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Ultimo Aggiornamento: 03/12/2008 14:22
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23/11/2008 16:46

da altro gruppo
I protestanti dicono che Gesù ha chiesto di pregare solo nella propria camera e non in un luogo pubblico, dove si è visti dagli altri.

Citano il seguente passo di Matteo 6,6: "Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, chiudi la tua porta e prega il Padre tuo nel segreto e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà pubblicamente".
Dicono anche: "Come mai vi hanno insegnato che è meglio pregare in chiesa, che sarebbe il luogo più adatto? Così ti vede anche il tuo parroco e sarà contento di te!".
Dicono che nel vecchio testamento gli Ebrei andavano nel tempio per pregare perché Dio lì si faceva trovare (vedi Anna in 1 Samuele1,9).
Ma nel nuovo testamento Gesù ha detto alla donna samaritana: "Né a Gerusalemme, né su questo monte! Dio è Spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità" (Gv 4).
Quindi, non c'è più un luogo santo dove andare a pregare, ma bisogna essere in armonia con lo Spirito di Dio per pregare. Il luogo adatto secondo Gesù è la cameretta! Là dove nessuno ti vede, Dio ti ascolta.
Inoltre dicono che il Signore ci insegna anche chi pregare: cioè il Padre. Mentre voi cattolici pregate anche i santi, le Madonne varie.
I cattolici dicono anche che bisogna pregare la madre di Gesù "perché è una figura femminile, una madre che capisce meglio i nostri problemi...". E hanno aggiunto: "Abbiamo bisogno di una dea? Dio è forse maschile?" Il nostro Signore Gesù ci insegna a pregare il Padre!
Dicono anche che queste cose le hanno scritte nei loro sito e che se il Signore fosse Papa direbbe: "Non pregare più la Madonna, ma prega il Padre tuo!".

Ebbene, le loro pesanti critiche contro la Chiesa Cattolica, il Santo Padre, la Vergine Maria "troverebbero" conferma in alcuni versi del Vangelo.
La critica sarebbe quindi, in ultima analisi, contro il valore dato dalla Chiesa Cattolica alla Tradizione.

Risposta

I protestanti (o, meglio, alcuni protestanti) prendono un versetto della sacra Scrittura e dimenticano tutto il resto.
Rispondo per punti alla loro critica.

1. Cristo ha pregato in privato e ha pregato anche in pubblico.
Ogni anno ero solito salire al tempio per le feste insieme con i suoi genitori: "I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza" (Lc 2,41.42).
Gesù ha pregato pubblicamente quando in croce ha ripetuto le parole dei Salmi: "Padre nelle tue mani affido il mio spirito" (Sal 31,6), "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato" (Sal 22,1).
Gesù ha pregato con gli apostoli, quando ha insegnato loro a dire "Padre nostro".
Nell'ultima cena, dopo aver fatto l'ultimo grande discorso agli apostoli, Gesù, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, è giunta l'ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te" (Gv 17,1). E proseguì la sua lunga orazione davanti a tutti.
In questo caso Gesù si è contraddetto?
Dopo la risurrezione di Cristo, anzi dopo la Pentecoste, "un giorno Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera verso le tre del pomeriggio" (At 3,1).
Hanno dunque sbagliato anche Pietro e Giovanni?
Negli atti degli apostoli si legge che tutti "erano assidui nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nell'unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere" (At 2,42). Dunque i primi cristiani pregavano insieme, e non soltanto nella loro cameretta.
Negli Atti si legge in molti posti che si pregava insieme.
I protestanti stessi, quando la domenica partecipano al culto, pregano nella propria cameretta?

2. Soprattutto bisogna tenere presente che quando Gesù invita a pregare nella camera se la prende con l'atteggiamento dei farisei, che apostrofa proprio nel versetto precedente: "Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa" (Mt 6,5).
Vedi come sono astuti questi protestanti. Ti citano Mt 6,6, e non ti fanno vedere in quale contesto Gesù parla, non ti fanno leggere quello che ha detto nel versetto precedente.
C'è da domandarsi se siano solo ignoranti.

3. Va detto però (e la Chiesa cattolica lo insegna da sempre) che la preghiera non conta perché è fatta qui o là, ma perché nasce da un cuore puro e riconciliato.
I luoghi di culto sono importanti per raccogliere la comunità che prega e anche per aiutare il raccoglimento.
Inoltre va detto che dovunque dobbiamo adorare Dio in spirito e verità e cioè fare sempre delle nostre azioni un sacrifico a Dio gradito.

4. I protestanti affermano falsamente che i cattolici farebbero della Madonna una dea.
C'è un solo documento del magistero della Chiesa che non affermi che Maria è una creatura e ne faccia invece una dea?
Loro ribattono: ma pregando la Madonna, voi ne fate una dea, perché Cristo ha detto di pregare il Padre suo!
A questo punto va ricordato il ruolo che Cristo ha dato a Maria. Dalla croce non ha forse detto a Giovanni di affidarsi a Maria e a Maria di prendersi cura di Giovanni?
Giovanni, il cui nome è taciuto e viene designato come il discepolo che Gesù amava, non rappresenta forse ogni uomo?
E Maria, dal momento che è andata in cielo, forse proprio perché è in cielo ha smesso di amare?
La maternità di Maria è universale e dura per sempre. Maria è un dono che Gesù ha fatto a tutti.
Pare che sia naturale che dal cielo Maria continui la sua maternità e che dalla terra noi ci rivolgiamo ad una Madre così grande e potente.

5. La Chiesa cattolica sa che solo Dio viene pregato in quanto egli solo è causa della grazia e della gloria.
E insegna che le preghiere dei santi sono nella linea dell'intercessione fatta a Dio.
Sicché la preghiera ultimamente è sempre rivolta a Dio.
Non dice forse la Chiesa: "Santa Maria, prega per noi"? E così in tutte le litanie lauretane?

6. A proposito dell'appellarsi alle preghiere dei Santi, Dio stesso ci ha comandato di riferirci alle loro preghiere.
Così ha fatto con gli amici di Giobbe, quando ha detto: "Andate dal mio servo Giobbe..., il mio servo Giobbe pregherà per voi, affinché io, per riguardo a lui, non punisca la vostra stoltezza" (Gb 42,8).
E Giobbe non è l'unico a intercedere presso Dio.
Non ha interceduto anche Abramo per Sodoma e Gomorra (Gn 18-22-32; 20,7)? Non hanno interceduto anche Mosè (Es 32,11), Samuele (1 Sam 7,5, 12,19), Amos (Am 7,2-6), Geremia (Ger 11,14; 37,3; 2 Mac 15,14)?
E se gli uomini si sono appellati alle preghiere dei giusti, non si possono appellare alle preghiere di Colei che Lui stesso ci ha dato come Madre?

7. Dicono infine che i cattolici si appellano a Maria "perché è una figura femminile, una madre che capisce meglio i nostri problemi...".
Che stupidaggini sono queste! Dove i cattolici direbbero queste cose?
I cattolici sanno benissimo che le preghiere nostre e anche quelle dei santi non servono per far conoscere a Dio le nostre necessità. Dio sa tutto prima ancora che glielo chiediamo.
Ma noi siamo persuasi di essere indegni di essere ascoltati. E la preghiera dei santi, mentre ci ricorda la necessità di imitarli e di tendere seriamente alla santità, ci tiene umili davanti a Dio.

8. Come si vede, le motivazioni della fede cattolica sono ben fondate.
A dire il vero, queste motivazioni non sono solo della Chiesa cattolica, ma anche delle Chiese ortodosse.
Come mai i protestanti continuano a dire: "la Chiesa cattolica dice..."? Perché non dicono: "tutti gli altri cristiani diversi da noi dicono..."?

9. Se Gesù fosse Papa, direbbe le stesse cose che dice il Papa. Infatti a lui ha promesso indefettibilità nella fede e nel suo magistero: "Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli" (Lc 22,31-32).
Gesù non ha dato ai protestanti l'incarico di confermarci nella fede, ma l'ha dato a Pietro!
Ai protestanti Cristo non ha garantito niente. A Pietro invece ha garantito molto.



da un sacerdote
[Modificato da enricorns 23/11/2008 16:47]
24/11/2008 21:54

PER CONOSCERE MEGLIO: Rosario e preghiere ripetitive

RIPORTO QUESTE DOMANDE/RISPOSTE NON PER UN ACCANIMENTO GRATUITO O
ANTIECUMENICO VERSO I FRATELLI EVANGELICI, PER I QUALI NUTRO AFFETTO E
CONDIVIDO SPERANZA DI SALVEZZA, MA SOLO PER FAR NOTARE GLI "ERRORI"
TALVOLTA GROSSOLANI, TALVOLTA GRAVI DEL LORO CONOSCERE IL VERO CRISTO
E LA SUA VERA VOLONTA'.

ERRORI A CUI DOBBIAMO SAPER RIBATTERE CON LA VERITA DEL CRISTO, CHE LA
NOSTRA MADRE CHIESA CI INSEGNA, EDUCANDOCI PERCHE' POSSIAMO ESSERE
"pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della
speranza che è in voi."

DVB

----------------------------------------------------------

Domanda

Alcuni protestanti mi hanno citato quest'altro versetto: "Ora, nel
pregare, non usate inutili ripetizioni come fanno i pagani perché essi
pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole" (Mt
6,7).
E hanno concluso: vedete che la Chiesa cattolica nel Rosario vi fa
ripete sempre la stessa preghiera?

Risposta

1. Quando il Signore chiede di non fare inutili ripetizioni sta
dicendo che la preghiera dei cristiani deve essere diversa da quella
dei pagani.
I pagani infatti erano convinti che gli dei talvolta fossero sovra pensiero.
In questo senso il profeta Elia prende in giro i sacerdoti di Baal,
che non venivano ascoltati dai loro dei. Era già mezzogiorno e da
diverse ore essi gridavano a Baal. E diceva loro: "Gridate con voce
più alta, perché egli è un dio! Forse è soprappensiero oppure
indaffarato o in viaggio; caso mai fosse addormentato, si sveglierà"
(1 Re 18,27).

2. Tuttavia Gesù stesso ha chiesto di essere insistenti nella
preghiera. E sulla necessità della preghiera insistente (e cioè della
preghiera che torna sempre sul medesimo argomento) racconta una
parabola molto bella:
"C'era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva
riguardo per nessuno. In quella città c'era anche una vedova, che
andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario.
Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non
temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così
molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a
importunarmi». E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il
giudice disonesto. E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano
giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare? Vi dico che
farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà,
troverà la fede sulla terra?" (Lc 18 2-8).
Come vedi, il Signore chiede di domandare notte e giorno per cause che
ci stanno particolarmente a cuore.
San Tommaso a proposito della preghiera insistente dice che la
preghiera insistente fatta agli uomini ci rende ad essi fastidiosi,
mentre la preghiera insistente fatta a Dio ci rende a Lui familiari e
amici.
Come vedi, la preghiera insistente non serve a Dio, ma serve a noi:
per purificarci, per santificarci, per farci diventare familiari e
amici di Dio.

3. Quando i protestanti dicono che il Rosario è una preghiera
ripetitiva dimostrano di non aver capito niente di questa preghiera e
di essere rimasti solo alla scorza.
Durante questa preghiera i credenti sono chiamati a contemplare gli
eventi della vita di Cristo e a rifletterne vita e luce sulla loro
esistenza quotidiana.
La ripetizione dell'Ave Maria sta a ricordarci che questa
contemplazione va fatta mettendosi dal punto prospettico migliore di
tutti: la mente e il cuore di Maria.
Giovanni Paolo II, nella sua bella lettera sul Rosario, ha scritto:
"Il Rosario, proprio a partire dall'esperienza di Maria, è una
preghiera spiccatamente contemplativa.
Privato di questa dimensione, ne uscirebbe snaturato, come
sottolineava Paolo VI: «Senza contemplazione, il Rosario è corpo senza
anima, e la sua recita rischia di divenire meccanica ripetizione di
formule e di contraddire all'ammonimento di Gesù: 'Quando pregate, non
siate ciarlieri come i pagani, che credono di essere esauditi in
ragione della loro loquacità' (Mt 6,7).
Per sua natura la recita del Rosario esige un ritmo tranquillo e quasi
un indugio pensoso, che favoriscano nell'orante la meditazione dei
misteri della vita del Signore, visti attraverso il Cuore di Colei che
al Signore fu più vicina, e ne dischiudano le insondabili ricchezze»"
(Rosarium Virginins Mariae 12).

4. Purtroppo succede che la recita del Rosario sia distratta e che
infine si ripetano meccanicamente tante Ave Maria.
Quando capita questo, bisogna dire che si è recitato il Rosario solo
in maniera materiale. Il Rosario, per essere tale, richiede
essenzialmente la contemplazione del mistero.
Ma se non c'è la contemplazione del mistero, vi è tuttavia una
ripetizione di belle espressioni evangeliche che ci mettono alla
presenza di Maria e che ci rendono partecipi della sua pace e della
sua serenità.
Penso che sia questo il motivo per cui tanti, pur non recitando il
Rosario come si dovrebbe, non riescono a disfarsene e lo trovano
indispensabile per la loro vita.

da un sacerdote

25/11/2008 11:33

Ciao Enrico,
come sai io sono evangelica, e volevo un pò commentare ciò che hai scritto riguardo a questi evangelici che hanno commentanto il tuo essere cattolico.

Come dici tu e in questo sono d'accordo, non è solo nella cameretta che dobbiamo pregare il nostro amato Dio.... gli stessi apostoli fondarono delle chiese in cui adorare il nostro Signore tutti insieme nella fratellanza e nell'amore e io ringrazio gli apostoli, di averci dato la possibilità di avere la comunione fraterna e la possibilità di lodarlo tutti insieme.
Il passo della cameretta si rifaceva al fatto che molte persone, (come purtroppo acceda ancora oggi in alcuni nostre chiese evangeliche), pregavano più per farsi vedere quanto erano bravi e pii, (e magari invece sono quelli che non hanno ancora accettato Cristo nelle loro vite, sencondo me), piuttosto che adorare veramente Dio.
Quindi queste critiche che ti hanno fatto sono assolutamente infondate e la Bibbia lo conferma.

Per quanto riguarda il fattore Maria, ovviamente io la penso come loro, ma non voglio contestare la tua fede solo vorrei correggere una cosa che hai scritto:



A questo punto va ricordato il ruolo che Cristo ha dato a Maria. Dalla croce non ha forse detto a Giovanni di affidarsi a Maria e a Maria di prendersi cura di Giovanni? Giovanni, il cui nome è taciuto e viene designato come il discepolo che Gesù amava, non rappresenta forse ogni uomo?



Gesù affidò Maria a Giovanni e disse a Maria questo è tuo figlio, perché sapeva quanto la madre stesse soffrendo e anche perché come dici tu, amava molto Giovanni.
Ma in questo passo io non denoto che Gesù stesse dicendo chiedete a Maria invece che a me.
Io credo che ci sia un solo mediatore tra noi e il padre, che naturalemente è Cristo, ma questo non significa che non rispetti la mamma terrena di Gesù, che è stata scelta apositamente da Dio perché sicuramente una donna santa e benedetta.

Con questo chiudo il discorso, perché non voglio entrare in polemica, non serve a nessuno farlo, però ti incoraggio a non prendere tutto ciò che dicono i cristiani evangelici e farne di tutta l'erba un fascio, perché nel mezzo ci sono anche tante persone istruite Biblicamente che non mettono al primo posto se stessi ma il nostro amato Signore Cristo Gesù.

Pace Ambra
26/11/2008 11:52

Re:
[Modificato da LawWestOfThePecos 26/11/2008 11:57]
26/11/2008 12:00

Re:
Violafenix, 25/11/2008 11.33:

Gesù affidò Maria a Giovanni e disse a Maria questo è tuo figlio, perché sapeva quanto la madre stesse soffrendo e anche perché come dici tu, amava molto Giovanni.



Per chiarire meglio il concetto sarebbe opportuno porsi alcune domande. La prima è questa: dov'è scritto nei Vangeli che il discepolo amato da Gesù era Giovanni?


27/11/2008 00:08

Giovanni 19:26 Gesù dunque, vedendo sua madre e presso di lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: «Donna, ecco tuo figlio!» 27 Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!» E da quel momento, il discepolo la prese in casa sua.

Giovanni 21:7 Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!» Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse la veste, perché era nudo, e si gettò in mare.

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27/11/2008 00:30

Giovanni 19:26
Gesú dunque, vedendo sua madre e presso di lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: "Donna, ecco tuo figlio!"

Giovanni 13:23 Ora, a tavola, inclinato sul petto di Gesú, stava uno dei discepoli, quello che Gesú amava.

Giovanni 20:2
Allora corse verso Simon Pietro e l'altro discepolo che Gesú amava e disse loro: "Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'abbiano messo".

Giovanni 21:7
Allora il discepolo che Gesú amava disse a Pietro: "E il Signore!" Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse la veste, perché era nudo, e si gettò in mare.

Giovanni 21:20
Pietro, voltatosi, vide venirgli dietro il discepolo che Gesú amava; quello stesso che durante la cena stava inclinato sul seno di Gesú e aveva detto: "Signore, chi è che ti tradisce?"

Tante sono le eresie dette nel conto di Gesù, da studio cinematografico, tanto da insinuare che il discepolo amato fosse una donna.
Comunque le scritture non dicono che Gesù amava di più il disepolo, ma che "amava".

Dio ci benedica
27/11/2008 08:20

Certo, ma perché allora non lo diceva anche degli altri? Giovannni all'epoca era anche il più giovane tra gli apostoli, perché lasciare a lui il compito di seguire Maria?

Ambra
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27/11/2008 09:22

Io vi leggo con religioso silenzio[SM=g8468] ....Sono curioso di laggere la risposta di Pegos.[SM=g8862]

__________________________________________________

27/11/2008 10:26

Re:
Violafenix, 27/11/2008 0.08:

Giovanni 19:26 Gesù dunque, vedendo sua madre e presso di lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: «Donna, ecco tuo figlio!» 27 Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!» E da quel momento, il discepolo la prese in casa sua.

Giovanni 21:7 Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!» Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse la veste, perché era nudo, e si gettò in mare.




cara Ambra, qui si parla del "discepolo che Egli amava" ma dove si dice che era Giovanni?


27/11/2008 12:34

Giovanni nel suo vangelo non si nominava mai in prima persona, ma era di lui che Gesù parlava.

Per te, dato che non condividi il mio pensiero che sia proprio Giovanni il discepolo che Gesù amava, chi sarebbe invece questo discepolo?

Ambra
[Modificato da Violafenix 27/11/2008 12:36]
27/11/2008 15:32

Re:
Violafenix, 27/11/2008 12.34:

Giovanni nel suo vangelo non si nominava mai in prima persona, ma era di lui che Gesù parlava.

Per te, dato che non condividi il mio pensiero che sia proprio Giovanni il discepolo che Gesù amava, chi sarebbe invece questo discepolo?

Ambra




Hai ragione, Giovanni non si nominava mai in prima persona ed infatti il vangelo è attribuito a Giovanni ma non sianmo affatto sicuri che sia lui l'autore.

Allo stesso modo non abbiamo nessun dato che ci garantisca che il "discepolo che lui amava" fosse Giovanni.

Quindi quando hai scritto "Gesù affidò Maria a Giovanni" hai fatto un' affermazione priva di supporti biblici.

Ti sei mai chiesta come mai il vangelo parla di questo discepolo ma non lo cita mai per nome?

E, volendolo identificare con qualcuno, le caratteristiche del Giovanni dei Vangeli, corrispondono a quelle del "discepolo che Lui amava"?
[Modificato da LawWestOfThePecos 27/11/2008 15:53]
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27/11/2008 21:36

il brano di matteo è piu indirizzato al fatto che non si devono fare troppi commenti quando si prega, avvolte mi capita che parlo con Dio, lo so che sa gia quello che voglio, ma è come uno svogo, in piu dire il rosario è un modo per essere piu vicino a Lui, e poi se leggete piu avanti in matteo 26:36-44 si legge che Gesu ritornò a pregare per la terza volta dicendo le stesse parole, quindi penso proprio che è giusto dire tante volte una preghiera ma logicamente detta con fede e con il cuore!!
[Modificato da lovelove84 27/11/2008 21:38]
27/11/2008 23:28

Cara Ambra, intanto voglio precisare che le accuse, meglio le contestazioni non le fanno a me e il discorso non è mio, ma di u n sacerdote, per la precisione padre Angelo, frate domenicano, ma al nostro, di cattolici, modo di pregare, poi il padre non fa di un'erba un fascio ma precisa:

Risposta

I protestanti (o, meglio, alcuni protestanti) prendono un versetto della sacra Scrittura e dimenticano tutto il resto.
Rispondo per punti alla loro critica.
28/11/2008 18:02

Re:

Visto che di risposte sul tema non ne arrivano, vediamo di afre un passo avanti per carcare di capire, ammesso che sia possibile, chi ssrebbe questo "discepolo". Innanzitutto appare sei volte. Cinque le ha già indicate Robenz:

Robenz, 27/11/2008 0.30:



Giovanni 13:23 Ora, a tavola, inclinato sul petto di Gesú, stava uno dei discepoli, quello che Gesú amava.

Giovanni 19:26
Gesú dunque, vedendo sua madre e presso di lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: "Donna, ecco tuo figlio!"


Giovanni 20:2
Allora corse verso Simon Pietro e l'altro discepolo che Gesú amava e disse loro: "Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'abbiano messo".

Giovanni 21:7
Allora il discepolo che Gesú amava disse a Pietro: "E il Signore!" Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse la veste, perché era nudo, e si gettò in mare.

Giovanni 21:20
Pietro, voltatosi, vide venirgli dietro il discepolo che Gesú amava; quello stesso che durante la cena stava inclinato sul seno di Gesú e aveva detto: "Signore, chi è che ti tradisce?"




La sesta apparizione è in Gv 21,24 "Questo è il discepolo che rende testimonianza su questi fatti e li ha scritti; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera." Dove in pratica ci dice che egli costituisce la fonte di informazione degli avvenimenti che sono stati narrati nel vangelo.

In passato si era pensato che questo "discepolo" fosse Lazzaro dato che la comparsa del discepolo senza nome avviene dopo la resurrezione di lazzaro e che questi fosse amato da Gesù in kod particolare percho era passato attraverso la sua stessa eseprienza di morte e resurrezione.

Tuttavia è subito apparso strano che una persona prima venisse citata per nome e poi improvvisamnete diventasse anonimo senza che l'evangelista ci avvertisse che era la stessa persona. Infatti i vangeli sono sempre molto accurati nell'evitare confusioni di nomi.

Un'altra ipotesi era che questo discepolo fosse il giovane ricco che Gesù"fissatolo ,o amò". ( Mc 10,21) Anche qui però sembra improbabile che il discepolo amato sia prprio l'unico che abbia rifiutato la chiamata di Gesù.

Quindi le ipoetsi su Lazzaro e sul giovane ricco cadono.

Rimane quindi solo Giovanni l'evangelista. Ma è possibile che sia proprio lui? Le caratteristiche di quel Giovanni possono corrispondere a quelle del discepolo?




28/11/2008 20:19

Non credo però che Gesù avrebbe affidato la sua madre terrena a lui se non lo amava, e poi come dicevo anche sopra ricordiamoci che all'epoca Giovanni era anche il più giovane tra tutti gli apostoli.

Comunque alla fine non ha rilevanza, io credo che Gesù amasse tutti i suoi apostoli, ha amato anche chi l'ho ha ucciso sacrificandosi per tutti noi.... figuriamoci se poi cominciamo a vedere quanto e come o chi amava di più.

Pace Ambra
28/11/2008 22:14

ma perchè
è già due volte ch invio una risposta enon mi esce nulla come mai??????

nell'anteprima risulta ma poi nel forum il post è bianco
[Modificato da enricorns 28/11/2008 22:22]
29/11/2008 08:48

Re: ma perchè
enricorns, 28/11/2008 22.14:

è già due volte ch invio una risposta enon mi esce nulla come mai??????

nell'anteprima risulta ma poi nel forum il post è bianco




E qual era questa risposta?

29/11/2008 09:19

Anche a me succede ogni tanto.... quando succede torna indietro con la freccia back spece, in modo che ti ricompaia il messaggio che avevi scritto, poi magari copietalo per sicurezza e alla fine riprova a spedirlo nuovamente....
 
29/11/2008 10:04

Re:
Violafenix, 28/11/2008 20.19:

Non credo però che Gesù avrebbe affidato la sua madre terrena a lui se non lo amava, e poi come dicevo anche sopra ricordiamoci che all'epoca Giovanni era anche il più giovane tra tutti gli apostoli.

Comunque alla fine non ha rilevanza, io credo che Gesù amasse tutti i suoi apostoli, ha amato anche chi l'ho ha ucciso sacrificandosi per tutti noi.... figuriamoci se poi cominciamo a vedere quanto e come o chi amava di più.

Pace Ambra



Inizio questo post precisando che non è una risposta per Ambra che nel messaggio soprariportato mi pare abbia voluto chiudere la discussione. Quindi il mio discorso sarà più generale. Poichè non riuscirò a scriverlo tutto di seguito vi chiedo di cercare di evitare di commentare parola per parola quello che iserisco altrimenti rischiamo di perderci in un rivolo di argomenti inutile.

Torniamoa a noi.


Devo aver letto da qualche parte ( o qualcuno me lo ha detto a voce, non ricordo) che il Vangelo di Giovanni è il più semplice dei vangeli.

In realtà è esattamente il contrario, il quarto vangelo è il più difficile da leggere e da capire. A questo possiamo aggiungere che il genere letterario “vangelo” nasce all’interno delle comunità cristiane, è destinato alle comunità e viene letto nelle comunità.

Sempre in ambiente evangelico ho sentito dire che la Bibbia deve essere letta da soli. E’ una pia illusione che da soli si possa comprendere tutta la ricchezza di un testo ed infatti, a smentire questa affermazione, il mondo evangelico pubblica commentari esegetici ed esplicativi di tutti i testi biblici.

Se non si vuole leggere la Bibbia in maniera superficiale, come si farebbe con un qualsiasi altro libro, ma cercando di penetrarne il mistero, allora occorre tenere presente non solo il senso letterale ma anche il senso tipico e il senso pieno di un brano.

Forse qualche esempio aiuterà a capire ciò che intendo dire.

Se Gesù mangia del pesce arrostito, il senso letterale ci suggerisce che lo fa perché ha fame. Il senso pieno ci rivela la realtà della Resurrezione.

Con questo metodo riusciamo anche a capire meglio come il N.T. sia l’estensione del primo.

Se, ad esempio, leggiamo l’episodio del passaggio del Mar Rosso, il senso letterale ci dirà che gli ebrei si salvarono dagli egiziani, il senso tipico è che il passaggio del Mar Rosso è figura ( tipo) del Battesimo che ci salva dal peccato ( 1Pt 3,21)

Allo stesso modo Adamo è figura ( tipo) di Gesù Cristo.

Questo ragionamento mi è servito per introdurre il tema del discepolo amato da Gesù. In effetti l’ho preso un po’ alla larga…

Veniamo al Vangelo di Giovanni. Innanzitutto è bene dire che ormai si sta abbandonando l’idea che il quarto vangelo sia stato scritto da quel Giovanni figlio di Zebedeo e fratello di Giacomo di cui ci parlano i sinottici.

I motivi che giustificano questa concezione sono diversi e non è il caso di discuterli qui perché ci porterebbe fuori tema. Teniamoci solo in mente questa ipotesi perché, se fosse vera ( e non possiamo escluderlo) farebbe saltare tutta l’ipotesi “discepolo amato=Giovanni”.

Ora dovremmo affrontare il tema: il discepolo amato era uno dei discepoli di Gesù o era una “figura” ( tipo).

Lo affronterò in seguito, ora ho un sacco di neve da spalare.


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