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Dimentichiamo la parola 'parrocchia'

Ultimo Aggiornamento: 08/06/2010 15:06
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07/06/2010 15:45

Dimentichiamo la parola 'parrocchia'

In Francia, c'era già il nefario vescovo di Poitiers, mons. Rouet, che si è dato lo scopo di distruggere le parrocchie della sua diocesi (e di quelle altrui: ha anche scritto un libro per esaltare la sua esperienza), sostituendole con équipe pastorali formate da laici; un presbitero, al servizio e sotto il controllo di quei faccendieri liturgici, farebbe ogni tanto una comparsata per convalidare qualche sacramento (quelli che, per adesso, i laici non possano ancora usurpare).
L'idea sta prendendo sempre più piede e ora anche il vescovo di St. Etienne dice la sua: la parola stessa di 'parrocchia', lui la vorrebbe sopprimere, cancellare, dimenticare. E viva invece l'équipe. Tra i cui compiti principali, tiene a precisare l'episcopetto (che pur, in gioventù, appartenne alla MCJF, il gruppo giovanile lefebvriano...), ci sarà quello di mettere obbligatoriamente sotto esame quei gruppi che pregassero il rosario in latino, per verificare se tutto ciò è nutrito della Parola del Signore (e figuriamoci!). Ma tutto questo, naturalmente, 'senza criticare' e 'nella carità'. Meno sacramenti, dice il mitrato figuro, più momenti di catechesi e liturgie della Parola: tanto che per Pentecoste ai poveri fedeli ha perfino negato la Messa, preferendo intortarli con qualche prolissa paraliturgia parolaia.
Incredibile? Sapete bene che, purtroppo, è tutto vero: controlliamo scrupolosamente le fonti. Leggere dunque, per credere:


Il vescovo di Saint Etienne, Dominique Lebrun, presenta la sua esperienza originale nelle zone rurali, un misto di équipe itinerante e comunità di base.


-Lei vuole creare nelle zone rurali delle comunità di base, senza preti, che visiteranno regolarmente delle équipes itineranti. Chi le animerà?
Lo Spirito Santo! E i membri di queste comunità di base, dei cristiani battezzati e cresimati. Non penso nominare dei laici in missione, come nella diocesi di Poitiers, l`importante è il legame sacramentale. Questo contatto sarà assicurato da un gruppo itinerante di persone, preti, diaconi, laici, con mandato del Vescovo.

-Il sistema parrocchiale è obsoleto?
La difficoltà del sistema è l`esigenza di un quota di sacerdoti. In una zona di missione possono esserci sei preti o due. Vorrei dimenticare la parola "parrocchia" e pensare " terra di missione". Oggi non ne ho il diritto. Sono andato in Vaticano, il marzo scorso, per porre la domanda al Consiglio per l`interpretazioine dei testi legislativi. I responsabili mi hanno detto di capire la richiesta. Loro stessi stanno studiando come far vivere le parrocchie altrimenti. Per il momento non prevedono di sopprimerle.
[...]
Ogni équipe itinerante si occuperebbe di diverse comunità locali. Avrà due funzioni principali: confortare la piccola comunità e aiutarla ad andare verso gli altri. La mia preoccupazione è che questi esperimenti - due zone di missione che cominciano la loro esperienza in settembre - non siano isolate ma supportate dall'insieme della diocesi. Non so ancora se le comunità sono pronte. Raggrupperemo i matrimoni, i battesimi. Auspico che le comunità si riuniscano una volta alla settimana, senza aspettare l`alternativa futura fra la messa a 30 km o l`assenza di eucaristia. Devono inventare, senza aspettare un piano dal vescovo. Insisto su due pilastri: la preghiera con la Parola e la carità. Ciò può farsi presso una persona o in chiesa, un giovedì o una domenica, con i salmi o con il Vangelo della domenica.
Le équipe itineranti saranno presenti per condividere il vangelo, rispondere alle domancde, controllare cò che viene fatto.
Con uno un spirito molto largo. Se una comunità ama dire il rosario in latino, l'équipe non la criticherà. Ma domanderà se questa preghiera è nutrita dalla Parola del Signore. Ciò è obbligatorio. Come la preoccupazione della carità. I gruppi, come quello di Azione cattolica, hanno un'esperienza delle comunità di base, più che i laici in missione.
[..]
- L'attesa di un prete non genera frustazioni?
Molta gente va alla messa solo quando si svolge davanti casa loro. Aspettano anche qualcos'altro che la Messa. Altrimenti farebbero i 30 km necessari, ogni domenica. Credo che dobbiamo amplificare le nostre proposte catecumenali e diminuire la nostra offerta sacramentale. Ma non tutti i vescovi pensano la stessa cosa. Non si sono tirate le conclusioni del Concilio, nella rimessa a nuovo dell'iniziazione cristiana.
A Pentecoste ho fatto una riunione diocesana senza Eucaristia. Ho presieduto una celebrazione della Parola, amplificando lo spazio catecumenale, nel quale ognuno si sente invitato. Ho preferito fare in quel modo piuttosto che celebrare davanti a persone che non sono pronte.


Fonte: Témoignage Chrétien

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Qualche commento preso dal supra citato Blog:

don Antonio
Non so dove abbia studiato teologia l'eccellenza: forse alla CEPU. Chi abbia fatto gli studi teologici curriculari sa bene che "parrocchia" significa essere forestieri, pellegrini. E se la Chiesa militante è, per diritto divino, pellegrina verso il Regno dei Cieli, anche la parrocchia lo è! Mi dispiace che il prurito di novità a tutti i costi contagi sempre più chi dovrebbe essere il garante della traditio! Non è obbligatorio essere cattolico, ma chi vuole esserlo deve accettare il "pacchetto tutto intero", compresa anche la sana dotttrina!  
Parola di Dio, Sacramenti, Sacra Gerarchia, obbedienza piena e assoluta al Papa!  
Quando il Signore chiamerà a sé questo Vescovo, vorrei conoscere quale suffragio gli verrà da una riunione o da una bella discussione!  
Io desidero, per me, Messe, Rosari, Via Crucis e tutto quanto la Chiesa di sempre mette nelle nostre mani per suffragare le anime del Purgatorio (o forse nella fede attuale è scomparso anche quello?)!

07/06/2010 18:53

"A Pentecoste ho fatto una riunione diocesana senza Eucaristia. Ho presieduto una celebrazione della Parola, amplificando lo spazio catecumenale, nel quale ognuno si sente invitato. Ho preferito fare in quel modo piuttosto che celebrare davanti a persone che non sono pronte. "Cosi' asserisce il vescovo Rouiet di Poitiers. Poitiers...che strana coincidenza,nn c'entra niente ma... Ricordate?Proprio qui Carlo Martello,un guerriero franco,Maestro di Palazzo ,cioe' primo ministro del re dei franchi ,un popolo germanico che conquisto' la Gallia dandole poi il nome di Francia, nel 732 sconfisse i musulmani che volevano islamizzare tutta la Spagna via via verso nord est ....fino a raggiungere la zona che oggi comprende la Francia ,la Germania ,L'italia.Insomma l'europa. Islamizzare cioe' sottomettere al loro dio Allah.Famosa la battaglia di Poitiers .... Ed ora questo vescovo salta fuori con sta novita'... scusate ma mi tengo la parrocchia ...forse nn e' perfetta ,ma è l'espressione del cammino del popolo dei cristiani cattolici fatto di inciampi ( dolorosi a volte) ma anche di luce.Succede ,eccome!!! Una celebrazione senza Eucaristia?No GRAZIE!!!!! Diminuire i sacramenti?E da dove arriva questa allergia al sacro? Credo che i sacramenti oltre ad essere segno della presenza tangibile di Dio ,segni ,sacramenti ,siano anche un momento in cui si accoglie Dio ,la Santa Trinita' in silenzio ,nel silenzio ,e si offre se stessi a Dio affinche' Lui possa plasmarci e renderci degni di Lui. Speriamo solo che sia solo una ipotesi qta. Don Antonio, fai sentire la tua voce!
[Modificato da Vilucchio. 07/06/2010 18:57]
07/06/2010 19:11

Mannaggia ....ho sbagliato ,scusatemi.
Non il vescovo di Poitiers ma di Saint Etienne...Dominique...
Ho letto in fretta....
07/06/2010 19:14

Ma in parrocchia ci sono tante iniziative...dove è il problema?
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07/06/2010 19:58

Re:
Vilucchio., 07/06/2010 19.14:

Ma in parrocchia ci sono tante iniziative...dove è il problema?




Il problema è che hanno abbandonato l'ortodossia ed hanno abbracciato l'eresia, ora vorrebbero eliminare la Pietra d'inciampo, l'ortodossia.
Saranno sfracellati come ha predetto Cristo stesso!
07/06/2010 22:08

No,scusa ma nn ho capito quello che hai scritto.
Quale parrocchia ha abbandonato l'ortodossia?
Mi dici di quale parrocchia stai parlando?
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08/06/2010 13:44

Re:
Vilucchio., 07/06/2010 22.08:

No,scusa ma nn ho capito quello che hai scritto.
Quale parrocchia ha abbandonato l'ortodossia?
Mi dici di quale parrocchia stai parlando?




Non sto parlando di una parrocchia in particolare, il mio discorso era generico e riguardava chi fa ragionamenti simili.
08/06/2010 14:23

Ho capito.
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08/06/2010 15:06

Re:
Vilucchio., 08/06/2010 14.23:

Ho capito.




Comunque vedi che i NC applicano ciò che il primo post rivela, essi infatti hanno de facto eliminato il senso e il termine di parrocchia.
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