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Significativi passi avanti nel dialogo con i luterani e con i veterocattolici

Ultimo Aggiornamento: 21/01/2010 18:54
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21/01/2010 18:54



Significativi passi avanti nel dialogo con i luterani e con i veterocattolici

La divisione non ha intaccato le radici del patrimonio comune


di Matthias Türk

Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani

Non è cosa di poco conto:  un consenso fondamentale sulla questione della grazia e della redenzione per Gesù Cristo è il risultato a cui è pervenuto il dialogo internazionale cattolico-luterano nei suoi oltre quarant'anni di vita. Risultato di cui essere fieri se rileggiamo anche le parole con le quali Benedetto XVI, durante l'Angelus del 1° novembre 2009, ha ricordato il decimo anniversario della firma della Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione avvenuta il 31 ottobre 1999 ad Augsburg in Germania:  "Un consenso tra luterani e cattolici su verità fondamentali della dottrina della giustificazione, verità che ci conducono al cuore stesso del Vangelo e a questioni essenziali della nostra vita. Da Dio siamo accolti e redenti; la nostra esistenza si iscrive nell'orizzonte della grazia, è guidata da un Dio misericordioso, che perdona il nostro peccato e ci chiama a una nuova vita nella sequela del suo Figlio, viviamo nella grazia di Dio e siamo chiamati a rispondere al suo dono; tutto questo ci libera dalla paura e ci infonde speranza e coraggio in un mondo pieno di incertezza, inquietudine, sofferenza".


Il dialogo cattolico-luterano nel decennale di Augsburg

Gratitudine e volontà di ripartire con slancio rinnovato hanno caratterizzato le celebrazioni dello scorso ottobre ad Augsburg. Alti rappresentanti cattolici, luterani e metodisti hanno elogiato il documento come pietra miliare sul cammino verso l'unità dei cristiani, anche se questo cammino rimane arduo. Ai festeggiamenti hanno partecipato anche dignitari ortodossi e molti delegati ecumenici delle Chiese e Comunità ecclesiali in Germania. Il cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, durante la celebrazione ecumenica dei vespri nel duomo di Augsburg, ha fortemente criticato le infondate lamentele contro un presunto stallo nell'ecumenismo, come pure il disfattismo che vede soltanto, grettamente, ciò che ancora non è stato raggiunto. Con parole toccanti, Ishmael Noko, segretario generale della Federazione luterana mondiale, ha sottolineato che, poiché Dio ci ha donato il suo perdono, adesso anche i cristiani devono perdonarsi tra loro e conferire alle loro relazioni un nuovo spessore. Interventi teologici sono stati presentati da Eberhard Jüngel da parte luterana, dal vescovo Walter Klaiber da parte metodista e dal cardinale Karl Lehmann, vescovo di Mainz, da parte cattolica.

Immediatamente dopo le celebrazioni di Augsburg, Chiese e Comunità ecclesiali di tutto il mondo sono state invitate a Lutherstadt Wittenberg, in Germania, il 1° novembre, per partecipare all'"adozione" di uno dei cinquecento alberi che daranno vita a un parco ecumenico nel 2017, anno dell'anniversario della Riforma.
Cattolici e luterani hanno conseguito attualmente, a livello di comunione ecumenica, molto più di quanto si sarebbero immaginati quarant'anni fa, seppur non si debbano minimizzare le difficoltà che tuttora permangono. Innegabile è il profondo cambiamento del clima generale rispetto al periodo post-conciliare. L'entusiasmo iniziale ha lasciato il posto a un più lucido realismo. L'ecumenismo è maturato. Con la nuova generazione che partecipa oggi al dialogo ecumenico, quest'ultimo ha assunto nuovi accenti. Pertanto, oggi più che mai, è importante che ci sia una recezione dei ricchi frutti del dialogo. I gridi di battaglia provenienti da entrambi i campi cristiani durante il tempo della Riforma sono ormai cessati, così come sono state superate le diatribe intorno alla dottrina della giustificazione e la dura contrapposizione tra Scrittura e Tradizione. Sull'ecclesiologia e sull'eucaristia sono stati raggiunti precisi - seppur non ancora completi, consensi. Un ulteriore avvicinamento sulla dottrina dei ministeri ecclesiali ha spianato la strada alla discussione sulla difficile questione del ministero petrino.

Nel luglio 2009, sotto la co-presidenza di Gerhard Ludwig Müller, vescovo di Regensburg (Germania), da parte cattolica e del vescovo Eero Huovinen di Helsinki (Finlandia) da parte luterana, si è riunita a Breklum, vicino ad Amburgo, dietro invito della Comunità luterana di Nordelbien, la Commissione Internazionale per l'unità luterana-cattolica nella sua prima sessione della quinta fase di dialogo. Sono state così avviate le consultazioni sul nuovo tema:  "Battesimo e comunione ecclesiale crescente". L'unico battesimo è la base della comunione tra cattolici e luterani. Finora, questo aspetto è stato più un presupposto che un oggetto vero e proprio di dialogo ecumenico. La Commissione intende ora esplicitare l'implicita teologia comune del battesimo, nella prospettiva di una crescente comunione ecclesiale. Il battesimo è un sacramento che luterani e cattolici si riconoscono a vicenda. I battezzati sono incorporati nell'unico Corpo di Cristo. La teologia comune del battesimo può quindi contribuire alla crescita della comunione ecclesiale. La Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione costituisce la base più importante per questo progetto. In tale documento, non era stata sottolineata esplicitamente la dimensione ecclesiale del consenso sulla dottrina della giustificazione. Tuttavia, il battesimo è un Sitz im Leben della giustificazione e ha una chiara importanza ecclesiale. La Commissione intende ora esplicitare quale essa sia. Il progetto dovrà comprendere innanzitutto una descrizione della situazione ecumenica attuale. Da un lato, vi sono importanti e solidi documenti comuni, che hanno incontrato anche alcune critiche. Dall'altro c'è il forte desiderio di risultati tangibili, ovvero di trasporre il consenso raggiunto nella realtà concreta. Esistono convergenze sostanziali non solo in ciò che riguarda la comprensione e la prassi del battesimo, ma anche in molti ambiti a esso attinenti, come dimostrano i vari documenti comuni. Per questo, la Commissione vuole raccogliere i ricchi frutti del dialogo cattolico-luterano e far sapere quanto ampia sia già la comunione. Fin tanto che la comunione ecclesiale non sarà completa, abbiamo bisogno di forme convincenti nelle quali la comunione esistente possa essere vissuta. Tra queste, vi è la testimonianza comune della fede e soprattutto il mutuo riconoscimento dei doni offerti dallo Spirito Santo.

Oltre al dialogo internazionale, hanno avuto luogo colloqui a livello regionale e nazionale. Sotto la co-presidenza di Anders Arborelius, vescovo di Stoccolma, da parte cattolica, e del vescovo Huovinen di Helsinki, da parte luterana, la Commissione nordica di dialogo luterana-cattolica per la Svezia e la Finlandia, dopo cinque anni di lavoro, ha prodotto un documento di dialogo sulla professione di fede, sull'ecclesiologia, sul ministero ecclesiale e sulla comprensione sacramentale, che descrive le convergenze e le divergenze esistenti in questi ambiti tra cattolici e luterani nei due Paesi, partendo dal consenso raggiunto sulla dottrina della giustificazione.
Anche altri dialoghi regionali, che si sono tenuti negli Stati Uniti, in Germania e in molti Paesi, dall'Australia al Brasile, contribuiscono al crescente avvicinamento tra cattolici e luterani sia nella teologia che nella vita.

Va comunque notato che, accanto alle vecchie differenze che sono state in parte superate, sono sorti nuovi problemi, sconosciuti nel passato. La post-modernità ha fatto sì che si sviluppasse una crescente diversità teologica anche all'interno del luteranesimo, che adesso è ancora di più chiamato a chiarire quali sono gli aspetti vincolanti della sua dottrina. Da anni, per esempio, la Federazione luterana mondiale è alle prese con questioni concrete riguardanti il rinnovamento e il consolidamento della sua struttura come insieme di Comunità. Altri tentativi nella direzione di una costituzione vincolante dal punto di vista dottrinale, come la proposta di adottare la Confessio Augustana come testo confessionale per tutti i membri della Comunità protestante in Germania, sono tuttavia falliti nel 2009 davanti a interessi particolari.

Preoccupanti sono anche le nuove differenze sorte in campo etico. Alcune comunità aderenti della Federazione luterana mondiale, in ciò che concerne il matrimonio e la sessualità, hanno assunto posizioni che da una parte comportano il rischio d'una divisione tra i fedeli e dall'altra possono condurre allo scioglimento di comunioni ecclesiali con altre comunità più tradizionali. Per esempio, molti non sono più d'accordo con le decisioni prese dalle comunità luterane della Svezia e degli Stati Uniti sull'omosessualità e sull'accettazione nel ministero di persone che seguono quello stile di vita.

Il dialogo internazionale con i veterocattolici

La Commissione internazionale di dialogo cattolica-veterocattolica, dietro incarico della Conferenza internazionale dei vescovi veterocattolici dell'Unione di Utrecht e del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, conduce dal 2004 colloqui ufficiali bilaterali sotto la co-presidenza di Paul-Werner Scheele, vescovo emerito di Würzburg (Germania), da parte cattolica, e di Fritz-René Müller, vescovo emerito di Berna (Svizzera), da parte veterocattolica. I membri della Commissione, che provengono da Germania, Svizzera e Paesi Bassi, l'anno passato, nel corso delle loro consultazioni, hanno portato a termine il lavoro su un documento comune relativo all'ecclesiologia. Il testo prodotto, pubblicato con il titolo Chiesa e Comunità ecclesiale, è stato presentato ai rispettivi organi e autorità ecclesiali, a cui si è chiesto di prendere una posizione al riguardo. Con questo nuovo documento, che evidenzia a livello di teologia e di prassi sia le convergenze che le divergenze, sono stati realizzati importanti passi avanti  nell'ecclesiologia.

Uno sguardo al futuro

I risultati conseguiti nel dialogo a molti livelli mostrano che i rispettivi pregiudizi possono essere superati passo dopo passo. Al successo ecumenico ha contribuito in prima linea la discussione condotta per molti decenni, da un punto di vista storico e teologico, sull'origine, sullo sviluppo e sull'impatto della Riforma. La conclusione è chiara:  possiamo concordare sul fatto che la divisione non ha intaccato le radici del patrimonio cristiano comune. Nel 2010 si prospettano diversi eventi importanti, di cui due avranno luogo in Germania:  il "Kirchentag" ecumenico a Monaco e la plenaria della Federazione luterana mondiale a Stoccarda. Anche il Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, in occasione della sua assemblea plenaria che si terrà quest'anno, potrà fare un bilancio dei suoi cinquant'anni. In previsione del 500° anniversario dell'affissione delle tesi di Lutero nel 2017 e dopo quasi cinquant'anni di intenso dialogo tra luterani e cattolici, è opportuno chiedersi a che punto siamo arrivati e quali passi restano da compiere verso l'unità visibile. Dobbiamo riflettere a quale obiettivo intermedio sia realistico mirare nella prossima fase di dialogo.



(©L'Osservatore Romano - 22 gennaio 2010)
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