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L'apertura straordinaria notturna dei Musei Vaticani

Ultimo Aggiornamento: 20/08/2009 14:34
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L'apertura straordinaria notturna dei Musei Vaticani

È tutto nuovo alla luce del tramonto


di Marta Lago

Più di duemilaseicento persone in quaranta minuti. La risposta del pubblico già permetteva di anticipare, pochi istanti dopo l'apertura notturna dei Musei Vaticani, il successo di un'iniziativa che, con ogni probabilità, si ripeterà. Alle 19 in punto hanno inaugurato questa serata eccezionale il segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, arcivescovo Carlo Maria Viganò, e il vicesindaco di Roma, Mauro Cutrufo, accompagnati da una guida d'eccezione, Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, le cui porte per la prima volta, nei loro 503 anni di storia, sono state aperte di sera a visitatori e pellegrini. Nel gruppo si trovava anche monsignor Giorgio Corbellini, nominato di recente presidente della Commissione Permanente per la Tutela dei Monumenti Storici e Artistici della Santa Sede e presidente dell'Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica, e monsignor Paolo Nicolini, responsabile dell'Accoglienza dei Musei. Padre Nicola Mapelli, uno dei curatori dei Musei Vaticani, ha assistito gli invitati e il pubblico.



I visitatori che hanno comprato il biglietto on line direttamente dai Musei sono stati circa quattromila. Più di tremila prenotazioni sono state fatte dall'Opera Romana Pellegrinaggi, che si è unita all'iniziativa perché - come ha spiegato il suo amministratore delegato, padre Cesare Atuire - si vuole aiutare i pellegrini "ad avvicinarsi a questo monumento di bellezza che è anche un cammino catechetico". Il caldo non ha impedito che aumentasse, di minuto in minuto, all'esterno la fila dei visitatori che non avevano prenotato. Si è deciso di permettere a tutti di entrare. Le famiglie sono state le protagoniste di questa serata straordinaria. Per l'occasione è stato organizzato un percorso speciale:  il Cortile Ottagono, le Gallerie Superiori dei Musei Vaticani, le Stanze di Raffaello, la Cappella Sistina e le Gallerie della Biblioteca Apostolica.

"Lanciamo i week-end dei musei la sera", ha detto Cutrufo. L'idea è di aprire di sera a Roma il Colosseo, i Fori, i Musei Capitolini e l'Ara Pacis. L'arcivescovo Viganò ha superato per primo il tornello d'accesso. "È certamente un evento più che straordinario - ha spiegato - nel senso che vede l'inizio di una collaborazione del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano con il Comune di Roma per una iniziativa culturale così importante. Penso che potrà avere degli sviluppi notevoli, vista la vocazione turistica specialmente della città di Roma". Nello stesso momento, Michael, di dodici anni, non nascondeva la sua emozione:  è stato il primo bambino a compiere la visita notturna ai musei. E con lui tutta la sua famiglia, proveniente dall'Oregon.

La luce del tramonto ha creato un'atmosfera estremamente suggestiva. Nel Cortile Ottagono il duo musicale composto da Tullio Visioli e Fabio Refrigeri ha interpretato danze rinascimentali. Si è creata un'armonia fra il brusio dei visitatori e lo scorrere dell'acqua della fontana. In quel momento si sono rivissute le sensazioni che questi luoghi dovevano suscitare durante le frequenti visite della corte pontificia.

Secondo Arnold Nesselrath, delegato per i Reparti scientifici dei Musei Vaticani, la scelta dell'ora del tramonto è stata fondamentale:  la serenità della fine della giornata aiuta ad apprezzare di più l'arte, "perché va contemplata e bisogna avere tempo per farlo". Inoltre la luce che penetra e avvolge ogni cosa "aiuta moltissimo perché certe cose durante i secoli avevano degli effetti notturni" e "la luce invita anche all'ispirazione, alla creatività, e le opere vanno viste durante i vari periodi del giorno:  la luce serale è bellissima".



L'importanza della luce si percepisce anche visitando il cosiddetto Braccio Nuovo dei Musei Vaticani. Di fatto, negli anni Venti dell'Ottocento Pio vii "ha chiesto di realizzare al suo architetto di fiducia, il tedesco Stern, il primo museo moderno del mondo, organizzato con criteri scientifici, illuminato dall'alto; è lui che ha inventato i lucernari". Il direttore Paolucci ha illustrato con passione alle persone che erano attorno a lui questa sezione dei musei:  "Entrare nel Braccio Nuovo, nella luce del crepuscolo che adesso pian piano si spegne, è un'occasione speciale per capire i capolavori dell'arte antica, ma soprattutto consente ai romani di riappropriarsi del proprio museo". È questo l'obiettivo principale dell'apertura straordinaria notturna:  "I musei riflettono l'identità della Chiesa universale, dunque, sono indirizzati a tutto il mondo, ma soprattutto - ha spiegato Paolucci - al popolo romano, perché tutto qui parla di Roma e questa  iniziativa  vuole   restituire ai romani la loro storia, la loro identità".

Nel frattempo, la luce del tramonto entrava dalle finestre spalancate, mettendo in risalto immagini, profili e rivelando nuove prospettive e colori. La luce del crepuscolo innondava le carte geografiche della Sicilia, della Lucania, dell'Umbria e dell'Etruria. L'arte ha attirato lo sguardo di giovani, adolescenti e bambini lungo tutto il percorso. Avvolti nella penombra, c'erano gli arazzi. I visitatori si sono poi concentrati nella Cappella Sistina, che appariva ancora più spettacolare:  all'inizio della serata penetrava solo la luce naturale, che si concentrava e metteva in risalto la parte superiore della grandiosa composizione del Giudizio universale, attorno a Cristo.

Interesse artistico, culturale e religioso, e una mescolanza di quiete e festa:  è stato questo il dono speciale ai visitatori - un pubblico diverso rispetto a quello usuale - che hanno compiuto il percorso dei Musei Vaticani sentendosi a casa propria, con il ritmo sereno della sera, con il suono dell'eccitazione del momento, anche con il silenzio dell'ammirazione, ascoltando persino il rumore dei propri passi. I non italiani hanno lasciato il posto, con il passare delle ore, soprattutto ai romani. I Musei Vaticani hanno accolto anche numerosi invitati e giornalisti. L'interesse mediatico è stato altissimo. Paolucci ha sottolineato:  "La risposta è stata entusiastica, e, sulla base di questa sperimentazione positiva noi pensiamo di ripeterla a settembre e a ottobre e poi mettere l'apertura estiva a regime per l'anno prossimo". Nel suo pensiero, sempre il popolo romano. "Come in altre città, i romani si sentono privati del loro museo e questo sarebbe contro natura", ha aggiunto. Così i Musei Vaticani hanno seguito l'esperienza del Louvre o del Prado. "Far  sentire  questa appartenenza ai cittadini è importante" ha osservato.

Quattro ore sono volate. Con stupore i turisti si sono affacciati senza fretta per contemplare il tramonto, ritagliato dal profilo dei giardini vaticani. Il canto di migliaia di cicale ha inondato le gallerie. La sera è stata illuminata dalle candele all'esterno, annuncio anche della fine di una serata indimenticabile che, come anticipa questo successo, sarà la prima di molte che si ripeteranno nei Musei Vaticani.


(©L'Osservatore Romano - 26 luglio 2009)
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27/07/2009 06:43

Ho incontrato Michelangelo



Ho incontrato Michelangelo nella Cappella Sistina. E mi ha spiegato che il Gesù del Giudizio universale "ci sta salutando" in modo tutto particolare. Come le altre migliaia di persone che hanno colto, venerdì 24 in tarda serata, l'occasione offerta dalla direzione dei Musei Vaticani di compiere una visita notturna, anch'io mi aggiravo sotto le volte stupende della Sistina. La soffusa atmosfera creata dall'insolito scenario vespertino della Cappella - non erano state accese le luci e le prime ombre della sera sembravano aggiungere qualcosa di misterioso ai dipinti di Michelangelo - d'improvviso è stata come rotta, ma non disturbata, dalla voce argentina di un bambino di cinque o sei anni che cercava Gesù tra i dipinti. Parlava con la mamma. Si vedeva proprio che era felice di contemplare, pieno di stupore, quelle meraviglie. Ha suscitato la mia curiosità e mi sono avvicinata a lui. Alto poco più di un metro, capelli scuri, ricci, sguardo vivace, commentava ogni dipinto, sottolineando i particolari che catturavano la sua attenzione. Mi è parso naturale chiedergli il nome. "Mi chiamo Michelangelo - ha risposto - e sono felice di trovarmi per la prima volta nel museo di Michelangelo". Gli ho domandato allora cosa lo avesse colpito di più e lui non ha avuto esitazione:  "Quel Gesù lì" ha risposto indicando il Giudizio universale. "Mi piace - ha spiegato - la posizione della sua mano. Vedi? Ci sta salutando. È bello, ma qui è bello tutto". E mi ha confidato:  "Sai la mia maestra dice che anche io sono molto bravo a disegnare e che potrei diventare un artista". Come questo Michelangelo? Ci ha pensato un po' su, poi ha risposto deciso:  "Sì. Penso proprio di sì!". (tania mann)


(©L'Osservatore Romano - 26 luglio 2009)
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Tutti i venerdì di settembre e ottobre

Tornano le «notti bianche» ai Musei Vaticani


Tornano le "notti bianche" ai Musei Vaticani. Dopo il successo dell'apertura straordinaria notturna dello scorso 24 luglio, l'iniziativa si replicherà anche a settembre e a ottobre. È di ieri, infatti, l'annuncio che tutti i venerdì dei prossimi due mesi - 4, 11, 18, 25 settembre e 2, 9, 16, 23, 30 ottobre - i Musei resteranno aperti al pubblico per la visita notturna dalle ore 19 alle ore 23. L'ultimo ingresso consentito sarà alle 21.30.

Sarà possibile così ripetere l'esperienza straordinaria che già un mese fa ha coinvolto numerosi romani e turisti. Per quella che, in 503 anni di storia, è stata la prima apertura serale dei Musei Vaticani si sono registrate 5.104 prenotazioni on line, per un totale di ben 6.500 ingressi. Nei primi quaranta minuti più di 2.600 persone hanno varcato le porte dei Musei e molti hanno atteso pazientemente in fila il loro turno, a testimonianza del riscontro positivo registrato dall'iniziativa.

Anche questa volta per poter usufruire dell'apertura notturna sarà obbligatoria la prenotazione on line tramite il sito internet dei Musei Vaticani. Vi si può accedere attraverso l'indirizzo www.vatican.va del portale ufficiale della Santa Sede. Nella pagina con la scritta La Santa Sede occorre cliccare dapprima sulla lingua desiderata. Poi, nella pagina seguente, a sinistra si clicca su Musei Vaticani e si seguono le istruzioni per Biglietteria online. Sempre attraverso il sito è possibile prenotare una visita guidata dei Musei.

Per l'apertura straordinaria dei venerdì di settembre e ottobre è stato predisposto anche un percorso di visita. Superato l'Atrio dei Quattro Cancelli, si sale per la Scala Simonetti e si entra nel Museo Pio Clementino, che porta il nome dei due Pontefici - Clemente XIV (1769-1774) e Pio VI (1775-1799) - che incrementarono e sistemarono il primo nucleo della raccolta risalente a Giulio II (1503-1513). Si attraversano poi la Sala a Croce Greca, la Sala Rotonda, la Sala delle Muse e la Sala degli Animali, per giungere al Cortile Ottagono.

Successivamente, dopo aver percorso a ritroso lo stesso itinerario, si ritorna alla Scala Simonetti e si sale alle Gallerie. Il "corridore" occidentale realizzato da Gregorio XIII (1572-1585) - che collega il Palazzo Apostolico Vaticano alla Palazzina del Belvedere - è suddiviso infatti in varie Gallerie differentemente denominate. Sarà possibile visitare le Gallerie dei Candelabri, degli Arazzi e delle Carte Geografiche, oltre alla Galleria e alla Cappella appartenenti alla parte privata dell'appartamento di Pio V (1566-1572).

Si passerà poi attraverso la Sala Sobieski - che prende il nome dal grande dipinto "Re Sobieski libera Vienna" (1883) del pittore polacco Jan Matejko che occupa l'intera parete nord - e la Sala dell'Immacolata affrescata da Francesco Podesti con episodi riguardanti la definizione e la proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione di Maria. Si potrà anche visitare la cappella privata di Urbano VIII (1623-1644).

I visitatori raggiungeranno successivamente le Stanze di Raffaello - al secondo piano del Palazzo Apostolico Vaticano - che costituiscono la parte di "rappresentanza" dell'appartamento abitato da Giulio ii e dai suoi successori sino a Gregorio XIII:  la Stanza dell'Incendio di Borgo, la Stanza della Segnatura, la Stanza di Eliodoro e la Stanza di Costantino. Quindi potranno ammirare il maestoso scenario della Cappella Sistina, con la volta e il Giudizio universale di Michelangelo, oltre ai numerosi affreschi di maestri come Botticelli, Perugino, Ghirlandaio, Luca Signorelli, Biagio d'Antonio, Cosimo Rosselli, Bartolomeo della Gatta, Matteo da Lecce, Arrigo Paludano.

Dopo il passaggio attraverso la Sala degli Indirizzi di Pio IX (1846-1878) e la Cappella di San Pio V (1566-1572) iniziano le Gallerie della Biblioteca. Si percorrerà l'ultimo tratto settentrionale del "corridore" occidentale - lasciato a loggia aperta sul cortile della Pigna e poi chiuso nel 1739 da Clemente XII (1730-1740) - che risulta suddiviso in vari settori. Si potranno visitare la Sala degli Indirizzi, la Sala delle Nozze Aldobrandine, la Sala dei Papiri, il Museo Sacro della Biblioteca Vaticana, la Galleria di Urbano VIII, le Gallerie Sistine, il Salone Sistino, le Gallerie Paoline, la Galleria Alessandrina e la Galleria Clementina.

Infine, dalle Gallerie della Biblioteca Vaticana, si scende la scala e si giunge alla rotonda, dove si trova la rampa elicoidale realizzata da Giuseppe Momo nel 1932 e dove si concluderà il percorso della visita.


(©L'Osservatore Romano - 20 agosto 2009)
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