Vangelo alle chitarre ma finendo per ignorare i Conventi dove il sacrificio e il nascondimento sono di casa, ma che in realtà sono la vera e piena realizzazione della vocazione di una consacrata che "lascia davvero tutto" per darsi anonimamente all'altro in una identità comunitaria.
Dall'altra parte le Suore, che vivono in terra e non in cielo, vedono tutto questo e a volte si sentono escluse.
A volte sembra proprio di lavorare per il vento quando si vedono tutte queste ragazze che si radunano e cantano, suonano... e sono applaudite da tutti, e sembra che non sappiano fare altro o peggio, sembra che questo sia diventato l'unico modo efficace (e non è così) per vivere il Vangelo che siamo chiamati ad annunciare.

Era questo il Progresso nel solco della Tradizione per la crescita della fede tanto auspicato dai Padri della Chiesa?
E' questo davvero che Dio vuole?
No, perchè la progressione della fede è ben altra cosa
:

" E la donna disse: se io riesco anche solo a toccare il suo mantello..."
(Lc.5,28 )

Ho troppo male Signore,
e a volte sono stanca.
Tanto!

La folla scorre intorno a me
come un fiume rumoroso.
S'accavalca,
mi stringe,
mi trascina,
mi travolge con le sue onde
e nessuno si ferma
a curare il mio male.

Ma se riesco anche solo
a toccare il Tuo mantello,
Signore,
tutto il mio male si dissolverà
come nebbia al Tuo sole.
E dalla prigionia
del mio dolore,
io,
finalmente libera,
potrò cantare il Tuo Amore.

(Sr. M. Rosalia Zoccolini O.P.)

E così....i Progressisti(=regressisti) non hanno fatto che altro prendere i Tesori custoditi in questo Deposito e gettarli....mettere al loro posto ciò che loro ritenevano più idoneo al momento, ossia, HANNO SEGUITO LA MODA DEL TEMPO...
I Tradizionalisti dal canto loro, non hanno fatto altro che CHIUDERE quelle stanze che si erano salvate dallo scempio e gestirle ai margini del Museo per tentare di salvarle....
Bastava di fatto SPOLVERARE questi Tesori....magari prenderne alcuni custoditi negli scantinati ed unirli al NUOVO...non sovrapporli...perchè
"noi siamo CONSERVATORI DEL DEPOSITO DELLA FEDE MA ANCHE INNOVATORI DI UN NUOVO CHE VIENE INCONTRO ALL'UOMO DI OGNI TEMPO SENZA SCALFIRE IL DEPOSITO, AL CONTRARIO, USANDOLO E FACENDOLO VIVERE IN OGNI TEMPO...."
(cfr Giovanni Paolo II intervista ad Andrea Frossard)

Ma c'è l'azione del Pontefice che non va sminuita....
Egli sa che il vero Progresso è necessario al Museo e sa anche che un certo tradizionalismo, inteso come autentica Tradizione, ha ragione di preservare tali tesori e non a caso abbiamo avuto diversi Documenti ufficiali atti a correggere questa devastazione:

La Dominus Jesus: Documento fondamentale sulla Dottrina della Chiesa
Regolamento per l'esame della VERA DOTTRINA (Documento Ufficiale)

Communionis Notio: Lettera ai Vescovi sulla Chiesa intesa come Comunione
RISPOSTE RIGUARDANTI ALCUNI ASPETTI CIRCA LA DOTTRINA SULLA CHIESA
Il Card. Canizares (del Culto Divino) spinge verso il ritorno della Comunione in ginocchio
Sacramentum Caritatis: Enciclica sulla Liturgia di Bendetto XVI
TESTO UFFICIALE PER I CATECHISTI

e senza dimenticare l'indizione dell'Anno Sacerdotale

Lettera di Benedetto XVI ai Sacerdoti per l'Anno Sacerdotale


Questo Museo deve ritornare nella piena gestione del suo legittimo direttore sulla terra, il Vicario di Cristo e TUTTI devono attenersi alle sue disposizioni affinchè il Progresso autentico dia vita alla Tradizione in ogni suo tempo...non c'è altra via d'uscita da questa crisi devastante...



14/05/2010 00:00

Cara Tea nei miei posts incasinati nn sono riuscita ad esprimere bene il mio concetto...ma leggendoti mi sento piu' leggera.
Questo io intendevo essere nella Tradizione senza eccedere nel progressismo o nel Tradizionalismo .E mi fa piacere che anche tu trovi odioso l'aver inventato l'etichetta progressisti e tradizionalisti....in realta' il progresso della fede deve attingere dalla Tradizione.E questo io auspico.Da semplice fedele e credente.
E mi fa pure piacere che citi benevolmente papa Giovanni Paolo II.
14/05/2010 00:04

A proposito di Kiko e del movimento neocatecumenale.NN voglio esulare dal discorso ma mi chiedo cosa c'entra qto movimento con la Chiesa Cattolica perche'non ha nulla di cattolico.Mi sembra che nn riconosca la Transunstanziazione nell'Eucaristia.
Se sbaglio correggetemi.
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16/05/2010 22:12

Re:
Vilucchio., 14/05/2010 0.04:

A proposito di Kiko e del movimento neocatecumenale.NN voglio esulare dal discorso ma mi chiedo cosa c'entra qto movimento con la Chiesa Cattolica perche'non ha nulla di cattolico.Mi sembra che nn riconosca la Transunstanziazione nell'Eucaristia.
Se sbaglio correggetemi.




[SM=g7497] Il problema di Kiko è talmente AGGROVIGLIATO e talmente BEN NASCOSTO che neppure i vescovi ne sanno qualcosa...
per esempio, le catechesi A PORTE CHIUSE che fanno nel CN NON esistono pubblicate in nessun libro acquistabile...NESSUNO LE CONOSCE...solo grazie a padre Zoffoli, passionista ed oggi in Paradiso, si potè avere gran parte di queste catechesi da lui spiegate apertamente e denunciate di eresia...

Sia Giovanni Paolo II quanto Benedetto XVI, PUR SALVANDO LE COMUNITA', RICONOSCENDOLE NEL CARISMA, entrambi NON hanno mai di fatto approvato LE CATECHESI del CN anzi, più volte è stato loro chiesto di ADEGUARSI ALLE PASTORALI DIOCESANE cosa che puntualmente NON fanno...

Dove stanno i problemi?
brevemente in questi punti chiave:

- Kiko ha una OSSESSIONE per identificare la Messa con IL BANCHETTO EBRAICO...non a caso non mette sull'altare il Crocefisso ma il candelabro a NOVE braccia (la nostra Tradizione usa i 7 ceri) che è il simbolo Ebraico del loro rito...
ora, leggendo la Redemptoris Sacramentum che vieta esplicitamente l'uso di oggetti "di altre religioni" sull'altare e leggendo il paragrafo 10 della Sacramentum Caritatis dove il Papa dice che QUEL SACRIFICIO (LA CENA EBRAICA) NON E' PIU' NECESSARIA PER NOI RIPETERLA...perchè Kiko si ostina con le sue catechesi private? e perchè ben due Pontefici hanno parlato di simboli e di cena ebraica QUANDO NESSUN GRUPPO NELLA CHIESA HA MAI CATECHIZZATO QUESTO?
è ovvio che i Papi si riferiscono proprio a loro ai NC ma Kiko sta facendo un braccio di ferro perchè ha forti sostenitori fra vescovi e qualche cardinale...

- Kiko ha una OSSESSIONE PER LE STUATUE...LE ODIA a tal punto che nel suo cammino NON LE VUOLE VEDERE...ed ha sostituito la devozione CON LE SUE IMMAGINI, IMPONENDO AI MEMBRI DEL CAMMINO ESCLUSIVAMENTE LA SUA MADONNA E LE SUE ICONE...perfino il crocifisso DEVI portare quello dipinto da lui...
nelle Chiese "nuove" dove il CN ha preso piede, le Statue del Sacro Cuore di Gesù e Maria, di san Giuseppe e di altri Santi, sono sparite... da qui la privazione ai BAMBINI DI DIRE IL ROSARIO infatti il Rosario viene ad essi insegnato dopo alcune tappe contro la richiesta del Papa e della Vergine a Fatima CHE SI RIVOLSE PROPRIO A DEI BAMBINI PER DIFFONDERE MAGGIORMENTE IL ROSARIO...inoltre nel Cammino sono eliminate TUTTE LE DEVOZIONI CATTOLICHE...

- Kiko sostiene che le Chiese CATTOLICHE TRADIZIONALI SONO SBAGLIATE...infatti quelle poche chiese che gli hanno permesso di costruire sono state private del PRESBITERIO (zona dove poggia l'altare), la zona altare è così ACCESSIBILE A TUTTI perchè l'altare NON è il luogo del Sacrificio di Cristo (per lui) ma è LA MENSA DELL'ULTIMA CENA...
E qui c'è l'inganno: perchè è vero che l'Altare diventa anche la Mensa MA DOPO IL SACRIFICIO, DOPO IL CALVARIO...Kiko così ha mitigato il senso del Sacrificio relegandolo AD UN SIMBOLO mentre rende VIVA secondo lui LA MENSA, IL BANCHETTO, in questo senso la Messa è solo una festa di balli e canti EBRAICI...
La Messa NON E' L'ULTIMA CENA...
La Messa è il Sacrificio è il Calvario che si ripete e si rinnova in modo INCRUENTO, dopo il Calvario si partecipa al Banchetto preannuncio della beatitudine eterna...E RENDIMENTO DI GRAZIE (Eucarestia significa questo)...

- Kiko HA ELIMINATO il Tabernacolo dalla Chiesa SFRATTANDOLO e portandolo FUORI in una stanzetta a parte...
l'inganno dove sta? è nel fatto che se è vero che perfino la CEI negli anni passati ha permesso questo scempio, vedasi la Chiesa nuova di san Padre Pio, il Tabernacolo è stato sfrattato dalla Chiesa grande...è anche vero che il Papa nella Sacramentum Caritatis ha accennato che questa fu una falsa interpretazione...ma come sappiamo bene a sbagliare facciamo presto, ma per riparare i danni fatti ci vorranno i secoli...
Mentre la Chiesa quindi cerca di portare rimedi, Kiko non vuole affatto correggere e procede PARALLELAMENTE con una sua immagine di Chiesa...

e potremo continuare...
Perchè il Papa non fa nulla?
Diciamo che il Papa sta facendo e dicendo di IMITARLO, ma questa situazione non è solo del Cammino...il mio era un esempio perchè Kiko è l'unico, a differenza di altri Movimenti, a procedere per conto proprio, mentre si è visto negli altri come il RnS, CL ed altri, sforzi grandi per applicare le richieste del Ponteficie...

Non a caso il Papa a Fatima, parlando ai ai Vescovi in favore dei Movimenti ha però loro detto:

Condizione necessaria, naturalmente, è che queste nuove realtà vogliano vivere nella Chiesa comune, pur con spazi in qualche modo riservati per la loro vita, così che questa diventi poi feconda per tutti gli altri. I portatori di un carisma particolare devono sentirsi fondamentalmente responsabili della comunione, della fede comune della Chiesa e devono sottomettersi alla guida dei Pastori. Sono questi che devono garantire l’ecclesialità dei movimenti.


Iniziate o confermate proprio in questo i presbiteri. Nell’Anno sacerdotale che volge al termine, riscoprite, amati Fratelli, la paternità episcopale soprattutto verso il vostro clero. Per troppo tempo si è relegata in secondo piano la responsabilità dell’autorità come servizio alla crescita degli altri, e, prima di tutti, dei sacerdoti.


[SM=g7348]

...

quando il Papa dice queste cose, Kiko risponde: "NON PARLA A NOI, NOI NON SIAMO UN MOVIMENTO, MA IL CAMMINO, L'ITENERARIO UNICO PER LA CHIESA DI OGGI" [SM=g7352]

eppure il Papa a Natale li ha chiamati MOVIMENTO...
Il Santo Padre, nell'inviare una Lettera al cardinale Josef Cordes per i suoi 75 anni, il 17.12.2009. ha elegiato la sua intuizione in favore dei Movimenti, citandone tre per la precisione:

il Movimento Carismatico del Rinnovamento, Comunione e Liberazione e il Cammino Neocatecumenale...

Ma attenzione, il Papa aggiunge queste parole:

"Certo, questi Movimenti devono essere ordinati e ricondotti all'interno della totalità...devono imparare a riconoscere i loro limiti e a diventare parte della realtà comunitaria della Chiesa nella sua costituzione propria, insieme con il Papa e i Vescovi.
Hanno pertanto bisogno di guida e anche di purificazione per poter raggiungere la forma della loro vera maturità"

Le parole del Santo Padre sono chiarissime: nel mentre siamo invitati ad ACCOGLIERE questi Movimenti (il Papa li chiama MOVIMENTI) con la carità della Verità che è il riconoscimento per vederci davvero come Fratelli e Sorelle, dall'altra parte Benedetto XVI riepiloga un pò (in modo del tutto meraviglioso e certamente migliore) il fine e lo scopo di questo thread...offre anche a noi UNA GUIDA....

Egli infatti riconosce I PROBLEMI che rendono il Cammino Neocatecumenale soggetto ad una IMPERFEZIONE per la quale, dice il Pontefice, " hanno bisogno di una guida e anche di purificazione"....

Il Cammino Neocatecumenale pertanto, come gli altri due Movimenti citati CL e RnS ricorda il Pontefice necessitano di essere "ORDINATI E RICONDOTTI" alla totalità....leggiamo con attenzione, il Papa non dice "condotti", ma RI-CONDOTTI....



Oggi in piazza c'erano TUTTI questi Movimenti per testimoniare la loro solidarietà al Papa...e allora umilmente chiedo: QUANDO SI COMINCERA' A TESTIMONIARE LA VERA FEDELTA' NELL'ADEMPIERE ALLA RIFORMA LITURGICA RICHIESTA DAL PAPA? [SM=g7515]


[SM=g7427]

[Modificato da Caterina63 16/05/2010 22:21]
16/05/2010 22:52

Questo discorso lo hai già fatto.

Ma cosa significa ricondotti?

Quando questi movimenti, e in particolare il RnS, ma credo che il papa parli del Rinnovamento Carismatico, sono usciti dalla totalità?

Quando si sono dichiarati un'altra chiesa?
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17/05/2010 12:34

Enrico per favore puoi usare un metodo affinchè si capisca il messaggio quotato e chi l'ha scritto con la tua risposta?
Così com'è non capisco a cosa rispondi e qual'è la tua risposta.
17/05/2010 15:32

parlo del discorso di Caterina immediatamente sopra alla mia risposta
quotarlo mi pareva inutile anche perchè perfettamente visibile e valutabile.
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Re:



martinicm, 16/05/2010 22.52:

Questo discorso lo hai già fatto.

Ma cosa significa ricondotti?

Quando questi movimenti, e in particolare il RnS, ma credo che il papa parli del Rinnovamento Carismatico, sono usciti dalla totalità?

Quando si sono dichiarati un'altra chiesa?




[SM=g7566] attento è il Papa che ha detto quelle parole nella lettera al cardinale...

ri-condotti vuol dire ciò che dice il termine stesso: ri-portati perchè significa che qualcosa o qualcuno li ha ALLONTANATI [SM=g7566]

se si fossero DICHIARATI "un altra chiesa" il problema non ci sarebbe stato perchè sarebbe stato immediatamente compreso L'INGANNO....
dire o parlare di una CHIESA PARALLELA non significa un fatto puramente negativo, cerca di capire Enrico...può anche significare un movimento IN FORMAZIONE CHE DEVE ESSERE ANCORA CORRETTO E SOSTENUTO NELLA SUA CRESCITA...

Il problema è questo: prima del Concilio la Chiesa, per approvare un Movimento o un Gruppo ecclesiale, lo metteva alla prova, anche dura delle volte, sottoponendo quei fedeli all'obbedienza continuata, insomma, come dice la Scrittura e suggerisce san Paolo "provati al grogiolo"... dopo di che il Papa personalmente controllava L'ORTODOSSIA del tal gruppo e con sedute straordinarie con i Cardinali e vescovi le approvava o le disapprovava...CONFERMARE NELLA FEDE...legare o sciogliere...e dava ad essi la Regola, per gli Ordini Religiosi, e uno Statuto se erano laici come avvenne per Azione Cattolica...

Oggi, da dopo il Concilio i modi sono cambiati: certi gruppi agiscono nella Chiesa PRIMA di essere riconosciuti, leggasi il noto CN ma anche RnS o il RCC (rinnovamento cattolico che si scisse dal RnS) o CL che per altro non ottenne, ai suoi tempi, una piena fiducia da parte del suo arcivescovo che era Montini, futuro Paolo VI [SM=g7566]

Questo modo di agire ha dato origine alle ambiguità ed alla confusione...non pochi fedeli si sono sempre ritenuti CATTOLICI aderendo a gruppi che ancora NON erano riconosciuti dalla Chiesa...e questo non era mai accaduto nella Chiesa ed è stato per certi versi devastanti perchè non solo al principio ha seminato molti errori, ma anche perchè ora è più difficile accettare il concetto della CORREZIONE infatti molti si pongono le tue stesse domande associate al fatto che ritenendosi sempre dentro la Chiesa, non comprendono più quando sono stati lontani dall'ortodossia, comprendi? [SM=g7554]

Da dopo il Concilio il Papa non agisce più direttamente (altro errore) ma si affida alle COMMUSSIONI, ALLE CONGREGAZIONI le quali riferiscono al Pontefice e di fatto NON è più il Papa ma sono i suoi aiutanti a determinare un "si o un no" a questo o a quel gruppo...
questa prassi è gravissima perchè si è finito per riferire al Ponteficie solo ciò che tornava utile e comodo a certe Commissioni...
e sytiamo parlando del Pontificato precedente infatti, perchè nessuno si chiede come mai il Papa oggi ha fatto togliere gli striscioni dei Gruppi DURANTE LE MESSE pubbliche; come mai il Papa non fa più questi mega raduni PERSONALIZZATI, come mai il Papa ha ridimensionato l'esteriorità espressiva di questi gruppi?? [SM=g7566]

Molti lo leggono come un fatto negativo... azzardando perfino simpatie al Papa precedente perchè "PERMETTEVA TUTTO" e punendo questo Papa perchè "CI CONTROLLA TROPPO"... [SM=g7362]
In verità Giovanni Paolo II NON permetteva affatto, ma si FIDAVA di chi dovendo informarlo su di un gruppo, lo faceva passare limpidamente come ortodosso quando invece agiva in modo eterodosso (ossia al di la dell'ortodossia dottrinale), mascherando il tutto come IL VENTO DI PENTECOSTE...

[SM=g7347] l'errore di fondo sta nel considerare la realtà cattolica di oggi in termini mass-mediologici e di accostarsi ad essa con un approccio più quantitativo che qualitativo...Benedetto XVI questo lo sa per questo da una parte elogia i Movimenti, ma dall'altra corregge questa visione errata RIDIMENSIONANDO l'aspetto scenografico e concentrandosi SULL'ORTODOSSIA... [SM=g7348]

La Chiesa è nostra MADRE non un teatrino dentro al quale esibirci e modificarne le scene e gli sfondi…

Se la Chiesa è malata, come ha detto il card. Rylko, si cerchi di scoprire quale sia questa patologia e ci si chieda perché essi stessi, primi responsabili delle cure, continuano a curarla con medicinali sbagliati. Ben vengano i Movimenti e i Cammini se in essi però, è stato chiarito che è la Chiesa colei che Santifica e mai il contrario….e che le medicine le procura la Chiesa non il Movimento o un Cammino, non i super catechisti

“La Chiesa si riceve ed insieme si esprime nei sette Sacramenti”
(Benedetto XVI Sacramentum Caritatis n.16)

Ratzinger in questo è più facilitato che il suo predecessore, perchè quale Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, infatti, fu lui a correggere gli Statuti sia di CL quanto quello del RnS e NON approvò quelli del CN [SM=g7566]

Un giorno un sacerdote di venerata e santa memoria, a proposito della Liturgia e dei nuovi Movimenti, mi disse:
" Il problema di oggi è che tutti vogliono fare COMUNIONE, ma la maggior parte dimentica un particolare importante e cioè, che per fare questa Comunione, occorre patire prima sulla Croce...e così hanno tolto la Croce e si sono tenuti la COMUNIONE, una forma protestante nascosta per dire: sola fede e non le opere, ossia solo fede nella comunità, non importa l'opera liturgica..."

chiaro no?
se non è chiaro o non condividi, occorre dimostrare il contrario....ossia che ciò non è avvenuto, ma allora occorre chiedersi perchè il Papa dopo gli elogi continua a correggere questi Movimenti o gruppi? [SM=g7566] ...

La questione NC è molto più complessa, pertanto ti prego di avere pazienza se riproporrò il lingo iter che abbiamo...ma è importante per chi legge avere un quadro integrale degli eventi e per comprendere questi appelli del Papa oggi...


ora se leggi Giovanni Paolo II nel settembre 2002 così parlò ai NC per gli Statuti ad experimentum e che vale anche oggi con l'approvazione definitiva:

6. Cari Fratelli e Sorelle, con l'approvazione degli Statuti del Cammino Neocatecumenale si è giunti felicemente a definirne l'essenziale configurazione ecclesiale. Ne ringraziamo insieme il Signore.

Spetta ora ai Dicasteri competenti della Santa Sede esaminare il Direttorio catechetico e tutta la prassi catechetica nonché liturgica del Cammino stesso. Sono certo che i suoi membri non mancheranno di assecondare con generosa disponibilità le indicazioni che loro verranno da tali autorevoli Fonti.
...............

dunque Giovanni Paolo II chiarì che un conto sono gli Statuti..... altra cosa è il Direttorio Catechetico ANCORA OGGI BLOCCATO SULLA SCRIVANIA DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE (il Direttorio citato nello Statuto approvato infatti è quello DELLA CHIESA CATTOLICA NON NC ) ed altra cosa ancora è la LITURGIA per le quali due definizioni, disse il Papa:

....Sono certo che i suoi membri non mancheranno di assecondare con generosa disponibilità le indicazioni che loro verranno da tali autorevoli Fonti.......

chi sono queste autorevoli FONTI? le due Congregazioni del Culto e della D. della Fede....

ma non solo nel 2002.....
Nel 1983 sempre Giovanni Paolo II, in un discorso ai neocatecumenali, aveva detto: «Celebrate l'Eucaristia e, soprattutto, la Pasqua, con vera pietà, con grande dignità, con amore per i riti liturgici della Chiesa, con esatta osservanza delle norme stabilite dalla competente autorità, con volontà di comunione con tutti i fratelli [...] Il ministero della riconciliazione [...] è affidato a voi, Sacerdoti. Siatene ministri sempre degni, pronti, zelanti, disponibili, pazienti, sereni, attenendovi con fedele diligenza alle norme stabilite in materia dall'Autorità ecclesiastica [...] in piena adesione al ministero e alla disciplina della Chiesa, con la confessione individuale, come ripetutamente raccomanda il nuovo Codice di Diritto Canonico [...] Non chiudetevi in voi stessi, isolandovi dalla vita della Comunità parrocchiale o diocesana [...] Pertanto le norme giuridiche, come anche quelle liturgiche, vanno osservate senza negligenze e senza omissioni»

[SM=g7497] Perchè il Papa fu costretto a ricorrere a ricordare il Diritto Canonico, le Norme Liturgiche e l'obbedienza E LA FEDELTA'?

Cosa è accaduto oggi? che le cose non sono cambiate, il CN continua a disobbedire.... [SM=g7352]

nel 2005 Benedetto XVI ha fatto scrivere dalla Congregazione per il Culto una Lettera al CN, nel dicembre 2005 nella quale il card. Arinze diceva: VENGO A COMUNICARVI LE DECISIONI DEL SANTO PADRE....e al punto 5 leggiamo, anche le parentesi sono nell'originale della Lettera:

5. Sul modo di ricevere la Santa Comunione, si dà al Cammino Neocatecumenale un tempo di transizione (non più di due anni) per passare dal modo invalso nelle sue comunità di ricevere la Santa Comunione (seduti, uso di una mensa addobbata posta al centro della chiesa invece dell’altare dedicato in presbiterio) al modo normale per tutta la Chiesa di ricevere la Santa Comunione. Ciò significa che il Cammino Neocatecumenale deve camminare verso il modo previsto nei libri liturgici per la distribuzione del Corpo e del Sangue di Cristo.

.................

leggendo attentamente le parti in grassetto è chiaro: il Papa Benedetto XVI ha chiesto al CN di eliminare QUEL MODO INVALSO NEL CN CON UNA MENSA ADDOBBATA posta al centro della chiesa invece dell’altare dedicato in presbiterio per ritornare ad una Messa COMUNE A TUTTA LA CHIESA...nel modo appunto di celebrare....raccomandando di seguire «i libri liturgici approvati, senza omettere né aggiungere nulla» lo hanno fatto? NO! [SM=g7352]

non solo....ma vanno ora dicendo che questa lettera NON ha mai avuto alcun valore e che sarebbe decaduta con l'approvazione degli Statuti... ...il chè è falso e lo spiega proprio Giovanni Paolo II:
Sono certo che i suoi membri non mancheranno di assecondare con generosa disponibilità le indicazioni che loro verranno da tali autorevoli Fonti.......

NON basta: il 12 gennaio 2006 Benedetto XVI avendo probabilmente ricevuto le lamentele del CN che già a gennaio diceva che quella lettera del card. NON aveva alcun valore....in Udienza generale, ergo pubblicamente, disse davanti a tutti al CN:

"Proprio per aiutare il Cammino Neocatecumenale a rendere ancor più incisiva la propria azione evangelizzatrice in comunione con tutto il Popolo di Dio, di recente la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti vi ha impartito a mio nome alcune norme concernenti la Celebrazione eucaristica, dopo il periodo di esperienza che aveva concesso il Servo di Dio Giovanni Paolo II. Sono certo che queste norme, che riprendono quanto è previsto nei libri liturgici approvati dalla Chiesa, saranno da voi attentamente osservate. Grazie all'adesione fedele ad ogni direttiva della Chiesa, voi renderete ancor più efficace il vostro apostolato in sintonia e comunione piena con il Papa e i Pastori di ogni Diocesi. E così facendo il Signore continuerà a benedirvi con abbondanti frutti pastorali."

(Udienza del 12.1.2006)

tre dunque sono le cose che si aspetta il Papa dal CN da quel 12 gennaio 2006:

1) APPLICARE LA LETTERA DEL CARD. ARINZE, dice infatti:
]Proprio per aiutare il Cammino Neocatecumenale a rendere ancor più incisiva la propria azione evangelizzatrice in comunione con tutto il Popolo di Dio, di recente la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti vi ha impartito a mio nome alcune norme concernenti la Celebrazione eucaristica, dopo il periodo di esperienza che aveva concesso il Servo di Dio Giovanni Paolo II.
- notate che cosa ha detto Benedetto XVI: DOPO IL PERIODO DI ESPERIENZA CONCESSO...dal suo predecessore... ergo questa Lettera di Arinze ha proprio un valore DEFINITIVO....

2) L'OBBEDIENZA: Sono certo che queste norme, che riprendono quanto è previsto nei libri liturgici approvati dalla Chiesa, saranno da voi attentamente osservate.

3) COMUNIONE: in sintonia e comunione piena con il Papa e i Pastori di ogni Diocesi.

*********************

il CN si sta attenendo a questo? NO! [SM=g7362]
e ancora, nella Lettera del card. Arinze è stato chiesto anche questo:

1. La Domenica è il “Dies Domini”, come ha voluto illustrare il Servo di Dio, il Papa Giovanni Paolo II, nella Lettera Apostolica sul Giorno del Signore. Perciò il Cammino Neocatecumenale deve entrare in dialogo con il Vescovo diocesano affinché traspaia anche nel contesto delle celebrazioni liturgiche la testimonianza dell’inserimento nella parrocchia delle comunità del Cammino Neocatecumenale. Almeno una domenica al mese le comunità del Cammino Neocatecumenale devono perciò partecipare alla Santa Messa della comunità parrocchiale.

Lo stanno facendo? NO! [SM=g7352]

C'è altro da aggiungere?


******************************************************************

Diverso è stato l'iter del RnS...
negli anni '80 il suo presidente per altro abbandonò la Chiesa per farsi Pentecostale...ma grazie a Dio il Papa prese questo Movimento davvero sotto la sua protezione e nello Statuto infatti primeggia la presenza DEL VESCOVO, cosa che non c'è nello Statuto del CN...
Il RnS si è davvero rinnovato molte volte... [SM=g7348] e deve pertanto continuare a procedere su questa strada di Rinnovamente anzi tutto VERSO SE STESSO e poi verso gli altri....sarebbe infatti anticattolico vantare un Carisma che pretende di rinnovare GLI ALTRI ma che alla fine NON rinnova se stessi e magari rischiando di condurre una chiesa parallela... [SM=g7566]

CL è completamente diverso....seppur movimento laico è completamente gestito dal Clero in questo caso clero ambrosiano...con tutti i pro e i contro che ci sono...

E si badi bene, quando parliamo di questi Movimenti NON è MAI, ripeto MAI e ancora ripeto MAI per abolirli o soffocarli...sia ben chiaro, vero Enrico? [SM=g8864] ma piuttosto per AIUTARLI (e aiutando loro AIUTIAMO NOI STESSI, ECCO LA VERA ECCLESIALITA')A RIMANERE SEMPRE nell'ortodossia COME SUGGERISCE BENEDETTO XVI ne più ne meno...
[SM=g7348] [SM=g7372]


Grazie per aver letto fino in fondo....ma spezzare certi resoconti non aiuta alla comprensione....occorre mantenere INTEGRALMENTE IL TESTO per comprenderne la stesura e il vero supporto dei fatti accaduti e che ancora lacerano la Chiesa...

[SM=g7474]



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29/05/2010 13:00

La Messa modernista da Messainlatino



P. Cavalcoli ci manda per la pubblicazione questo breve saggio e lo ringraziamo. Aggiungiamo in calce (e in corsivo) le nostre osservazioni.


Gli abusi liturgici e la mancanza di rispetto per la tradizione liturgica cattolica oggi lamentati non dipendono dalla Messa di rito nuovo come tale (quella istituita da Paolo VI), ma da una sua cattiva celebrazione. Una Messa del novus ordo ben celebrata non ha nulla da invidiare alla Messa tridentina ben celebrata. Pensiamo soltanto alla celebrazioni di Giovanni Paolo II e di tanti degni sacerdoti del postconcilio.

Lo so che alla Messa nuova si possono fare delle critiche, ed esse furono fatte da eminenti liturgisti nel corso stesso del Concilio. Essi però non furono ascoltati, lo ammetto. Tuttavia non possiamo negare che la nuova Messa, a parte l’ovvia sua legittimità (il che poi è l’essenziale), è stata anch’essa frutto di accurate ricerche storiche in parte proprio dirette al recupero di tradizioni anche più antiche di quelle che si trovano nella Messa di S.Pio V; e in parte, è vero, è stata dovuta al desiderio di dare anche alla Messa un aspetto ecumenico, che potesse favorire il dialogo con i fratelli protestanti. Invece, come si sa, gli Ortodossi russi e greci non hanno molto gradito la nuova Messa ed hanno preferito l’antica.

Nella Messa bisogna distinguere un aspetto essenziale o sostanziale immutabile ed intoccabile, alterando il quale, come fece per esempio Lutero, la Messa non è più la Messa, ma una sua profanazione causata dall’arbitrio umano e quindi priva di quella struttura essenziale che era stata voluta da Gesù Cristo, svuotata quindi del suo potere di comunicare sacramentalmente la grazia della salvezza.

I lefevriani hanno voluto trovare nella Messa di Paolo VI una contaminazione modernistica e protestante. Ma questo non è vero. Essi non hanno saputo distinguere quanto nella Messa è immutabile (la sostanza) – cosa che la Chiesa non potrà mai cambiare per espressa promessa di Cristo - e quanto invece può legittimamente (anche se a volte meno opportunamente) esser cambiato dalla Chiesa (l’aspetto rituale, cerimoniale e rubricistico).

Sia la Messa antica che quella nuova sono sostanzialmente la medesima Messa. Sono diverse, come è stato fatto notare da alcuni, per una diversa accentuazione dei due elementi fondamentali della Messa: l’aspetto sacrificale e l’aspetto comunionale. La Messa tridentina esalta soprattutto la dimensione del sacro, l’attualizzazione del sacrificio di Cristo, l’orientamento al Trascendente, il momento mistico, la distinzione tra fedeli e celebrante.

La Messa del Concilio viceversa, mette maggiormente in luce la Messa come dono di sé del Popolo di Dio al Padre, la Messa come pregustazione della vita futura, come comunione con Dio e tra di noi in Dio, il celebrante come rappresentante dei fedeli, la gioia comune per la vittoria di Cristo sulla morte e sul peccato. La prima dà più spazio all’Offertorio e a Canone; la seconda, alla liturgia della Parola, alla Comunione e alla predicazione.

Anche se col Concilio la Chiesa ha voluto una Messa nuova, potremmo dire “moderna”, certo ha evitato con cura il modernismo e – come tutti dovrebbero sapere – non ha mai soppresso o proibito, in linea di principio, la Messa antica, anche se la nuova è diventata quella “ordinaria”, almeno nelle strutture più ufficiali (parrocchie, istituti religiosi, diocesi, ecc.). Ma già a gruppi laicali è concessa libertà, in certe circostanze, di preferire la Messa tridentina. Ciò è divenuto ancor più chiaro col famoso Motu proprio del Papa.

Quello che invece ha introdotto nella Chiesa inquietudine, scandalo e divisioni è stata la diffusione e messa in pratica, non sufficientemente impedita dai Pastori e dalla stessa S.Sede, di idee moderniste sulla liturgia e sul suo fondamento teologico, che è la Redenzione di Cristo. Si sono infatti diffuse idee eretiche su questo punto di fede fondamentale, per cui si è negato il valore espiativo e riparatore del sacrificio di Cristo e nonché la sua funzione di soddisfazione vicaria, che pure era stata definita dal Concilio di Trento e ciò in forza di una concezione della divinità di Cristo intesa come “orizzonte della trascendenza umana”, in pratica una forma di panteismo (Rahner) o perché semplicemente si è negata la divinità di Cristo (Schillebeeckx), tornando ad antiche eresie cristologiche precalcedonesi, sotto pretesto di “superare Calcedonia” e di rispondere alle esigenze del “mondo moderno”.

Dalla falsificazione dei dogmi dell’Incarnazione della Redenzione discende logicamente nei suddetti autori la negazione del carattere sacro del sacerdozio per il quale nella Messa il celebrante agisce in persona di Cristo Capo. Per conseguenza la Messa non è più un “sacrificio”, ma viene assimilata alla “cena” luterana e tale comincia ad essere chiamata. Per conseguenza, secondo Schillebeeckx nella consacrazione eucaristica non c’è più la presenza reale di Cristo, non avviene più la transustanziazione, ma la “transignificazione”, ossia il pane resta pane, ma “significa” il corpo di Cristo. Insomma abbiamo un crollo di tutto il sistema dogmatico cattolico centrale, un po’ come se si fanno crollare le fondamenta di un palazzo, è logico che crolli tutto il resto.

Che fare allora davanti a questa situazione? Come ci esorta il Santo Padre, è più che mai urgente che tutti noi cattolici, che vogliamo essere fedeli al dogma, siamo su questo punto tutti uniti fra di noi, benchè ci sia lecito, nei dovuti modi e circostanze, preferire o la Messa nuova o la Messa antica. Ma nel contempo bisogna che tutti rifuggiamo sia da conservatorismi anacronistici ed inaciditi che da modernismi ereticali e scriteriati, colpendo concordemente il comune nemico che è l’eresia, senza per questo mancare di rispetto a coloro che ne sono vittime o anche difensori, ma proprio in vista del loro bene e della loro salvezza.

P.Giovanni Cavalcoli, OP



Il commento di Messainlatino:

Dobbiamo confessare di non essere pienamente d'accordo su tutti i passaggi. Non dubitiamo in alcun modo della validità della nuova Messa (casi limite a parte), ma l'affermazione che una Messa novus ordo ben celebrata non abbia nulla da invidiare a quella tridentina, e perdipiù citando come culmen
di eccellenza liturgica il buon Giovanni Paolo II (che fu ostaggio - volontario - della stravaganze guittesche escogitate dal Piero Marini), proprio non ce la coliamo.

E' importante ricordare che la struttura della "Messa del Concilio" (così la definisce P. Cavalcoli, ma in realtà è prodotto del postconcilio: quella del Concilio era il Messale del 1965) è 'a canovaccio' e ricorda le sceneggiature della Commedia dell'Arte: ogni passaggio prevede ad libitum
opzioni diverse numerose (e talvolta perfino infinite, tipo "od altra idonea invocazione"). In questo carattere 'aperto', che ricorda certi romanzi sperimentali strutturalisti, risiede buona parte dell'intrinseca debolezza della creatura bugninesca.

La Messa novus ordo
può certo raggiungere vertici di santa eccellenza, come è il caso delle celebrazioni di Papa Benedetto (e per questi esempi, non lo si loderà mai abbastanza) allorquando, delle 10.000 permutazioni possibili di quel gran libro dei mutamenti che è il Messale paolino, si scelgono sistematicamente quelle più vicine alla tradizione. Ma normalmente il celebrante ordinario preferisce recitare a soggetto, e quindi da quel vertice alto (che resta, comunque, un vorrei-ma-non-posso rispetto al rito di sempre) si precipita, nella normalità dei casi, nella ben nota banalità celebrativa che da quarant'anni sta mostrando i suoi limiti, la sua inefficacia nel trasmettere e suscitare la Fede, la sua endemica debolezza nel contrastare le eresie moderniste: in una parola, il suo fallimento.



**************************************************

La mia riflessione:

Non sono d'accordo sulle conclusioni raggiunte dalla Redazione al contributo di padre Cavalcoli, tuttavia attenzione, ne condivido le osservazioni perchè, come ebbi modo di spiegare in altra occasione, la confusione della gestione della nuova Messa portò (nella mia esperienza) che un giorno stessi quasi CONCELEBRANDO la Messa con un altra catechista sull'altare accanto al parroco... Pur avvertendo DISAGIO nel trovarmi in un posto che sentivo NON appartenermi, compresi solo molti anni dopo e grazie all'aiuto delle spiegazioni dell'amico padre Raimondo Spiazzi o.p. che tutto ciò era uno sbaglio...  
 
La confusione di quei tempi fu talmente ottenebrante che non c'era assolutamente la possibilità di poter comprendere LA VERITA' su certi cambiamenti...  
Un Vescovo oggi cardinale diceva apertamente che il "fumo di Satana" era mons. Lefebvre con i lefebvriani perchè volevano impedire alla Chiesa di aggiornarsi e di CANCELLARE FINALMENTE UNA MODO DI CELEBRARE CHE NESSUNO COMPRENDEVA PIU'... ma se il Summorum Pontificum sostiene, oggi, che fu un abuso vietare quel modo di celebrare, quella Messa, allora, chi è stato a vietarlo? Non certo i laici... l'ordine è venuto dall'alto, da molto in altro, ma sempre sulla terra... Wink  
 
Il mio padre spirituale mi è testimone quando, già negli anni 2000 mi lamentavo di PROVARE DISAGIO nelle Messe Pontificie... chiedevo spiegazioni, del perchè avvertissi questo disagio... mi sentivo quasi in colpa... Oggi la Messa come la celebra il Papa, mi manda in "estasi".... mi appassiona, mi commuove...  
E' vero, molto fu colpa dei Media che facevano della Messa non la protagonista, ma il Papa sofferente...concentrando su di lui ogni commento e immagine... ma è pur vero che Giovanni Paolo II non fece nulla per rimediare a quegli ABUSI LITURGICI che abbiamo visto fare proprio nelle Messe celebrate da lui... e così chi vedeva, chi vi partecipava se erano laici o preti, tutti PRENDEVANO QUELLA MESSA QUALE MODELLO E GIUSTIFICAZIONE per fare nelle proprie parrocchie le messe a seconda della propria creatività...  
 
Oggi Benedetto XVI sta facendo un enorme fatica per far comprendere tutti questi errori.... lo vediamo dal fatto che NESSUN Vescovo lo imita atal punto da fare una Lettera alla propia Diocesi per OBBLIGARE I SACERDOTI e parroci a tornare ad una celebrazione salubre e più mistica della santa Messa... ancora si lascia LA LIBERTA' di gestire la Liturgia a seconda delle proprie conoscenze OPINABILI...  

Il punto è: quanta responsabilità hanno i Padri Conciliari in tutto ciò?  
Rispondo con un esempio che mi è congeniale:  
siamo una famiglia di 4 persone, se la gestione va in frantumi, di chi è la colpa? solo del fato? oppure non è forse più santo assumersi le proprie responsabilità e riconoscere nella tal frantumazione una responsabilità genitoriale incapace in una data gestione? Wink  
 
E' ovvio che chi ci rimette così è IL CONCILIO, la colpa è del Concilio!! Ma questa conclusione è sbagliata! Se una famiglia si frantuma non è colpa solo dei genitori (parlo di situazioni NORMALI), la conflittualità che vedo, per esempio, con i nostri figli che hanno 17 e 19 anni, molto dipende dalla disparità che noi insegnamo loro, da ciò che insegna il mondo... il problema che il Concilio dovette affrontare fu una GIUSTA BATTAGLIA, la conflittualità che ne scaturì FU GESTITA MALISSIMO...questo è il vero problema e non la semplicistica riduzione di una "colpa del Concilio"... Wink  
 
Il vero problema attuale è che molti parroci NON vogliono assolutamente porre rimedio a questi errori... anzi, CRITICANO IL PAPA, criticano il modo di celebrare la Messa, all'imitarlo non ci pensano proprio e sostengono che la Parrocchia "non è Roma"... la difesa protratta alla propria gestione creativista è ancora troppo forte e il silenzio dei Vescovi sull'argomento è ancora palese...  
 
Per concludere: spesse volte come genitori veniamo amichevolmente accusati dagli amici di essere ALL'ANTICA... Laughing  forse una delle chiavi della comprensione del problema sta proprio qui, ripristinare e difendere non l'antichismo, ma IL DEPOSITO DELLA FEDE CUSTODITO DALLA TRADIZIONE AUTENTICA, per la famiglia si tratta della "vecchia saggezza antica" attraverso la quale possiamo comprendere i mali delle mode del nostro tempo e COMBATTERLI... nella Chiesa si tratta di unire l'antico al NUOVO, ossia, a quel "nuovo" giusto che viviamo NEL PRESENTE altrimenti rischiamo di vivere di passato, pretendendo un futuro, senza vivere il presente o vivendolo malissimo....  
 
Occorre che nei Messaggi Pontifici la si finisca un pò di ELOGIARE TROPPO  e si cominci AD AMMONIRE FRATERNAMENTE E PATERNAMENTE perchè qui non è a rischio la Chiesa "non prevarranno", MA LA SALVEZZA DI MIGLIAIA DI ANIME....





altri collegamenti all'argomento sono:

Joseph Ratzinger: La Teologia della Liturgia

LA MESSA NON E' FINITA....

Sacramentum Caritatis: Enciclica sulla Liturgia di Bendetto XVI

MESSA CATTOLICA E RITO PROTESTANTE, ATTENTI ALLE DIFFERENZE

Mons. Guido Marini INTRODUZIONE ALLO SPIRITO DELLA LITURGIA (imperdibile)

Mons. Guido Marini, spiega la partecipazione dei Fedeli alla Liturgia (importante)

La riforma liturgica, "benvenuta e necessaria", ha però un "lato oscuro"

APPELLO AI VESCOVI ED AI SACERDOTI AD IMITARE IL SANTO PADRE NELLA CELEBRAZIONE LITURGICA

La Liturgia e le sue espressioni di p. Michael Lang

IL VERO SPIRITO LITURGICO conferenza del card. Canizares Prefetto per il Culto

Il Card. Canizares (del Culto Divino) spinge verso il ritorno della Comunione in ginocchio

Il RITORNO all'Eucarestia IN GINOCCHIO

Benedetto XVI spiega le parole e il senso profondo del Canone Romano

Il Papa: riscoprire il Culto Eucarstico

La centralità del Crocifisso nella celebrazione liturgica

SACRA LITURGIA: Basta con la creatività distruttiva! LA LITURGIA FERITA

Rubrica di teologia liturgica di don Mauro Gagliardi, su Zenit, non perdere!

La Musica Sacra nel Culto Cattolico (Il canto gregoriano, gli Inni)

Mons. N. Bux: La riforma Liturgica e il Concilio Vaticano II

Versus Deum... meglio che "versus populum", lo conferma un vescovo

LA TUNICA STRACCIATA (testi di Tito Casini)


LE TRE SEZIONI DEDICATE ALL'ARGOMENTO LE TROVATE AI SEGUENTI LINK:

La Liturgia del Culto Cattolico

Tutto sulla Messa san Pio V forma Straordinaria

ANNO SACERDOTALE 2009-2010




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29/05/2010 14:43

Interessanti domande dal medesimo Blog sopra riportato:


2 + 2 = 4
il Concilio dovette affrontare fu una GIUSTA BATTAGLIA, la conflittualità che ne scaturì FU GESTITA MALISSIMO...questo è il vero problema e non la semplicistica riduzione di una "colpa del Concilio"  
?   ?   ?  
ma scusi Caterina, lei non si accorge di come questo discorso di contorca su se stesso ?  
ci saranno delle colpe nelle PERSONE PROTAGONISTE  che formano il CONCILIO ?  
CONCILIO è O NON è UN SOSTANTIVO DI SIGNIFICATO collettivo, cioè consesso di persone,   
esseri pensanti e ragionevoli,   
RESPONSABILI DELLE PROPRIE AZIONI ? ?  
 
se lei dice:  
la conflittualità fu gestita malissimo, io le chiedo  
CHI E' QUEL FANTASMA CHE HA GESTITO LA CONFLITTUALITA'  ?  
 
saranno o non saranno GLI UOMINI RESPONSABILI della conduzione di quel dibattito  ?  
 
vogliamo individuare in quel verbo di forma passiva "FU GESTITA", IL COMPLEMENTO DI AGENTE,  
cioè:  
DA CHI FU GESTITA ?  
sarà ora finalmente di vederci chiaro nella storia, o dobbiamo continuare a contorcerci per dire   
il (fantasma)Concilio è innocente  ?



**********************************

la mia risposta:

Gentile 2+2=4  TUTTO E' CONTORTO Wink  se avessimo delle risposte concrete la crisi nella Chiesa sarebbe finita da un bel pezzo, quanto al suo iniziare non dimentichiamo che la Chiesa ha avuto sempre le sue crisi generazionali, non si dimentichi il 1300 con santi che sostenevano Papi diversi... Wink  
Quante alle colpe ho infatti scritto:ma se il Summorum Pontificum sostiene, oggi, che fu un abuso vietare quel modo di celebrare, quella Messa, allora, chi è stato a vietarlo? Non certo i laici... l'ordine è venuto dall'alto, da molto in alto, ma sempre sulla terra ........ se vogliamo questa è anche una risposta!  
 
CONSENSO DEL CONCILIO....la ringrazio infinitamente perchè è proprio questo il nocciolo e non il Concilio in quanto tale... i Padri conciliari vollero davvero come conclusione la devastazione liturgica? si o no? se è si, si portino le prove, se è no e tuttavia questa devastazione c'è stata, essa si è sviluppata DALLA CONFLITTUALITA' dell'applicazione del Concilio e NON dal CONSENSO dei Padri Conciliari...questo è ciò che ci rimane come fondamento della discussione Wink  
 
Chi ha gestito questa conflittualità?  
LA DISOBBEDIENZA DEI VESCOVI....la penetrante imposizione di teologi modernisti bollati TROPPO TARDI....per esempio Kung fu sospeso dall'insegnamento cattolico solo a partire da Giovanni Paolo II, troppo tardi!!! i teologi (spesso anche gesuiti) in America che si opposero alla Humanae Vitae di Paolo VI e per la quale sostenevano che il Papa nelle encicliche NON è più infallibile, NON FURONO FERMATI, NE' SCOMUNICATI...  
 
Le faccio un esempio di oggi: SONO STUFA E ARCISTUFA di sentire da Bagnasco e da altri Vescovi continui MEA CULPA sui preti pedofili e sullo "stare con il Papa", sentire continue SVIOLINATE DI AFFETTO FILIALE e poi non leggere ne sentire una sola parola SULLO STARE CON IL PAPA NELLA RIFORMA LITURGICA, comprende? Frown  
Questo è il problema sia di ieri, anni del durante e del dopo Concilio, sia di oggi... i Vescovi sembrano vivere in un modo proprio lontano dalla realtà parrocchiale DEVASTATA da questa crisi di cui la pedofilia è la minima parte... e che semmai essa procede proprio dallo sfascio DELL'OBBEDIENZA !!  
Un altro esempio concreto?  
E' stato arrestato don Pezzini del gruppo "omosessuali cristiani" de La Fonte... un gruppo che (è onesto dirlo) non ha mai riscontrato molto applauso nella Curia milanese, tuttavia CHI TACE ACCONSENTE... e già nel 2004,
qui trovate le prove, abbiamo avuto modo di DENUNCIARE anche alla Curia le anomalie catechetiche di questo sacerdote....non solo non ricevemmo risposta, ma don Pezzini è rimasto al suo posto fino all'arresto dell'altro giorno con una accusa gravissima...  
Cosa voglio dimostrare?  
Che questa CONFLITTUALITA' trova origine e sostegno dalla disobbedienza, ma anche dal silenzio della gerarchia... ma non può essere definita una "colpa del Concilio" semmai della piega che la gerarchia ha intrapreso, quella della inneficienza...ma dove sta scritto nel Concilio che questo era il modo con il quale i Vescovi avrebbero dovuto agire? Wink  
Noi dobbiamo fermarci esclusivamente ai Documenti del Concilio.... certo, lo abbiamo detto molte volte, molti contengono AMBIGUITA' INTERPRETATIVE COME ANCHE LA MESSA NOM.... la conflittualità sta nell'interpretazione FEDELE ALLA TRADIZIONE che da dopo il Concilio o con la scusa di esso, si è volutamente accantonare...  
Magari fosse tutto facilmente risolvibile, ma le questioni si sono talmente ingarbugliate che solo Cristo davvero può salvare la sua Sposa e soprattutto SALVARE MIGLIAIA DI ANIME INGANNATE... Lui ha cominciato mandandoci Benedetto XVI....ora sta anche a noi procedere su questa strada....





P.S.  
Leggetevi la stupenda 
LA TUNICA STRACCIATA di Tito Casini, ci sono trattate diverse questioni dalla Messa alla lingua latina attaccata, alla difesa che egli fa di Paolo VI e dalla disobbedienza dei Vescovi.... un diario di quegli anni tremendi dei quali paghiamo oggi le dure conseguenze dell'apostasia...  
Gesù ci rammente: PERSEVERATE NELLA FEDE.... non ci ha detto di risolvere i problemi associati al Concilio o ai Vescovi disobbedienti...  
l'atteggiamento intrapreso da santa Caterina da Siena, oggi ha ancora molto da insegnare...  
 
Per lei, la Chiesa non è altro che Cristo (cfr. Lettera 171) al quale si consegna come vittima per il clero e per il Pontefice (cfr. Lettera 371). Al dolce Cristo in terra (cfr. Lettera 196), nelle cui mani è custodito il sangue - e per suo tramite in quelle dei sacerdoti - si deve sempre amore e obbedienza; e chi non obbedisce a questo Cristo terrestre, che è una sola cosa col Cristo celeste (cfr. Lettera 207) non partecipa al frutto del sangue del Figlio di Dio. Né Caterina tace su quanto necessita per riformare i costumi della Chiesa, prima di tutto tra i sacri pastori, che con insistenza ammonisce:  "Oimè, non più tacere. Gridate con cento migliaia di lingue. Veggo che, per tacere, il mondo è guasto; la Sposa di Cristo è impallidita, gli è tolto il colore, perché gli è succhiato il sangue da dosso, cioè il sangue di Cristo" (Lettera 16).  
 
Certo impressiona il tono libero, vigoroso, tagliente con cui vengono ammoniti preti, vescovi e cardinali.  
 
I mali che Caterina denuncia con franchezza sono:  l'amor proprio dominante, l'insensibilità della coscienza, la lussuria, l'avarizia, la superbia, la cura di interessi materiali, l'usura, e persino l'abuso dei sacramenti per raggiungere scopi malvagi. Perciò, "occorre sradicare dal giardino della Chiesa le piante fradice sostituendole con piante novelle, fresche e olezzanti".  
 
Era l'ideale supremo a cui aveva ispirato tutta la vita, spendendosi senza riserva per la Chiesa. Sarà lei stessa a testimoniarlo ai suoi figli spirituali sul letto di morte:  "Tenete per fermo, carissimi, che io ho dato la vita per la santa Chiesa" (beato Raimondo da Capua, Vita di Santa Caterina da Siena).




[Modificato da Caterina63 29/05/2010 14:59]
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29/05/2010 18:52

Luisa
 
 
"...e in parte, è vero, è stata dovuta al desiderio di dare anche alla Messa un aspetto ecumenico, che potesse favorire il dialogo con i fratelli protestanti." 
 
Da qui la presenza di consultori protestanti nel Consilium, almeno Padre Cavalcoli ha l`onestà di dirlo chiaramente, e per questo lo ringrazio. 
Come si può dare ala Messa un aspetto ecumenico senza rinunciare all`essenza della Santa Messa, al Sacrificio di Cristo, alla Sua Presenza reale?


*****************************************
Aggiungo a quanto detto da Luisa che chiederò in forma privata a padre Cavalcoli come mai si IMPOSE alla Commissione liturgica del Concilio LA PRESENZA DI BEN 6 PROTESTANTI? e non si dica che essi non influenzarono  il NOM nella formazione, il padre stesso scrive:  

 e in parte, è vero, è stata dovuta al desiderio di dare anche alla Messa un aspetto ecumenico, che potesse favorire il dialogo con i fratelli protestanti. Invece, come si sa, gli Ortodossi russi e greci non hanno molto gradito la nuova Messa ed hanno preferito l’antica.  

Frown molto, molto grave ritengo, che si sia scesi a COMPROMESSI sulla futura Liturgia per compiacere un certo maldestro ecumenismo...e i risultati quali sono stati? che i Cattolici hanno perduto la fede....e i protestanti NON si sono convertiti all'Eucarestia!
  
Va da se pensare, dunque, che le fondamenta del NOM non sono state tutte cristalline e ortodosse, legittime, come si vuole far credere, Gesù ci dice di guardare i frutti e in tema liturgico, sacramentale, eucaristico, sono stati devastanti...

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29/05/2010 19:25

Si ma dare la colpa alla sola commissione o al solo Bugnini, voluto fortemente dal Paolo VI, lo trovo alquanto ipocrita.
La colpa è principalmente di Paolo VI, lui ha voluto la Riforma, lui ha voluto una Commissione e quella commissione, lui ha reintegrato il Bugnini e sempre lui l'ha messo a capo di quella commissione, lui ha indefinitiva firmato il tutto infischiandosene delle proteste di illustri vescovi e liturgici d'eccellenza.
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29/05/2010 19:26

Paolo VI è stato il padre dell'ermeneutica della rottura del Concilio, almeno sulla Liturgia, infatti ha fatto dire al Concilio ciò che quest'ultimo non disse, il NOM è la prova più palese di un'ermeneutica della rottura.
29/05/2010 20:45

che famo lo famo rivive e poi je sparamo?
29/05/2010 21:05

Forse ho trovato l'origine delle mie discutibili, erronee, eretiche, pseudo protestanti idee filo progressiste.

Sono stato confermato da quell'inetto incompetente disfattista che è Papa Paolo VI, all'epoca Giovanni Battista Montini, Cardinale Arcivescovo di Milano.

Che ne poteva uscire fuori?
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29/05/2010 22:13

Re:
martinicm, 29/05/2010 21.05:

Forse ho trovato l'origine delle mie discutibili, erronee, eretiche, pseudo protestanti idee filo progressiste.

Sono stato confermato da quell'inetto incompetente disfattista che è Papa Paolo VI, all'epoca Giovanni Battista Montini, Cardinale Arcivescovo di Milano.

Che ne poteva uscire fuori?




Tu lo dici.
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Re:
martinicm, 29/05/2010 21.05:

Forse ho trovato l'origine delle mie discutibili, erronee, eretiche, pseudo protestanti idee filo progressiste.

Sono stato confermato da quell'inetto incompetente disfattista che è Papa Paolo VI, all'epoca Giovanni Battista Montini, Cardinale Arcivescovo di Milano.

Che ne poteva uscire fuori?




[SM=g7364] c'è poco da ironizzare....ma poniti queste domanea:

Benedetto XVI, che ben conosce tutto l'argomento ed altri, nel Summorum Pontificum, dato Motu Proprio (INFALLIBILE DUNQUE) con il quale ha liberato la Messa antica, scrive (puoi leggere e convincerti da solo) che eliminare e VIETARE (usa proprio il termine VIETARE) quella Messa FU UN ABUSO E UN ERRORE (usa proprio questi due termini)
Ora attenzione... chi ha il potere di vietare un rito o di eliminarlo?
se è un rito sbagliato solo il Papa, ma se è un rito della Chiesa NEPPURE IL PAPA ha questo potere...e allora, chi vietò ai sacerdoti negli anni '70 questa Messa?
Ci sono le prove che fu Paolo VI, ma sono prove che NON fanno testo PERCHE' NON FURONO SU UN DOCUMENTO UFFICIALE ma su una omelia al Concistorio dei nuovi Cardinali, nella quale Paolo VI espresse CHE CI SI SBRIGASSE A SOSTITUIRE LA MESSA ANTICA CON QUELLA MODERNA che portava IL SUO "NOME" "Messa detta Paolo VI"

Perchè Benedetto XVI non lo ha detto splicitamente nel Motu Proprio (testo ufficiale?
NON LO SAPPIAMO...o forse possiamo solo azzardare delle ipotesi:

- evitare uno scisma di vastissime proporzioni visto che i cattolici modernisti sono oltre la metà dell'attuale gregge...

- evitare IL PANICO tra i fedeli e l'incomprensibile "accusa" che porrebbe Paolo VI sotto pesante accusa...

- evitare di scomunicare Paolo VI e dare vita a gruppi che già lo dicono antipapa....

Insomma alla Chiesa, a NOI a Benedetto XVI oggi NON interessa e non ci deve interessare "IL COLPEVOLE" ma ci deve interessare avere il coraggio e l'umiltà di riconoscere GLI ERRORI E GLI SBAGLI COMPIUTI e cercare di portare rimedio...

Il Motu Proprio, nel liberare la Messa antica, ha dato il via anche alla Riforma della Messa moderna...per la quale è lo stesso padre Cavalcoli che spiega gli errori, gli abusi e perfino una certa influenza PROTESTANTE PER FAVORIRE L'ECUMENISMO... [SM=g7362]
dimenticando però che il Rito NON è e non può essere soggetto ai compromessi o agli accomodamenti...
Benedetto XVI sta cercando di CURARE CON MITEZZA E CON LA COMPRENSIONE E L'UMILTA' CHE ANCHE UN PAPA PUO' SBAGLIARE COME E' ACCADUTO A PAOLO VI ma non per questo lo si può condannare... [SM=g7566]

Non siamo chiamati a condannare NESSUNO, ma a condannare L'ERRORE SI! [SM=g7270]

Ricapitolando:

è Benedetto XVI che in quel Motu Proprio denuncia che ci fu un abuso e un errore nel vietare quel Rito antico... ed è ovvio che la colpa ricade su Paolo VI perchè fu LUI a vietare ai giovani sacerdoti di celebrare con l'antico Rito concedendo l'indulto solo ai preti anziani...in previsione di una loro DIPARTITA E DUNQUE LA SCOMPARSA DELLA MESSA ANTICA...
è da qui che mons. Lefebvre cominciò la sua battaglia...
era il 1970, la Messa moderna detta Paolo VI cominciò nel 1965

ATTENZIONE, aggiungo anche il particolare che LA RIFORMA DELLA MESSA ERA APPENA STATA FATTA DA GIOVANNI XXIII poco prima di morire e con il conseso del Concilio....infatti l'attuale Rito antico NON è quello che celebrano precisamente mons. Lefebvre e i suoi fedeli... [SM=g7566]
oddio! si è sempre lo stesso intendiamoci, ma è Riformato è stato ritoccato, SNELLITO IN ALCUNE PARTI e con un calendario modificato...

ergo, perchè appena insidiatosi Paolo VI CHIAMO' NELLA COMMISSIONE LITURGICA SEI PROTESTANTI PER LA RIFORMA DELLA MESSA CHE ERA APPENA STATA FATTA?
NON abbiamo alcuna risposta ufficiale, solo ipotesti e libri che ne parlano... [SM=g7364]

Tuttavia attenzione....se da un lato Paolo VI fece questo errore, dall'altra parte SUPPLICAVA LA SALVAGUARDIA DEL LATINO NEL CANONE DELLA MESSA MODERNA E IL CANTO GREGORIANO....CONDANNANDO L'USO DELLE CHITARRE NELLA MESSA... VIETO' ALL'INIZIO LA COMUNIONE ALLA MANO salvo poi ricredersi e cominciando a concederla come una "concessione extra"....permise al Cammino Neocatecumenale di invadere la Chiesa con una messa completamente diversa perfino da quelle che fanno oggi...condannò il catechismo olandese senza bruciarlo come andava fatto e senza richiedere la formula DEL CREDO E DELL'OBBEDIENZA ai vescovi che lo scrissero e nel quale c'era LA NEGAZIONE DELLA TRINITA' E DELLA RISURREZIONE...

Insomma Enrico, un conto è non addossare TUTTE le colpe a Paolo VI che LOTTO' DAVVERO EROICAMENTE CONSERVANDO LA SUA FEDE e salvaguardando un pò la Chiesa dal peggio.... [SM=g7348]
altra cosa è RICONOSCERE che degli abusi e degli errori SONO STATI COMPIUTI con l'avallo del Pontefice...
il che significa che non sta a noi condannare il Pontefice, ma gli errori SI!
Lo ha fatto Benedetto XVI con il Motu Proprio è per questo che venne attaccato da molti vescovi tre anni fa...
accusandolo di voler demolire perfino il Concilio...

e il fatto stesso che NESSUN VESCOVO sta imitando il Papa nel celebrare l'Eucarestia, come te lo spieghi?
ad imitare gli errori e gli abusi, si è fatto subito... per porre rimedio ora ci vorranno i decenni...

Ergo caro Enrico, valutare i fatti non è condannare nessuna persona, ma avere chiaro cosa è accaduto e gli errori commessi si...altrimenti non avrebbe senso neppure il Mea Culpa fatto da Giovanni Paolo II che inglobava GLI ERRORI DI TUTTA LA CHIESA DEL PASSATO COMPRESI I PAPI...e allora, quei Papi passati il Mea Culpa si e a Paolo VI no? [SM=g7566]

e guarda che io ti ho portato FATTI E TESTI e non le mie opinioni...

eh!



[Modificato da Caterina63 29/05/2010 22:31]
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Re: Re:
Caterina63, 29/05/2010 22.18:




[SM=g7364] c'è poco da ironizzare....ma poniti queste domanea:

Benedetto XVI, che ben conosce tutto l'argomento ed altri, nel Summorum Pontificum, dato Motu Proprio (INFALLIBILE DUNQUE) con il quale ha liberato la Messa antica, scrive (puoi leggere e convincerti da solo) che eliminare e VIETARE (usa proprio il termine VIETARE) quella Messa FU UN ABUSO E UN ERRORE (usa proprio questi due termini)
Ora attenzione... chi ha il potere di vietare un rito o di eliminarlo?
se è un rito sbagliato solo il Papa, ma se è un rito della Chiesa NEPPURE IL PAPA ha questo potere...e allora, chi vietò ai sacerdoti negli anni '70 questa Messa?
Ci sono le prove che fu Paolo VI, ma sono prove che NON fanno testo PERCHE' NON FURONO SU UN DOCUMENTO UFFICIALE ma su una omelia al Concistorio dei nuovi Cardinali, nella quale Paolo VI espresse CHE CI SI SBRIGASSE A SOSTITUIRE LA MESSA ANTICA CON QUELLA MODERNA che portava IL SUO "NOME" "Messa detta Paolo VI"

Perchè Benedetto XVI non lo ha detto splicitamente nel Motu Proprio (testo ufficiale?
NON LO SAPPIAMO...o forse possiamo solo azzardare delle ipotesi:

- evitare uno scisma di vastissime proporzioni visto che i cattolici modernisti sono oltre la metà dell'attuale gregge...

- evitare IL PANICO tra i fedeli e l'incomprensibile "accusa" che porrebbe Paolo VI sotto pesante accusa...

- evitare di scomunicare Paolo VI e dare vita a gruppi che già lo dicono antipapa....

Insomma alla Chiesa, a NOI a Benedetto XVI oggi NON interessa e non ci deve interessare "IL COLPEVOLE" ma ci deve interessare avere il coraggio e l'umiltà di riconoscere GLI ERRORI E GLI SBAGLI COMPIUTI e cercare di portare rimedio...

Il Motu Proprio, nel liberare la Messa antica, ha dato il via anche alla Riforma della Messa moderna...per la quale è lo stesso padre Cavalcoli che spiega gli errori, gli abusi e perfino una certa influenza PROTESTANTE PER FAVORIRE L'ECUMENISMO... [SM=g7362]
dimenticando però che il Rito NON è e non può essere soggetto ai compromessi o agli accomodamenti...
Benedetto XVI sta cercando di CURARE CON MITEZZA E CON LA COMPRENSIONE E L'UMILTA' CHE ANCHE UN PAPA PUO' SBAGLIARE COME E' ACCADUTO A PAOLO VI ma non per questo lo si può condannare... [SM=g7566]

Non siamo chiamati a condannare NESSUNO, ma a condannare L'ERRORE SI! [SM=g7270]

Ricapitolando:

è Benedetto XVI che in quel Motu Proprio denuncia che ci fu un abuso e un errore nel vietare quel Rito antico... ed è ovvio che la colpa ricade su Paolo VI perchè fu LUI a vietare ai giovani sacerdoti di celebrare con l'antico Rito concedendo l'indulto solo ai preti anziani...in previsione di una loro DIPARTITA E DUNQUE LA SCOMPARSA DELLA MESSA ANTICA...
è da qui che mons. Lefebvre cominciò la sua battaglia...
era il 1970, la Messa moderna detta Paolo VI cominciò nel 1965

Tuttavia attenzione....se da un lato Paolo VI fece questo errore, dall'altra parte SUPPLICAVA LA SALVAGUARDIA DEL LATINO NEL CANONE DELLA MESSA MODERNA E IL CANTO GREGORIANO....CONDANNANDO L'USO DELLE CHITARRE NELLA MESSA... VIETO' ALL'INIZIO LA COMUNIONE ALLA MANO salvo poi ricredersi e cominciando a concederla come una "concessione extra"....permise al Cammino Neocatecumenale di invadere la Chiesa con una messa completamente diversa perfino da quelle che fanno oggi...condannò il catechismo olandese senza bruciarlo come andava fatto e senza richiedere la formula DEL CREDO E DELL'OBBEDIENZA ai vescovi che lo scrissero e nel quale c'era LA NEGAZIONE DELLA TRINITA' E DELLA RISURREZIONE...

Insomma Enrico, un conto è non addossare TUTTE le colpe a Paolo VI che LOTTO' DAVVERO EROICAMENTE CONSERVANDO LA SUA FEDE e salvaguardando un pò la Chiesa dal peggio.... [SM=g7348]
altra cosa è RICONOSCERE che degli abusi e degli errori SONO STATI COMPIUTI con l'avallo del Pontefice...
il che significa che non sta a noi condannare il Pontefice, ma gli errori SI!
Lo ha fatto Benedetto XVI con il Motu Proprio è per questo che venne attaccato da molti vescovi tre anni fa...
accusandolo di voler demolire perfino il Concilio...

e il fatto stesso che NESSUN VESCOVO sta imitando il Papa nel celebrare l'Eucarestia, come te lo spieghi?
ad imitare gli errori e gli abusi, si è fatto subito... per porre rimedio ora ci vorranno i decenni...

Ergo caro Enrico, valutare i fatti non è condannare nessuna persona, ma avere chiaro cosa è accaduto e gli errori commessi si...altrimenti non avrebbe senso neppure il Mea Culpa fatto da Giovanni Paolo II che inglobava GLI ERRORI DI TUTTA LA CHIESA DEL PASSATO COMPRESI I PAPI...e allora, quei Papi passati il Mea Culpa si e a Paolo VI no? [SM=g7566]

e guarda che io ti ho portato FATTI E TESTI e non le mie opinioni...

eh!







[SM=g7255]

Era ora che ti sbilanciassi!
EH!! [SM=g8468]
29/05/2010 22:25

certo che lo dico io non può essere altrimenti

Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. (Mt 7, 16-19)
29/05/2010 22:30

anche io ho riportsto fatti e testi e non le mie opinioni
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