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EBREI: BAGNASCO INCONTRA RABBINI, RIPRENDE DIALOGO CON CHIESA

Ultimo Aggiornamento: 24/09/2009 14:40
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EBREI: BAGNASCO INCONTRA RABBINI, RIPRENDE DIALOGO CON CHIESA

Incontro questa mattina tra il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, il presidente dell'Assemblea Rabbinica Italiana, rabbino Giuseppe Laras, e il Rabbino capo della Comunita' ebraica di Roma, Riccardo Di Segni, per ricucire dopo lo strappo che aveva portato alla non partecipazione da parte ebraica alla della Giornata di riflessione ebraico-cristiana del 17 gennaio scorso. Gli ebrei erano infatti preoccupati per il nuovo testo della preghiera ''pro iudaeis'' della messa preconciliare liberalizzata da papa Benedetto XVI.

Bagnasco, si legge in un
comunicato della Cei ha chiarito che, ''nel modo piu' assoluto'', non c'e' ''alcun cambiamento nell'atteggiamento che la Chiesa Cattolica ha sviluppato verso gli Ebrei, soprattutto a partire dal Concilio Vaticano II'' e che ''non e' intenzione della Chiesa Cattolica operare attivamente per la conversione degli ebrei''. ''Durante l'incontro - - il Cardinale ha ribadito la sua stima personale e quella dei Vescovi della Conferenza Episcopale nei confronti delle Comunita' ebraiche italiane. Il Cardinale ha anche compreso le reazioni di preoccupazione manifestate in relazione a talune espressioni del testo liturgico, e ha comunque ribadito quanto gia' il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, aveva espresso con chiarezza nella Lettera al Rabbinato di Israele circa le intenzioni del Santo Padre dopo la pubblicazione dell''Oremus et pro Iudaeis'''. Bagnasco ha anche ''manifestato la sua preoccupazione per quei focolai di antisemitismo e di antigiudaismo che, di tempo in tempo, continuano ad apparire, ribadendo la necessita' di un'attenta vigilanza, auspicando che i legami gia' profondi tra le due parti si stringano ancor piu'. Con la crescita dell'amicizia e della stima reciproca - ha aggiunto - sara' piu' facile sradicare quegli elementi che possono favorire atteggiamenti antiebraici''. Dopo l'incontro e' stato deciso ''di comune accordo'' di riprendere la celebrazione comune della Giornata di riflessione ebraico-cristiana: ''E' stata comune la convinzione che la ripresa di tale Celebrazione aiutera' la comprensione reciproca e rendera' piu' fruttuosa la collaborazione per la crescita dell'amore verso Dio e il prossimo''.

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22/09/2009 17:15

Personalmente sono deluso dalle parole di Bagnasco, evidentemente dimentica il suo vero ruolo che non è quello di piacere a tutti, ebrei inclusi, ma di predicare il Vangelo a tutti, ebrei inclusi, egli dimentica il mandato che ha ricevuto: Predicate il Vangelo ad ogni creatura...iniziando da GERUSALEMME fino ai confini del mondo...
Un mandato che ha dato Cristo e che la Chiesa non può esimersi dal compiere, ne prima ne adesso ne in futuro!
Bagnasco dice: ''alcun cambiamento nell'atteggiamento che la Chiesa Cattolica ha sviluppato verso gli Ebrei, soprattutto a partire dal Concilio Vaticano II''

A quale atteggiamento si riferisce?
Forse che il Concilio Vaticano II dica di non predicare il Vangelo agli Ebrei? E questo che intende Bagnasco?
Se sua eccellenza intende questo allora dovrei annoverarlo tra coloro che interpretando male il Concilio ne ha, insieme a tanti altri, frenato lo sviluppo e i frutti di tal Concilio!
Il Concilio non ha MAI affermato tale stupidaggine, ne ha mai detto come dice Bagnasco:  ''non e' intenzione della Chiesa Cattolica operare attivamente per la conversione degli ebrei''. (!!!!)

Questo è andare contro lo Spirito del Vangelo che dice espressamente: (Dio) il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità.
Qual'è la Verità se non Cristo e il Suo Vangelo?
Dimentica forse che lo stesso San Paolo avrebbe dato se stesso per la conversione degli Ebrei suoi concittadini??
E' da poco passato l'Anno Paolino e di già Bagnasco ne ha dimenticato l'insegnamenti Paolini, se fra coloro che dovrebbero incoraggiarci a seguire l'esempio di Paolo non lo seguono, come si può pretendere che i fedeli lo facciano?
E tramite tali messaggi, come si può pretendere di combattere il relativismo, quando parole di questo tipo nascono da un certo relativismo?

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22/09/2009 17:36

Caro Daniele...anch'io in un primo momento sono rimasta senza parole...ma come è mia abitudine (dono immeritato), ho cercato di chiedermi cosa intendesse dire...e cosa dice la Chiesa di sempre...

provo ad analizzare i due punti centrali: ATTEGGIAMENTO E OPERARE ATTIVAMENTE:

 
si legge in un comunicato della Cei ha chiarito che, ''nel modo piu' assoluto'', non c'e' ''alcun cambiamento nell'atteggiamento che la Chiesa Cattolica ha sviluppato verso gli Ebrei, soprattutto a partire dal Concilio Vaticano II'' e che ''non e' intenzione della Chiesa Cattolica operare attivamente per la conversione degli ebrei''.


 Sorriso per prima cosa mi son chiesta:  è inaccettabile?
..."imporre" la nostra fede non è mai stato ordinato dal Magistero della nostra Chiesa bimillenaria, tutto a sta a comprendere il senso di queste parole nella CONTINUITA' del Magistero...

Come è possibile ciò?

Il Concilio Vaticano II NON ha modificato la dottrina verso gli Ebrei, ma L'ATTEGGIAMENTO...la Chiesa ha sviluppato, cioè, una atteggiamento diverso con gli Ebrei associato NON al Concilio Vaticano, ma come spiegò Ratzinger in una omelia di Natale del 2000: "A CAUSA DEGLI EVENTI LEGATI ALL'OLOCAUSTO"....qualcuno li chiama SENSI DI COLPA...comunque li si vogliano chiamare, questi atteggiamenti NON intaccano la dottrina sugli ebrei ben espressa da san Paolo nel capo. 11 della Lettera ai Romani... Occhiolino

l'altra frase che mi sconcerta è questa:

''non e' intenzione della Chiesa Cattolica operare attivamente per la conversione degli ebrei''

la parola stonata è in quel "ATTIVAMENTE"....benissimo, allora sono andata a cercarmi degli esempi concreti di Santi che si recavano, prima del Concilio,  A CASA DEGLI EBREI a convertirli...naturalmenti NON li ho trovati... Ghigno

Perfino san Francesco è partito in Terra Santa si, ma per convertire i musulmani non gli Ebrei... Occhiolino

Allora ho pensato a questo: la Chiesa NON si è MAI prodigata ATTIVAMENTE per la conversione degli Ebrei...dopo la costruzione del Ghetto a Roma, ai predicatori era vietato andarvi a predicare... Occhiolino
Il rapporto, o meglio, l'insegnamento della Chiesa è sempre stato che il predicatore, spesso nelle piazze principali, predicava a chiunque volesse ascoltarlo...la conversione, dottrinalmente parlando è sempre stata una questione PERSONALE semmai da condividere dopo attraverso il catecumenato, il Battesimo e gli altri Sacramenti....quanti Conversi ebrei sono stati accolti dai Conventi? Tantissimi...

Ergo, occorre non spezzare con il passato della Chiesa il concetto di "operare attivamente" Bagnasco avrebbe potuto aggiungervi semmai: ''non e' intenzione della Chiesa Cattolica operare attivamente per la conversione degli ebrei....COSì COME E' DA INTENDERSI, OSSIA CHE NON HA MAI OBBLIGATO GLI EBREI ALLA CONVERSIONE'' ma si sa....LE PAROLE PESANO e si teme di "GRIDARE DAI TETTI LA VERITA'" rischiando semmai di dipingere sempre la Chiesa DEL PASSATO come Colei che operasse attivamente CONTRO la coscienza di qualche individuo...e di cui oggi pentirsene Occhi al cielo

Abbiamo invece un OBBLIGO che nessun Papa nessun Cardinale e nessun Vescovo può vietare: L'EVANGELIZZAZIONE...chiariti i modi per come portarla avanti, chi vuole ascolti, chi non vuole sono affari suoi....non ci resta che PREGARE per chi rifiuta il Cristo.....se mi girasse potrei andare anche davanti al Portico d'Ottavia a predicare....basta che non sia con spirito di provocazione e di sfida....ma se è fatto con spirito vero, sarò semmai passata per pazza... Felice e potrebbero rinchiudermi da qualche parte...o chissà, farmi saltare per aria....e allora? non fu forse crocifisso Gesù per aver ANNUNCIATO LA BUONA NOVELLA a cominciare dagli Ebrei?

Le parole del card. Bagnasco sono così ambigue e molto pericolose...andrebbero spiegate perchè in fondo non dicono una cosa errata, ma nel contesto in cui siamo potrebbero suonare come una resa, il contrario di quanto ci è stato richiesto proprio dal recente Documento sull'Evangelizzazione, che dice:


Il dovuto rispetto per la libertà religiosa
[32] e la sua promozione «non devono in alcun modo renderci indifferenti verso la verità e il bene. Anzi lo stesso amore spinge i discepoli di Cristo ad annunciare a tutti gli uomini la verità che salva»[33].

e nel testo non si dice mai che gli Ebrei sono esclusi dalla Verità o dal riceverla, essa NON CI APPARTIENE, il card. Bagnasco se pensasse a questo contraddirebbe non soltanto la sua missione ma anche quella della Chiesa intera....non ci dimentichiamo che le sue parole possono essere prese solo IN COMUNIONE CON L'INSEGNAMENTO DELLA CHIESA....

Interessante anche il monito di mons. Inos Biffi dalle pagine dell'O.R. di una settimana fa, quando parlando proprio dell'evangelizzazione dice:

Ma forse occorre chiarire che annunziare il Vangelo significa proclamare che soltanto in esso, e nella sua accoglienza, è possibile la salvezza. Le parole di Gesù sono perentorie:  "Chi crederà e sarà battezzato, sarà salvo; ma chi non crederà sarà condannato" (Marco, 16, 16).

Pensare diversamente significherebbe rendere superfluo Gesù Cristo o annoverarlo tra altri "salvatori":  né basterebbe, tra questi stessi, riconoscergli un primato.


Egli è assolutamente l'unico. Secondo le parole di Pietro:  "In nessun altro c'è salvezza:  non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati" (Atti degli Apostoli, 4, 12):  anche questo è un passo biblico che non appare oggi molto citato.

In ogni caso, secondo la fede cristiana, non ci sono, né mai ci poterono essere, religioni aventi in sé una grazia salvifica, a prescindere da Gesù Cristo.




Preghiamo piuttosto per avere vescovi martiri IN ITALIA....di questi si che siamo carenti...

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22/09/2009 18:12

Cara Tea, condivido quanto dici, ma permettimi di dire che le parole di Bagnasco sono molto ambigue, non do per scontato che egli stia implicitamente dicendo di non evangelizzare gli Ebrei, difatti la mia risposta non è affermativa ma è posta come domanda a dei dubbi che francamente mi sono immediatamente posto leggendo quanto bagnasco ha detto, specialmente dopo le parole di alcuni rabbini in Israele durante il viaggio di Benedetto XVI dove sostenevano che il Vaticano II dicesse che non c'era bisogno che gli Ebrei si convertissero, segue il testo:

"In occasione della sua visita in Israele vorrei cogliere questa occasione per darle il benvenuto, onorevole ospite, Papa Benedetto XVI.
Prego che lei continui l'opera iniziata dal suo predecessore, Giovanni XXIII e da Giovanni Paolo II, ed esprima la sua amicizia per il popolo ebraico e lo Stato di Israele. Vedo nella sua visita in Terra Santa una dichiarazione che attesta la sua intenzione di continuare una politica ed una dottrina che si riferisce al mio popolo come ai "nostri fratelli maggiori" e al "popolo scelto da Dio", con il quale Egli è entrato in una eterna alleanza. Abbiamo molto apprezzato questa dichiarazione. Vi è una lunga, dura e dolorosa storia del rapporto tra la nostra gente, la nostra fede, e la Chiesa cattolica e la sua leadership - una storia di sangue e lacrime. È difficile parlare di questa relazione senza ricordare i secoli della persecuzione degli ebrei da parte della Chiesa. Ma una nuova era è stata inaugurata con la cancellazione della teoria della sostituzione. Nel Concilio Vaticano II e nel documento Nostra Aetate, è stato chiarito che non sarebbero stati più compiuti dalla Chiesa cattolica sforzi per convertire gli ebrei.
Piuttosto, il popolo ebraico deve continuare la fede dei suoi antenati, come espresso nella Bibbia e nella letteratura rabbinica. Il popolo ebraico resta un popolo del patto di Dio, un popolo scelto da Dio per dare al mondo la Bibbia.
In parole povere, la Chiesa cattolica ha accettato il principio teologico che gli ebrei non hanno bisogno di cambiare la loro religione per meritare la redenzione. Spero che lei avrà la possibilità, durante la sua visita in Israele per ribadire questo fatto."

Beh, il dubbio viene, anche perchè nessun prelato all'epoca rispose, mica si può andare avanti così...

Inoltre, sappiamo benissimo che la Chiesa non ha mai insegnato la conversione forzata, non c'era bisogno nemmeno che lo dicesse il Vaticano II, questo è un concetto ribadito da Cristo e dalla Chiesa da duemila anni oltre a essere un concetto naturale dell'uomo.

San Francesco mica andò in Medio Oriente per gli Ebrei ma per incontrare il sultano musulmano, quindi è ovvio che non predicò il Vangelo agli Ebrei.

Il Concilio Vaticano II NON ha modificato la dottrina verso gli Ebrei, ma L'ATTEGGIAMENTO...la Chiesa ha sviluppato, cioè, una atteggiamento diverso con gli Ebrei associato NON al Concilio Vaticano, ma come spiegò Ratzinger in una omelia di Natale del 2000: "A CAUSA DEGLI EVENTI LEGATI ALL'OLOCAUSTO"....qualcuno li chiama SENSI DI COLPA...comunque li si vogliano chiamare, questi atteggiamenti NON intaccano la dottrina sugli ebrei ben espressa da san Paolo nel capo. 11 della Lettera ai Romani...



L'atteggiamento, giusto, condivido, ma anche in passato l'atteggiamento non era diverso, tranne qualche caso particolare, ma il problema sta nelle frasi da te scritte, sensi di colpa, ma di cosa? E' stata la Chiesa l'artefice dell'olocausto? No!
Anzi, i cattolici sono stati tra i più proliferi a cercare di salvare gli Ebrei!
Noi non dobbiamo avere nessun senso di colpa perchè non abbiamo commesso alcun reato verso loro, è un immagine errata della storia.
E non dobbiamo nemmeno aver paura che evangelizzando potremo essere accusati di antisemitismo, poichè è una idiozia.
E questo lo dico con il massimo rispetto verso gli Ebrei, anzi proprio perchè li rispetto e li amo, dico loro che quel Rabbino, citato prima, vi inganna e che senza Cristo non c'è salvezza.

[Modificato da Cattolico_Romano 22/09/2009 18:38]
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22/09/2009 18:27

Poi non ho capito perchè si dovrebbe togliere dal messale pre-conciliare la preghiera per gli Ebrei?
Forse loro toglierebbero in segno di rispetto e riconciliazione gli insulti a Maria e Gesù contenuti nel Talmud?

Mah!
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22/09/2009 19:10

Re:

Cattolico_Romano, 22/09/2009 18.12:

Cara Tea, condivido quanto dici, ma permettimi di dire che le parole di Bagnasco sono molto ambigue, .




questo l'ho affermato anch'io.....



Il punto è che cerco di ascoltare cosa mi dice il Papa: nella Caritas in Veritate al n. 12 il Papa ribadisce l'importanza di interpretare la dottrina sociale della Chiesa INTEGRALMENTE  a tutto il Magistero di tutti i Pontefici....ossia la dottrina va interpretata SEGUENDO IL FILO MAGISTERIALE DI SEMPRE...
ergo la stessa cosa a maggior ragione quando parliamo di dottrina ecclesiale....la mia risposta pertanto cerca solo di trovare UN APPIGLIO al Magistero di sempre perchè riguardo al resto, per l'intervento di Bagnasco e per la stessa situazione con Israele... io sono confusa quanto te....per non dire di peggio



Chi sta rispondendo molto bene e SENZA PELI SULLA LINGUA è proprio padre Giovanni Scalese... il quale ha anche confermato oggi che sa di essere letto in Vaticano e pertanto si augura anche qualche cambiamento alla confusione che stiamo assistendo tra i portavoce Vaticano e le testate giornalistiche cattoliche come Avvenire...chi dice una cosa, chi un altra...per altro l'intervento di Bagnasco a voler correggere il pensiero del Papa è a dir poco fuori luogo....
per esempio ieri Bagnasco corregge il Papa: pubblicato dal Blog Raffaella:
http://paparatzinger2-blograffaella.blogspot.com/2009/09/card-bagnasco-fraintese-le-parole-del.html

la mia risposta è stata:

....non sopporto più queste rettifiche....
questo continuare a correggere il pensiero del Pontefice sta diventando davvero controproducente
...

eh!

------------
anche dal Blog di Raffaella si sono sollevati duri commenti, confusione, sgomento per le parole di Bagnasco.....cosa dire?

ho scritto questo:

Cara Raffella...avevo infatti detto qualcosa qui ieri:
http://paparatzinger2-blograffaella.blogspot.com/2009/09/card-bagnasco-fraintese-le-parole-del.html


diciamo allora che Bagnasco più che correggere il pensiero del Papa intendeva preparare la strada a questo ennesimo SENSO DI COLPA....

i sensi di colpa sono associati alle menzogne costruite contro Pio XII....e ancor più grave...ALLE CATECHESI DEI PADRI DELLA CHIESA che infatti sono ANTIGIUDAICI e NON antisemiti....siccome i cattolici e i vescovi ignorano questa sostanziale differenza, ed anzi HANNO PAURA...ecco che hanno eliminato anche le catechesi dei Padr selezionandole accuratamente, VERGOGNANDOSI DEI LORO MONITI VERSO I GIUDEI....

essere antigiudaici è corretto...antisemita no...infatti per la questione politica si parla di antisemitismo (la razza) e non di giudaismo, LA FEDE EBRAICA CHE NEGA IL CRISTO...

Se i Vescovi italiani e i cardinali HANNO PAURA DI PREGARE PER GLI EBREI, almeno abbiano il pudore di TACERE...evitando di scandalizzare il gregge...

SIGNORE! ABBI PIETA' DI NOI, converti i nostri Vescovi e converti gli Ebrei, converti i Musulmani, converti quanti si definiscono atei, converti TUTTI, converti noi, che pur avendo ricevuto il Battesimo non evangelizziamo più perchè ci hanno detto che tutte le religioni sono uguali, ci dicono che gli Ebrei non hanno bisogno di trovarti...
Perdonaci perchè i nostri pastori ci spingono all'idolatria seguendo una tua IMMAGINE e non TE vero Dio sulla Croce, veramente Risorto e presente nell'Eucarestia...
Le tenebre avanzano Signore, ma presso di Te è racchiusa ogni nostra speranza, siamo con il Papa Tuo Dolce Vicario in terra fino alla fine, tu san Michele Arcangelo, sostienici con san Giuseppe in questa battaglia contro le tenebre...
La Vergine Maria è al nostra fianco!

Abbi pietà del popolo che ti sei acquistato a prezzo del Tuo Sangue soave e accogli la nostra supplica!

Amen!

possiamo aggiungere che san Bosco e la B. Emmerik, nelle loro profezie sulla Chiesa, hanno descritto l'avanzata di una grave apostasia partendo proprio da dentro la Chiesa...e dove il Papa veniva lasciato solo a combattere: lui ordinava cosa fare e i suoi pastori agivano di testa propria...

La preghiera amico mio, non ci resta che pregare e diffondere LA VERITA', gridiamola noi questa verità senza per questo disobbedire a nessuno...

e sursum corda eh! dopo la tempesta esce sempre il sole....

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22/09/2009 19:17

Ben detto Tea!
Mi associo alla tua preghiera e condivido quanto hai detto, anche le virgole!

Dio ti benedica!
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23/09/2009 10:58

Tanto per mettere un pò di legna nel fuoco aggiungo alcuni articoli riguardanti questo argomento e una bella riflessione dell'amica Raffaella l'amministratrice dl blog Papa Ratzinger:


Bagnasco: "La Chiesa non opererà per convertire gli ebrei" (Vecchi e La Rocca). Riflessioni...


Clicca qui per leggere l'articolo di Gian Guido Vecchi e qui per leggere quello di La Rocca.

Ho gia' detto ieri che la formulazione del comunicato della Cei pubblicato ieri pomeriggio mi pare la piu' infelice che si potesse trovare, ma non intendo tornare sul punto.
Vorrei pacatamente fare qualche riflessione.

Da cio' che scrivono i giornali (se la Cei non e' d'accordo smentisca) e dalla lettura della suddetta nota, mi pare di capire che, come cattolica, posso pregare per tutti, ma non per gli amici ebrei.
Se la Salvezza viene da Cristo e ci si salva solo in Lui, deduco che posso augurarmi che TUTTI possano salvarsi tranne alcuni.
Perche'?
Che male c'e' a pregare per gli amici ebrei a cui, fra l'altro, siamo uniti da un legame inscindibile?
Vogliamo forse evitare di adempiere ad un mandato preciso di Cristo che impone di evangelizzare i popoli?
Pregare non mi pare un insulto, anzi...
Quindi non posso, come cattolica, pregare per gli ebrei.
Posso pregare per gli amici musulmani? Per i buddisti?
Se la regola del religiosamente corretto vale per tutti, e' ovvio che io non posso permettermi di pregare per loro.
Posso pregare per i fratelli Ortodossi? Per i protestanti?
Beh, a questo punto qualcuno potrebbe dirmi di farmi gli affari miei.
Corollario numero uno: ciascuno preghi il suo Dio e pensi a se stesso evitando di impicciarsi degli affari altrui.

Individualismo allo stato puro.

Se ciascuno prega per se' e per i propri fratelli, disinteressandosi degli altri, significa che tutte le religioni portano alla salvezza.
Corollario numero due: tutte le religioni sono uguali.
Corollario numero tre: non esiste una Verita' assoluta ma tante verita' quante sono le religioni.

Relativismo allo stato puro.

E abbiamo chiuso il cerchio
.
R.
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Re:
Cattolico_Romano, 22/09/2009 18.12:

Cara Tea, condivido quanto dici, ma permettimi di dire che le parole di Bagnasco sono molto ambigue, non do per scontato che egli stia implicitamente dicendo di non evangelizzare gli Ebrei, difatti la mia risposta non è affermativa ma è posta come domanda a dei dubbi che francamente mi sono immediatamente posto leggendo quanto bagnasco ha detto, specialmente dopo le parole di alcuni rabbini in Israele durante il viaggio di Benedetto XVI dove sostenevano che il Vaticano II dicesse che non c'era bisogno che gli Ebrei si convertissero, segue il testo:

"In occasione della sua visita in Israele vorrei cogliere questa occasione per darle il benvenuto, onorevole ospite, Papa Benedetto XVI.
Prego che lei continui l'opera iniziata dal suo predecessore, Giovanni XXIII e da Giovanni Paolo II, ed esprima la sua amicizia per il popolo ebraico e lo Stato di Israele. Vedo nella sua visita in Terra Santa una dichiarazione che attesta la sua intenzione di continuare una politica ed una dottrina che si riferisce al mio popolo come ai "nostri fratelli maggiori" e al "popolo scelto da Dio", con il quale Egli è entrato in una eterna alleanza. Abbiamo molto apprezzato questa dichiarazione. Vi è una lunga, dura e dolorosa storia del rapporto tra la nostra gente, la nostra fede, e la Chiesa cattolica e la sua leadership - una storia di sangue e lacrime. È difficile parlare di questa relazione senza ricordare i secoli della persecuzione degli ebrei da parte della Chiesa. Ma una nuova era è stata inaugurata con la cancellazione della teoria della sostituzione. Nel Concilio Vaticano II e nel documento Nostra Aetate, è stato chiarito che non sarebbero stati più compiuti dalla Chiesa cattolica sforzi per convertire gli ebrei.
Piuttosto, il popolo ebraico deve continuare la fede dei suoi antenati, come espresso nella Bibbia e nella letteratura rabbinica. Il popolo ebraico resta un popolo del patto di Dio, un popolo scelto da Dio per dare al mondo la Bibbia.
In parole povere, la Chiesa cattolica ha accettato il principio teologico che gli ebrei non hanno bisogno di cambiare la loro religione per meritare la redenzione. Spero che lei avrà la possibilità, durante la sua visita in Israele per ribadire questo fatto."

Beh, il dubbio viene, anche perchè nessun prelato all'epoca rispose, mica si può andare avanti così...





Caro Daniele....il dubbio c'è sempre... la situazione che stiamo vivendo è diversa dal passato ed occorrono dunque NUOVE STRATEGIE che possiamo anche NON comprendere, ma che il tempo ci dirà se erano giuste o sbagliate...
Il Patriarca di Gerusalemme dice che alla situazione attuale, la strada bonaria intrapresa dalla Chiesa dal Concilio NON ha portato buoni risultati...e che i Cristiani in Terra Santa stanno scomparendo, dice letteralmente che "abbiamo sbagliato tattica...." e più che affermarlo se lo pone come domanda...confermando piuttosto che viviamo in tempi OSCURI...

Il testo da te riportato è stato, dissero i commentatori in quei giorni, una provocazione del Gran Rabbinato alla temuta Riforma di Benedetto XVI e collegata anche alla questione della Preghiera per gli Ebrei del Venerdì Santo e collegata alla questione infamante contro Pio XII....

la risposta del Papa tuttavia fu ben diversa, egli rispose così:

La fiducia è innegabilmente un elemento essenziale per un dialogo effettivo. Oggi ho l’opportunità di ripetere che la Chiesa Cattolica è irrevocabilmente impegnata sulla strada decisa dal Concilio Vaticano Secondo per una autentica e durevole riconciliazione fra Cristiani ed Ebrei. Come la Dichiarazione Nostra Aetate ha chiarito, la Chiesa continua a valorizzare il patrimonio spirituale comune a Cristiani ed Ebrei e desidera una sempre più profonda mutua comprensione e stima tanto mediante gli studi biblici e teologici quanto mediante i dialoghi fraterni. I sette incontri della Commissione Bilaterale che già hanno avuto luogo tra la Santa Sede e il Gran Rabbinato possano costituirne una prova! Vi sono così molto grato per la vostra condivisa assicurazione che l’amicizia fra la Chiesa Cattolica e il Gran Rabbinato continuerà in futuro a svilupparsi nel rispetto e nella comprensione.


Se facciamo attenzione ai due discorsi il Gran Rabbinato poneva la questione come ATTO DOVUTO, il Papa NO, dice chiaramente che ciò può avvenire...mediante gli studi biblici e teologici quanto mediante i dialoghi fraterni....lo studio e il dialogo vanno di pari passo, basta togliere uno dei due ingrediente e avremo la frittata...Quanto al valorizzare ciò che abbiamo in COMUNE è la verità, è quanto ha insegnato sempre la Chiesa...ciò si basa su quella fede nel Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe che entrambi condividiamo, siamo, ossia LA MEDESIMA RADICE DI QUEL PROGETTO DIVINO che per noi in Cristo ha avuto il compimento, per gli Ebrei NO...ma non possiamo usare questo "NO" per muoverci guerra...al contrario, dice il Papa, dobbiamo usare ciò che abbiamo in comune per guardarci CON FIDUCIA...

QUI I TESTI

TUTTI I PONTEFICI per esempio, nei loro Documenti ufficiali NON hanno MAI perseguitato gli Ebrei, san Pio V era così amico del Rabbino di Roma che questi alla fine si convertì come è accaduto con Pio XII...ma ne potremo citare altri...
 Nel 1247, a Valreas, nuova accusa di omicidio rituale per gli ebrei: gli ebrei si appellano al Papa Innocenzo IV  condanna la falsa accusa in termini precisi con una Bolla papale. Papi come Innocenzo IV, Gregorio IX, Gregorio X, Martino V e Niccolò V si opposero espressamente alla falsa credenza nell'omicidio rituale e non esiste alcun Pontefice che abbia sostenuto il contrario...

Con l'arrivo della peste in Europa nasce il secondo mito: sono gli ebrei che diffondono la malattia. Fin dalla primavera del 1348 il percorso della peste è accompagnato dalle sollevazioni popolari contro gli ebrei. La Chiesa, con Clemente VI, condanna con molta forza, nel luglio del 1348 e nell'ottobre dello stesso anno, anche questa falsa credenza....e potremo continuare, ma appare evidente che molti  NON conoscono la storia della Chiesa o peggio, la boigottano...e spesso si fanno apparire le parole del Pontefice come un atteggiamento anticattolico....
La Shoah, altro esempio, NON è un dogma di fede, è solo un problema etico e morale che non può essere usato per dividere i fedeli...il Papa in Terra Santa infatti, l'ha trattato come un problema MORALE tanto che ha ricevuto critiche da alcuni gruppi ebraici (perchè sono spaccati anche fra di loro) che pretendevano di più dal Papa...


Ma dirò di più....

Un esempio? stamani sull'OR c'è la notizia che Israele sta pensando di attaccare l'Iran....ecco che sotto questo aspetto posso comprendere LA SCELTA PRUDENTE DELLA CHIESA di evitare ogni attrito che possa comprottere il bene comune...
Posso anche NON essere d'accordo su questa scelta, ma se il rischio di una terza guerra mondiale può dipendere anche dal nostro atteggiamento, allora non ci resta che agire per un bene più grande ed essere di fronte a Dio coloro che hanno fatto di tutto per evitare la guerra...
Tanto se le cose stanno così questa guerra scoppierà lo stesso...ma non si potrà dire, nè si dovrà mai dire, che a provocarla fu la Chiesa...
Occhiolino

La Chiesa NON deve promuovere guerre...il combattere la Buona Battaglia è indirizzato al nostro essere e non verso altri popoli....dal canto mio e nostro questo non compromette affatto la Dottrina solo che questa va applicata nel nostro tempo con i modi che ci sono propri OGGI....pensare di applicare la Dottrina con gli stessi modi di 2mila o 400 anni fa è impensabile...è qui che dimostriamo che la Chiesa è davvero UN CORPO ED E' VIVA....nella capacità di saper trasmettere LA VERITA', usando il linguaggio che ci è proprio, come fece Gesù e che per questo infatti , scandalizzò i farisei.... Ghigno


Gli errori interpretativi del Concilio saranno e verranno corretti, ci vuole solo tempo e pazienza...e magari anche qualche VESCOVO MARTIRE IN ITALIA....Non è facile per Benedetto XVI correggere DA SOLO 40 anni di APOSTASIA....non serve a nulla che noi lo contestiamo o lo critichiamo...anche se, attenzione, ESSERE CONTRARI ALLA POLITICA SCELTA DALLA SANTA SEDE E' LEGITTIMO E NON COMPROMETTE LA NOSTRA COMUNIONE CON PIETRO (cfr Galati 2) L'IMPORTANTE E' NON USARE QUESTE SCELTE COME UNO SCOLLAMENTO DELLA DOTTRINA...
se è appunto nel Magistero che si esprime bene ed infallibilmente il Pontefice, bene, applichiamo quanto dice LASCIANDO LA POLITICA agli altri....NESSUNO PUO' IMPEDIRMI DI ELEVARE SUPPLICHE PER LA CONVERSIONE DEGLI EBREI....l'importante è che io stessa preghi prima di tutto PER LA MIA CONVERSIONE...e che viva una fede coerente....e che non usi la mia fede o la stessa Chiesa per muovere guerra ad un popolo...

Infatti ecco le parole usate nel discorso al presidente israeliano, impossibile NON condividerle:

Oggi desidero assicurare a Lei insieme al suo Governo appena formato, come pure a tutti gli abitanti dello Stato di Israele, che il mio pellegrinaggio ai Luoghi Santi è un pellegrinaggio di preghiera in favore del dono prezioso dell’unità e della pace per il Medio Oriente e per tutta l’umanità. In verità, ogni giorno prego affinché la pace che nasce dalla giustizia ritorni in Terra Santa e nell’intera regione, portando sicurezza e rinnovata speranza per tutti.
 
La pace è prima di tutto un dono divino. La pace infatti è la promessa dell’Onnipotente all’intero genere umano e custodisce l’unità. Nel libro del profeta Geremia leggiamo: “Io conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo – oracolo del Signore – progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza” (29,11). Il profeta ci ricorda la promessa dell’Onnipotente che “si lascerà trovare”, che “ascolterà”, che “ci radunerà insieme”. Ma vi è anche una condizione: dobbiamo “cercarlo”, e “cercarlo con tutto il cuore” (cfr ibid. 12-14).

*********************

c'è dunque UNA CONDIZIONE, sottolinea il Papa, che NON dipende dalla politica o da altro, MA DAL CUORE....questo si che è compito del Pontefice...spingere la gente ad usare il Cuore per TROVARE la vera Pace....

Infine, nella Sala della Rimembranza dello Yad Vashem, il Papa ha detto:

La Chiesa Cattolica, impegnata negli insegnamenti di Gesù e protesa ad imitarne l’amore per ogni persona, prova profonda compassione per le vittime qui ricordate. Alla stessa maniera, essa si schiera accanto a quanti oggi sono soggetti a persecuzioni per causa della razza, del colore, della condizione di vita o della religione – le loro sofferenze sono le sue e sua è la loro speranza di giustizia. Come Vescovo di Roma e Successore dell’Apostolo Pietro, ribadisco – come i miei predecessori – l’impegno della Chiesa a pregare e ad operare senza stancarsi per assicurare che l’odio non regni mai più nel cuore degli uomini. Il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe è il Dio della pace (cfr Sal 85,9).



Grazie a te per avermi dato l'opportunità di approfondire l'argomento...
Oggi è san Padre Pio, chiediamogli di intercedere affinchè possano sorgere VESCOVI SANTI E MARTIRI...
Amen!


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23/09/2009 14:23

Tea quanto dici è giusto, ma nessuno di noi afferma il contrario, cioè, nessuno dice che bisogna convertire con la forza e con l'arroganza ne gli Ebrei ne nessun altro, il Vangelo, come tu sai, oltre ad essere predicato deve essere praticato, solo così la gente vede la Luce che è in noi, Luce che non è nostra ma di Cristo.
Ma questo vale per tutti, se dovessimo interpretare la Nostra Aetate come per far dire che, dato che anche gli altri hanno in sè quei semi di conoscenza della verità non c'è alcun bisogno di predicargli la Verità, allora non bisognerà predicare la Verità a nessuno, agli Ebrei perchè sono figli dell'Alleanza (dimenticando che però fanno parte della Vecchia Allenaza, alleanza che non vale più nulla, come dice san Paolo "...le vecchie cose son passate..."), ai musulmani perchè hanno anch'essi un unico Dio anche se non Trino, e poi sono figli di Abramo anche se non di Isacco, quindi fuori dall'Alleanza di Abramo, nemmeno ai protestanti dato che hanno Cristo e il N.T., nemmeno agli Ortodossi, che oltre ad avere Cristo e il N.T, hanno persino la successione apostolica!
Insomma, togliendo le religioni orientali, ma una giustificazione la potremmo trovare anche li, non possiamo testimoniare la Verità a nessuno, sennò siamo fondamentalisti, antisemiti, anti-islamici e papisti, che importa se costoro fanno diversamente, noi non possiamo farlo, poi ci si lamenta che la gente diventa protestante, islamica, giudeo o ortodosso, tanto alla fine Dio ci salverà tutti.....relativismo allo stato puro....

Naturalmente so che il Cardinale Bagnasco non intendeva questo, ma lasciami dire che il pensiero da me denunciato è molto presente in tante persone che si dicono cattoliche, anche tra il clero.

Dio ci illumini per intercessione di San Pio!

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CONVERSIONE SELETTIVA


Gesù era ebreo... ma forse non sapete che Gesù fu crocifisso dagli alieni, non certo dai Giudei...

di Francesco Colafemmina

Evangelizzare. Disse una volta il Cardinal Biffi: "Dovere statutario del popolo di Dio e compito di ogni battezzato è di far conoscere Gesù di Nazaret, il Figlio di Dio morto per noi e risorto, e il suo necessario messaggio di salvezza. E´ un preciso ordine del Signore e non ammette deroga alcuna. Egli non ci ha detto: "Predicate il Vangelo a ogni creatura, tranne i musulmani, gli ebrei e il Dalai Lama"."

La sua riflessione oggi è messa in piena discussione specificamente dal dialogo con il "mondo ebraico". Ieri il Cardinal Bagnasco
ha affermato che la Chiesa Cattolica non ha intenzione di "convertire" gli Ebrei.
Dunque si potrebbe parlare di "conversione selettiva": cinesi, indiani, filippini, sudamericani sì. Ebrei, musulmani, buddhisti, no. Anzi, musulmani e buddhisti quasi, ma Ebrei decisamente no.
Questa "selezione naturale" dell'evangelizzazione è basata su cosa?
Non è dato saperlo. C'è chi si va ad intorcinare in arrampicamenti teologico dottrinali in base ai quali il Dio di Israele sarebbe il nostro stesso Dio. Tuttavia il Dio del "popolo eletto" non è Unitrino. E Gesù non corrisponde a Jahvè, per i rabbini. Quindi parliamo di entità divine totalmente differenti.
Logica vuole che se A (Gesù) sta a C (i Cristiani) come B (Jahvè ebraico) sta a D (gli Ebrei). E se A è diverso da B, anche C sarà diverso da D. Rileggere Aristotele non farà male di questi tempi.

Il problema però è forse altrove. Ditemi: esiste una religione che si identifica con il sangue? Mi spiego meglio: esiste una religione che viene trasmessa non "culturalmente", bensì geneticamente?
Ne esiste, a quanto pare, una sola al mondo: l'ebraismo. Così questa identità fra genetica e religione pone il "popolo ebraico" in una condizione di immunità religiosa permanente. E' infatti da considerarsi impossibile ed offensivo per gli Ebrei che qualcuno possa "convertire" un figlio del popolo eletto. Ciò letteralmente non datur.

A questo punto per fugare ogni dubbio è opportuno rileggere la
Nota Dottrinale della Congregazione per la Dottrina della Fede del 2007. La Nota Dottrinale concludeva così:

"L'azione evangelizzatrice della Chiesa non può mai venire meno, poiché mai verrà a mancarle la presenza del Signore Gesù nella forza dello Spirito Santo, secondo la sua stessa promessa: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28, 20). Gli odierni relativismi ed irenismi in ambito religioso non sono un motivo valido per venir meno a questo oneroso ma affascinante impegno, che appartiene alla natura stessa della Chiesa ed è «suo compito primario»
[54]. «Caritas Christi urget nos - l’amore del Cristo ci spinge» (2 Cor 5, 14): lo testimonia la vita di un gran numero di fedeli che, mossi dall'amore di Gesù hanno intrapreso, lungo tutta la sua storia, iniziative ed opere di ogni genere per annunciare il Vangelo, a tutto il mondo ed in tutti gli ambiti della società, come monito ed invito perenne ad ogni generazione cristiana ad adempiere con generosità il mandato di Cristo. Perciò, come ricorda il Papa Benedetto XVI, «l’annuncio e la testimonianza del Vangelo sono il primo servizio che i cristiani possono rendere a ogni persona e all’intero genere umano, chiamati come sono a comunicare a tutti l’amore di Dio, che si è manifestato in pienezza nell’unico Redentore del mondo, Gesù Cristo»[55]. L'amore che viene da Dio ci unisce a Lui e «ci trasforma in un Noi che supera le nostre divisioni e ci fa diventare una cosa sola, fino a che, alla fine, Dio sia “tutto in tutti” (1 Cor 15, 28)»[56]."

E probabilmente di amore ne avrebbero bisogno moltissimi ebrei, tenendo conto del loro iperattivismo nella lotta all'antisemitismo ed antigiudaismo che mal si concilia con la
persecuzione e l'odio razziale ai danni del popolo palestinese.

Per approfondire leggere anche qui e qui.

fidesetforma
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24/09/2009 14:40

Re:
Cattolico_Romano, 23/09/2009 14.23:

Tea quanto dici è giusto, ma nessuno di noi afferma il contrario, cioè, nessuno dice che bisogna convertire con la forza e con l'arroganza ne gli Ebrei ne nessun altro, il Vangelo, come tu sai, oltre ad essere predicato deve essere praticato, solo così la gente vede la Luce che è in noi, Luce che non è nostra ma di Cristo.
Ma questo vale per tutti, se dovessimo interpretare la Nostra Aetate come per far dire che, dato che anche gli altri hanno in sè quei semi di conoscenza della verità non c'è alcun bisogno di predicargli la Verità, allora non bisognerà predicare la Verità a nessuno, agli Ebrei perchè sono figli dell'Alleanza (dimenticando che però fanno parte della Vecchia Allenaza, alleanza che non vale più nulla, come dice san Paolo "...le vecchie cose son passate..."), ai musulmani perchè hanno anch'essi un unico Dio anche se non Trino, e poi sono figli di Abramo anche se non di Isacco, quindi fuori dall'Alleanza di Abramo, nemmeno ai protestanti dato che hanno Cristo e il N.T., nemmeno agli Ortodossi, che oltre ad avere Cristo e il N.T, hanno persino la successione apostolica!
Insomma, togliendo le religioni orientali, ma una giustificazione la potremmo trovare anche li, non possiamo testimoniare la Verità a nessuno, sennò siamo fondamentalisti, antisemiti, anti-islamici e papisti, che importa se costoro fanno diversamente, noi non possiamo farlo, poi ci si lamenta che la gente diventa protestante, islamica, giudeo o ortodosso, tanto alla fine Dio ci salverà tutti.....relativismo allo stato puro....

Naturalmente so che il Cardinale Bagnasco non intendeva questo, ma lasciami dire che il pensiero da me denunciato è molto presente in tante persone che si dicono cattoliche, anche tra il clero.

Dio ci illumini per intercessione di San Pio!






 purtroppo devo darti ragione....comprendiamo bene allora la situazione della FSSPX?
essi accusano i Documenti del Concilio di portare queste ambiguità...e come dargli torto?

Ti faccio un esempio:
Benedetto XVI di recente citò san Pio X sulla questione della Musica Sacra:

La Musica Sacra nel Culto Cattolico (Il canto gregoriano, gli Inni)

ossia il MP di san Pio X MOTU PROPRIO TRA LE SOLLECITUDINI ....citando proprio il n.7 che dice:

7. La lingua propria della Chiesa Romana è la latina. È quindi proibito nelle solenni funzioni liturgiche di cantare in volgare qualsivoglia cosa; molto più poi di cantare in volgare le parti variabili o comuni della Messa e dell’Officio.

la cui questione motivò san Pio X per fondare l'Istituto di musica Sacra...

Ora, se i Vescovi NON obbediscono e nelle loro Funzioni Liturgiche non usano più il latino tanto meno la Musica Sacra, a chi dare questa responsabilità? molti ti rispondono: MA E' LO SPIRITO DEL CONCILIO CHE CI HA DETTO DI CAMBIARE....FALSO! ha già risposto Benedetto XVI, non può esistere uno "spirito" del Concilio che agisca contrariamente a quanto insegnato da sempre nella Chiesa...e di fatto lui ce lo sta testimoniando, ma purtroppo ancora troppi Vescovi NON applicano il Magistero...ed ecco che il vero Magistero resta nell'ombra e si finisce per andare avanti CON LE INTERPRETAZIONI ARBITRARIE.....

Ma il Papa ha capito che forse, iniziando i colloqui con la FSSPX, il problema di far comprendere quali furono le false interpretazioni attribuite al Concilio, potranno finalmente emergere ed essere comprese da tutti...per questo dobbiamo appoggiare sempre il Papa il quale infatti è giusto che difenda il Concilio, ma lui sta anche correggendo gli errori a cominciare dalla Liturgia...solo che questo particolare non piace a molti e allora si finisce per ignorare tutto il resto...

Ci vuole pazienza caro Daniele...






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