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I cosidetti "fratelli del Signore" chi sono realmente?

Ultimo Aggiornamento: 23/08/2009 21:52
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19/08/2009 05:56

Intevengo brevemente perche' sono le 6 del mattino e io devo ancora andare a dormire...


Personalmente credo che se mettiamo in dubbio la Verginita' di Maria...

non solo inficiamo un Dogma di Fede

ma mettiamo in dubbio anche l'autorita' del Santo Padre

quando parla ex cattedra...

cioe' illuminato dallo Spirito Santo...

A questo punto...non accettando l'autorita' del Papa

come sucessore di Pietro...e Vicario di Cristo

 possiamo tranquillamente dire di non appartenere alla Chiesa Cattolica....

Oltre a tutto io credo che Dio stesso che ha compiuto il miracolo straordinario

di rendere Madre una Vergine per far nascere in lei Suo Figlio....

possa aver anche donato a Giuseppe la castita' necessaria 

che forse come uomo non avrebbe saputo avere.....

Perche' dubitare quando Gesu' stesso ci dice che  

"A DIO.... TUTTO E' POSSIBILE!"?

Dio Vi Benedica

Anam



Caro Gino,


potresti inserire anche da me l'interessantissimo testo di G. Barra?

te ne sarei davvero grata[SM=g7971]

[Modificato da Anam_cara 19/08/2009 06:06]
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19/08/2009 08:16

Re:
Anam_cara, 19/08/2009 5.56:

Intevengo brevemente perche' sono le 6 del mattino e io devo ancora andare a dormire...


Personalmente credo che se mettiamo in dubbio la Verginita' di Maria...

non solo inficiamo un Dogma di Fede

ma mettiamo in dubbio anche l'autorita' del Santo Padre

quando parla ex cattedra...

cioe' illuminato dallo Spirito Santo...

A questo punto...non accettando l'autorita' del Papa

come sucessore di Pietro...e Vicario di Cristo

 possiamo tranquillamente dire di non appartenere alla Chiesa Cattolica....

Oltre a tutto io credo che Dio stesso che ha compiuto il miracolo straordinario

di rendere Madre una Vergine per far nascere in lei Suo Figlio....

possa aver anche donato a Giuseppe la castita' necessaria 

che forse come uomo non avrebbe saputo avere.....

Perche' dubitare quando Gesu' stesso ci dice che  

"A DIO.... TUTTO E' POSSIBILE!"?

Dio Vi Benedica

Anam



Caro Gino,


potresti inserire anche da me l'interessantissimo testo di G. Barra?

te ne sarei davvero grata[SM=g7971]





Quanto tu dici è giusto, ma ha valore solo per chì si definisce cattolico.
Aggingo che la Chiesa non ha mai dichiarato infallibilmente chi siano i fratello di Gesù, ne tanto meno ha mai chiarito il concetto espresso nel Concilio di costantinopoli, cioè la sempre Vergine.
Molti studiosi sono convinti che in quel Concilio tale espressione è riferita al parto di Maria e non alla sua condizione definitiva nella vita.
Da ricordarci che è infallibile solo ciò che la Chiesa ha definito con il Magistero straordinario, cioè i Concili Ecumenici o quando parla ex cathedra il pontefice.
Questo che sia chiaro per evitare equivoci.
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19/08/2009 10:27

La Bibbia parla chiaro: quando si parla di fratelli figli della stessa madre allora si dice "tizio e caio figli di sempronia" e in quel caso, ma solo in quel caso possiamo dire con certezza che sempronia ha partorito sia tizio che caio.

Nella Bibbia si parla di fratelli di Gesù ma non ci sono riferimenti CHIARI come in altri casi che sono figli della Madonna.

Solo Gesù è espressamente detto "figlio di Maria".

Nella mia Bibbia è così, se nelle vostre trovate Gesù e un'altro o altra, figli di Maria me lo fate notare che scrivo alla CEI.

Buona giornata
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19/08/2009 11:01

Re:
caluzzu, 18/08/2009 21.18:

si maria ebbealtri figli perché giuseppe non era di pietra



Per esempio chi poteva essere il fratello carnale di Gesù?



[Modificato da Jon Konneri 19/08/2009 11:01]
19/08/2009 11:45

Anam ha detto bene e condivido in toto il suo pensiero.
Si i cattolici ragionano cosi'...ma come dice Gino e fa capire con la sua domanda JOHN....nn ci sono fratelli carnali conclamati ,altrimenti nn saremmo qui a chiederci e farci venir dei dubbi....
Poi mi sembrerebbe strano che se Giuseppe avesse avuto rapporti con Maria ,che senso avrebbe avuto nn potere avere dei figli....oltre al danno la beffa....cioe' oltre al fatto che Maria ha avuto un Figlio per opera dello Spirito Santo da Dio ,nn puo' avere figli con Giuseppe ,Suo legittimo sposo?
Mh
Io credo che Maria sia Vergine e credo anche nella Castita' della coppia....perchè quello che è impossibile all'uomo ,è possibile con Dio.Non credete?
Poi se viene dimostrato che hanno avuto altri figli mi va bene lo stesso....Ma...solo se la Chiesa lo dimostri chiaramente .... con prove certe.
Non è che cambi molto la mia visuale...per me loro restrebbero cmq una coppia ,modello ideale di amore sincero.Fondamento della famiglia.
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19/08/2009 12:26

Poi mi sembrerebbe strano che se Giuseppe avesse avuto rapporti con Maria ,che senso avrebbe avuto nn potere avere dei figli........

Non vedo cosa ci sarebbe di strano.
Quante coppie sposate non riescono ancora oggi a non avere figli?
Con questo ho voluto solo far presente un'altra possibile ipotesi, visto che si sta parlando per ipotesi e non per certezze.
Vorrei comunque chiarire che il mio intervento è solo discorsivo, dato che io ho molta venerazione e rispetto per la Mamma Celeste.
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19/08/2009 12:28

Mi correggo:

Quante coppie sposate non riescono neppure oggi ad avere figli?
19/08/2009 16:16

Intervengo velocemente ....
(innanzitutto un abbraccio a te,Iyvan...)
ma scusa ...io obietto ...ti pare che Dio conceda un Figlio ,il Suo dilettissimo Figlio,a Maria e a Giuseppe che ha dimostrato tutta la sua correttezza,tutto il suo amore per Maria e per Dio stesso, nn possa concedere un figlio...se mai loro avessero avuto rapporti coniugali?????Dio che dà la vita ?
Io credo che ogni bambino che nasce è un dono di Dio,
anche qdo fosse fatto nascere "per forza", come nel caso della fecondazione assistita....ma nn voglio strabordare...dico solo che mi sembra strano...tutto qua.
Cmqnn ho mai dubitato della tua devozione a Maria ci mancherebbe....
e cmq anche avessero avuto rapporti nn mi cambia nulla...ma il dogma della Chiesa è chiaro....
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19/08/2009 16:42

X Gabbianella


Poi se viene dimostrato che hanno avuto altri figli mi va bene lo stesso....Ma...solo se la Chiesa lo dimostri chiaramente .... con prove certe.



Invece ci sarebbero grosse implicazioni teologiche.
Se è un dogma la perpetua verginità di Maria significa che è una verità oggettiva assoluta e infallibile, se ci fossero delle prove inconfutabile dell'errore dogmatico salterebbe tutto il cattolicesimo che si basa sull'infallibilità della Chiesa, e lasciatemi dire, salterebbe anche la certezza del cristianesimo in se stesso che si basa su un altro dogma della Chiesa, cioè il Canone del N.T., se la Chiesa risulterebbe infallibile nessuno può più garantire che anche quella particolare dottrina della Chiesa, il canone, sia infallibilmente la Parola di Dio e non un gruppo di scritti fallibili selezionati da uomini fallibili che non potevano garantire alcunche.
La garnzia che il N.T. è l'ifallibile Parola di Dio è che per l'appunto la Chiesa che l'ha selezionato e dichiarato Dogma è l'ifallibile Chiesa di Dio,se cade questo cade tutto.
[Modificato da Cattolico_Romano 19/08/2009 16:43]
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19/08/2009 19:34

Re: Re:
(Gino61), 18/08/2009 18.24:



SONO STATO IL PIU' COINCISO POSSIBILE....

VOLEVO METTERE IN PRINCIPIO "SARO' BREVE"






VOLEVO METTERE IN PRINCIPIO "SARO' BREVE"


e ti avremmo creduto se messo in principio,
ma molto meno se lo mettevi alla fine

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19/08/2009 21:36

Re: Re: Re:
non ti credo gino
(Gino61), 18/08/2009 22.16:



Io al posto di Giuseppe, che era un uomo giusto, così dice la Bibbia, non l'avrei più neanche sfiorata a Maria.... la sposa dello Spirito Santo, la Madre del Signore






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19/08/2009 22:01

Scusami Caluzzu ma perchè scrivi sopra il "quota" e non sotto?
Oltre al fatto che ci faciliti la lettura, credo che sia più comodo anche per te.
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19/08/2009 22:12

Cio che adesso incollero è uno studio sintetico che ho redatto dal libro di Armand Puig, professore di N.T. presso la facoltà di teologia della Catalogna, il libro si intitola "Gesù la risposta agli enigmi" edizioni san Paolo.
Naturalmente ci sono molti mie arrangiamenti, non è totalmente copiato.

 Il significato dell'espressione "fratelli e sorelle di Gesù"

Le possibilità d'interpretazione son quattro:

1) I fratelli di Gesù lo sono nel senso biologico e legale del termine. Giuseppe e Maria sarebbero i genitori biologici e legali di una famiglia numerosa, Gesù sarebbe il primo figlio e pertanto il fratello maggiore.

2) I fratelli di Gesù sono in realtà suoi cugini. Il termine "fratelli" avrebbe un senso traslato; i fratelli di Gesù in realtà sarebbero figli di altri padri e di altre madri (o di un solo padre e di una sola madre), Giuseppe quindi sarebbe solo il padre legale e non biologico di Gesù, mentre Maria sarebbe madre biologica e legale di Gesù.

3) I fratelli di Gesù sono suoi fratelastri legali. Giuseppe sarebbe il padre legale comune a tutti loro, ma sarebbe padre biologico solo dei figli di un primo matrimonio: tutti tranne Gesù.
Maria quindi sarebbe la sua seconda moglie, madre legale e biologica di Gesù suo unico figlio.
Così Gesù risulterebbe unico figlio, ma allo stesso tempo il minore della famiglia se si considerano tutti insieme i figli e le figlie nati dai due matrimoni di Giuseppe.

4) I fratelli di Gesù sono suoi fratellastri consanguinei. Maria sarebbe la madre biologica e legale comune a tutti loro, ma Giuseppe sarebbe solo il padre legale (non biologico) di Gesù. Questi sarebbe solo il figlio di Maria, moglie di Giuseppe. Dopo la sua nascita, Giuseppe e Maria avrebbero avuto almeno sei figli.

Tutte queste quattro possibilità non hanno lo stesso peso specifico, come si vede quando le si confronta con le fonti storiche esistenti.

Continua...

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19/08/2009 22:13

Vagliamo la prima possibilità:

1) I fratelli di Gesù lo sono nel senso biologico e legale del termine. Giuseppe e Maria sarebbero i genitori biologici e legali di una famiglia numerosa, Gesù sarebbe il primo figlio e pertanto il fratello maggiore.

La prima possibilità difende la consanguineità piena tra Gesù e i suoi fratelli.
Questa posizione è però insostenibile, le due fonti più significative che sono indipendenti tra loro, che conserviamo sul tema, Matteo e Luca, affermano che Gesù non è frutto dell'unione sessuale tra Maria e Giuseppe, suo marito secondo la Legge, con il quale è unita da un accordo matrimoniale.
Questa è anche la posizione della tradizione cristiana primitiva anteriore a Matteo e Luca e non c'è alcun testo del N.T. che lo esautori.
Quindi di conseguenza la consanguineità piena tra Gesù e i suoi fratelli può essere sostenuta solo aprioristicamente, forzando i dati esistenti. Mt. 1:25, il testo che tratta il temo più direttamente, assicura che quando Maria partorisce Gesù, lei e Giuseppe non hanno avuto relazioni sessuali..
Solo alcuni gruppi giudeocristiani e gnostici dei secoli II e III affermano che Gesù fu generato da un seme umano, quello di Giuseppe (Epifanio, Panarion 30,2-3). La posizione riapparve dal XVIII secolo, con l'illuminismo e il razionalismo.

2) I fratelli di Gesù sono in realtà suoi cugini. Il termine "fratelli" avrebbe un senso traslato; i fratelli di Gesù in realtà sarebbero figli di altri padri e di altre madri (o di un solo padre e di una sola madre), Giuseppe quindi sarebbe solo il padre legale e non biologico di Gesù, mentre Maria sarebbe madre biologica e legale di Gesù.

Dal lato opposto si situa la seconda possibilità, che afferma che i fratelli di Gesù erano parenti prossimi, in concreto, cugini.
In un espressione di san Girolamo, l'autore che elaborò questa posizione alla fine del IV secolo, Giuseppe fu un "custode (custos) più che un marito" (Contro Elvidio 4,) già il Protovangelo di Giacomo 9,1 si esprime negli stessi termini.
L'argomentazione di Girolamo parte dalla lingua ebraica e sottolinea che Lot è nipote di Abramo sebbene sia chiamato "fratello"
(‘āh) nella Bibbia ebraica. Anche in Genesi 29:12 si dice che Giacobbe è "fratello" di Labano, quando in verità era suo nipote, ed è così che lui lo tratta (Gn. 29:15). Ancora in un altro testo (l'unico in tutta la Bibbia!) si parla di fratelli quando dal contesto è chiaro che si tratta di cugini: Le figlie di Elezaro si sposano con i figli di Kis, "loro cugini" [letteralmente:fratelli]" (1 Cronache 23:21-22).
La ragione di questi usi linguistici è la povertà dell'ebraico che suole utilizzare perifrasi del tipo "la figlia del fratello" per indicare un nipote (Gn 24:48) o "la moglie del fratello" per riferirsi alla cognata (Gn. 38:8).
In realtà, dunque, i fratelli di Gesù sarebbero suoi cugini, ed egli sarebbe figlio unico.
Il fatto che venga chiamato primogenito non cambia questa conclusione, come ben osserva Girolamo, il è una designazione legale del primo figlio, indipendentemente dal fatto che la madre abbia avuto o no altri figli. Girolamo cita con ragione Esodo 12:29; 34:19-20 e Numeri 18:15-17.

Questa argomentazione, semplice e non scarsa di fondamento, si limita agli usi linguistici dell'A.T..

Nel N.T., infatti il contesto del termine "fratello" non lascia mai intravedere che si possa trattare di cugini. Inoltre in greco c'è un termine proprio (anepsios), usato in Colossesi 4:10 (sebbene una sola volta in tutto il N.T.!) per designare i cugini.
In ogni caso la proposta di Girolamo non si deve escludere del tutto se si tiene in conto che non c'è un termine specifico in ebraico e in aramaico, la lingua materna di Gesù, per indicare questo grado di parentela. Se si fosse voluto precisare che i fratelli di Gesù erano in realtà cugini, ci sarebbe qualche indizio, anche piccolo, nei testi del N.T. o almeno nella Tradizione cristiana primitiva. Ad esempio Egesippo distingue chiaramente tra Giacomo, il "fratello del Signore", e Simeone, il "cugino del Signore" (Storia Ecclesiastica 4,22,4).
Secondo questo autore del II secolo, quindi, difficilmente i fratelli del Signore possono essere considerati i suoi cugini.
L'ipotesi dei cugini, per quello che si sa, fu elaborata da Girolamo in un contesto di controversia con Elvidio, dopo aver respinto quella che fino ad allora era la posizione trdizionale e che qui figura come terza possibilità: i fratelli di Gesù erano suoi fratellastri legali da parte di Giuseppe, il padre comune. Girolamo utilizza parole dure per scartarla, ma non porta alcun argomento contro. Ad ogni modo, la grande autorità di cui godette Girolamo durnte tutto il Medioevo, fece in modo che la sua proposta, basata su aspetti filologici, finisse per imporsi in tutto l'Occidente, e che perfino i riformatori (Lutero, Calvino; Zwingli) la considerassero come la più appropriata.
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19/08/2009 22:13

3) I fratelli di Gesù sono suoi fratelastri legali. Giuseppe sarebbe il padre legale comune a tutti loro, ma sarebbe padre biologico solo dei figli di un primo matrimonio: tutti tranne Gesù.
Maria quindi sarebbe la sua seconda moglie, madre legale e biologica di Gesù suo unico figlio.
Così Gesù risulterebbe unico figlio, ma allo stesso tempo il minore della famiglia se si considerano tutti insieme i figli e le figlie nati dai due matrimoni di Giuseppe.

La terza possibilità è la più antica, dato  che è l'interpretazione comune, sopratutto in Oriente, a partire dal II secolo, come mostrano gli scritti apocrifi di quest'epoca e lo stesso Origene, insieme a Clemente d'Alessandria, Eusebio ed Epifanio.
Dalla seconda metà del II secolo d.C. e dall'area siriaca provengono tre libri apocrifi che menzionano con naturalezza, come cosa conosciuta e accettata dai lettori, il fatto che Gesù avesse fratelli, frutto di un primo matrimonio di Giuseppe.
Nel Protovangelo di Giacomo (chiamato così perchè è attribuito a Giacomo fratello di Gesù) quando il sacerdote affida a Giuseppe la custodia di Maria, questi replica per scusarsi: "Io ho già dei figli" (9,2).
Più avanti, quando arriva il momento in cui Giuseppe viaggia verso Betlemme per registrarsi, sono menzionati i suoi figli insieme a Maria (17,11). L'asino che cavalca Maria durante il viaggio è portato da uno di questi figli (17,12). Arrivato a Betlemme, Giuseppe "trovò una grotta, vi fece entrare Maria e lasciò i suoi figli con le" (18,1).

Nel secondo testo, Vangelo dell'infanzia di Tommaso, si racconta del morso di vipera che subisce Giacomo e di come il bambino Gesù gli cura il morso mortale. Questo Giacomo è presentato come il figlio (maggiore) di Giuseppe, che suo padre aveva mandato a fare legna. (16,1)

Dal terzo testo, il cosidetto Vangelo di Pietro, si conserva solo la notizia, non il frammento come tale, fornita da Origene nel suo Commento a Matteo (10,17), secondo cui "i fratelli di Gesù sarebbero i figli di Giuseppe, nati da una prima moglie che egli aveva avuto prima di Maria".

Tale convinzione è riscontrabile anche in altri testi apocrifi più tardivi. Citiamo la Storia di Giuseppe il falegname (17,2), in cui si dice che Giuseppe era vedovo quando si unì a Maria.
Occorre notare che questa opinione, costante nella tradizione orientale, coincide senza problemi con il N.T. e con Giuseppe Flavio che chiama Giacomo "fratello di Gesù".
Il termine fratello (adelphos) quindi può designare qualcuno che è figlio biologico dello stesso padre e della stessa madre, o fratellastro, ovvero figlio biologico di uno stesso padre o di una stessa madre; o figlio adottivo, cioè qualcuno che legalmente, anche se non per il sangue, viene riconosciuto come figlio con tutti i diritti e doveri.
Cosi, per esempio, Flavio Giuseppe ci informa che Antipa e Filippo erano figli biologici di Erode, ma la madre non era la stessa: quella di Antipa era la samaritana Maltace, mentre Mariamme, la figlia del sommo sacerdote Simone, era la madre di Filippo. Ciononostante Filippo è identificato come "il fratello" di Antipa (Mt.14,3; Mc.6,17; Lc. 3,1.19). Limitandoci al mondo greco-romano, i casi di paternità legale sono freguenti.
Il caso di adozione legale è simile, non identico, a quello di Gesù, poichè, al momento della sua nascita, Giuseppe e Maria erano già marito e moglie secondo la Legge di Mosè e quindi egli diveniva automaticamente e a tutti gli effetti figlio di Giuseppe. Per questo motivo Luca si riferisce con naturalezza a Giuseppe e Maria come i "genitori" di Gesù, dopo aver chiarito che Giuseppe non è suo padre biologico (Lc. 2,27.41.43.48).
Secondo la Legge, dunque, non ci sono differenze tra Gesù e i suoi fratelli.
Oltre a tutto quello finora enunciato bisogna sottolineare il contatto che si stabilisce tra Maria e i fratelli di Gesù, appena costui abbandona il domicilio familiare.
Fino a quel momento il figlio unico di Maria è stato il principale sostegno di sua madre. Quando però Gesù inizia la sua attività pubblica lontano da Nazaret, Maria passa alla protezione della cerchia famigliare, e con molta probabilità, dei figli di Giuseppe, che lei conosceva benissimo.
E' significativo, che nelle poche occasioni in cui Maria appare nei vangeli mentre Gesù predica fuori da Nazaret, sempre lo fa in compagnia di persone della sua famiglia, e in particolar modo, di coloro che i testi chiamano i "fratelli di Gesù".
Così solo i fratelli accompagnano Maria a fare visita a Gesù a Cafarnao (Mc. 3,31-35; Mt. 12,46-50; Lc. 8,19-21).
Poi, quando egli restituisce loro la visita a Nazaret, gli unici parenti citati sono ancora, in quest'ordine: Maria, i quattro fratelli di Gesù e le sue sorelle (Mc. 6,3; Mt. 13,55-56).
Nell'episodio delle nozze di Cana, si parla della madre e dei fratelli di Gesù, con i suoi discepoli (Gv. ,12).
Infine, quelli che si trasferiscono a Gerusalemme, alla fine della vita di Gesù e che ancora sono li prima che inizi l'attività pubblica della comunità cristiana primitiva sono "Maria, la madre di Gesù, e i fratelli di lui" (At. 1,14).
E' davvero difficile che gli accompagnatori abituali di Maria siano il gruppo dei suoi nipoti.
Tutto risulta più comprensibile se si tratta dei suoi figli e figlie, adottivi o legali, orfani di padre (Giuseppe).
Di conseguenza, né la filologia, né l'abitudine dell'adozione legale, né lo stretto legame tra la madre e i fratelli di Gesù nei vangeli impediscono che la posizione difesa da Epifanio nel IV secolo nella sua opera Panarion, in sintonia con l'antica tradizione siriaca (II secolo) e continuata dalle Chiese di lingua greca, sia quella che meglio interpreta i dati contenuti nel N.T. rifeiti ai "fratelli di Gesù": Gesù avrebbe avuto quattro fratelli dal nome conosciuto e almeno due sorelle dal nome sconosciuto (Maria e Salomè, secondo Epifanio), tutti quanti frutto dell'unione coniugale tra Giuseppe e la sua prima moglie, anch'essa dal nome sconosciuto.
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4) I fratelli di Gesù sono suoi fratellastri consanguinei. Maria sarebbe la madre biologica e legale comune a tutti loro, ma Giuseppe sarebbe solo il padre legale (non biologico) di Gesù. Questi sarebbe solo il figlio di Maria, moglie di Giuseppe. Dopo la sua nascita, Giuseppe e Maria avrebbero avuto almeno sei figli.

L'ultima possibilità delle quattro enunciate  ha onosciuto ultimamente una certa fortuna dopo che si avvertirono le insufficianze dell'ipotesi proposta da Girolamo, e si mantenne la distanza nei confronti della posizione tradizionale.
Anche qui l'iniziatore fu un grande teologo: Tertulliano, scrittore cristiano del II secolo.
Più tardi nel IV secolo, Elvidio contemporaneo di Girolamo e suo avversario, la formulò in maniera sistematica: I fratelli di Gesù sarebbero figli carnali di Giuseppe e Maria nati dopo Gesù.
Tertulliano tratta la questione in cinque occasioni diverse nella sua opera, due in modo diretto e tre in modo indiretto, nell'ambito di una difesa accanita dell'umanità di Gesù contro le posizioni di Marcione e dei suoi seguaci.
Ovviamente, tra gli argomenti impiegati da Tertulliano c'è quello relativo ai fratelli di Gesù.
Il testo più chiaro e diretto è Contro Marcione 4,19,6-12, nel quale si discute l'interpretazione di Lc. 8:19-21 e, in concreto, la domanda "Chie è mia madre e chi sono i miei fratelli?" (domanda che in realta si trova in Matteo 12:48).
Secondo Tertulliano, in questo passaggio evangelico Gesù "trasferisce i titoli di sangue", propri di sua madre e dei suoi fratelli, a quelli che ascoltano le sue parole e che "per causa della fede si mostrano più vicini a lui" (Contro Marcione 4,1911). Questa consanguignità quindi non può venire da Giuseppe, dato che Gesù "è figlio d'uomo per sua madre dato che non lo è per suo padre [...] [egli] non ha un uomo per padre" (Contro Marcione 4,10,7).
Tertulliano dunque, sembra schierarsi dalla parte di chi accetta che vi siano relazioni coniugali tra Maria e Giuseppe durante il periodo post partum.
Ergo, i fratelli di Gesù sarebbero figli, come lui, di Maria, e sarebbero nati in seguito dall'unione tra Maria e Giuseppe.
Nonostante tutto, il valore che bisogna dare alla visione di Tertulliano, questo è relativo, poichè ci si trova in un contesto di controversia e di argomentazione teologica. La sua posizione è, alla fine, un'innovazione sorta dalla necessità di esprimere delle idee determinate, come la difesa della monogamia, o di replicare, giustamente, a coloro che negano che Gesù sia realmente uomo, come Marcione e Apelle, due autori gnostici.
D'altra parte Elvidio basa la sua posizione principalmente su Mt. 1:18-25 e, in particolare, sul versetto 1:25 nel quale si distinguerebbe, secondo lui, il tempo del concepimento di gesù dal tempo posteriore alla sua nascita, durante il quale Giuseppe avrebbe avuto relazioni coniugali con Maria.
Tuttavia, Mt. 1:25 è un testo che si esprime solo sul periodo anteriore alla nascita di Gesù e lo caratterizza per l'assenza di relazioni coniugali tra Giuseppe e Maria.
Di fatto c'è un silenzio eloquente nei vangeli su ciò che accadde dopo la nascita di Gesù.
Nemmeno Mt. 12:46 e 13:55-56, testi in cui né si afferma né si smentisce la consanguineità di Gesù e i suoi fratelli, rompe tale silenzio.
La questione dell'origine dei fratelli di Gesù resterebbe in penombra, se ci si attenesse solo ai testi del N.T. e concretamente al vangelo secondo Matteo.
Il ricorso alla tradizione cristiana primitiva è fondamentale per dare una risposta al tema. 
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Domani, se, il Signore vorrà inserirò le mie conclusioni e quale delle quattro tesi abbraccio reputandola la più veritiera, anche se, ad una buona lettura potrete già da ora notare quale delle quattro tesi accetto come vera.
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19/08/2009 22:30

Appunto...se la Chiesa ritiene dogma la verginita' di Maria ,io le credo in qto ha gli strumenti e le prove per dirlo.Personalmente nn ho mai dubitato sulla sua verginità.Come nn ho mai dubitato sul fatto che Gesù nn ha fratelli carnali.
Ma io nn sono teologa...semplicemente una credente.Per cui parlo per quello che mi compete.
Ma nn mi scandalizzerei se avessero avuto una normale vita di coppia...
Ma a pensarci bene Maria e Giuseppe sono stati una coppia di coniugi eccezionale e qdi credo che siano stati casti con l'aiuto di Dio.
Una coppia di santi.Perchè sono stati scelti da Lui ,l'Eterno, per una cosa grandissima e bellissima...credo che San Giuseppe sia stato aiutato moltissimo da Dio stesso, con la preghiera e con la sua santa decisione di sposare Maria in quanto sapeva tutto e qdi sposare la volonta' di Dio:quella di donarci Gesù.
...
Non sono brava ad argomentare ...lascio a voi le disquisizioni .Io vi leggo volentieri.Ho tanto da imparare.Ciao
19/08/2009 22:54

Nacque da Maria Vergine. Che senso avrebbe la nascita verginale se poi la stessa se poi avrebbe avuto altra prole.

Secondo Concilio di Costantinopoli

Convocato dall'imperatore Giustiniano I.
8 sessioni dal 5 maggio al 2 giugno 553.
Papa Vigilio (537-555).
Tema: Condanna dei "Tre capitoli" dei nestoriani.

Anatematizziamo, inoltre, l'empia lettera che si dice Iba abbia scritto a Mari, persiano: essa nega che Dio Verbo, incarnatosi dalla S. Madre di Dio e sempre vergine Maria, si sia fatto uomo; essa accusa di eresia Cirillo, di santa memoria, che invece insegna rettamente, anche quando scrive ad Apollinare.

ANATENIATISMI CONTRO I "TRE CAPITOLI"

II. Se qualcuno non confessa che due sono le nascite del Verbo di Dio, una prima dei secoli dal Padre, fuori dal tempo e incorporale, l'altra in questi nostri ultimi tempi (13), quando egli è disceso dai cieli, s'è incarnato nella santa e gloriosa madre di Dio e sempre vergine Maria, ed è nato da essa, sia anatema

VI. Se qualcuno afferma che la santa gloriosa e sempre vergine Maria solo impropriamente e non secondo verità è madre di Dio, o che ella lo è secondo la relazione, nel senso che sarebbe nato da lei un semplice uomo, e non, invece il Dio Verbo, che si è incarnato dovendosi riferire, secondo loro, la nascita dell'uomo al Verbo Dio, in quanto presente all'uomo che nasceva; e chi accusa il santo sinodo di Calcedonia, di chiamare la vergine madre di Dio nel senso empio escogitato da Teodoro; o anche se qualcuno la chiama madre dell'uomo o madre di Cristo, intendendo con ciò che Cristo non sia Dio, e non la ritiene davvero, e secondo verità madre di Dio, per essersi incarnato da essa, in questi ultimi tempi, il Verbo Dio, generato dal Padre prima dei secoli, e che, quindi, piamente il santo sinodo di Calcedonia l'ha ritenuta madre di Dio, costui sia anatema.


XIV. Se qualcuno difende la lettera che si dice essere stata scritta da Iba al persiano Mari, che nega che il Dio Verbo, incarnatosi nella santa madre di Dio e sempre vergine Maria, si sia fatto uomo, e afferma che da essa sia nato un semplice uomo, che chiama tempio, in modo che altro sia il Dio Verbo, altro l'uomo; e accusa s. Cirillo, il quale ha predicato la vera fede dei cristiani, di essere eretico e di avere scritto come l'empio Apollinare; e rimprovera il primo santo concilio di Efeso, quasi che abbia senza sufficiente giudizio e discussione condannato Nestorio e definisce i dodici punti di s. Cirillo empi e contrari alla retta fede, questa lettera, empia essa stessa, prende le difese di Teodoro e di Nestorio e dei loro empi scritti e dottrine. Se, quindi, qualcuno difende questa lettera, e non anatematizza essa e quanti la difendono, e quanti dicono che essa, o anche una sua parte, è retta; e quelli che hanno scritto e scrivono in suo favore o a favore delle empietà che essa contiene, o tentano di giustificarla con tutte le sue empietà in nome dei santi padri e del santo concilio di Calcedonia, e sono rimasti fermi in queste idee fino alla morte, costui sia anatema.


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20/08/2009 12:45

X Enrico


Nacque da Maria Vergine. Che senso avrebbe la nascita verginale se poi la stessa se poi avrebbe avuto altra prole.



Quando il credo recita: Nacque da Maria Vergine.
Si riferisce allo status quo pre partum, e non intende definire e spiegare cosa accadde post partum.

Sul II Concilio di Costantinopoli ne ha parlato Rahner dicendo che il Concilio riporta la formula tradizionale, ma non ne definisce il contenuto, spiegando in cosa consista quell'aei parthenos (sempre vergine). La formula vergine ante in et post partum non ha cioè un contenuto definito. Non c'è alcun pronunciamento cioè sul fatto che sia da intendersi col fatto che sia vergine nel senso dell'integrità fisica, cioè il fatto che non si ruppe l'imene al parto, o se invece sia semplicemente vergine nel senso che non ebbe altri rapporti con Giuseppe ma l'imene durante il parto si ruppe, o se invece "vergine" si riferisca alla sua verginità spirituale e alla sua assenza di peccato.
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