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La carità non sia ipocrita (Rm 12,9a) (CEI 2008) Il vostro amore sia sincero! (Rm 12,9a) (TILC) La carità non abbia finzioni (Rm 12, 9a) (BJ) L'amore sia senza ipocrisia (Rm 12,9a) (Nuova Diodati/ Luzzi riveduta) La carità sia senza simulazione (Rm 12,9) (Diodati) |
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4 La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, 5 non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, 6 non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. 7 Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. |
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Continuo ancora a pregare il Signore perchè appiani i vostri sentieri.... 1 Pt 5,8-11.14 8 Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. 9 Resistetegli saldi nella fede, sapendo che i vostri fratelli sparsi per il mondo subiscono le stesse sofferenze di voi. 10 E il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo, egli stesso vi ristabilirà, dopo una breve sofferenza vi confermerà e vi renderà forti e saldi. 11 A lui la potenza nei secoli. Amen! 14 Salutatevi l'un l'altro con bacio di carità. Pace a voi tutti che siete in Cristo! |
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Concordo con quello da te detto quì e anche nei precedenti post, ma permettimi di ricordare, prima di tutto a me, che se la carità proclamata non è regolata e guidata da questo registro rimane sulla carta. |
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Siamo noi a decidere se lasciare tutto nella carta (Bibbia) oppure mettere in pratica gli insegnamenti contenuti in essa (Bibbia).
Siamo liberi di seguire Cristo a parole o coi fatti
Buona giornata |
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Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa Nel vangelo di Giovanni il Signore dice: «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avrete amore gli uni per gli altri» (Gv 13, 35).
E nelle lettere del medesimo apostolo si legge: «Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio; chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama, non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore» (1 Gv 4, 7-8). Si scuotano perciò le anime dei fedeli, e con sincero esame giudichiamo gli intimi affetti del proprio cuore. E se nelle loro coscienze troveranno qualche frutto di carità non dubitino della presenza di Dio in loro. Se poi vogliono trovarsi maggiormente disposti a ricevere un ospite così illustre, dilatino sempre più l'ambito del loro spirito con le opere di misericordia. Se infatti Dio è amore, la carità non deve avere confini, perché la divinità non può essere rinchiusa entro alcun limite. Carissimi, è vero che per esercitare il bene della carità ogni tempo è appropriato. Questi giorni tuttavia lo sono in modo speciale.
Quanti desiderano arrivare alla Pasqua del Signore con la santità dell'anima e del corpo si sforzino al massimo di acquistare quella virtù nella quale sono incluse tutte le altre in sommo grado, e dalla quale è coperta la moltitudine dei peccati. Dobbiamo prepararci a celebrare il mistero dei peccati.
Dobbiamo prepararci a celebrare il mistero più alto di tutti, il mistero del sangue di Gesù Cristo che ha cancellato le nostre iniquità, facciamolo con i sacrifici della misericordia. Ciò che la bontà divina ha elargito a noi, diamolo anche noi a coloro che ci hanno offeso. La nostra generosità sia più larga verso i poveri e i sofferenti perché siano rese grazie a Dio dalle voci di molti. Il nutrimento di chi ha bisogno sia sostenuto dai nostri digiuni.
Al Signore infatti nessun'altra devozione dei fedeli piace più di quella rivolta ai suoi poveri, e dove trova una misericordia premurosa là riconosce il segno della sua bontà. Non si abbia timore, in queste donazioni di diminuire i propri beni, perché la benevolenza stessa è già un gran bene, né può mancare lo spazio alla generosità, dove Cristo sfama ed è sfamato. In tutte queste opere interviene quella mano, che spezzando il pane lo fa crescere e distribuendolo agli altri lo moltiplica. Colui che fa l'elemosina la faccia con gioia. Sia certo che avrà il massimo guadagno, quando avrà tenuto per sé il minimo, come dice il beato apostolo Paolo: «Colui che somministra il seme al seminatore e il pane per il nutrimento, somministrerà e moltiplicherà anche la vostra semente, e farà crescere i frutti della vostra giustizia» (2 Cor 9, 10), in Cristo Gesù nostro Signore, che vive e regna con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.
Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa |
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Colui che somministra il seme al seminatore e il pane per il nutrimento, somministrerà e moltiplicherà anche la vostra semente, e farà crescere i frutti della vostra giustizia» (2 Cor 9, 10), |
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