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PER DANIELE: UNA RISPOSTA, UN PENSIERO, UN ADDIO

Ultimo Aggiornamento: 20/05/2010 13:08
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20/05/2010 10:13

Caro Daniele

sono entrata per cancellarmi....
ma si sa la carne e' debole...
cosi' non ho resistito e sono andata  a leggere
le risposte...

Sinceramente ne sono pentita!

Perche' ha generato in me una grande amarezza...

Cara Bruna comprendo benissimo che per una persona non abituata ad essere contraddetta nella sua roccaforte possa sentirsi amareggiata, mi spiace per te.

La mia era una risposta data col cuore e non mi aspettavo
venisse trattata cosi'  in forma polemica...

Se realmente volevi evitare una polemica bastava: 1) Rispondere al mio messaggio che ti è stato incollato nel tuo Forum e che non trattava nè di Liturgia nè tanto meno di Cocilio o di critiche ai Papi, si badi bene, critiche non insulti!
2) Dovevi evitare di pontificare su come gestire la mia Com, inutile dire prima che ognuno la gestisce come meglio può e poi dire che non è corretto inserire critiche e foto verso il Papa.
3) La natura del tuo messaggio era di chiara matrice polemica, certamente velata dal tuo solito agire mieloso, tu non chiami mai le cose per nome, le accuse, le critiche e anche gli insulti di solito li fai privatamente o velatamente.

E dire che prima di risponderti avevo chiesto al Signore
di darmi il modo di non creare attriti...
e ho davvero cercato di fare questo!


Veramente anch'io ho cercato di fare questo in quel messaggio che ti è stato incollato sul tuo forum, ma ho notato che l'hai completamente ignorato ed hai risposto su argomenti non richiesti.

Ma dimmi:
Cos'altro ti dovevo rispondere?
Mica l'ho capita sai....

Allora facciamo un pò di chiarezza dato che non hai compreso.
Il mio messaggio che ti è stato incollato aveva l'intenzione non di polemizzare nè tanto meno richiedeva una tua risposta. è stato scritto poichè Enrico nel tuo forum aveva copiato alcune mie frasi per risponderti e poi sostenere che io ti stavo attaccando e che, alla tua richiesta di non copiare, non era stato lui a copiare.
Ecco il mio messaggio rispondeva a tutto ciò cercando di farti capire che io non ti avevo attaccato e che era Enrico a copiare e strumentalizzare le mie frasi, inoltre nel mio messaggio non c'era alcuna richiesta di una tua risposta sei stata tu a voler rispondere, ma alla fine hai risposto a nulla, hai toccato temi che non c'entravano con la posta in gioco.

Forse alludi alla mia riacettazione di Enrico?

Ma allora sei tu che dimentichi che il Signore c'invita
a perdonare 70x7....
Tu non lo avresti fatto?


Cmq per me adesso esiste solo Martinicm...
che ha un atteggiamento molto diverso...
che trovo davvero valido e sono felice di averlo con noi
!

Ho spiegato sopra a cosa alludo, su Enrico e la sua nuova iscrizione non mi importa nulla, lui e tu siete liberi di agire socondo la vostra coscienza, non spetta a me, nè ad altri, dire alla gente come deve agire.
Giusto il perdonare, ma dimmi da quando per essere perdonati ed accettati si obbliga la gente a eliminare il proprio nick name?
Per me esiste Enrico, che si chiami Enricorns o Martinicm non cambia nulla, non è un nick a modificare la propria personalità, i tuoi sono solo sofismi dilettanti.

Noto con dispiacere che hai "vivisezionato"
la mia risposta
leggendovi anche delle malignita'
che non erano affatto nelle mie intenzioni!

Tu invece pensi che io non ti conosca, comunque ho letto ciò che era scritto e questo è il mio modo di rispondere.

Purtroppo... anche se ti sei convertito al cattolicesimo
permane in te il modo di rispondere
da evangelico qual'eri....

Mi hai ricordato Stefano!!!

Che strano, qui il non giudicare non sarà applicabile.
Non c'entra nulla il mio esser stato evangelico, questo è il mio carattere, conosco tanti cattolici molto più preparati di me che rispondo peggio di me e non sono mai stati evangelici.

Mi spiace dirlo ma anche nel tuo esprimere giudizi come questi si puo' notare il DNA degli evangelici:

"
L'amore per il prossimo è innanzitutto dire la Verità che conduce all'eternità di Dio, non i mielosi dtb e tvb -
Quante volte me lo hai scritto anche tu!.

Me ne frego di una facciata di condivisione con chi propaga eresie
, preferisco essere schietto, ma ciò non vuol dire odiare, da quando il condurre un errante all'ortodossia è odiarlo?
Scrollatevi di dosso l'erroraccio di Giovanni XIII che ha fatto molti danni nella Chiesa."

e ancora:

"Se un gerarca è un eretico deve essere evidenziato affinche nessuno creda agli errori da lui predicati."

Ma chi sei tu per giudicare gli altri e tacciarli da eretici???

Se un vescovo, come è accaduto in Francia una settimana fa, dichiara che la Risurrezione è una favola, tu come lo reputi? Ortodosso o eretico?
Io non giudico le persone dal mio punto di vista ne dal punto di vista morale del peccato, cioè se sia o meno peccatore e perduto, ma secondo la Dottrina della Chiesa e in base alla dottrina che essi predicano, come disse San Paolo: se qualcuno vi predica un falso vangelo sia anatema, cioè scomunicato!

[11] "Non sparlate gli uni degli altri, fratelli. Chi sparla del fratello o giudica il fratello, parla contro la legge e giudica la legge. E se tu giudichi la legge non sei più uno che osserva la legge, ma uno che la giudica.

[12] Ora, uno solo è legislatore e giudice, Colui che può salvare e rovinare;
ma chi sei tu che ti fai giudice del tuo prossimo? (Giacomo c.4)

e soprattutto:

Chi sei tu per giudicare un Papa???

[1] Non giudicate, per non essere giudicati;
[2] perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. (Mt. c.7)

Più volte Gesù insegna a giudicare rettamente, insistendo: "Non giudicate secondo l'apparenza, ma giudicate secondo giustizia" (Gv. 7:24). Egli, poi, una volta, loda un uomo dicendogli: "Hai giudicato rettamente" (Lu. 7:43). L'apostolo Paolo svergogna i cristiani di Corinto dicendo loro: "Non sapete che i santi giudicheranno il mondo? Se dunque il mondo è giudicato da voi, siete voi indegni di giudicare delle cose minime?" (1 Co. 6:2). Egli scrive pure: "L'uomo spirituale, invece, giudica ogni cosa ed egli stesso non è giudicato da nessuno. Infatti «chi ha conosciuto la mente del Signore da poterlo istruire?» Ora noi abbiamo la mente di Cristo" (1 Co. 2:15,16).

Da dove mai è venuta fuori oggi l'idea che noi non dovremmo mai giudicare gli altri? Forse che i molestatori di bambini dovrebbero sfuggire alla giusta loro condanna? Dovrebbe forse la società astenersi dal giudicare coloro che sono stati arrestati per omicidio? Gli eretici dovrebbero continuare a distruggere la Chiesa?
E poi perché bisognerebbe giudicare chi ha giudicato?
La Scrittura tratta di temi che vanno dalle cose semplici fino alle verità più avanzate. Il "latte" è per i bambini in Cristo, "la carne" è per chi è adulto in Cristo. La questione è che se i cristiani debbano o non debbano giudicare è "latte". E' asilo infantile. Anche chi è credente da poco tempo comprende immediatamente come egli debba giudicare. Giudicare gli altri è fondamentale. Non è un versetto difficile e non è in alcun modo controverso.

"Chiunque usa il latte non ha esperienza della parola di giustizia, perché è bambino" (Eb. 5:13). La Chiesa, oggi, non riesce a digerire il lattosio, ha persino problemi di digestione con il latte!

L'estrema ignoranza della Bibbia ha reso storpia la Chiesa e questa paralisi lentamente sta diffondendosi e facendo del male ad ogni comunità locale. Qual è la percentuale dei cristiani che non è stata fatta soccombere allînganno del "Non giudicare"? C'è anche solo l'un per cento dei credenti che non è stato fatto deviare su questo vicolo cieco? Anche solo una veloce inchiesta fra i membri medi delle chiese potrà dimostrare che probabilmente 99 di loro su 100 citano a sproposito Gesù ripetendo il mantra del "Non giudicare". I credenti devono ravvedersi da questo peccato e chiedere a Dio di dare loro sapienza tanto da impedire loro di essere di nuovo ingannati.

Maledici Dio e muori! E' forse questo un buon consiglio? Eppure lo troviamo letteralmente nella Bibbia. E' il consiglio dato dalla moglie di Giobbe al suo povero marito: "Ma lascia stare Dio, e muori!" (Gb. 2:9). Molti versetti, se strappati dal loro contesto, possono rovinare intere vite. Giuda: "si allontanò e andò a impiccarsi" (Mt. 27:5) e, come disse Gesù: "Va', e fa' anche tu la stessa cosa" (Lu. 10:37). Il credente che non abbia fame della Parola di Dio, è suscettibile ai pericoli più assurdi.

"Non giudicare" è la preghiera di coloro che vogliono nascondere una lampada accesa sotto un secchio. Il cliché descrive il sale che ha perso il suo sapore e che non serve più né per condire né per conservare. Questa seducente menzogna tira fuori le sue vittime dal ministero. Come semplici spettatori essi si limiteranno a guardare la partita dalle tribune. Là, però, sono in una zona di tutta sicurezza. "Non giudicare", così inteso, ha solo l'effetto di deresponsabilizzare.

Agli Ebrei Dio disse: "Se tu cammini nelle mie vie e osservi quello che ti ho comandato, anche tu governerai [o "giudicherai"] la mia casa, custodirai i miei cortili" (Za. 3:7). Come membra del Corpo di Cristo oggi siamo ancora meno in gradi di Israele di "giudicare rettamente" (De. 1:16,17; Le. 19:15). Mosè aveva stabilito come giudici un capofamiglia su dieci (Es. 18:25; De,. 1:5). Dovrebbero forse i cristiani strappare via dalla loro Bibbia tutto il libro dei Giudici? Dovremmo forse nel nostro Paese eliminare ogni tribunale, o almeno fare in modo che tutti i giudici cristiani rassegnino le loro dimissioni? Dovrebbero i credenti ignorare l'ammonizione di Paolo: "Non sapete voi che i santi giudicheranno il mondo? E se il mondo è giudicato da voi, siete voi indegni di giudicare dei piccoli problemi? Non sapete voi che noi giudicheremo gli angeli? Quanto più possiamo giudicare le cose di questa vita! Se avete dunque delle cause giudiziarie per cose di questa vita, stabilite come giudici quelli che nella chiesa sono i meno stimati. Dico questo per farvi vergogna. Così, non c'è tra voi neppure un savio, che nel vostro mezzo sia capace di pronunciare un giudizio tra i suoi fratelli?" (1 Co. 6:2-5).

Notate come i cristiani "giudicheranno il mondo" (1 Co. 6:2). Dio, il Giudice, delega, infatti, il giudizio al Suo popolo. Anche gli esseri spirituali saranno sottomessi ai credenti: "Non sapete che giudicheremo gli angeli?". Allora ed oggi, i credenti: "Nelle contese essi faranno da giudici; giudicheranno secondo i miei decreti" (Ez. 44:24), come Dio disse. L'Onnipotente affida il giudizio alle mani dei Suoi ubbidienti servitori (Ap. 20:4).

Se Dio fosse il solo giudice, i peccati di tutti sarebbero "manifesti e li precedono al giudizio" (1 Ti. 5:24a). Proprio perché gli esseri umani, però giudicheranno i loro pari nel Giorno del Giudizio, i peccati di alcuni "li seguono" (1 Ti. 5:24b). I giudici umani sono già stati resi consapevoli dei peccati di uomini notori, ma essi non apprenderanno dei peccati di uomini oscuri fintanto che questo non sia rivelato nel Giorno del Giudizio. Inoltre, questi giudici umani conosceranno i peccati dei leader, delle celebrità e persino dei membri della propria famiglia che avevano accuratamente celato la loro malvagità.

Enok, il settimo da Adamo, sapeva tutto questo, perché diceva: "Ecco, il Signore è venuto con le sue sante miriadi, per far giudizio contro tutti e per convincere tutti gli empi di tutte le opere d'empietà che hanno commesso empiamente e di tutte le parole offensive che gli empi peccatori hanno proferito contro di lui" (Gd. 14,15). Il Signore con i Suoi santi giudicherà il mondo!

Anche Gesù disse: "I Niniviti risorgeranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perché essi si ravvidero alla predicazione di Giona" (Mt. 12:41) e, come disse Salomone: "la gelosia rende furioso il marito, che sarà senza pietà nel giorno della vendetta. Egli non accetterà alcun riscatto e non sarà soddisfatto, anche se dovesse fare molti regali" (Pr. 6:34,35). Dio dà la responsabilità della vendetta, della condanna e del giudizio ai Suoi servitori, perché: "...ogni lingua che si alzerà in giudizio contro di te, la condannerai. Questa è l'eredità dei servi dell'Eterno, e la loro giustizia viene da me», dice l'Eterno" (Is. 54:17).

Oggi, di fatto, molti credenti dicono: "Signore, no grazie. Quel dovere di giudicare lo passerò ad altri". Paolo, però, risponde: "Comincia a giudicare, perch avrai bisogno di pratica" (1 Co. 2:15,16). Dio ricompenserà quelli che giudicano e che svolgono questo duro lavoro: "Quelli che rimproverano l'empio troveranno delizie, e su di loro scenderanno le migliori benedizioni" (Pr. 24:25).

Dovremmo forse perdonare e "non giudicare" assassini che non intendono ravvedersi dei loro misfatti? Le vittime delle atrocità umane gridano: «Fino a quando aspetti, o Signore, che sei il Santo e il Verace, a fare giustizia del nostro sangue sopra coloro che abitano sulla terra?» (Ap. 6:5). I cristiani del "non giudicare" condannerebbero questi martiri per aver solo gridato di volere giustizia!

Gesù disse: "Non giudicate secondo l'apparenza, ma giudicate secondo giustizia" (Gv. 7:24).

Non so se te ne sei reso conto ma hai anche offeso e giudicato le persone che sono iscritte nella mia Com dicendo:

"
Anch'io ho un consiglio da darti, incomincia a fare piazza pulita nel tuo forum che di cattolico non ha nemmeno il nome che è di origine pagana, butta fuori i cattocomunisti e i sincretisti, difendi l'ortodossia e poi puoi fare la morale ad altri.

Perchè non è vero? Tu stessa l'anno scorso ti lamentavi di alcuni tuoi iscritti, che non faccio nome per rispetto, che erano cattocomunisti e sincretici, se poi un cattolico che vota Bonino ed è per i radicali e per l'aborto ed eutanasia, e altri che credono che gli dei pagani sono il nostro stesso Dio ma con nomi differenti, se per te tutto ciò è cattolico allora mi spiace dirlo ma anche tu ignori la dottrina della Chiesa.

Giusto per chiarire...Il mio nick e' di origine gaelica-irlandese che erano cattolicissimi nei tempi bui e di persecuzione della Chiesa
e ha un significato speciale:


Anam cara = Anima amica


ed e' quello che io desidero essere...
specialmente tra coloro che tu chiami "cattocomunisti o sincretisti"....

Da quando la Religione Celtica, da dove deriva Anam Cara, è cattolicissima?


Perche' e' solo con l'Amore che si puo' parlare di Dio a chi ne e' lontano!

[19] Fratelli miei, se uno di voi si allontana dalla verità e un altro ve lo riconduce,
[20] costui sappia che chi riconduce un peccatore dalla sua via di errore, salverà la sua anima dalla morte e coprirà una moltitudine di peccat
i
(Giacomo c.5).


L'errante lo si riconduce nella retta via mediante la Verità, non c'è carità nè giustizia senza la Verità.

Ecco perche' la mia e' una Comunita' di accoglienza per TUTTI!

Per tutti, si, per tutti quelli che non osano andare contro te, poi non importa ciò che scrivono, importa che scrivono!

E non dimenticare che Cristo e' venuto "per i peccatori NON per i giusti"
e che ci ha dato l'esempio stando in mezzo a loro...
mangiando con loro..
.

Predicando loro la Verità affinchè si ravvedessero, senza mai scendere a compromessi.

E ci ha anche detto:

[31] Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.
[32] Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso.
[33] E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso (Lc. c.6).

Come giustamente diceva San Tommaso d'Aquino l'atto più grande di Carità è correggere gli erranti per ricondurli alla retta via, così anche la Chiesa ha sempre sostenuto che la condanna stessa dell’errore è opera di misericordia, poiché, trafiggendo l’errore, si corregge l’errante e si preserva altrui dall’errore.
Detto questo, non si capisce dove quei versi confuterebbero le mie tesi.

infine anche nel tuo saluto tuo saluto conclusivo non ci risparmi il tuo giudizio.... 

"Dio benedica anche te, la tua famiglia e i tuoi iscritti; che il Signore possa toccare il vostro cuore e convertirvi alla vera fede del si, si, no, no."

La preghiera non è mai un giudizio, e poi di nuovo, non stai anche tu giudicando me di aver giudicato?

Caro Daniele,

Tutti abbiamo bisogno dell'aiuto di Dio per convertirci perche' tutti siamo uomini fallibili ....

Tutti abbiamo bisogno della Luce dello Spirito Santo per conservare la Fede!

Tutti abbiamo bisogno d'imparare ad Amare come Cristo ci ha amati...

Senza l'Amore tutte le belle parole e la nostra predicazione sara vana!

Come vedi mi stai giudicando di non aver amore, poichè per te l'amore consisterebbe nel non palesare gli errori altrui, ma di tacere per un mero sentimentalismo sessantottino.

Le citazioni tue di San Paolo non parlano di Carità superiore alla Verità, ma superiore alla conoscenza soggettiva che è pur sempre limitata, giusto, ma la Verità è superiore alla Carità poichè quest'ultima deriva dalla prima, così ha sempre insegnato la Chiesa e così sarà sempre.

Ad Majora

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