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Mons. Fisichella: "Famiglia Cristiana non rappresenta i Cattolici." E Scola rincara il rimprovero.

Ultimo Aggiornamento: 27/08/2010 06:46
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27/08/2010 06:46

Mons. Fisichella: "Famiglia Cristiana non rappresenta i Cattolici." E Scola rincara il rimprovero.

«È lecito che Famiglia Cristiana formuli certi giudizi, anche se questo appare del tutto tendenzioso. Quello che non è corretto è attribuirli al mondo cattolico...».

Così si esprime, chiaramente, S.E.R. Mons. Rino Fisichella (già cappellano di Montecitorio, e Rettore della P.U.L.) prendendo le distanze dal settimanale cattolico [???, o meglio catto-cattolico? n.d.r.] dopo l'ennesimo articolo che tradisce lo schieramento a sinistra (e non solo politico, ahinoi!) della rivista.

L'arcivescovo è intervenuto su alcuni punti nevralgici della politica: dal ruolo e dal disagio dei cattolici al federalismo. Il Giornale lo ha intervistato.
Ben detto, Eccellenza!
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Monsignore, Famiglia Cristiana in queste ore ha accusato Berlusconi di aver spaccato il mondo cattolico. Che cosa ne pensa?
«Penso che un giornale possa formulare giudizi, anche se questo su Berlusconi appare del tutto tendenzioso, dato che in altri momenti storici - ad esempio quando Moro e Fanfani fecero il centrosinistra - ci fu una divisione dei cattolici. Non mi sembra che il problema sia Berlusconi, il problema sono i programmi. In ogni caso non è corretto né giusto far credere che questo giudizio sia stato formulato dal mondo cattolico. I cattolici sono una galassia e si sbaglia pensando di interpretarne il pensiero basandosi su un’editoriale di Famiglia Cristiana o anche su un’analisi formulata da una sottocommissione preparatoria della Settimana Sociale. I vescovi stessi sono chiamati ad esprimersi sull’istanza etica di un programma elettorale, un po’ meno sui singoli interventi che non sono di nostra competenza. Ad esempio non si è detto nulla sul pacchetto sicurezza in quanto tale ma si è parlato, molto, soltanto del decreto riguardante le espulsioni. Poi però magari si tace sul fatto che l’immigrato viene trattato come merce di scambio».

Le ultime settimane sono state un’escalation di divisioni, faide, insulti...
«Stiamo ancora attraversando una fase di cambiamento che dura ormai da troppo tempo e che finisce per logorare il Paese. L’impossibilità di fare delle reali riforme finisce per allontanare i cittadini dalla politica e dalle istituzioni. Manca una visione d’insieme. Quando alle uscite polemiche e alla gara a chi la spara più grossa: non credo che questo abbia realmente a che fare con la politica, la quale invece si basa sulle scelte a favore del bene comune e della vita e non sulle battaglie verbali o sulla pura gestione del potere».

Più d’uno, in questi giorni, ha parlato dei «disagio dei cattolici». In che cosa consiste?
«Beh, abbiamo vissuto nel passato anche recente stagioni così diverse e così drammatiche da non doverci spaventare per il momento di oggettiva confusione e debolezza che attraversa l’Italia. Più che parlare di disagio, credo sia necessario rafforzare la convinzione nei cattolici ad assumersi responsabilità politiche che non possono essere demandate ad altri».

Non crede che i cattolici siano in questo momento un po’ emarginati dalla scena politica?
«Non credo siano emarginati, non credo siano ininfluenti. Al contrario, ritengo l’impegno dei cattolici determinante per il progresso del Paese. Bisogna essere miopi per non accorgersi che ci sono tanti uomini e donne che magari non si vedono spesso in Tv, ma che s’impegnano per il bene comune e sono coerenti con la loro fede».

fonte IlGiornale 25.08.2010
blog di A. Tornielli, Sacri Palazzi.
foto Rai.it
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AGGIORNAMENTO:
Non è proprio piaciuto a nessuno l'ultimo editoriale di Famiglia Cristiana.
Dal palco del meeting organizzato a Rimini da "Comunione e Liberazione", infatti, il Patriarca di Venezia, S.E.Rma Cardinale Angelo Scola, ha invitato tutta la stampa, compresa quella cristiana, ad abbassare i toni del dibattito politico.
"Tutta la stampa non deve forzare i toni, e di conseguenza non deve farlo neanche la stampa di riferimento cattolica come Famiglia cristiana o Avvenire."

fonte Libero.it
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