Benvenuto in Famiglia Cattolica
Famiglia Cattolica da MSN a FFZ
Gruppo dedicato ai Cattolici e a tutti quelli che vogliono conoscere la dottrina della Chiesa, Una, Santa, Cattolica e Apostolica Amiamo Gesu e lo vogliamo seguire con tutto il cuore........Siamo fedeli al Magistero della Chiesa e alla Tradizione Apostolica che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre. Ti aspettiamo!!!

 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Corredentrice?

Ultimo Aggiornamento: 11/09/2009 20:29
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
10/09/2009 18:41

Alcuni dogmi mariani
spiegati da Papa Ratzinger

L’analisi della dottrina della Chiesa su tre dei quattro dogmi mariani
e il giudizio sull’eventualità di un nuovo dogma su Maria
"Corredentrice del genere umano".

Sempre dal libro-intervista rilasciata da Joseph Ratzinger al
giornalista tedesco Peter Seewald nell’estate dell’anno 2000, Gott und
die Welt [Dio e il mondo, nella traduzione italiana delle Edizioni San
Paolo, 2001], riprendiamo alcuni altri passaggi essenziali del cap.
XIII, dedicato al tema: "La Madre di Dio" [cfr. ibid., pp. 266-292].

I dogmi mariani

Prendiamo in considerazione stavolta l’analisi della dottrina della
Chiesa che il Card. Joseph Ratzinger, da grande teologo-mariologo qual
è, ha esposto in merito a tre dei quattro dogmi mariani: la Verginità
permanente di Maria, l’Immacolata Concezione e l’Assunzione corporea
in Cielo.

1] La Verginità permanente di Maria

– Obietta Peter Seewald: "Molti hanno, rispetto a Maria, addirittura
un blocco, una fobia, che spesso si ammanta di ironia. Prendiamo
brevemente in considerazione alcuni dogmi, per comprendere meglio
questa figura. Iniziamo dal dogma più controverso e provocatorio,
quello della Verginità permanente che risale all’anno 553. È un fatto
biologico o allude a qualcos’altro?".

– "Affrontando la questione dei "fratelli di Gesù" - ricorda intanto
il futuro Papa Benedetto XVI - abbiamo già accennato al fatto che nel
Vangelo non si trovano conferme all’ipotesi che Cristo avesse fratelli
nel senso specifico del termine e che Maria avesse avuto altri figli
dopo di lui. Al contrario, la particolarità e l’unicità di questo
rapporto con il Figlio sono tanto evidenti da consentire una corretta
interpretazione dell’espressione "fratelli" solo nel contesto della
categoria dei "clan". Maria era consacrata a lui e non poteva quindi
appartenere a nessun altro".

– "Perché no?" - chiede Seewald.

– Risponde esaurientemente il Cardinale Ratzinger: "Principalmente
perché questa nascita non era avvenuta grazie al rapporto con un uomo,
ma tramite un intervento diretto di Dio. Quando oggi si dice che qui
non si può certo trattare di qualcosa di biologico e si respinge il
piano biologico, accantonandolo come indegno della grandezza divina,
si casca nel manicheismo.

L’uomo ha una componente biologica. Se non venisse coinvolto nella
storia della Salvezza anche nella sua componente corporea e biologica,
la materia sarebbe in qualche modo disprezzata e rimossa, e
l’Incarnazione, in ultima analisi, non potrebbe essere presa sul serio
fino in fondo. Ecco perché rigetto questi luoghi comuni. È la totalità
della persona umana a essere in gioco: questa è la risposta a tutti
gli eventuali dubbi. Dio ha preso in mano la vita, anche la vita
intesa in senso fisico, biologico e materiale, e vi ha apposto il suo
suggello.

I Padri della Chiesa hanno trovato a mio parere una bella immagine. In
Ezechiele, nel cap. 40, nel contesto della visione del nuovo Tempio si
parla di una "porta che guarda a Oriente" che solo il Re può varcare.
I Padri vi hanno visto un simbolo. Partono dal presupposto che il
nuovo Tempio sia un tempio vivo: la Chiesa vivente. La porta che solo
lui ha varcato e attraverso cui nessun altro può passare, chi o
cos’altro potrebbe essere se non la madre di Gesù, Maria? Lei, nata da
Dio, non può svilirsi nel ritorno alla normalità. Permane
nell’esclusività dell’appartenenza al Re, quale vera porta della
storia attraverso cui passa colui che tutti attendono".

– Ancora Peter Seewald: "Insisto. Per nascita verginale si intende la
nascita da una vergine?".

– "Sì".



2] L’Immacolata Concezione

– "Che cosa si può dire del dogma dell’Immacolata Concezione di Maria,
proclamato nel 1854?".

– E qui il Card. Joseph Ratzinger spiega esaurientemente la dottrina
della Chiesa sul dogma dell’Immacolato Concepimento della Vergine
Maria, legandola al tema del peccato originale: "Lo sfondo di questo
dogma è costituito dalla dottrina del peccato originale, secondo cui
ogni uomo ha alle spalle un contesto di peccato [che abbiamo chiamato
"distorsione relazionale"] ed è quindi affetto fin dall’inizio da una
distorsione nel suo rapporto con Dio. Gradualmente nel Cristianesimo
si è affermata la convinzione per cui colei che, fin dall’inizio, è
destinata ad essere la "porta di Dio", che è stata consacrata a lui in
maniera tanto particolare, non fosse riconducibile a questo contesto.

Nel Medio Evo è sorta a questo proposito una forte controversia. Da un
lato stavano i Domenicani che affermavano che Maria è una persona come
le altre, e che quindi è intaccata dal peccato originale. Dall’altro
lato stavano i Francescani che sostenevano la posizione opposta. Bene,
nel corso di questa lunga disputa si è lentamente formata la
convinzione che l’appartenenza di Maria a Cristo prevalesse
sull’appartenenza ad Adamo e che inoltre la sua consacrazione a Cristo
fin dalla notte dei tempi [perché Dio precede ognuno di noi, e i
pensieri di Dio ci plasmano fin dall’inizio] fosse l’elemento
caratterizzante della sua esistenza.

Maria non è concepibile all’interno del contesto creato dal peccato
originale perché con lei ha inizio una nuova storia: la sua relazione
con Dio non è distorta, fin dall’inizio gode dello sguardo benevolo di
Dio che "ha guardato l’umiltà della sua serva" [Magnificat] e le ha
consentito di sollevare a sua volta lo sguardo fino a lui.

Non solo; ma la sua appartenenza a Cristo, così specifica, comporta
anche la grazia di cui è ricolma. Le parole dell’Angelo: "piena di
grazia", che inizialmente ci paiono così semplici, possono essere
interpretate fino ad abbracciare l’intero arco temporale della sua
esistenza. E, in ultima analisi, non esprimono un privilegio riservato
a Maria, ma una speranza che ci riguarda tutti".



3] L’Assunzione della Vergine al Cielo

– Venendo all’ultimo dogma mariano proclamato dalla Chiesa, quello
dell’ Assunzione della Vergine Maria in Cielo, Peter Seewald chiede
infine: "Volendo esser ancor più provocatori: che cosa significa il
dogma dell’Assunzione corporea di Maria in Cielo? È stato stabilito
molto tardi, nel 1950. Stranamente, fin dall’inizio non esistevano né
un sepolcro né reliquie [corporee] di Maria".

– "Questo dogma - risponde cauto il Cardinale Ratzinger - ci risulta
particolarmente difficile da comprendere e accettare, perché non
riusciamo a immaginarci cosa si possa intendere in questo caso per
"Cielo", e come un corpo possa essere "assunto in Cielo". Questo dogma
rappresenta quindi una grande sfida alla nostra capacità di
comprendere che cosa siano il Cielo, il corpo, l’uomo, e quale possa
essere il futuro di questi".

– "E Lei personalmente, come risolve questa sfida?".

– "Mi soccorre in questo caso la teologia battesimale elaborata da San
Paolo che dice: "Dio con Gesù Cristo ha risuscitato anche noi e ci ha
fatti sedere nei cieli, in Cristo Gesù [Ef 2, 6]. Questo significa
che, in quanto battezzati, il nostro futuro è già tracciato.

Secondo il dogma, dunque, si adempie pienamente in Maria ciò che il
Battesimo opera in tutti noi: il dimorare ["sedere"] con Dio "nei
cieli" [perché Dio è i Cieli!]. Il Battesimo [cioè, l’unione a Cristo]
dispiega in Maria la sua massima efficacia. In noi l’unione a Cristo,
la risurrezione, è una condizione ancora incompiuta e imperfetta. Non
così per lei, cui non manca più nulla, poiché è già entrata nella
piena comunione con Cristo. E di questa comunione è partecipe anche
una nuova corporeità, per noi inimmaginabile. In breve, il portato
essenziale i questo dogma è la pienezza dell’unione di Maria a Dio, a
Cristo, la pienezza del suo essere ‘cristiana’".



È possibile il dogma di Maria Corredentrice?

L’intervistatore, quasi a completare il discorso sui dogmi mariani
[tralasciando peraltro di parlare del primo dogma mariano della Chiesa
che riguarda la Divina Maternità di Maria], chiede al Card. Ratzinger
che pensa della possibilità che venga proclamato il dogma di Maria
"Corredentrice del genere umano": "Intanto - dice - più di un milione
di persone sollecitano l’esaltazione di Maria, da parte della Chiesa
Cattolica, al riconoscimento del ruolo di "Corredentrice". Si
acconsentirà a questa richiesta, o sarebbe un’eresia?".

– "Non credo - risponde il futuro Papa Ratzinger – che si darà seguito
a questa richiesta, che nel frattempo si è guadagnata il consenso di
parecchi milioni di persone, in tempi prevedibili. Secondo la
"Congregazione per la Dottrina della Fede", quelle caratteristiche di
Maria che la proposta vorrebbe mettere in primo piano possono essere
meglio espresse da altri titoli di Maria, mentre la formula
"Corredentrice" si allontana troppo dal linguaggio delle Scritture e
dei Padri della Chiesa; e può perciò produrre degli equivoci.

Che cosa c’è di condivisibile in questa richiesta? Il fatto che Cristo
non sia ad di fuori o accanto a noi, ma che stabilisca con noi una
nuova, profonda comunione. Tutto ciò che è suo diventa nostro, e di
ciò che è nostro Gesù si è fatto carico fino a farlo suo: questo
grande scambio è il vero contenuto della Redenzione, che ci consente
di oltrepassare i limiti della nostra individualità per approdare alla
comunione con Dio.

Poiché Maria prefigura la Chiesa, e impersonifica - per così dire - la
Chiesa, questa comunione è realizzata esemplarmente in lei. Ma non ci
si può spingere oltre questa comunione, fino a dimenticare la priorità
di Cristo: tutto procede da lui, come dicono in particolare le Lettere
paoline agli Efesini e ai Colossesi. Anche Maria è tutto ciò che è,
solo attraverso lui.

Il termine "Corredentrice" appannerebbe, dunque, quest’origine. Una
retta intenzione si esprime con una terminologia sbagliata. Per i
contenuti della fede è essenziale proprio la continuità con il
linguaggio delle Scritture e dei Padri della Chiesa; perché il
linguaggio non è manipolabile a proprio piacimento".

OFFLINE
Post: 11.290
Registrato il: 03/10/2008
Registrato il: 01/11/2008
Sesso: Maschile
11/09/2009 06:22

Sul possibile dogma mariano della corredenzione di Maria ne aveva parlato in questo forum un nostro ex iscritto e moderatore Massimo: Nuova Dogna Mariano? Decisamente no.

__________________________________________________

11/09/2009 20:29

Difatti Ratzinger risponde no.

– "Non credo - risponde il futuro Papa Ratzinger – che si darà seguito
a questa richiesta, che nel frattempo si è guadagnata il consenso di
parecchi milioni di persone, in tempi prevedibili. Secondo la
"Congregazione per la Dottrina della Fede", quelle caratteristiche di
Maria che la proposta vorrebbe mettere in primo piano possono essere
meglio espresse da altri titoli di Maria, mentre la formula
"Corredentrice" si allontana troppo dal linguaggio delle Scritture e
dei Padri della Chiesa; e può perciò produrre degli equivoci.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:04. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com